Basata su una storia vera
CAPITOLO PRIMO-LA PRIMA
VOLTA
Notte.
Ero stesa sul mio letto ripensando ancora a quello che era accaduto...
Avevo ancora impresso nella mente
il primo giorno che lo vidi:
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Come
al solito era in ritardo. La campanella era suonata già
da un bel pò avevo, come da tradizione, ricominciato l'anno scolastico cercando
di trovare qualche scusa, poco plausibile ovviamente, per giustificare il mio
comportamento con il vicepreside. Finalmente raggiunsi l'aula, accompagnata dal
mio sfortunato "compagno di ritardo", Gianluca; fortunatamente per noi di quella
vecchia acida che mi ritrovavo per insegnante non c'era ancora
traccia..
Appena entrata in classe, con la mia solita finta spavalderia e il
sorriso stampato sulle labbra, cominciai a salutare tutti. Volavano baci,
abbracci, fin quando non mi resi conto che il tizio che avevo appena baciato,
non lo conoscevo affatto.
-E tu chi sei?- chiesi con aria sorpresa e allo
stesso tempo divertita dalla mia prima figura di merda della giornata.
-Max,
piacere.- rispose il ragazzo, alto, magro, dai capelli dorati e gli occhi
bronzei, che avevo di fronte.
-Ah ciao Max. Piacere, Laura. Sei nuovo?- ma
quanto ero banale!
-Si.- rispose secco, non mi sembrava che avesse tanta
voglia di parlarmi. Ma forse era solo un'impressione, quindi decisi di
continuare.
-Max è diminutivo di qualcosa?-
-Maxim. è finito
l'interrogatorio?- non sembrava infastidito, solo un tantino imbarazzato.. Notai
qualcosa di strano nel suo modo di parlare, cosi continuai con le domande.. ero
davvero una rompiscatole, ne ero consapevole, ma era più forte di me..quel
ragazzo mi incuriosiva parecchio.
-Ma non sei italiano, vero?-
-No. Sono
russo.- tono sempre pacato e impassibile.
-Uhh. Che bello russo! raccontami
tutto... come mai sei qui? quanto resti? da quanto tempo vivi qui? parlami un pò
del tuo paese..-avrei voluto continuare con le domande, ma Fabiola, una ragazza
alta dai capelli neri pece cosi come gli occhi, risaltati dalla pelle bianca
latte, venne in aiuto al nuovo arrivato. Era molto diversa da me, sopratutto per
i colori. La mia carnagione era scura con i capelli castani e un tocco di rosso,
gli occhi nocciola grandi e un viso da finto angelo che riusiva a persuadere
quasi chiunque...Non potevo sicuramente definirmi una ragazza qualsiasi ma
nemmeno tanto speciale...
-La smetti, Laura? Lascialo in pace.. è solo il suo
primo giorno..avrai tempo per torturarlo!-
Mi dispiaceva ammetterlo ma aveva
ragione, avvolte la mia curiosità prendeva il sopravvento, rendendomi alquanto
insopportabile.. avrei voluto sapere tutto di lui, ma forse era più opportuno
aspettare.
Maxim sembrò tirar un sospiro di sollievo, quando allontanandomi
per prendere posto finalmente lo salutai.
Già mi detestava, ne ero convinta.
Avrei impiegato tutte le mie energie nei giorni successivi per fargli cambiare
idea.
Non so perchè ma avrei tanto voluto conoscerlo meglio, mi sembrava un
tipo molto riservato ma allo stesso tempo molto interessante.
Le cinque ore
di lezione finalmente finirono e io come al solito mi catapultai fuori dalla
scuola al tempo record per non rischiare di perdere il pullman.
-Laura,
aspetta non correre!- riconobbi la voce di Francesca tra il mormorio generale
della scuola.
Mi fermai e aspettai che mi raggiungesse.
-Dai non te ne
andare, ancora non abbiamo avuto tempo di parlare.. Mi devi raccontare tutto
delle tue vacanze!-
-Ah si Francy! fammi andare sennò a casa non ci arrivo
più! Chiamami tu dopo ..- cosi dicendo, saltai letteralmente sul
pullman.
Andava cosi finendo il mio primo giorno di scuola del secondo
liceo.