Il passato non muore mai.
Non è nemmeno passato.
[William Faulkner]
-Cavaliere in avvicinamento dal lato nord della città!-
L'urlo della sentinella al portone si spanse verso tutta la città, e un Hardcorer fu incaricato di andare a chiamare Stella, in modo che potesse accertarsi dell'identità del cavaliere, visto che ogni sconosciuto che volesse accedere a New Emerald City per la prima volta doveva avere il benestare di Stella o di Kyle. L'Hardcorer trovò Stella che se ne stava lì a coccolare il suo lupo, ferma di fronte al caminetto, con aria rilassata.
-Ehi, capo. Sta arrivando un tizio, vieni fuori così gli dai il permesso di entrare- disse l'Hardcorer con un ampio sorriso. Stella annuì, spostando il lupo da sopra le sue ginocchia e posandolo a terra. Lucifer scodinzolò, attendendo che Stella si alzasse e si stiracchiasse per bene, per poi seguire l'Hardcorer che era entrato a chiamarli. Era piuttosto assonnata se doveva essere sincera, soprattutto per via del torneo che si era svolto il giorno precedente. Ovviamente Stella aveva partecipato e aveva vinto (dando anche un bel po' di calci in quel posto a Duncan, che era arrivato secondo), ma le battaglie erano state piuttosto dure - specialmente le ultime due - e le avevano portato via un sacco di energie. Tuttavia, restava sempre il capo degli Hardcorer - anche se solo temporaneamente - e aveva delle mansioni da svolgere, a cui non poteva rinunciare.
-Ti ho visto combattere contro Duncan, ieri. Sei stata grande, io personalmente non sarei mai stata capace di tirare quelle stoccate con la spada- si complimentò l'Hardcorer, mentre camminavano verso il portone.
-Grazie. E' tutto allenamento, devi solo bilanciare bene il peso del corpo, se fai questo movimento con il braccio puoi riuscire a colpire con la spada come se dassi un colpo di frusta, e spezzi le spade avversarie- spiegò Stella, imitando il movimento con cui aveva spezzato la spada di Duncan nell'incontro del giorno precedente mentre l'Hardcorer ascoltava attentamente i suoi consigli.
-Così, dici? Ma non mi lascia scoperto, visto che se devo lanciarmi avanti non posso parare i colpi?- chiese, interessato.
-Certo, infatti è particolarmente buono per spezzare le difese di un solo avversario, ma scopre anche le tue- annuì Stella. L'Hardcorer annuì a sua volta, immerso nei suoi pensieri, ma quando stava per rispondere fu interrotto da un ringhio di Lucifer. Non appena arrivarono al portone, infatti, Lucifer cominciò subito a ringhiare contro di esso, senza alcun motivo apparente. Stella rimase a guardarlo, perplessa, finchè una voce non si fece sentire.
-Aprite, cazzo! Muovetevi!- urlò una voce dal tono convulso. Un brivido gelido percorse la schiena di Stella, quando lei riconobbe quella voce. Anche le guardie la riconobbero immediatamente, e si sbrigarono a spalancare il portone. Non appena si aprì di pochi blocchi, un cavallo dal manto nero entrò di corsa in città, fermandosi di fronte a Stella e crollando a terra, esausto. Sopra di lui, stavano Michael e Winter. Anzi, non si poteva dire che Winter stesse davvero sul cavallo, perchè si reggeva a stento su Michael e sembrava faticare per non perdere i sensi. Entrambi i cavalieri erano feriti gravemente. L'armatura che portava Michael era spaccata in più punti, lasciando intravedere delle grosse ferite sanguinanti che squarciavano le sue carni, probabilmente inferte da una spada. Le dita di Michael presentavano vistose bruciature, mentre il lato destro del suo volto era segnato da un taglio che gli spaccava a metà il labbro. I suoi occhi erano iniettati di sangue e lo sguardo esprimeva un misto di terrore e ira che Stella non aveva mai visto. Sembrava una bestia terrorizzata. Non appena in cavallo si fermò, Michael non riuscì a reggersi ulteriormente e si accasciò giù, cadendo da cavallo e tirando con sè Winter che si stava reggendo a lui. Stella corse verso Michael senza badare minimamente a Winter, preoccupata per il padre.
-Papà! Papà, cos'è successo!?- sbottò Stella, cercando di far rialzare il padre. Michael esitò un attimo, con il respiro pesante che gli impediva di parlare propriamente.
-Io non... Pensate a Winter, non... Non a me... Aiutate Winter...- mormorò Michael, sollevando debolmente una mano e indicando il compagno a terra. Finalmente Stella spostò lo sguardo su Winter, e le parole le morirono in bocca. Lo sguardo di Winter era perso lontano chilometri, e stava molto, ma molto peggio di Michael, anche se non aveva ferite visibili. Tremava violentemente e muoveva le labbra come se stesse cercando di dire qualcosa, anche se dalla sua bocca non usciva alcun suono ad eccezione del respiro debole e spezzato. L'armatura di Winter, un tempo del classico colore argenteo che contraddistingueva le armature di ferro, era diventata inspiegabilmente nera, e in quel momento a Stella venne un orribile dubbio. Sganciò il chestplate dell'armatura di Winter, ma quando vide cosa c'era sotto non riuscì a trattenere un'impeto di sorpresa che la costrinse a lasciar andare il chestplate facendolo cadere a terra. La pelle di Winter era coperta completamente di ustioni gravi e piaghe da fuoco che gli percorrevano l'intero petto, le braccia e la schiena. Viste le ustioni e il colore dell'armatura, sembrava quasi che qualcuno l'avesse letteralmente cotto a fuoco lento dentro quell'affare. Altre ferite gravi simili a quelle di Michael si intravedevano in mezzo a quello scempio, ma erano quasi completamente nascoste dalle ustioni che avevano cauterizzato le ferite incollando la pelle assieme. Stella, sconvolta, non riuscì a dire nulla, ma gli Hardcorer si mobilitarono immediatamente e presero Winter per portarlo in ospedale e occuparsi di lui, prima che accadesse il peggio. A quel punto arrivò anche Kyle, che guardò Stella, poi Michael e infine di nuovo Stella.
-Cosa sta succedendo qui!?- disse, indicando Michael che se ne stava ancora a terra. Stella sembrò risvegliarsi improvvisamente, e andò da suo padre per aiutarlo. Michael si avvicinò a Kyle e lo afferrò per un braccio, in modo che si avvicinasse abbastanza da sentire la sua voce, che stava diventando sempre più debole.
-È lui. È ancora vivo. Ci ha sconfitti... Dovete...- mormorò Michael a Kyle con la voce che sembrava un sussurro lontano. Kyle guardò Michael fisso negli occhi con sguardo inorridito, ma lui non potè parlare oltre. La presa sul braccio di Kyle si fece sempre più debole, e Michael perse i sensi cadendo pesantemente a terra. Kyle rimase scioccato a guardare Michael per un lungo istante, prima di girarsi verso Stella e pronunciare due sole parole con voce tremante.
-È tornato...-
ZAN ZAN ZAAAAAAN! *musica drammatica* Ebbene sì. È tornato. Presto aggiornerò e scoprirete cosa è successo! Stay tuned u.ù
-TheHellRaiser