Anime & Manga > Goldrake
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    09/05/2015    0 recensioni
[ Questa storia è realizzata con il benestare della Bim Bum Band, in veste della Direttrice Responsabile Silvia Aloisi ]
Sia Hydargos che Gandal si unirono alla risata dell'imperatore e, manovrando per oltrepassare l'incandescente muro della stratosfera, puntarono la flotta dritta nel luogo da ove proveniva il segnale.
La rossa spia lampeggiante, mentre il computer ingrandiva i dati riportati sul monitor, aveva già registrato i contorni e gli edifici di un luogo decisamente fuori dai soliti schemi di ogni invasione aliena.
ROMA...
Genere: Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Re Vega/Vega Kyosei Daiho
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bim Bum Band - Un omaggio simpatico e tanta riconoscenza...

Nati ufficialmente come gruppo canoro il 13 settembre 2013, a cura della loro manager Silvia Aloisi, i ragazzi e le ragazze della Bim Bum Band sono oggi una delle cover band più scatenate e divertenti che possiamo vantare in Italia. Pittoreschi e con un fortissimo senso del gioco e dell'ironia, dai più grandi ai più piccini, vediamo infatti come le loro riproposizioni delle mitiche sigle dei Cartoni Animati, principalmente a cavallo degli anni '70 e '90, offrono un motivo di intrattenimento e vivacità ma anche e soprattutto tante lacrime di commozione per chi, negli anni in questione, ha vissuto e partecipato momenti ed emozioni che sarebbe troppo lungo descrivere.
Il punto d'incontro tra i bambini di ieri e quelli di oggi - forse più "bambinoni" gli adulti, a dire il vero! - per la gioia di riproporre, a distanza di anni, l'unica cosa che non risente in alcun modo l'incessante scorrere del tempo.
Dai mitici robottoni giapponesi, ai cinque sgargianti costumi originali dei Mighty Morphin Power Rangers, e a tutti quei personaggi che hanno popolato i nostri schermi TV per oltre trent'anni, ogni canzone viene riproposta da questi ragazzi con la stessa passione, l'impegno e il desiderio che accendeva il nostro cuore di bambini fin dalle prime note che squillavano fuori dal teleschermo.
Che dire?
Per molti di noi rappresenta parte di un'epoca: un periodo più o meno sereno, ricco di ricordi e sentimenti tutti personali da memoria a memoria, e bello da condividere nel cuore di chi sta accanto e prosegue il cammino sulle orme di genitori, zii, nonni, bisnonni e... Beh no, d'accordo, non siamo poi così "vecchi", non esageriamo!
Il punto è che, a modo suo e al pari di tanti altri gruppi, la Bim Bum Band è senza dubbio una manifestazione di volontà e coraggio degna di rispetto. In una società come la nostra, sempre in continua evoluzione, sono questi gli "eroi" che accendono gli animi, stimolano l'immaginazione, colorano i ricordi e alzano il volume... assieme alle chitarre elettriche e alle batterie che trascinano tutto e tutti indistintamente, tra le lacrime di nostalgia e le risate della follia.
Ecco perché, in accordo con la manager del gruppo, offro questa simpatica storia in riconoscimento e gratitudine a tutta la Bim Bum Band e invito a cliccare sui link qui di seguito per rimanere aggiornati sul percorso di note e vivacità che ciascuno di loro ha da offrire.

In Fede

David Bizzarri

https://www.facebook.com/bimbumBAND/timeline
https://www.youtube.com/user/ThePiccipucci

***
Bim Bum Band contro l'invasione di Vega
immagini su gentile licenza e concessione di: Silvia Aloisi

Dalle profondità siderali del cosmo sconosciuto, superando la fitta coltre degli asteroidi e delle insidiose meteore vaganti, la possente flotta spaziale di Re Vega stava ora entrando in vista della luminosa Via Lattea. L'astronave ammiraglia passò l'ordine agli ufficiali che l'affiancavano di procedere senza fretta dimodoché, annunciando la loro presenza ai sistemi di rivelazione terrestri, l'avvento dell'Imperatore fosse accolto da quei miseri esserucoli con il dovuto rispetto.

- A breve entreremo nell'atmosfera terrestre, mio imperatore - esclamò il comandante Hydargos, dando disposizioni per lo spiegamento dei reali vessilli.

Vega strinse i rossi occhi crudeli, le nere orecchie simili a quelle di un pipistrello appiattite lungo la grossa testa squadrata, volgendo il suo freddo sguardo inespressivo e privo di emozione alla vista degli oceani e dei continenti che delineavano l'immagine della Terra attraverso il monitor del computer di bordo.

- Tzk - esclamò con disprezzo. - La Terra: pianeta tanto piccolo quanto inutile... A volte mi chiedo se non sia perfino troppo degnare un simile sputo della mia regale attenzione!
- La flotta attende gli ordini, mio signore - osservò dunque il luogotenente Gandal.
- Procedete - tagliò corto Re Vega voltando le spalle al monitor, con un ampio svolazzo del suo regale mantello. - Voglio chiudere questa faccenda il prima possibile!
- Signore - esclamò ad un tratto il navigatore, riportando il verdetto sui dati raccolti dalle sonde in avanscoperta. - Ricevo dei segnali fortissimi di risonanza magnetica dalla Terra, signore!
- Dove? - ruggì Hydargos furioso. - Non si tratterà ancora di Goldrake!
- No, signore - rispose il soldato. - Il segnale proviene da una zona diversa, in prossimità di un continente denominato Europa... Dall'Italia, per la precisione, signore!

Il volto serio e corrucciato di Vega si aprì ad un sorriso malevolo e beffardo dipinto sulle labbra.

- Interessante - commentò. - Seguite il segnale, dunque: andiamo a salutare questi ridicoli mangiatori di pizza spaghetti e offriamo loro uno spettacolo "davvero" indimenticabile!

Sia Hydargos che Gandal si unirono alla risata dell'imperatore e, manovrando per oltrepassare l'incandescente muro della stratosfera, puntarono la flotta dritta nel luogo da ove proveniva il segnale.
La rossa spia lampeggiante, mentre il computer ingrandiva i dati riportati sul monitor, aveva già registrato i contorni e gli edifici di un luogo decisamente fuori dai soliti schemi di ogni invasione aliena.

ROMA...

***

Nello stesso momento, molti milioni di chilometri più in basso, Giordano e gli altri avevano il loro bel daffare per provare l'acustica del palco.
Mancavano ancora diverse ore al concerto ma, come al solito, la lista dei preparativi era lunga più o meno quanto la barba di Maometto. Oltre a ciò, contando il fatto che alcuni erano stati tirati malamente giù dal letto alle cinque per dedicare l'intera domenica mattina alle prove, l'umore generale non era decisamente dei migliori. Manuela sbadigliava cercando di non farsi notare troppo, Alessio e Marco tenevano le palpebre socchiuse sugli strumenti, Fabio e Fabio a momenti russavano quasi a tempo, Angela rispose al "buongiorno" di Maurizio e Andrea con un'occhiataccia fin troppo eloquente...
Fortuna che le bambine del coro, fresche e ben riposate ( loro! ), potevano vantare la concentrazione migliore.

- Simo - esclamò ad un tratto Giordano, rivolgendosi al manager. - Mi guardi questo microfono se è attaccato bene? Fischia da fare schifo...

Neanche il tempo di dirlo.
Con uno ZOT tanto rapido quanto micidiale e fulminante, Giordano vide il microfono disintegrarsi nella sua mano. Sia lui che Simone contemplarono i resti inceneriti dell'apparecchio con un'ombra di smarrimento e sbigottimento totale.

- Ma... a che voltaggio siamo con l'Enel, diobono?
- Non penso si tratti di quello - disse allora Silvia, alzando gli occhi esterrefatti al cielo e invitando gli altri a seguire con lo sguardo la punta tremante del suo dito.

Le bambine cacciarono un lieve urlo soffocato, incapaci di credere ai loro occhi, mentre dai cannoni laser delle astronavi di Vega scendevano già innumerevoli raggi brucianti contro il palco ed i riflettori posizionati. Maurizio ficcò la testa sotto ad un leggìo, evitando per un soffio di finire carbonizzato, mentre Andrea si ritrovò costretto a ballare una specie di tip-tap sulle tavole di legno per scansare uno ad uno i colpi che a momenti rischiavano di incenerirgli le scarpe; Alessio fece appena in tempo a deviare un laser col rivestimento metallico del basso, mentre Marco e gli altri si accinsero a nascondere le bambine dietro alle quinte.
L'invasione stava per cominciare!
Giordano non ricordava di aver mai visto nulla di più inverosimile, tranne forse le tasse spropositate del Governo Monti, e tuttavia la flotta dell'imperatore galattico era tremendamente e dolorosamente autentica. Silvia cacciò un urlo isterico, quando un laser si abbatté sulle apparecchiature prese a nolo, preoccupata di quanto avrebbe chiesto il proprietario di risarcimento.

- Ma chi è quel disgraziato ?!?

Purtroppo, di lì a poco, sia lei che gli altri lo avrebbero scoperto.
L'astronave ammiraglia atterrò in prossimità del palco, dopo aver destato il panico generale, e una grossa rampa metallica venne calata per consentire a Vega e ai suoi luogotenenti di scendere a terra.
L'imperatore scese la rampa con crudele soddisfazione negli occhi, infastidito al suono delle sirene e delle volanti della polizia giunte sul posto.

- Fermi dove siete - urlò la voce di un poliziotto attraverso il megafono.

Per tutta risposta un soldato di Vega indirizzò la pistola contro l'auto delle Forze dell'Ordine, posta di traverso alla strada, facendola volare via come un mucchio di lamiere e carta velina.

- Se... Se non vi disturba, s'intende - aggiunse poi lo stesso poliziotto, balbettando e lasciando cadere a terra il megafono.
- Gandal - esclamò Vega, rivolgendosi al suo luogotenente. - Sei sicuro che la sorgente magnetica proviene da questo luogo?

L'altro sollevò un sofisticato strumento alieno, onde rilevare la sorgente registrata dalle apparecchiature di bordo, e puntò lo sguardo cinico in direzione della band che si trovava ancora sul palco. Giordano e gli altri erano impietriti dal terrore, incapaci di muoversi, mentre Vega e il suo seguito attraversavano tronfiamente la breve distanza che ancora li separava. Giunto dinanzi ai leader del coro, l'imperatore pareva ancora più grande ed imponente di quanto fosse in realtà.

- E così voi sareste ciò che le mie astronavi hanno registrato come "arma" in difesa di questo pianeta?

Sorrise.
Hydargos provò a saggiare la forza di Giordano, compiacendosi di come questi vacillava ad un suo leggerissimo pugno. Un po' meno compiaciuto quando, stuzzicando Angela con una forte risata maschilista, si beccò un sonoro schiaffone sulla guancia.

- Cafone - sentenziò la corista, abbassando la mano con aria offesa.
- Basta così, Hydargos - ordinò l'imperatore.

Hydargos evitò di reagire, suo malgrado.
Silvia provò dunque a chiedere spiegazioni, adducendo ovviamente ai danni e al materiale elettrico danneggiato nell'assalto, ma la risposta di Vega fu tuttaltro che rassicurante.

- Fossi in te, mi preoccuperei di ben altro, donna terrestre - esclamò. - Perché, a meno che non abbiate qualcosa da opporre contro il mio invincibile esercito, intendo apporre la pietra del mio dominio interstellare proprio sul vostro insulso e ridicolo pianeta!
- Stai scherzando - obiettò prontamente Giordano, punto nell'orgoglio. - Tu finisci dritto nella tua astronave a calci, se non te ne vai da solo, te lo posso assicurare!
- Molto divertente - fece l'imperatore aggrottando i sopraccigli. - Perché non mi fai vedere come?

Giordano serrò i denti, perché sapeva benissimo di non avere possibilità contro la stazza e la muscolatura aliena di Hydargos o contro i soldati di Vega armati fino ai denti. Tuttavia, volgendo l'attenzione ai resti delle apparecchiature e alle casse acustiche ancora funzionanti, subito gli venne un'idea un po' azzardata. Rapido come una scheggia, schizzò lungo disteso sul palco e inserì la spina alla presa, gridando agli altri di mettere mano agli strumenti. Angela colse Hydargos di sorpresa, disarmandolo, e poi spedì al suolo le regali chiappe di Vega con uno spintone mentre Manuela si liberò di Gandal con una semplice spruzzata di succo di frutta negli occhi.
L'accordo vibrante del basso elettrico riecheggiò nell'aria, come la fòlgore a ciel sereno, subito seguito da un assordante rullo di batteria. Le bambine uscirono coraggiosamente dal loro nascondiglio e presero posto accanto al gruppo per dare il fatto loro a quei tipacci. Sulle note delle sigle più belle del loro repertorio, la Bim Bum Band fece sgranare tanto d'occhi a quel tronfio imperatore arrogante e al suo seguito di scagnozzi.

- Avevo sentito parlare di questa strana forza dei terrestri - gemette Vega. - Ma non immaginavo certo che...
- "Là nel villaggio dei Puffi"... PUFFA DI QUA, PUFFA DI LA' !!!
- Argh!
- "Ragazzi come noi, in gamba come noi"... I POWER RANGERS !!!
- No, aiuto!
- "Ma tornerai e già lo sai il buio vincerai"... DRAGON BALL !!!
- Presto, ritirata!

Incapace di resistere oltre, a tanta e tale esplosione di entusiasmo, persino l'arroganza di Vega dovette capitolare.
Precedendo i suoi sgherri in una ritirata ben poco decorosa, il terribile imperatore si rizzò malamente sulle proprie gambe e fece per rimontare a bordo dell'astronave ammiraglia.

- Un momento - intervenne dunque Silvia, afferrandolo per il mantello. - Non state dimenticando qualcosa? Chi rompe paga e ci sono tutte le apparecchiature da risarcire!
- Presto, tirate giù il carico dall'astronave - ordinò l'imperatore, terrorizzato al pensiero di dover ascoltare oltre quella banda scatenata di terrestri urlanti.

Facendo mentalmente il rapido calcolo dei danni, misto agli interessi passivi più IVA, Silvia confiscò dalle tasche di Vega un risarcimento pari a qualcosa come ventidue milioni di euro in gemme e minerali galattici. Vega si divincolò dalla stretta della manager, cacciando tutta una serie di bestemmie spaziali impossibili da ripetere, e di nuovo a bordo diede l'ordine per il decollo rapido.
Così com'era arrivata, la flotta di Vega attraversò nuovamente la stratosfera e scomparve dal nostro pianeta per non farvi mai più ritorno.
Grazie alla Bim Bum Band, naturalmente! 


FINE

Un forte abbraccio e un saluto a:

Silvia Aloisi
Simone Martino
Maurizio Magrini
Andrea Longo
Giordano Petrini
Angela Grassi
Manuela Condò
Alessio Cerchi
Marco Scarozza
Fabio Lo Presti
Fabio Bani
Camilla
Francesca
Veronica
Sofia
Noemi
Marta
Sbillo & Golosino

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Goldrake / Vai alla pagina dell'autore: telesette