Quattro anni… per Hitomi erano passati quattro anni da quando aveva lasciato Van su Gaea e da allora lo aveva visto solo poche volte, poi il silenzio…
Aveva atteso paziente, ma il tempo trascorreva lento e inesorabile, ma nessun messaggio da parte di lui, niente.
Quanto stava soffrend, sembrava che una parte di lei fosse morta…
 
 
«Buon giorno Yukari» Hitomi quella mattina arrivò in orario presso la stazione di Tokyo, lasciando sorpresa l’amica.
«Hitomi… Stai male o roba simile?» chiese la rossa sconcertata nel vederla in orario.
«Le lezioni iniziano alle nove… Dai muoviti o perdiamo il treno…» Yukari scoppiò a ridere e iniziò a camminarle dietro.
Il viaggio passo velocemente le due ragazze chiacchieravano delle loro cose, soprattutto del periodo esami imminente. Il treno si fermò e scesero continuando a parlare tra loro. Hitomi non guardando davanti a lei, non si accorse della persona che gli stava davanti e finì per sbatterci contro.
«Scusi» disse alzando lo sguardo verso chi aveva colpito.
Restò senza parole, davanti a lei un ragazzo della sua età, i capelli erano neri come la notte con una frangia che gli ricadeva sul volto che andava a nascondere i suoi occhi erano di un azzurro chiarissimo.
«Non c’è problema » poi si allontanò sorridendo appena.
Hitomi restò incantata a guardarlo mentre si allontanava, fino a quando una rossa tutto pepe non la riportò con i piedi sulla terra.
«Ehi bella addormentata andiamo o faremo tardi…» la scosse appena.
«Cosa? Si andiamo» ripresero a camminare, ma si voltò a guardare nella direzione in cui il ragazzo misterioso era sparito.
«Hitomi ti sei già dimenticata del tuo amato Van?» chiese Yukari per punzecchiarla.
«E’ lui che si è dimenticato di me… sono stanca di aspettarlo, magari a quest’ora sarà sposato e magari avrà anche avuto un figlio… dopotutto è un Re…» abbassò lo sguardo.
Aveva passate così tante notti in bianco a pensarci da quando lui non si era più messo in contatto con lei…
«Senti Hitomi… lo so che sei arrabbiata con lui, però secondo me prima di fare qualsiasi cosa la devi chiudere con Van…» Yukari la stava guardando seria. Conosceva bene Hitomi, sapeva quanto stesse soffrendo per la lontananza di Van. Questo la portava ad essere impulsiva e agire in maniera sconsiderata. L’aveva vista piangere tante volte e adesso voleva solo la sua felicità.
«Si facile a dirsi… non so come fare per parlare con lui… Sono stanca di aspettare e soffrire così…» Hitomi abbassò lo sguardo e si fermò.
«Lo so Hitomi… Ma guarda me e Amano… lui non ha voluto chiudere e io ne ho sofferto davvero tanto quando ho scoperto che era andato avanti… La distanza… ecco la giustificazione… Van non lo merita da quello che mi hai raccontato di lui…»
Hitomi tornò con la mente a quella loro ultima notte passata insieme a Fanelia. Loro due abbracciati sotto il cielo tempestato di stelle a guardare la luna e la luna dell’illusione
«Hai ragione… E’ che mi manca così tanto… »
Yukari lasciò cadere la conversazione, sapeva cosa volesse dire trovarsi in una situazione di stallo dove non sai che cosa aspettarti dall’altra persona…
Arrivarono davanti all’università che frequentavano, si misero a sedere ai loro posti, poi il professore fece il suo ingresso.
La lezione trascorse lenta, entrambe dovettero combattere contro la sonnolenza. Il professore di stori a antica sapeva essere davvero soporifero quando voleva.
Le due ore finirono e un ragazzo che era rimasto sulla soglia fece il suo ingresso,
Hitomi e Yukari restarono senza parole, era lo stesso ragazzo della stazione.
«Ma quello…» Yukari sorrise all’amica che era rimasta a bocca aperta.
«Bhe Hitomi devo dire che è proprio carino…» Yukari le sorrise e l’amica dagli occhi verdi abbassò lo sguardo arrossendo e senza pensarci disse: «Van era molto più carino»
Yukari scoppiò a ridere, si Hitomi era senza speranza.
 
Il ragazzo le osservò da lontano, sorrise, poi si avvicinò: «Bhe almeno ci sono due volti noti…» Yukari ed Hitomi lo guardarono e poi sorrisero: «Piacere io sono Yukari Uchida» disse la rossa porgendogli la mano.
Lui la strinse e le sorrise: «Piacere io sono Luka Cross». Si voltò verso Hitomi che si presentò a sua volta.
Rimase a seguire le lezioni con loro, Hitomi non si era resa conto di quante cose avevano in comune loro tre.
«Andiamo a mangiare da qualche parte?» chiese il ragazzo al termine delle lezioni.
Hitomi e Yukari acconsentirono e così andarono.
 
Van se ne stava seduto nel suo ufficio, la testa tra le mani che gli scoppiava. Non ne poteva più, il consiglio lo pressava affinché prendesse moglie, ma nella sua testa e nel suo cuore c’era solo Hitomi…
Aveva bisogno di lei, aveva urgenza di rivederla, ma non riusciva più ad andare sulla luna dell’illusione.
Si lasciò cadere con la testa sulla pila di fogli che stava guardando, poi qualcuno entrò senza bussare.
Alzò il capo e si ritrovò davanti una vecchia con un mantello nero sulle spalle. Non riusciva a vedere bene il suo sguardo…
«Chi sei?» chiese il giovane Re prendendo la spada con il sigillo reale.
«Calmo giovane Re… sono qui per esaudire un tuo desiderio… Rivedrai la tua terrestre…»
Van non fece in tempo a formulare una frase che una colonna di luce viola lo avvolse e poi sparì.
 
Hitomi, Luka e Yukari stavano tornando a casa, Hitomi era curiosa di saperne di più su questo strano ragazzo: «Allora Luka, raccontaci un po’ di te…» disse Hitomi tornando a mangiare il suo cono gelato.
«Allora… sono per metà inglese…. Come avete notato… sono figlio unico e vivo qui da solo, mi sono trasferito da poco… » disse lui mettendosi le mani nelle tasche dei jeans.
«Così sei inglese… » Yukari lo guardò di traverso «Cos’hai contro gli inglesi?» chiese lui mettendo un finto broncio.
«Niente… solo che non mi piacciono…» disse lei sbuffando scherzosamente.
Hitomi sorrise, nel vederli punzecchiarsi: «Il suo ex ragazzo l’ha tradita con una ragazza di Londra» sorrise a Luka.
«Ora tutto si spiega… comunque io non sono una donna » Yukari gli fece una linguaccia.
Continuarono a passeggiare. Era una bella serata di primavera. Hitomi annusò l’aria, presto sarebbe arrivata l’estate e con essa le vacanze.
Giunsero davanti all’ingresso del parco, dentro si sentiva l’aroma dei ciliegi fioriti.
Improvvisamente una luce viola apparve al centro del parco, poi sparì misteriosamente.
Yukari, Luka ed Hitomi si guardarono incerti sul da farsi, poi il ragazzo andò avanti lentamente, con e due donne al seguito.
Il parco era illuminato solo dai lampioni e quindi c’erano molte zone d’ombra,
Luka si guardava intorno con fare circospetto.
«Chi c’è?» chiese una voce che proveniva dall’oscurità.
Luka intercettò il suono e si volse verso la sua direzione: «Fatti vedere»
Dall’oscurità apparve un ragazzo, i suoi capelli erano neri e i suoi occhi erano color nocciola. Al collo portava un ciondolo che Hitomi conosceva molto bene…
Tutti restarono in silenzio, poi la prima a parlare fu Hitomi: «Van… sei tornato…»
Il giovane Re rimase senza parole per alcuni instanti. Davanti a lui c’era lei, i suoi capelli erano più lunghi e lei era cresciuta dall’ultima volta, era una donna, ma l’avrebbe riconosciuta tra mille… La donna davanti a lui era Hitomi-
«Hitomi sei tornata…» disse Van senza staccarle gli occhi di dosso.
«No Van… sei tu che sei arrivato sulla Terra…»
Van sbarrò gli occhi e poi capì… qualcuno lo aveva mandato sulla luna dell’illusione, ma perché?
Soprattutto Chi lo aveva allontanato dal regno?












E' da un pò che pensavo ad una storia dove si a Van a finire nel mondo di Hitomi... ditemi che ne pensate un bacione a tutti