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Autore: roxymalik    12/05/2015    1 recensioni
Questa è la storia di Ariel Ciolini, la sorella di Enzo Ciolini.
Ariel ha una vita difficile, e la sua depressione non aiuterà.
Ariel è una combina guai, una testa dura.
Matteo viene subito ammaliato dalla bellezza di Ariel.
ce la farà Ariel a sconfiggere il dolore di una vita crudele?
"sei stato scelto per questa vita perché sei abbastanza forte per viverla".
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ero ancora scossa da tutto quello che era successo.

Tra qualche minuto arriverà Ginevra e io mi devo preparare.

Decisi di tenere quella maglia e quei jeans,e le Vans.

Scesi di sotto, e notai che tutti iniziarono a fissarmi:

Enzo in modo preoccupato, che dolce, quanto amo mio fratello;

Lorenzo come se volesse sapere di più, come dire, mi guardò in modo molto curioso;

e poi Matteo...

quegli occhi tanto belli,non trasmettevano nulla, mi fissavano e basta; era come se in quel momento la sua mente fosse vuota, oppure talmente piena di pensieri tutti indecifrabili a mio occhio.

“esco con Ginevra” dissi solamente prendendo il cellulare, aspettando che il campanello suonasse

“G-ginevra?” disse dolcemente.

Che dolce, è innamorato di lei, non me lo ha mai detto con precisione ma si nota abbastanza:

non fa che parlare di lei, ogni giorno.

“si,Ginevra” dissi solamente scrollando le spalle.

Intanto suonò il campanello, andai ad aprire e la figura di una ragazza bionda mi invase la vista;

quanto è bella.

Si fiondò sulle mie braccia e mi strinse in un abbraccio pieno di amore e affetto, quanto bene le voglio!

“Ariella, piccola mia” disse sulle mie braccia, io iniziai a sorridere;

Ariella è il soprannome che lei mi diede all'età di dieci anni, eravamo così piccole e così inesperte, chi lo avrebbe mai immaginato che il mondo sarebbe stato così tanto crudele e meschino?

Ginevra notò gli altri, e alla vista di Enzo le sue gote si tinsero di un colorato leggermente rossastro, stesso per Enzo con la differenza che era diventato direttamentre color bordeux.

“umh ciao a tutti” sorride la bionda, facendo un cenno di saluto con la mano

“ciao” dissero Matteo e Lorenzo, tranquillamente

“c-ciao Ginni” disse mio fratello piuttosto imbarazzato.

La situazione era diventata abbastanza,emh, imbarazzante per tutti, così decisi di dire qualcosa.

“forse è meglio che andiamo, vero Cinefra?” la guardai negli occhi, per poi prenderle la mano; senza aspettare la risposta le strinsi forse la mano e la portai fuori di casa, sbattendo la porta come qualche ora prima.

“Ariella, andiamo” mi guardò con fare serio per poi sospirare

“allora piccola mia, adesso ti farò un discorso che la Ginevra De Giglio non farebbe mai.” mi guardò qualche secondo per poi tornare a fissare la strada

“allora Ariella, tu quella merda di Luke lo devi dimenticare, e lo so che non è affatto facile, soprattutto con la tua malattia che rende tutto fottutamente più difficile, ma ce la devi fare! Quel ragazzo non merita le tue lacrime! Nessuno merita le lacrime di Ariel Ciolini. NESSUNO.” marcò la parola 'nessuno'

“tanto meno un coglione palestrato biondo. E adesso tu non ti taglierai, non fumerai e non ti drogherai, fallo per me piccola Ariella, ti prego.” abbassò la testa con gli occhi lucidi; il mio cuore piangeva a vederla così..distrutta per me. Tutta colpa mia, solo colpa mia. Iniziai a ripetere quelle parole dentro la mia testa. Intanto Ginevra proseguì il suo discorso.

“sai? Io ti amo davvero tantissimo scema, e sapere che ti odi e che ti vuoi fare del male, non fa altro che uccidere anche me”

colpo al cuore. Faccio soffrire tutti.

'TUTTA COLPA MIA' urlai nella mia testa.

“se solo potessi ucciderei i mostri che hai dentro, ma l'unica cosa che posso fare è farti ridere, vorrei poterti guarire. Io non posso prometterti che ti salverò, ma giuro puoi scommetterci che ci proverò, sono un perdente e tu sei tutto quello che ho, ovunque vada non aver paura io ci sarò” ohw, la nostra frase.

“Ariel,sei la mia vittoria più bella in una vita di sconfitte, se perdo te, posso anche ammazzarmi” finì il discorso per poi buttarsi sulle mie braccia.

Ci stringemmo in uno di quei abbracci pieni di amore, dolcezza, perché alla fine questo eravamo

“Oh Ginevra..non so davvero cosa dire, ma sappi che non ti abbandonerò mai mai mai, lo giuro sul mio onore”dissi sulle sue braccia

“lo giuro anche io, lo giuro” sussurrò per poi staccarsi.

Mi sentii decisamente meglio.

Quella ragazza mi salva ogni fottutissima volta.

Dopo aver finito quella chiacchierata ci dirigemmo al Mc Donald, ordinammo e mangiammo; in quel poco tempo avevo davvero dimenticato Luke.

Matteo pov's

Quella ragazza è davvero la forza.

A quanto ho capito quella malattia le amplifica il dolore, di parecchio anche e questo no non mi fa piacere; di solito non mi importa delle ragazze ma con lei è diverso, sento che tra me e lei c'è una specie di legame.

La voglio salvare, la devo aiutare a vincere la sua battaglia; sarò la sua armatura.

“ragazzi sono davvero come dire... triste, per Ariel” dissi con un velo di tristezza, che sicuramente i ragazzi percepirono.

“ho sempre adorato Luke, pensavo fosse il ragazzo migliore di questo mondo per lei , ma evidentemente mi sbagliavo di grosso” ammise Enzo, dando vita a un silenzio tombale.

“secondo me ha bisogno di un ragazzo che la sappia trattare da vera principessa,che non la faccia sentire 'diversa'; un ragazzo che la sappia amare, ma non dico amare con qualche 'ti amo', intendo amare veramente.” dissi in modo veloce, non rendendomi conto delle parole appena dette.

“uh qualcuno qui si è preso una cotta” arrossì al commento di Lorenzo

“MA CHE CAZZO DICI?” urlai contro Lorenzo, che mi guardò in modo molto stranito,avevo esagerato.

“scusa Mattè!” disse lui in sua difesa, io sospirai e tornai a pensare alla piccola Ariel;

Forse Lorenzo non ha tutti i torti, proprio no.

Ariel pov's

dopo aver mangiato qualcosa al MC salutai Ginevra e la ringraziai nuovamente per la giornata insieme; si può dire che ero tornata a sorridere, fino a quando nella strada di ritorno non vidi un ragazzo biondo, piercing al labbro e magro: Luke.

Stava limonando con una troia, molto probabilmente la stessa con cui mi aveva tradita; indietreggiai,mentre gli occhi iniziarono a pizzicare, lui mi notò e un ghigno soddisfatto e malizioso apparse sul suo viso.

Bastardo.

Iniziai a correre velocemente a casa, aprii la porta con le chiavi e notai che in sala c'era solamente Matteo.

“gli altri?” chiesi in tono molto freddo, quasi agghiacciante.

“sono andati a far la spesa” annuì solamente e corsi in bagno, sotto gli occhi straniti di Matteo.

Ma poco me ne importava in quel momento;

presi la lametta dal mio cassetto e iniziai a premere la lama sulla pelle: un gelo pervase la mia pelle.

Iniziai a premere con più decisione, formando uno, due, tre...sedici, diciassette...trentacinque tagli.

Il sangue sgorgava a grande quantità, mi accasciai al pavimento distrutta,ormai il pavimento era un lago di sangue.

Tutta colpa tua,Hemmings, solo tua.

“Sono un errore, un disastro, una delusione.” iniziai a ripetere con gli occhi chiusi,ero al limite delle forze.

Matteo pov's

Ariel era da quel bagno da troppo oramai, così decisi di andare a controllare cosa stava succedendo; bussai alla porta, e l'unica cosa che riuscii a sentire fu:

“Sono un errore, un disastro, una delusione.”

“ARIEL APRI”

nessuna risposta.

Iniziai a tirare calci molto forti alla porta, fino a sfondarla del tutto; l'immagine che mi si presentò davanti, mi uccise il cuore.

  
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