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Autore: Violet_Pendragon    13/05/2015    4 recensioni
Mi chiamo Miko Hiroshika, almeno credo...
Frequento, anzi frequentavo, il primo anno alla Kami dove incontrai per la prima volta Ken Kaneki, il ragazzo che sconvolse la mia vita...
Grazie ha lui ho scoperto cosa sono veramente...
Grazie ha lui ho scoperto di essere un ghoul...
Genere: Dark, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Nuovo personaggio, Suzuya Jūzō, Uta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sempre stata diversa dalle altre ragazze. Sempre a disagio con tutto e tutti, pronta a scappare in ogni momento della mia monotona e triste vita. Disgustata dall'amore e dai divertimenti. Scuola casa scuola casa e così via... Tutti i giorni... Questa era la mia routine che non assumeva un minimo cambiamento. Il Sole non era ancora sorto e l'aria era fredda. Mi trovavo sul terrazzo della mia stanza sorseggiando the bollente dentro la mia tazza preferita che raffigurava un albero di ciliegio in fiori. Guardai l'ora. Erano quasi le sei del mattino, era ancora troppo preso così mi misi ad osservare la città che si svegliava pian piano pensando a cosa fosse accaduto quella notte.
Abitavo al nono piano di una palazzina al centro di Tokyo insieme a mia madre e a mia sorella maggiore, Yuriko. Era un posto bellissimo in cui abitare, un luogo dove tutti si conoscevano e si aiutavano a vicenda. Era l'unica cosa che, mi piaceva di quella città. Tokyo. Città di inestimabile bellezza e cultura, attrazione per milioni di turisti all'anno. Questa era Tokyo prima, ora è un luogo invaso dal terrore... Fatti di cronaca nera parlano, di creature che vagavano nella notte pronte ad uccidere per saziare la loro fame. Noi li chiamano ghoul... Questa è Tokyo ormai. Mi chiamo Miko Hiroshika e credo di essere pazza....
6.45
Il sole ormai è sorto e l'aria si fa sempre più calda. L'inverno era alle porte, ma ancora faceva caldo. Cominci a vestirmi con la mia solita divisa scolastica composta da una gonna rossa che arriva alle ginocchia, ma che le ragazze portano a mo di mini gonna, una giacca blu elettrico con l'occasione stemma della mia scuola sulla parte superiore al lato destro, ed una camicetta bianca semplice a maniche lunghe. Frequentavo il primo anno all'Università Kamii, la più prestigiosa università di Tokyo, mentre mia sorella faceva già il secondo anno.
6.55
Mi buttai sul letto aspettando il suono della sveglia che solitamente svegliava tutte. Mi incantai a guardare il soffitto blu scuro decorato con piccoli puntini bianchi. Lo avevo realizzato insieme a mia sorella. Ci avevamo messo qualche settimana, ma l'effetto finale era meraviglioso. Raffigurava la mappa del cielo notturno... Il suono persistente della sveglia mi fece sobbalzare, tale gesto provocò un improvviso giramenti di testa che mi fece cadere per terra. Mia madre e mia sorella finalmente si svegliarono, chi per il suono della sveglia chi per io tonfo provocato dalla mia caduta.
"Tutto bene Miko?!" urlò mia madre dalla sua camera.
"Si mamma! Sono solo scivolata!" "La solita baka!" Mia sorella si era appena svegliata e già mi prendeva in giro, ma tanto non voleva veramente offendermi...
"Sei tu la baka!" urlai io tirandogli un cuscino.
"Ragazze state attente... C'è stato un altro attacco sta notte da parte dei ghoul... Tornate subito a casa oggi va bene?" Io e Yuriko annuimmo e ci dirigemmo verso scuola.
La strada non era lunga, l'Università si trovava a meno di un quarto d'ora da casa mia quindi potevamo fare tutto con calma, ma a causa dei ghoul avevamo sempre paura.
I ghoul non sono creature che somigliano ad alieni o a mostri, sono creature dalle sembianze umane e questo li rende più pericolosi ed imprevedibili.
Un ghoul può essere il tuo migliore amico, un tuo parente o una persona che hai conosciuto per strada o in un bar. Non sei mai al sicuro... A meno che tu non sia uno di loro.
"Ci vediamo dopo qui alla stessa ora di sempre okay?" "Okay... Buona giornata sorellona!" Salutai con la mano Yuriko che si incamminò nella direzione inversa alla mia per poi entrare nel corridoio dove era situata la mia classe, il 1°E.
Il corridoio era buio... Non si vedevano nemmeno gli armadietti azzurri che solitamente si notavano anche con poca luce a causa del loro colore sgargiante. Faceva paura... "Qui succede qualcosa..." sussurrai sottovoce indietreggiando quando andai a sbattere contro qualcosa.. Qualcosa che non poteva essere la porta. Urlai e lasciai cadere lo zaino che si aprì facendo uscir fuori tutti i libri. "Hey! Calma! Non sono mica un ghoul!" Disse una voce maschile appena mi girai. Effettivamente non era un ghoul. Era un ragazzo dai capelli corvini e due grandi occhi azzurri decisamente più alto di me. "S-scusa... Mi sono spaventata" dissi abbassando lo sguardo per poi cominciare a raccogliere i vari libri sparsi sul pavimento. Il ragazzo imitò il mio gesto e in pochi secondi tutto tornò al suo posto. "Mi chiamo Ken Kaneki" disse lui porgendomi la mano. "Miko Hiroshika!" mi presentai stringendogli la mano. "Ora devo andare... Arrivederci!" dissi facendo un piccolo inchino per poi correre in classe.
"Allora ragazzi aprite il libro e andate a pagina 394!"
L'ora di greco era cominciata da qualche minuto e già i miei compagni di classe sbadigliavano già. "Pss.. Yumi!" chiamai sottovoce la mia vicina di banco nonché la mia migliore amica Yumi Juzoku. "Che c'è Miko?" chiese lei senza staccare lo sguardo dalla prof per non farsi scoprire. "Sai qualcosa su un certo Ken Kaneki?" "Ken Kaneki?!" urlò lei "Silenzio!" urlò la professoressa notando la nostra conversazione. "Ken Kaneki?!" ripeté Yumi sottovoce. "Che c'è?! Perché hai urlato?" chiesi io. "Ken Keneki è lo studente più brillante della scuola nonché un bel tipo! Perché me lo chiedi?" disse lei sorridendo maliziosamente. "Perché..." "Hiroshika! Traduci la frase!" La prof ci aveva scoperte. Lessi la frase... Sembrava un misto tra latino e greco. " Nec tetum possum vivere, nec sine te... Io posso vivere ne con te ne senza di te..." "Può andare, ma non parlare con la tua vicina durante la lezioni!" Annui e cominciai a leggere di nuovo quella frase... Io posso vivere ne con te ne senza di te...
Driiinn....
"Bene ragazzi potete andare. Ci vediamo domani mattina... State attenti..."
"Hey baka riesci a tornare a casa da sola? Impegni scolastico!" Come al solito Yuriko mi aveva dato buca. "Anche oggi devo tornare a casa da sola... Alla faccia di "Tornate a casa insieme"!" dissi rivolta a me stessa. Mi stavo avviando verso casa quando il mio stomaco gorgoglió. "Beh è ora di pranzo ormai..." tirai fuori il portafoglio e notai che c'erano dei soldi dentro. "... E visto che sono da sola e ho i soldi... Meglio andare a mangiare qualcosa" Cambia strada e andai verso il centro della città. Entrai in un piccolo bar e ordinai un tramezzino ed una bibita.
Diversi studenti della mia università si fermarono per mangiare qualcosa tra cui Ken Keneki in compagnia di un suo amico. Si sedettero al tavolo di fronte al mio così da trovarmi faccia a faccia con Ken il quale mi saluto. Arrossii lievemente, ma non lo diedi a vedere. "Signorina io suo ordine" Una ragazza della mia età mi si presentò davanti con un vassoio in mano. Era bassina e aveva uni strano taglio di capelli i quali erano viola ed una ciocca copriva l'occhio sinistro. Indossava una semplice divisa lavorativa come tutte le altre cameriere. "Grazie..." dissi lievemente prendendo il tramezzino al tonno e pomodoro per poi dargli un morso. "Le serve altro?" chiese la ragazza. "N-no... Grazie di tutto" dissi. "Posso farle una domanda?" "Certo" Cosa voleva da me quella ragazza?... "Potrebbe dirmi il nome di quel ragazzo che prima ti ha salutata?" "Oh ma certo! Si chiama Ken Keneki" spiegai io. "Grazie... Ah io mi chiamo Touka" disse la giovane sorridendomi "Piacere Miko" dissi ricambiando il sorriso. Ma proprio mentre stavamo parlando al tavolo di Kenaki si accomodò una ragazza dai capelli violacei... Il suo amici intanto se ne era andato...Credo che a me ed a Touka fosse passato lo stesso medesimo pensiero riguardo a quella ragazza... "Puttana"
La giovane cominciò a parlare con Kaneki che sembrava incantato dalla sua bellezza... Touka nel frattempo se ne era andata, doveva continuare a servire i tavoli, ma io rimasi a guardare... "Cosa ti succede Miko!? Togliti dalla mente quel ragazzo! L'amor è una cosa stupida!" pensai alzandomi dal tavolo per poi uscire. Non degnai di uno sguardo il ragazzo e lui se ne accorse, ma subito la giovane davanti a lui lo riprese nelle sue grazie... Salutai invece Touka, la mia nuova amica, che ricambiò il saluto.
Si era fatto tardi ormai... Dovevo sbrigarmi a tornare a casa, ma avevo la testa tra le nuvole ed andai a sbattere contro qualcosa e caddi a terra. "Ma che ho oggi?! Sono proprio stupida!" dissi appoggiandomi alla centralina elettrica di calce sulla quale avevo sbattuto. Cominciai a massaggiarmi la fronte e a controllare che la mia divisa fosse ancora intatta. "Non sei stupida!" Una voce mi fece sobbalzare facendomi sbattere nuovamente la testa. "Ti sei fatta male?" Nel sbattere la testa avevo chiuso gli occhi d'istinto e quando li riaprii mi trovai di fronte ad un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi rosso rubino... Rimasi incantata a guardarlo... Portava una camicia bianca arrotolata alle maniche, sopra di quella delle bretelle particolari. Indossava un paio di pantaloni neri che gli arrivavano alle ginocchia e delle ciabatte rosse. Mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi e solo allora notai le sue braccia... Sgranai gli occhi e mi allontanai da lui il più possibile. "Chi sei?! Cosa vuoi?! Sei un ghoul!" urlai con le lacrime a gli occhi. "No! Aspetta! Non sono un ghoul!" disse lui.
Cosa avevo appena fatto... Mi sentivo male... Certo che non era un ghoul... Quel ragazzo doveva aver vissuto un'esperienza orribile e quei segni sulle braccia, quelle cuciture, ne erano la prova, ne erano il ricordo.
"S-scusa...." le lacrime cominciarono a rigarmi il volto per poi cadere a terra... Il ragazzo continuò a guardarmi... "Sei strana sai?" Sembrava che quello che gli avevo appena fatto non fosse mai accaduto. Alzai lo sguardo e lo ritrovai a qualche centimetro dalla mia faccia. Non oasi allontanarmi. "C-cosa?" dissi con un filo di voce. "Dico che sei strana... Io sono Juuzou Suzuya!" dissi sorridendo. "M-Miko Hiroshika" dissi torturandimi una ciocca di capelli biondi, quasi bianchi. "Dove abiti?!" chiese lui mettendo le mani sui fianchi. "Poco più in la" dissi pendendo un po' di sicurezza in me. "Allora ti accompagno!" disse, anzi urlò prendendomi la mano. "M-ma no non serve!" "Invece si! Non ho niente da fare e poi..." si bloccò di scatto in mezzo alla strada. Avevamo appena imboccato un vicolo dietro il mio palazzo.
La notte era scesa e mi trovavo in un vicolo con un perfetto sconosciuto. La tensione cominciò a farsi sentire e mi cominciarono a sudare le mani. "...è pericoloso..." sussurrò con un filo di voce. Comincia a tremare come una foglia... Avevo paura... Tanta paura mente e quello strano ragazzo sembrava tranquillo. Con un movimento veloce si sbottonò la camicia e solo allora notai che al suo interno c'erano degli strani coltelli. "Stai dietro di me!" mi ordinò Suzuya ed io ubbidì. No. Non era un ghoul.
Lasciai scivolare lo zaino per terra senza fare rumore, non sapevo quello che stava per succedere ma sapevo che non era niente di buono...
"Ma che bella coppietta di ragazzine!" Una voce maschile provenne dalla fine del vicolo. Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, le mani sudavano ed io tremavo come mai... Guardai Suzuya. Aveva una faccia da pazzo... Gli occhi sgranati, un sorriso stampato in faccia e diversi coltelli fra le dita... "Ma guarda! La bimba ha dei coltelli! Piccola devi stare attenta con quelli! Ti puoi far male!" Ora la voce aveva assunto una forma. Era un ragazzo biondo con gli pochi neri tipici dei ghoul. Da dietro la sua schiena spuntavano tre tentacoli rossi. Da come ci guardava voleva mangiaci ed usare le nostre ossa come stuzzicadenti. "Credo che comincerò da t-" Ma non finì la frase che Suzuya, con un movimento veloce gli tagliò la gola dal quale cominciò a fuoriuscire del sangue rosso e denso... Un'altra lama passò sul suo petto ad una tale velocità che a malapena si notava. Il ghoul cadde a terra morto. Suzuya aveva . appena ucciso quell'essere a sangue freddo ed ora ammirava la sua opera. Si girò: aveva i vestiti e la faccia sporchi di sangue, ma sembrava non accorgersene.
"Presa!" Una mano mi coprì la bocca e un dolore lancinante provenne dalla mia spalla sinistra. Dietro di me c'era un altro ghoul. Tirai una gomitata e questo mi lanciò contro un muro. "Stupida puttanella! Ora sarà più divertente ucciderti!" "No no no... Mi dispiace ma non puoi! Hahahahaha!" Suzuya si scaraventò contro il ghoul ridendo come se fosse una cosa divertente. Ero in stato di trance... Non sentivo più dolore e guardavo il combattimento come se niente fosse senza nemmeno provare a scappare via.
Il ghoul era bravo ad evitare i colpi di Suzuya... Molto bravo. Al ragazzo cadde un coltello. Girai la testa di lato ed osservati il coltello: non sembrava per niente un coltello! Aveva una forma insolita ed allungata. Lo presi in mano e passai il dito sulla lama provocandomi un taglio. Il mio sangue cominciò a mischiarsi. con quelli del ghoul che era sul coltello... Alzai la testa e vidi che Suzuya stava ancora cercando di ucciderlo ridendo fragorosamente. Ora il ghoul mi dava le spalle...
Guardai prima il coltello poi il ghoul. Qualcosa in me era cambiato... Che cosa mi era successo...
Mi avvicinai lentamente al ghoul di spalle e senza pensarci sue volte cominciai a pugnalarlo. Urlò di dolore, ma non mi fermai. Cominciai a tagliargli i tentacoli uno ad uno. Il suo sangue sporcò la mia divisa ed i medie capelli facendo tingere tutto di rosso... Guatdavo tutti con occhi diversi ormai...
Continuai a pugnalare quel mostro senza provare emozioni... Infine gli tagliai la gola come aveva fatto Suzuya con il primo ghoul.
Cadde a terra in un pozza di sangue. Mi venne da ridere...
Quella non ero io... Oppure si... Stavo impazzendo... Si... Stavo diventando pazza... Era questo allora che ero... Oppure no... Guardai Suzuya... Era così bello ora.. Persi i sensi e caddi a terra...
Io posso vivere ne con te ne senza di te...
ANGOLO AUTRICE
Salve popolo! Premetto con il dire che è la mia prima storia su Tokyo Ghoul quindi qualsiasi errore scrietelo nelle recensione please!! Allora per iniziare... Ma che si nota che adoro i personaggi di Suzuya e Uta? No per niente proprio... Comunque questi due personaggi avranno una grande importanza nella storia inoltre molte cose verranno spiegate nei prossimi capitoli, riguardo più che altro il cambiamenti della protagonista e dei rapporti the avrà con questi due personaggio. Spero vivamente che ci piaccia >•< Un abbraccio Violet
   
 
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