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Autore: winner_    13/05/2015    1 recensioni
I pensieri di Alison in prigione mentre ripensa a Mona e al suo atteggiamento nei suoi confronti.
Piccola OS ispirata alla BONUS SCENE della 5x17 di Pretty Little Liars su Alison e Mona.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alison DiLaurentis, Mona Vanderwaal
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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That's the moment how I change.

 
Alison fissava il soffitto della piccola e claustrofobica cella nella quale si trovava mentre era distesa su quella scomoda brandina. Nella sua vita non si era mai trovata in una situazione così sconveniente, e per dirlo lei, che aveva vissuto in vagabondaggio, alla giornata, per quasi due anni era davvero il colmo. Com’è che si dice? E’ il karma: Tutto quello di brutto che fai, presto o tardi, ti ritorna indietro. 
Era proprio quello che le era successo.
Era ritornata a Rosewood dopo due anni sperando che tutto potesse ritornare come prima, che magari lei si sarebbe dimostrata diversa e migliore rispetto alla vecchia sé stessa, che le aveva causato infiniti guai, ma poi il ritrovamento del corpo di sua madre, la diffidenza di Jason, l’allontanamento delle sue amiche, le avevano aperto gli occhi.
Ed erano ricominciati i giochi, le bugie e i segreti: Era ricaduta nel solito circolo vizioso. E questa volta l’aveva pagata davvero cara.
Se lo meritava. Si ritrovò ad annuire da sola sempre con lo sguardo puntato al soffitto.
Nonostante non avesse ucciso Mona lei si meritava questo, si meritava proprio quella che si dice una “bella lezione”.
Si mise a sedere sul letto con lo sguardo puntato verso il basso, mentre giocherellava distrattamente con le mani. Chissà quante risate si stava facendo Mona, ovunque ella fosse. Magari stava ridacchiando di quella tuta arancione abbastanza larga, o dei suoi capelli.
Si portò una mano ai capelli distrattamente per cercare di sistemarli, per poi lasciarla ricadere dov’era con un sorriso amaro.
Che ridesse pure, con quella voce gracchiante. Si riportò distesa sul letto. Chiuse gli occhi cercando di trovare un po’ di pace e serenità, niente, era tutto inutile per quanto ci provasse. Il flusso dei suoi pensieri andava avanti come un fiume in piena che non riusciva ad essere fermato.
Sbuffò afflitta e riaprì gli occhi. Si alzò iniziando a camminare un po’ avanti e indietro per quel buco, iniziò a pensare a suo padre e alle cose belle della sua infanzia e lentamente un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra. Sentendosi momentaneamente serena tornò a sdraiarsi su quel lettino e approfittò di quegli istanti di serenità, sempre troppo brevi, per prendere sonno, riuscendoci.

Alison uscii dal centro estetico ammirandosi per qualche istante davanti la grande vetrata del complesso. I capelli appena spuntati, giusto un po’,e poi arricciati a regola d’arte, le scarpe appena comprate che stavano d’incanto con la gonna e la maglietta prese una settimana prima , per non parlare del trucco leggero appena fatto. Sorrise soddisfatta voltandosi e allontanandosi: Era stupenda e tutte le ragazze l’avrebbero invidiata mentre i ragazzi desiderata. Camminava guardandosi intorno quando si sentì chiamare e si voltò con sufficienza trovandosi davanti Mona “la Sfigata” che le veniva incontro sorridente.

<< Ciao Alison >> la salutò pimpante come una bambina << Adoro i tuoi capelli. Ho cercato di farli come i tuoi, ma non vogliono collaborare >>.

Quanto poteva essere una “perdente nata” quella ragazza? Una persona che Alison non sarebbe mai voluta diventare: una nullità. E il fatto che non si rendesse conto di quanto risultasse ridicola faceva innervosire all’inverosimile la biondina. Nonostante tutte le risposte piene di cattiveria che le rifilava ogni volta, eccola sempre lì con un gran sorrisone come se lei fosse la sua migliore amica.

<< Mona >>  la richiamò con sufficienza osservando come lei sollevava la sua testa verso di lei con un leggero sorriso, magari aspettandosi davvero qualche consiglio. Sfigata, perdente e pure illusa.

<< I malati di cancro hanno capelli più belli dei tuoi. Se fossi in te, e sono felice di non esserlo, smetterei di provarci tanto >> e dopo averle lanciato uno sguardo abbastanza duro Ali l’aveva superata camminando per la sua strada come se nulla fosse successo, come se una piccola mosca si fosse interposta sul suo cammino e l’avesse spazzata via con una leggera manata.

Alison aprì gli occhi e si ritrovò a fissare la scarsa luce della mattinata che filtrava nella cella dalla finestra in alto. Dovevano essere le prime ore del mattino. Purtroppo la scena appena sognata la tormentava da moltissime notti, così come tante altre, d'altronde le volte nelle quali aveva maltrattato Mona non erano mancate in passato. Avrebbe avuto bisogno di un bel bicchiere d’acqua, di uscire fuori da quella dannata cella e prendere una boccata d’aria.
Alle volte le prendeva una strana voglia di mettersi a urlare, per la situazione nella quale si ritrovava. Odiava quando tutto quello che faceva doveva essere monitorato dagli altri. Ogni suo minimo movimento in questo carcere era tenuto sotto controllo e autorizzato da terzi e ciò la mandava in bestia. Provò a chiudere di nuovo gli occhi, ma quella identica scena sognata poco prima le si ripresentò davanti. Però decise per una volta di vivere quel ricordo in chiave diversa, decise di analizzarlo per come si deve. Così iniziò a farsi delle domande, domande che si era fatta, ma alle quali non aveva ai risposto da quando era lì.

Avete mai voluto poter cambiare il passato?

Ovviamente lo avrebbe voluto, avrebbe voluto ritornare indietro a quando aveva conosciuto le altre e comportarsi diversamente con loro: non mettere
ulteriormente sottopressione Spencer, non far pesare ad Hanna il suo essere un po’ sovrappeso, non esasperare con i sentimenti di  Aria ed Emily.

Alison aveva sempre pensato fosse una cosa da perdenti.

La vecchia Alison avrebbe riso di questi pensieri alzandosi e andando verso l’armadio stracolmo di vestiti mentre la “nuova” Alison poteva solo limitarsi a sospirare osservando il soffitto sporco di quelle quattro mura.

I perdenti fanno scelte pessime sui loro capelli, sui vestiti, sui ragazzi.
Ogni aspetto della sua vita invece era perfetto.


Fece un sospiro rigirandosi su quel lettino. Aveva mai fatto la scelta giusta su qualcosa nella sua vita? Perché lei si sentiva vuota, come se avesse sbagliato tutto e il luogo dove si trovava ne era il risultato, una trappola dalla quale non aveva via di scampo. Ogni aspetto della sua vita non era mai
stato perfetto, era questa la terribile verità. Aveva vissuto tutta la vita in una gabbia dorata e ora stava facendo i conti con la realtà.

Ma ultimamente aveva avuto molto tempo per pensare

Il tempo era proprio l’unica cosa che non mancava ad Alison. Togliendo gli orari che aveva alla lavanderia, le poche ore fuori da quel buco, i cinque minuti di doccia e l’ora per mangiare, Alison era sempre chiusa lì, a pensare. E anche quando era fuori o impegnata i brutti pensieri non abbandonavano
mai la sua mente: Ormai facevano parte di lei e non se ne sarebbero mai andati.

Se potesse farlo… Cosa cambierebbe del suo passato?

Ecco la fatidica domanda. Alison avrebbe voluto cambiare completamente la sua vita da quando aveva più o meno dieci anni. Dal rapporto con sua madre a quello con le sue amiche e qualunque abitante di Rosewood. Ripensò subito a Mona e al sogno di poco prima, alle parole crudeli che aveva usato contro di lei.

Una seconda occasione cambierebbe le cose?

Forse sì, magari se avesse avuto una seconda possibilità le cose sarebbero davvero andate diversamente, magari –A non sarebbe mai esistito e lei e le sue amiche sarebbero state un normale gruppo di ragazze teenagers che vivono la loro vita senza bugie, segreti, minacce. O forse no, la sua parte oscura sarebbe emersa comunque e in un modo o nell’altro sarebbe finita qui. Alison ormai si stava convincendo di essere un vero e proprio mostro, come tutti la dipingevano. Ricordava gli sguardi delle sue amiche la sera dell’arresto, lo stesso di quello delle guardie che ogni giorno la monitoravano. Eppure in quel momento si ritrovò a sperare di poter avere una seconda possibilità e di sfruttarla al meglio. Ripensò al momento nel quale Mona l’aveva salutata e a come l’aveva trattata prima di andarsene.

Eccolo! Quello è il momento che cambierebbe.

In quel momento fu come se avvenisse un piccolo riavvolgimento, tipico delle cassette, all’interno del suo ricordo.

Ma è più facile a dirsi che a farsi. Se avesse l’occasione di cambiare il passato, di cambiare la vita di entrambe… La coglierebbe?

Alison si ritrovava di nuovo davanti a una sorridente Mona che l’aveva appena salutata. Cosa avrebbe fatto?

<< Mona >> disse questa volta con decisione, prendendo un piccolo respiro e osservando la ragazza mora mentre la guardava con aspettativa.

< > Negli occhi di Mona vide passare per un secondo la sorpresa prima che un grande sorriso le colorasse il volto. Annuii felice seguendo la bionda mentre ritornava dentro il centro estetico.

Sarebbe stato davvero un bel gesto e il leggero sorriso sul volto di Alison ne era la conferma.

Se avesse agito diversamente quel giorno, forse il destino di Mona sarebbe stato diverso.
Forse lei non si sarebbe ritrovata… qui dentro.

Osservò le pareti di quella stanza seduta sul letto prima di lasciarsi andare indietro distendendosi.

Forse si sarebbe potuta fare un’amica, anziché un nemico.

Chiuse gli occhi cercando di riprendere sonno, dopo quella riflessione che l’aveva leggermente stancata e scossa.
 


L’angoletto di winner_

Ciaoo a tutti.
Prima di tutto vorrei ringraziare chiunque abbia letto questa OS e chiunque vorrà lasciare un piccolo parere, brutto o buono che sia.
Secondo, e non lo dico per giustificarmi, non scrivo più da molto, moltissimo tempo e questa OS è stata scritta per cercare un attimo di riprendere la mano, quindi insomma siate il più sinceri possibile in modo che io possa capire dove sbaglio e cercare di esercitarmi al meglio.
La scena descritta è ispirata alla BONUS SCENE della 5x17 di Pretty Little Liars che purtroppo non hanno inserito nella puntata e mi è dispiaciuto molto, perché trovo la scena molto toccante e bella.
Ah e inoltre mi sono appena accorta che è la prima volta che scrivo nel fandom di Pretty Little Liars (che ce ne frega? Direte giustamente).
Basta, smetto di annoiarvi e spero che l’OS sia stata di vostro gradimento, a me è piaciuto molto scriverla.
Ciao e a presto!
  
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