Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: jaspeg    14/05/2015    2 recensioni
Questa storia parla della sorella maggiore di Ciel, scomparsa durante l'incendio che distrusse la loro famiglia.
Durante l'incendio riesce a salvarsi tuffandosi nel lago della residenza che era collegato a un canale che andava nel Tamigi.
Venne trascinata per chilometri, fino a Londra, dove verrà salvata da un misterioso ragazzo che dopo se ne andrà lasciandola nelle mani di uno zingaro.
Trascorsero 3 anni, fratello e sorella si ritroveranno, ma, ricomparirà anche il misterioso ragazzo che l'ha salvata, nonostante non volesse avere niente a che fare con lei spesso in quegli anni ha dovuta tirarla fuori dai guai riuscendo sempre a celare la sua identità (o quasi).
Quando Ciel ritrova sua sorella riesce a convincerla a tornare a casa con lui dopo varie suppliche, Sebastian era preoccupato, non bastava un Phantomhive? Ma con sua grande fortuna la sorella era il contrario del suo padrone e finì per affezionarcisi. Con il suo rientro in società finalmente scoprirà chi è il suo salvatore ma si verrà anche a scoprire il segreto più oscuro di Sebastian.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Undertaker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I suoi occhi non credevano a quello che vedeva
- Scusatemi un momento
Si congedò con la sua solita creanza, seguendo quella figura esile tra gli invitati. Alla fine accelerando il passo e riuscendo ad arrivare al lato della sala; la vide, ma lei stava già per andarsene e fu allora che riuscì a bloccarla prendendole la mano
- Katrin!
Questa si voltò incredula prima ancora di poter imboccare uno dei corridoi del vasto palazzo
- Ciel?
I due ragazzi non riuscivano a crederci, in particolar modo Ciel
- Cosa ci fai qui? 
Era arrabbiato, ma sopratutto sorpreso di vederla in quel posto
- Ecco... è complicato
- Come complicato?
Cerva di trattenersi a tutti i costi per non esplodere davanti a tutti i presenti. La prese la portò in una stanza a parte
- Come sei arrivata qui?
La ragazzina abbassò lo sguardo. Era profondamente pentita di quello che gli aveva fatto
- Io... ti ho mentito Ciel
- Cosa? Di che stai parlando? 
- Non è vero che non sapevo chi fosse mio padre
Ciel non capiva di cosa stesse parlando
- Come?
Katrin cercò di riprendere fiato prima di vuotare il sacco
- Mio padre.... è il nipote della regina... il figlio, del fratello del principe Albert
- COSA? Pe... perché non me lo hai detto? 
- Perché io sono stata ripudiata da lui... non gli è mai importa niente di me, ne di mia madre. Per lui era un'amante come tutte le altre e quando sono scappata da casa tua era perché io pensavo che tu volessi fare la sua stessa cosa e ho avuto paura!
Aveva le lacrime che le scendevano copiose dal viso ma non erano come i soliti pianti fastidiosi di Lizzy. No, quello era un dolore vero come quello che anche lui portava nel cuore. Ciel prese dal suo taschino un fazzoletto e gli asciugò le lacrime.
- Non oso immaginare che dolore tu abbia avuto, ma sono sicuro che tu possa comprendere anche il mio
- Che vuoi dire?
- Ecco... come posso dirlo? Tu sei l'unica amica con cui posso essere me stesso e mi è dispiaciuto che tu te ne fossi andata
- Da... davvero? 
Ciel le porse la mano sperando che glie la prendesse per sugellare quella riapacificazione
- Amici? 
La ragazza lo guardò con i suoi occhi gonfi di lacrime e gli saltò al collo sorridendo come non mai
- Amici!!!
Si asciugò le lacrime e con un sorriso beffardo gli rispose a tono come avrebbe fatto la ragazza dei sobborghi di Londra
- Signor conte
- Ehi!

Intanto Shade ed Alys stavano per tornare nella sala quando il ragazzo non si fermò improvvisamente
- Cosa c'è?
- Non siamo soli
La giovane lo guardo con accondiscendenza
- Ovvio che non siamo soli; in questo momento nella sala da ballo c'è tutta la nobiltà d'Inghilterra
- Non parlo di loro 
In meno di un secondo estré la spada che teneva legata in vita e voltandosi d'improvviso la lama finì proprio sotto il mento dell'uomo che stava alle loro spalle
- Sebastian!!!
- Lady Alys
Intanto Shade guardava quel maggiordomo non proprio in modo amichevole
- Cosa ci fai tu qui?
L'uomo si inchinò dinnanzi alla sua padrona, ma non aveva minimamente considerato la presenza dell'accompagnatore
- Sono venuto a controllare che tutto si svolgesse in piena sicurezza
- Noi....
Il principe la bloccò prima che potesse finire la frase, guardando il demone con sguardo di sfida
- Dubiti della sicurezza da parte della famiglia reale? 
- No signore, ma è sempre meglio avere una pedina in più
- Allora... signor pedone; chi stai proteggendo in questo momento? Il re, o la regina
Il demone a quella frase che suonava come una sfida sfida lanciatagli spudoratamente sbarrò gli occhi dall'incredulità. Mai era successo che un'essere umano, riuscisse a leggere attraverso la sua maschera da maggiordomo.
Chi fosse costui, per il moro era più criptico di qualunque essere umano che avesse mai conosciuto, o fosse stato a servizio.
- La volete piantare voi due?
Le riflessioni di Sebastian furono forzatamente messe da parte dalla voce della sua padrona.
- Comunque sia, noi stiamo bene. Puoi andare
- Come desidera
L'uomo se ne andò come era arrivato
- Non so perché, ma il tuo servo non mi piace per niente
- Strano. Di solito Sebastian è ben voluto da tutti
- Già, come no? 
Dopo quelle parole andarono nella sa da ballo, mentre Sebastian usciva con una certa rabbia
- Tsk! Moccioso di merda.

- Alys! Si può sapere dove sei stata?
- Ecco io....
Una ragazzina lo raggiunse, ma al contrario di Ciel questa rimproverò il giovane che la stava accompagnando
- Dove diavolo eri finito? 
- In giro
- Sei il solito sconsiderato. Possibile che ci devi sempre far stare in apprensione?
Era divertente assistere alla ramanzina dei tredicenni ai due ragazzi e la regina non riuscì a non ridere. Ma durante quello scambio di opinioni Katrin si accorse che la sorella di Ciel aveva un'aspetto molto familiare
- Aspetta un momento, ma tu sei.... Safira? 
- Co... come conosci que nome? 
Inizialmente andò nel panico pensando che qualcuno avrebbe potuto riconoscerla, ma fu allora che la riconobbe
- Aspetta! Katrin? Che... che ci fai tu qui?
Le due erano sorprese, ma mai quanto il povero Ciel
- Fermi tutti! Voi vi conoscete? 
- Certo che la conosco. è vissuta con noi nei sobborghi di Londra per qualche tempo a causa di una polmonite, se non ricordo male era nel periodo in cui io e te ci siamo conosciuti
- COSA? Un secondo! Noi? 
- Si, con me e mio cugino
Shade la fulminò con lo sguardo per evitare che dicesse troppo e mente la discussione si fece sempre più interessante; venne annunciato che la contessa avesse dovuto chiudere le danze come da tradizione
- Cosa? Ma io.... non so ballare
A quelle parole Ciel si pietrificò
- Sta... stai scherzando, vero? 
Lei scosse la testa e Ciel andò nel panico
- Merda!!! E adesso come facciamo?
Fu allora che Shade la prese trascinandola al centro della pista e Alys cercò di capire cosa avesse in mete, parlando a voce talmente bassa in modo che solo lui potesse sentirla
- Che stai facendo? 
- Fidati. Tu segui me e andrò tutto bene
- Ma....
Però prima che lei potesse protestare si trovò stratta a lui, ma al contrario delle fantasie romantiche degli ospiti i due non sembravano la solita coppietta felice
- Ehi! Vedi di stare dalla tua parte!
Alys sembrava quasi seccata dalla vicinanza eccessiva al principe
- Se il protocollo lo prevedesse ne farei volentieri a meno
Solo il fratello di lei e la cugina di lui si accorsero che i due non si sopportavano proprio. I sedicenni ballarono a lungo e a loro malgrado, rimasero assieme a lungo. Quando finalmente non giunse la fine di quell'interminabile festa. 
Ciel raggiunse la sorella, ma con lei non c'era più quel misterioso cavaliere e una volta alle porte del palazzo.....
- Mestà, la ringrazio per tutto
Il conte fece un profondo inchino all'anziana
- Ma figurati mio caro.
- Sfortunatamente non sono riuscito a ringraziare il nobile che si è preso cura di mia sorella, se lo vedete sareste così gentile da porgergli i miei ringraziamenti? 
- Certamente conte
- Credimi, lo hai già incontrato
Sembrava seccata
- Davvero? E perché non me lo hai detto?
- Non era il caso 
Finalmente arrivò Sebastian con la carrozza e Alys abbracciò la regina Ciel in una posizione scomoda per poi raggiungere il domestico
- ALYS!!! La scusi, lei....
- Oh, ma non ti preoccupare, a me ha fatto molto piacere e a proposito di piacere
A tradimento la donna lo abbracciò come se fosse un cucciolo
- Com'è andata lady Alys?
- Benissimo Sebastian
Improvvisamente sentirono la voce di Ciel che supplicava la donna che lo lasciasse andare, anche se con scarso risultato. Mentre quella scena riempiva il piazzale dalle risate dei ragazzi qualcuno osservava la scena da una delle finestre al primo piano con sguardo gelido, ma quell'agghiacciante presenza attirò l'attenzione di Sebastian, che incrociò quegli occhi cremisi, però questo si allontanò dalla finestra impedendo al maggiordomo di districare quel groviglio di sensazioni che gli aveva trasmesso.
- Sebastian? 
- Eh? Co... cosa c'è? 
- Tutto bene? 
Sembrava disorientato, ma si riprese immediatamente per non metterla in apprensione
- Yes, my lady
Intanto.....
- MAESTà!!! La prego!!!
- Solo altri 5 minuti caro
- 5 mi..... Aaahh! E va bene!
Alla fine riuscirono a tornare a casa. Sebastian scese per aiutare i suoi padroni a scendere
- Signo...
Appena aprì lo sportello vide i due fratelli addormentati l'uno sulla spalla dell'altra. Al demone a cuasa della scena sfuggì un tenero sorriso







Una mattina di fine marzo esattamente una settimana e mezza dopo la festa nel maniero dei Phantomhive il conte era prodigo a leggere il giornale nell'attesa della colazione
- Morti che tornano in vita?! L'ospedale Karnstein fa miracoli
Furono le parole di Ciel dopo aver letto il titolo del giornale
- Prego?
Sebastian lo guardò confuso accompagnato dallo sguardo della contessa
- Ma che dici? 
Dopo qualche istante di totale vuoto nel fissare i due....
- No, niente
Come se niente fosse posì nuovamente gli occhi sul giornale, fu allora che nella stanza accanto si sentirono delle voci così dette moleste. Fino a quando le porte non vennero spalancate prendendo di sorpresa tutti i presenti meno che Sebastian
- HI, CONTE! Tutto bene?
- Lau?
- Sono venuto apposta per la colazione, non dirmi che hai già mangiato!
In quel momento Alys, sorpresa; lo guardò chiedendosi da dove venisse quel pagliaccio asiatico. Poggiò la mano sull'avambraccio di Ciel per attirare la sua attenzione
- Tu conosci quest'uomo? 
- Ecco....
- Signor Lau la prego di non fare troppa confusione
Solo poco dopo il mercante si accorse che accanto a lui c'era il maggiordomo
- Ma che vuo....Ehi! Ma tu non eri morto? 
- Hehe! è una lunga storia
La ragazza era sempre più confusa dalla situazione che si era creata nella stanza, ma poco dopo venne trascinata dai loro discorsi
- Cosa fai qui a quest'ora? Non sarai mica venuto solo a scroccare la colazione
Dopo che l'ospite si era seduto accanto al conte e accennato alla notizia che circolava, l'uomo risvegiò la curiositò del conte
- Un'ospedale che fa tornare in vita i morti? Quello di cui parla il giornale oggi?
- Si, quello
Ciel guardando Lau con perfetto menefreghismo guardò la sorella come per dirle di allontanarsi
- Potresti lasciarci soli? 
- Cosa? Perché? Anche io sono un membro della famiglia Phantomhive ed è mio dovere partecipare all'attività di famiglia
Fu allora che Lau interferì, come se facesse parte della famiglia
- Già! Non vedo il motivo per cui lei non possa essere messa al corrente dei nostri affari
- Nostri? Lau vedi di non fare quel giochetto con me
- Giammai! Mio caro conte
Ciel stanco delle continua pressioni dell'asiatico appoggiò pigramente il braccio sul tavolo mentre col pugno sosteneva la testa ancora restia a svegliarsi del tutto
- E comunque a me non interessa l'occulto.....
- Mi sa che qui l'occulto non centra
- Cosa?
Con uno sguardo agghiacciante Lau guardò il conte
- L'ospedale Karnstein.... viene spesso a fare spese nella zona malfamata del porto che mi hai incaricato di controllare. 
Ciel contraccambiò lo sguardo coi suoi occhi blu come l'oceano
- Droga? 
- No, persone.
A quella parole Alys sbarrò gli occhi
- Compra schiavi. Comprati illegalmente dall'estero, ma in quantità straordinarie
- Non è che li eliminano dopo esseresene serviti? 
- Chissà! Bhè.... in realtà a me non interessa, ma..... non pensi che non sia un bene che un'ospedale del genere finisca sul giornale con una notizia simile?
Alys si alzò di scatto
- Scusate, io.... 
- Lady Alys si sente bene? Mi sembra pallida
- No, sto bene Sebastian. Io... Vado a vedere se Snake si sia ambientato
Una volta soli fu Sebastian a prendere la parola
- In poche parole, c'è la possibilità che riportino i morti in vita grazie ai risultati di esperimenti illegali con soggetti umani
- Esatto 
La faccenda si faceva sempre più inquietante e persino a Ciel sentiva che qualcosa stava bruciando sotto quella santa parola conosciuta come "miracolo"
- Se fosse vero sarebbe un'interferenza nella società delle tenebre e nel mondo della gente rispettabile. Per non ferirsi le mani con le rose la cosa migliore è togliere via subito le spine. Sebastian investiga immediatamente
- Lasciate fare a me
Il ragazzino si alzò dalla sedia per avvicinarsi alla finestra
- Riportare in vita i morti. Che assurdità. Uh? 
Quando non vide che una carrozza a lui ben conosciuta non si fermò sul piazzale e da lì cominciarono le "bionde invasioni barbariche"
- CIEL! Ascolta! Ascolta! In aprile partiremo per un viaggio di famiglia! Andiamo a New York su una nave di lusso, per tre settimane a partire dal 17 aprile! Il mio nobile padre ha pensato di invitare anche vo....
- Impossibile
La piccoletta cominciò a protestare come suo solito e anche a lasciare la povera Alys che si era trascinata dall'ingresso
- Ma è il viaggio d'inaugurazione della Campania, dicono che sia la nave più lussuosa del mondo. Anche la mia nobile madre ha detto che potresti prenderti una vacan....
- Vi ringrazio per il pensiero, tuttavia non posso allontanarmi dal lavoro così a lungo.
- Ma nooo....
Fu allora che cominciò a frignare e a quel punto il ragazzino cedette con un compromesso
- Posso organizzarmi per qualche giorno. Ti accompagnerò dove desideri. Pur ché sia vicino, quindi.... WHA!
Ma prima che potesse finire la frase fu attanagliato dalle braccia della marchesina 
- Se sono con te va bene dappertutto
- Dappertutto è la risposta più problematica....
- WAAH!!!!!!!! Che bello Alys! Andremo a fare lo shopping di primavera assieme, facendoci belle per i nostri cavalieri!
La ragazza la guardò confusa
- Nostri? 
- Certo! Lo sai che Edward ha sempre avuto una cotta per te! Aaah... Non vedo l'ora di essere la tua damigella d'onore al vostro matrimonio
La poveretta travolta dagli eventi cercò di spiegarsi con la cugina
- Ecco... Lizzy, non so come dirtelo, ma..... io e tuo fratello non siamo fidanzati
- Cosa? Come no?
Lei scosse la testa come risposta. Vincent non aveva mai fatto fidanzare la figlia per dei progetti che poi non sono mai stati portati a compimento, nonostante le premesse di un matrimonio felice coi Midford non mancasse, lui non ne volle sapere di far fidanzare i due primogeniti per questo si sono rifatti coi secondi figli.
- Bhè!  A questo si può rimediare. Chiederò al mio nobile padre di fare da garante e Ciel....
- è fuori discussione
- EEEH???? Ma perché? Sono sicura che mio fratello te ne sarebbe molto grato se gli facessi questo favore!
- La mia risposta è NO!
Questa mise il broncio, ma poco dopo se lo fece passare per evitare altre seccature
- Uffa!!! Va bene! Comunque ti porterò tanti suvenir. CIAO!!!
Dopo quel saluto così acuto i due fratelli videro la carrozza allontanarsi
- Perché io non posso sposarmi con Edward? 
- Uff... Non ti ci mettere anche tu adesso
- Huhu! Come vuoi
Alys non ci teneva a sposarsi con Edward, ma si divertiva a irritare il fratellino ogni volta che gli si presentava l'occasione.
Dopo quella colazione movimentata entrambi ripresero le loro mansioni



Intanto a Bukingam Palace più o meno alla stessa ora.....
- Mi avete fatto chiamare?
- Si mio caro. Hai letto il giornale di sta mattina?
La regina lanciò a Shade la notizia del giorno come se fosse un coltello da lancio mandando tutti i fogli del giornale per aria come giganteschi coriandoli sopra il ragazzo. Aveva sempre desiderato fare le cose che faceva il nipote, ma lui le aveva ripetuto infinite volte che lei non era portata per certe cose e che era meglio lasciar fare a lui
- Si lo so, ero là quando hanno intervistato i medici
Tirandosi via di dosso i fogli di giornale
- Davvero? E che ci facevi?
- Ti ricordi quella spia belga che ha ingoiato "quella cosa"? 
- Oh! Si, si, ora ricordo e.... Mm, ma non spiega perché tu fossi là
Il giovane tirò un sospiro di rassegnazione, sapeva benissimo che non era stupida, ma le piaceva far crede agli altri il contrario
- Smettila di fare quei giochetti con me. Lo sai che non attacca. Ovviamente sono andato a fare l'autopsia per estrarre il diamante
- Huhu! Lo so, ma è troppo divertente, mio caro "muso di pietra"
Alzò gli occhi al cielo per non urlarle contro con tutto il fiato che aveva in corpo
- Comunque... Per quale ragione mi ha convocato qui? E per di più in pieno giorno
- Hahahaha!!!! Non sei mica un vampiro, mio caro e poi non c'è nulla di strano se uno dei principi viene a trovare la sua nonna di tanto in tanto. Tornando alle questioni serie; voglio che tu indaghi su questa miracolosa cura che riporta in vita i morti.
Lui esaminò con attenzione la foto del giornale cercando qualsiasi particolare che sarebbe potuto essere utile
- Voglio che tu scopra cosa sta succedendo nell' "Aurora"
- Dove si terrà la prossima conferenza?
- Avverrà nel transatlantico della Campania della compagnia Blue Star diretta a New York il 19 aprile. Sul tavolo troverai il biglietto di prima classe più le lettere con le istruzioni e le liste dei partecipanti alla conferenza
Mentre guardava le schede dei medici che presentavano l'esperimento una scossa di ribrezzo lo pervase appena lesse un nome
- Tutto bene caro? 
- Si, tutto bene. Se gli ordini sono tutti qui posso andarmene
Ma Vittoria aveva sempre un'asso nella manica da giocare
- Aspetta! Quasi dimenticavo
Gli consegnò un'ultimo foglio
- Co....
Quando lo lesse si irrigidì come una marionetta sull'orlo di esplodere, accompagnato da un sorriso alquanto irritato. Era buffissimo quando tentava in tutti i modi di tenere il controllo
- Stai scherzando vero? 
- No, mio caro
Gli occhi della donna si fecero seri contornati da un sorriso glaciale
- Lavorerai coi Phantomhive e non permetterai a nessuno di far loro del male. Sono stata chiara? 
L'atmosfera da cabaret si tramutò in quella di un quadro grottesco
- Trasparente
Dopo quella singola parola si voltò andandosene per la sua strada
- Sta attento Shade





Mattina del 17 aprile 1889 ore 11.30 al porto di Londra, per la precisione sul molo
- è enorme!
- è ovvio che sia enorme. è la nave da crociera più grande che sia mai stata costruita
In quel momento li raggiunse anche Sebastian con un carico di bagagli esorbitante dove aggiunse un'aneddoto che in molto usavano nel definirla
- Detta anche l'inaffondabile
Alys Tappò la bocca al maggiordomo con sguardo severo facendogli quasi cadere tutti i bagagli
- Non si dice mai una cosa del genere
- Mhuhp? (Perché?)
- Perché porta male!
Il demone spostò le mani della ragazza dalla bocca
- My lady, non deve credere a certe superstizioni, mi creda
- E cosa ne sai? 
- Ne so abbastanza
Lo disse con quel sorriso arrogante di chi la sapeva lunga
- Avete finito di fare salotto voi due? Sebastian porta le valigie all'imbarco
- Yes, my lord


Ma non erano l'unica a dubitare della solidità della nave
- Inaffondabile? Sembra un'invito a farne il contrario
- Padrone!!! Ecco i suoi bagali
Igor e Bartolomew portarono le numerose valige del loro padrone, ma sostanzialmente non erano vestiti
- Posso chiederle cosa c'è qui dentro? 
- I miei attrezzi da lavoro
- Oh!
Igor si allontanò subito a quella risposta. La gente fissava quello strano trio con facce, non proprio solidali. Si sentivano commenti e sguardi di disprezzo
- Padrone. Forse è meglio che non ci stia vicino
- Per quel motivo? 
Il gobbo indicò la gente che aveva formato una specie di vuoto intorno a loro 
- E allora? 
- Ma come? La sua reputazione potrebbe.....
- Non preoccuparti della mia reputazione. Tanto non è un granché. Allora; Io starò via per circa un mese, nel frattempo voglio che voi svolgiate alcuni compiti per me
Bartolomew era già preoccupato da quella richiesta
- Non preoccuparti Bart, non è nulla di quello che pensi tu. Voglio solo che raccogliate informazioni sulla famiglia Phantomhive
- I Phantomhive? 
- Esatto
I due domestici lo guardarono confusi, sapevano che erano la nobiltà del male e che di conseguenza era molto meglio starci alla larga, ma ormai conoscevano il loro signore e la parola "guai" era un'invito a nozze. 
Il giovane si guardava in giro in cerca di qualcosa, o meglio qualcuno, quando tra i passanti non vide lui; il famigerato maggiordomo della nobiltà del male, non che Sebastian Michaeils
- Eccolo
- SIII!!!!! ECCOMI QUAAAA!!!!!
Dalle spalle del ragazzo apparve un'uomo completamente vestito di nero con lunghi capelli argentei e una cicatrice che gli sfregiava il viso come un rovo. I due poveri servitori caddero a terra dallo spavento, mentre lui osservava la faccia spaventata dei due domestici
- Sei in ritardo
- Ma dai! Mi stavi aspettando? Che carino che sei 
Si voltò per poterci parlare faccia a faccia, ma Undertaker lo precedette
- Come facevi a sapere che stavo andando in vacanza? Se volevi andarci insieme, bastava che me lo dicessi
- Sei sicuro di star andando solo ad una vacanza? 
- Si, certo
- E allora cos'è questa conferenza?
Gli fece vedere una delle lettere d'invito a partecipare all'evento che si sarebbe tenuto tre giorni dopo
- Hehe! A te non sfugge nulla come sempre
- Esatto. Allora? 
- è solo una dimostrazione che si svolgerà in quella serata. Nulla di più
Fu allora che annunciarono ai passeggeri di dirigersi verso le passerelle d'imbarco
- Ma tu guarda! è ora di andare. Allora ci vediamo sulla nave
Il becchino prese la sua unica valigia e saltellando come una ragazzino si diresse al suo sportello, lasciano il ragazzo solo
- Bene. Ora devo andare
- Faccia attenzione
Prese le sue borsa e si imbarcò



Una volta a bordo Ciel, Alys e Sebastian sul ponte della prima classe....
- Ciao, ho pensato di farvi una sorpresa
- Avevi detto che non potevi venire!!! 
Lizzy con le lacrime agli occhi gli saltò al collo 
- Sono così contenta!!!
Ma fu all'ora che l' imponente autorità della zia Francis si impose sui due
- Elizabeth! Vedi di smetterla con questo comportamento indecente, siamo in un luogo pubblico!!!
La forza d'animo di quella donna era incontrastabile, tanto che molto volte questa metteva in soggezione persino Sebastian, inoltre.... ci si metteva persino il fratello a fare il predicozzo
- Ha ragione Lizzy, inoltre..... NON TI HO ANCORA ACCETTATO COME COGNATO. OK!? Perciò togliele le mani di dosso!
Ciel era esasperato della gelosia del cugino ogni volta che lo incontrava
- Aventi, fratello! Ancora con questa storia? 
Ma fu allora che da dietro Sebastian comparve l'antico amore di Edward, non che sua cugina; Alys, che non vedeva da ben tre anni
- A...Al...Alys?
- Oh! Ciao Edward
E come negli anni passati ogni volta che la vedeva o incrociava il suo dolce sorriso, si rammolliva, ma i saluti vennero interrotti dallo sguardo del marchese Midford
- M..marchese Midford, è da un po' che non ci vediamo. Uhm....
Ma durante quello sguardo assassino....
- è passato tanto tempo MIO FUTURO FIGLIO!!! Sei carino come al solito!!! ALYS!!!!! La mia bambolina di porcellana preferita!!!!
- AH!
Li prese entrambi come se fossero dei peluche
- CARO!!!!

Dopo lunghe smancerie alla fine arrivarono tutti interi alla sala da pranzo con il povero Sebastian, Snake e Alys perfettamente acconciati
- Quindi resterete con noi per tutte e tre le settimane? 
- Certo
- Allora mi accompagni al party serale? 
- Certo
Lizzy era la settimo cielo, non si poteva dire lo stesso di Edward che li guardava in modo cagnesco, ma il marchese Midford ci mise poco a trovare una soluzione
- Edward, tu poterti accompagnate tua cugina Alys....
- Grazie zio, ma preferisco andarci da sola
- Come?
Tutti la guardarono sorpresi
- Non è consono per una lady andare al ballo da sola
Con tono di rimprovero da parte della zia
- A me non importa. Ora scusate, ho bisogno di una boccata d'aria
Una vola che se ne fu andata, gli zii parlarono a Ciel della condotta della sorella. Capivano che era sempre stata uno spirito libero e che questo nessuno poteva combiarlo, ma essenso nobile non poteva fare tutto quello che voleva e per loro bisognava correggere questo suo lato prima che succedesse qualcosa di irreparabile al nome della famiglia Phantomhive.
Personalmente, per Ciel non c'era nulla da correggere, ma la società inglese a causa della sua rigidità era anche molto soggetta a calunnie per dei comportamenti fuori dall'ordinario come quello della sorella.
- Non preoccupatevi. Ci parlerò io con lei



Intanto Alys era sul ponte completamente deserto a causa dell'ora di pranzo, decise di fare un giro
- Aaahhh! Che bella la brezza marina
In quel momento le venne un'idea alquanto furi di testa
- MAREEEE!!!!! SONO QUAAAA!!!!! TI VA DI BALLARE AL PARTY SERALE CON MEEE?...... Hahaha!
Quella cosa la divertiva. Urlava all'oceano come se cercasse di chiamare una amico lontano e alla fine si mise a ballare da sola come faceva nelle piazze di Londra
- Hahaha!!!! Balliamo col vento e cantiamo col mare!!!
Lo disse canzonandolo mentre correva per il ponte, si sentiva libera come quando era con gli zingari, fino a quando non arrivò sulla prua della nave. Appena la vide le venne un'altra folle idea; si tolse le scarpe e si aggrappò sulla ringhiera di sicurezza tenendosi a uno dei cavi che collegava la ciminiera della nave alla prua. Si sciolse i capelli perfettamente ordinati dalla zia, come se volesse liberarsi da delle catene che le erano state imposte, tenendosi aggrappata al cavo girava sulla ringhiera metallica. Si mise a fare avanti e indietro come una perfetta equilibrista mentre canticchiava una canzone, quella sensazione la faceva sentire talmente leggera come se stesse volando, ma in un'attimo di distrazione le scivolò il piede dalla ringhiera facendola precipitare.
Credeva che sarebbe caduta in mare quando sentì il vuoto sotto di lei, ma qualcosa le afferrò il polso. Per la paura chiuse gli occhi, ma quando li aprì vide sotto di se le onde che si infrangevano sulla chiglia della nave e una voce
- Tutto bene? 
- S.si
A quella domanda lei sollevò lo sguardo e lo vide in tutta la sorpresa ovviamente da entrambe le parti, fecero dimenticare le buone maniere
- Tu?
- Co.... Che ci fai tu qui? 
- Sono in vacanza con la mia famiglia
Inarccò un sopracciglio alla parola "vacanza"
- Vacanza? Voi Phantomhive? 
- Si, perché? 
- Lasciamo perdere.
Con un'espressione rassegnata in volto continuava a tenerla sospesa sul mare
- Ehm....
- Che c'è? 
- VUOI TIRARMI SU?
Lui la guardò con un sorriso beffardo
- Ma non volevi essere portata via dal vento e dal mare? 
- COSA? Mi... mi stavi spiando? Sei proprio un cafone! Maleducato! Pervertito e..... AAAAHHHH!!!!!!!!!!
Fu allora che la lasciò cadere e per divertirsi.... 
- Donna in mare!!!
- Ok!!! SCUSAAA!!!!!
- Bene
Dopo aver assicurato un cavo alla ringhiera si tuffò dalla nave e l'afferro, con una corda e un uncino riuscì a fermare la caduta proprio sul pelo dell'acuqa 
- Tieniti forte
- Si
- Ti rendi che questa è l'ennesima volta che ti salvo la vita? 
- Ma è anche l'ennesima volta che la metti in pericolo
Quando arrivarono in cima sul ponte finalmente poté riprendere fiato era in ginocchio a terra con le mani la reggevano mentre a testa bassa rivolta al pavimento, cercava di riprendere fiato. Dallo spavento era rimasta in apnea per tutto il tempo, tra l'altro era la prima volta che si ritrovava a precipitare nel vuoto 
- Che... che ci fai tu qui? 
- Sono qui per il vostro stesso motivo 
- Una gita di famiglia? 
Tirò un sospiro di esasperazione, come poteva vivere sotto lo stesso tetto del fratello e saperne meno di lui? 
- No, parlo del vero motivo
- Cosa? 
Shade le raccontò le vere intenzioni di Ciel e sul suo piano, compresa la copertura che si era inventatato con la storia della vacanza. Appena finì Alys era talmente arrabbiata che stava per esplodere da un momento all'altoro. Questa volta non glie l'avrebbe fatta passare liscia. Non solo le aveva mentito, ma non l'aveva nemmeno messa al corrente del pericolo che correva
- Grr.... Dovevo immaginarlo! Adesso si che mi sente!
- Non credo che sia una buona idea 
- E perché? 
- Stiamo parlando di affari che devono stare nell'ombra, tu meglio di chiunque altro dovresti capire la delicatezza di questo momento
- E allora cosa dovrei fare? 
In sua risposta ebbe solo un sorriso agghiacciante e quella sera a cena...... 


- Vi presento il principe Shade, Alexander, Sailas, Windsor
Tutta la famiglia rimase a bocca aperta e per la prima volta persino, la marchesa non sapeva che dire
- Buonasera marchese. Conte....
Dopo un lungo silenzio, alla fine fu il marchese a rompere il ghiaccio anche se in maniera piuttosto impacciata
- Al...altezza! è un piacere avervi qui
- Anche per me è un piacere conoscere la famiglia di Alys
Proprio in quel momento a Ciel andò di traverso l'acqua che stava bevendo annaffiando completamente Edward
- Cof! Cof!
- Signorino! Faccia attenzione
Il povero Sebastian era prodigato ad aiutare il suo padrone a smaltire l'acqua rimastagli nei polmoni piuttosto che occuparsi per il sospettoso ospite
- Ciel! Tutto a posto?
Anche lei aiutò il maggiordomo a farlo riprendere, nonostante la più completa indifferenza del giovane principe
- A.. Alys? Che cos'è questa storia? 
Il livello di arrabbiatura era già a 7
- Ecco... è complicato
- COMPLICATO? 
Quella parola risuonò per tutta la sala attirando l'attenzione dei presenti
- Eh-ehm! Conte. Un po' di contegno
- Guardi.... cof!Cof! Che non sono stato io
Accanto alla donna c'era Edward in piedi con un diavolo per capello, non che l'artefice di quell'urlo
- Edward, calmati per favore
Grazie a Lizzy il ragazzo si calmò rimettendosi a sedere. In quel momento l'unica persona lucida era la marchesa che diresse la conversazione
- Altezza, per quale motivo si trova qui?
- Sto andando a New York per porre i miei omaggia la nuovo presidente
- Quindi, normali formalità di stato
- Esatto
In quel momento arrivò la prima portata e la conversazione si interruppe. Si vedeva che Alys era parecchio nervosa, al contrario Shade sembrava a suo agio, tutti notarono che la ragazza era preoccupata come una che presenta il fidanzato alla famiglia per la prima volta. Quando finirono, le conversazioni ripresero
- Posso sapere come mai tu e mia nipote avete tutte queste confidenze? 
- Ma come? Non ve lo ha detto?
- NO! Zitto!
Si alzò per tappargli la bocca, ma parlo prima che riuscisse a fermarlo 
- Sono stato io il suo cavaliere al ballo per il suo rientro in società
A quelle parole si fermò, credeva che gli avrebbe raccontato di quella notte in casa sua e della capanna, ma con sua grande sorprese non lo fece
- Lady Alys. Tutto bene? 
- S.si...
Si rimise a sedere cercando di nascondere l'imbarazzo e la paura per quello che avrebbe detto nel corso della cena
- Per caso... c'è dell'altro? 
- Si, in alcune occasioni l'ho incontrata nelle piazze a ballare con una carovana di zinagari a me conosciuti
- ZINGARI? Credo che tu mi debba delle spiegazioni
Quella cosa la marchesa non era mai venuta a conoscenza e quella rivelazione la scosse un po
- Ecco.... io... posso spiegarvi
- Non occorre. racconerò io per filo e per segno come sono andate le cose. Dopo tutto tu non potevi saperlo
La interruppe nuovamente, il giovane principe cominciò a raccontare tutto dal principio; da quando l'aveva vista con la carovana a racimulare soldi, al loro successivo incontro al circo....
- Aspetta! Quindi eri tu il misterioso benefattore che l'aveva fatta uscire da prigione
- Esattamente
- Ma... Tu sapevi chi era realmente? 
- No, non ne avevo la minima idea. Ne sono venuto a conoscenza il giorno della festa a palazzo
- E allora perché l'hai salvata? 
Quella domanda se la poneva anche Alys da molto tempo, ma sapeva che avrebbe trovato una scusa anche questa volta
- Devo avere una motivazione per salvare qualcuno? 
Dopo un minuto di silenzio la marchesa rispose
- No altezza, ha ragione. Un sovrano ha il dovere di proteggere il proprio popolo da qualunque posto, o ceto sociale provenga





Una volta finita la cena dopo che tutti si erano ritirati, lui andò sul ponte a guardare il mare, ma non era solo; qualcun'altro lo aveva seguito
- Il fratellino di Alys ti ha mandato a tenermi d'occhio, maggiordomo? 
- No, questa è stata una mia iniziativa
- Strano da parte tua
- Come fa a dirlo?
Si girò verso il demone come se fosse una persona normale
- Non è da te uscire dallo schema da maggiordomo perfetto che ti sei creato
- E lei che ne sa? 
- Tu, esci dal tuo stile in casi estremi come proteggere il tuo signore, o meglio... il tuo contraente
Gli occhi di Sebastian si incendiarono
- Quando lo ha capito?
- Quando eravamo al circo
- Al circ... Lei era lì? 
- Solo come spettatore, ma mi è bastato per capire chi fossi
Sebastian era immobile, ma con una rabbia dentro che fluiva come un fiume in piena
- Cosa ti fa credere che io non sia più il maggiordomo perfetto, che tutti credono? 
- Dal fatto che da quando è arrivata quella ragazza; esci un po troppo spesso dai binari
Il demone mise le mani in tasca, dava l'idea di essere calmo e rilassato, ma in realtà era pronto al combattimento
- Fossi in te non lo farei
- Perché? 
- Cosa succederebbe se Alys ti vedesse ferito? 
Il demone non riuscì a non trattenere le risate. Lui ferito? Era più facile il contrario
- è più facile che la tua testa rotoli su questo ponte
- Ne sei sicuro? 
Sebastian era molto irritato dall'arroganza del giovane, come se si trovasse davanti un suo rivale
- Comunque sia io e te siamo dalla stessa parte
- Di che stai parlando? 
- Anche io sono qui per il caso dei morti risorti. Ho l'ordine di collaborate con voi Phantomhive, quindi è meglio per il bene della missione che mettiamo da parte i nostri dissapori 
Prese dalla tasca una lettera col sigillo reale
- Portami dal tuo padrone
Il maggiordomo tirò fuori le mani dalla tasca e prese la lettera leggendola attentamente
- Va bene
Dopo essersi messo il messaggio dentro il frac cominciò a fargli da guida verso la cabina dei suoi padroni


Una volta arrivati si trovarono Alys e Ciel in biancheria intima a letto mentre facevano una battaglia di cuscini. Tutto si fermò in un'stante nel più grande degli imbarazzi e il povero maggiordomo preferì calare il sipario su quello spettacolo pietoso, chiudendo la porta e solo dopo si sentirono le voci agitate dei due fratelli e dei rumori parecchio forti provenire dalla cabina.
- Credo che dovremmo aspettare un po
- Si, lo credo anch'io
Cinque minuti dopo fu Alys ad aprire la porta facendo entrare i due. Entrambi erano in vestaglia, Ciel era seduto su una poltrona composto come a suo solito, ma con un'accenno di imbarazzo
- Altezza... le chiedo scusa per....
- Non ce n'è bisogno. Per me non è nulla di nuovo
Guardando Alys maliziosamente facendola infuriare di brutto
- IDIOTA! 
Cominciò a dare pugni sul petto del giovane come una bambina che rivoleva il giocattolo, sotto lo sguardo sconvolto del fratello e quello sorpreso del demone. Si comportavano come se fossero amici d'infanzia 
- Sei sempre il solito cafone!!!
- E tu la solita bambina. Stavo solo scherzando
Lo disse con una tale arroganza che il suo atteggiamento poteva essere confuso con quello del classico amico che si diverte a prenderla in giro, mentre lei come una bimba gonfiava le guance in segno di offesa e tutto sotto gli occhi del conte e del maggiordomo. 
Una volta che si furono chiariti Shade si mise a sedere di fronte al ragazzino pronto a parlare delle cose ralmente importanti, mentre lei era in una poltrona tra i due ad arbitrare il colloquio. 
Shade mostrò tutte le informazioni di cui era entrato in possesso meno che la lista dei partecipanti
- Perché ci sta aiutando? 
- Ho avuto l'ordina dalla regina di contribuire all'indagine
- Per quale motivo? Di solito sua maestà ci ha sempre lasciato agire da soli e poi, lei cose mai potrebbe fare? 
- Vedi, la mia missione non è in America
- E allora dove?
In quel momento alla domanda rispose Alys
- è sulla nave
- Cosa?
- Esattamente. Ma nei sobborghi di Londra sono conosciuto come il "re nero" o il "cavaliere oscuro"
Ciel sapeva benissimo chi fosse, ma mai in vita sua avrebbe immaginato che quell'elemento facesse parte della famiglia reale. Anche Sebastian ne era sorpreso, Grell stesso glie ne aveva parlato quella stessa notte che era stato attaccato, ma mai avrebbe potuto immaginare che fosse lui. Gli shinigami lo definivano un carnefice per tutta la loro fazione e anche alcuni demoni e angeli non avevano fatto una bella fine sotto le sue mani
- Quindi sei tu che subentri quando in città qualcosa di occulto avviene
- Si, anche riguardo ai riti satanici di cui tu sei stato protagonista
A quelle parole Ciel ebbe un brivido freddo
- Cosa? 
- Tranquilla Alys non è successo nulla di grave a tuo fratello
- Come faccio a.....
A quel punto Sebastian sotto ordine di Ciel inventò una scusa
- Non si preoccupi è stata solo una missione sotto copertura. C'ero io a proteggere suo fratello 
Dopo quelle parole rassicuranti, Alys si calmò
- I.io vado a fare un giro
- Va bene

Finalmente gli uomini rimasero soli
- Le hai mentito. Perché? 
- Ognuno ha i propri segreti. Che avrei dovuto fare? Dirgli che hai fatto un patto con un demone quando stavi per essere sacrificato? A quel punto potevamo dire addio ai nostri affari
- Tu... Tu sai chi è Sebastian? 
- Ti ricordo che mi occupo di tenere segreto il lato occulto e gli affari oscuri, facendo credere a tutti che siano solo fantasie e non realtà. Ovvio che so chi sia veramente il tuo maggiordomo e credo che potrebbe esserci utile
Ciel comprese le sue ragioni e decisero di chiudere il discorso lì (per ora)
- Allora cosa facciamo? 
- Ho un piano
- E in cosa consiste?
- So come entrare nel circolo privato, ma voi dovrete travestirvi
- E tu? 
- Io ho un'invito ufficiale. Vi farò da garante, però dovremo infiltrarci alla festa e sfortunatamente si viene isolati se non si ha un'accompagnatrice
A Ciel venne un'idea
- Per questo non c'è problema. Io sarò accompagnato da Lizzy la "Party Serale" e in un'attimo di distrazione, all'ora prestabilita io e Sebastian ci camufferemo mentre tu ci farai entrare accompagnato da Alys
I due mori lo guardarono contrariati dalla sua proposta
- Che c'è? 
- Mi permetta ma non credo che lady Alys sia d'accordo con questa soluzione
- E se permette nemmeno io sarei d'accordo, Anche perché lei non è in grado di salvarsi da sola
- Permettimi di controbattere, ma mia sorella è perfettamente in grado di badare a se stessa
- Lei crede veramente che quella ragazza sia sopravvissuta da sola? 
- Ovviamente no, ma c'è una cosa che solo io e mio padre conosciamo di lei e che nessuno immaginerebbe 
- Sarebbe?
Ciel non riuscì a nascondere quel sorriso manipolatore
- Ognuno ha i propri segreti


Dopo quel discorso Shade venne scortato da Sebastian fino alla sua cabina
- Sarà comunque da proteggere
- Una volta tanto sono d'accordo con lei
Camminarono a lungo fino a quando non arrivarono nella stanza del giovane
- Tu sei quello che ha sterminato gli apprendisti dello shinigami Grell Shiffer. Non è vero?
- Si, sono stato proprio io a farli fuori. Vuoi uccidermi? 
- No, ma se farai mosse false, ti farò fuori con le mie mani
Prima di entrare gli sorrise in un modo glaciale
- Non vedo l'ora





Il mattino seguente all'alba Shade era già fuori a guardare il mare
- Ciao
Appena sentì quella voce si voltò e vide Alys alle sue spalle già vestita di tutto punto
- Ciao
- Dormito bene? 
- Si, tu? 
- Non mi lamento
Era stranamente.... mansueto
- Grazie
- Mh? 
- Per ieri intendo
- Ah! Bhè! Dovevo immaginare che eri tu quella matta che ballava sulla ringhiera
Lo disse facendo finta di trattenere le risate, apposta per farla arrabbiare
- EHI! Vuoi ricominciare a litigare?
- No, almeno non di prima mattina
Rimasero a lungo a osservare l'alba che si rispecchiava sull'oceano
- è bellissimo 
- Si, non è male
I silenzi non mancavano. Sembrava che Alys cercasse di fare amicizia con quel ragazzo di cui non ha conosciuto il volto per anni
- Mio fratello mi ha detto quello che dovremmo fare domani sera
- Ah si? 
- A-ha
- Allora cosa vuoi sapere? 
- Ecco.... dovremo presentarci, come coppia? 
- Si, tu farai la parte della mia accompagnatrice e visto che non sei ancora ben conosciuta, per te non ci sarà pericolo di essere scoperta
- Ok, ho capito
Shade prese l'invito spiegandole nei dettagli quello che avrebbe dovuto fare, anche in caso di pericolo
- Hai qualche dubbio?
- No, ho capito.....
Dopo aver chiarito tutti i dettagli i due cominciarono a parlare del più e del meno, in particolar modo di quello che era successo al circo e negli anni in cui lei era alla carovana. Si chiedeva spesso che razza di persona fosse per poter fare delle cose del genere e col passare del tempo aveva trovato delle risposte che stava cercando, ma da quando aveva scoperto che lui era un membro della famiglia reale tutto era cambiato. 
L'ordine delle cose e delle sue risposte era stato sovvertito, insomma; capiva che poteva fare quelle cose per i soldi, ma lui non ne aveva bisogno; eppure lo faceva senza battere ciglio, come.... se fosse nato per uccidere
- Che c'è? 
- Niente. Mi chiedevo solo.....
- Cosa?
- Perché fai tutto questo? 
- Puoi essere più precisa? 
- Insomma.... perché uccidi la gente? Non hai bisogno di uccidere per soparvvivere, non sembri il tipo che possa fare il mercenario e poi....
- E poi? 
- Sembra quasi che tu non provi nulla nel togliere la vita altrui
Lui la guardò in modo vacuo. Non comprendeva questa sua curiosità verso la sua vita e doveva ammettere che era anche piuttosto infastidito da quella domanda, ma sapeva benissimo che se non le avrebbe risposto sinceramente a prescindere dalla situazione in cui si sarebbero trovati si sarebbe in qualche modo vendicata e questo non poteva permetterlo. 
Anche perchè sapeva benissimo che lei se avesse voluto avere delle risposte non avrebbe esitato a mandare all'aria il piano e quella situazione particolare lo costrinse a dirle una parte di verità sulla sua vita
- In effetti io quando uccido una persona a differenza degli altri.... io non provo nulla
- Cosa? Ma come puoi non provare nulla? 
- è così da quando sono nato
Lei lo guardava confusa
- Io... non riesco a capire. Come fai a dirlo?
- Quando ero piccolo ero spesso emarginato dai miei familiari. Un giorno vidi un cane in fin di vita e mentre gli altri avevano chiamato il veterinario per curarlo, io gli tolse la vita con le mie mani
Lei lo guardava incredula e anche in modo triste
- è per questo che ti comporti così? 
Le rispose quasi ridendo malinconicamente
- No, questo è il mio carattere e basta. Quella fu la prima volta, che uccisi un'essere vivente con le mie mani.... avevo 3 anni. La cosa che nessuno dei miei parenti poté concepire era, che nell'uccidere quell'animale non avevo provato nulla e ai loro occhi sembrava mi divertissi. Forse era anche così
- NO! Non è quello che intendevo io
- E allora cosa volevi sapere? 
- è per come ti hanno trattato che odi tutte le persone? è perché non sei mai stato accudito e amato che fai finta di essere una persona crudele? 
Sgranò gli occhi a quelle parole, sembrava che cercasse disperatamente di fargli credere che lui era una persona buona e alla fine scoppiò
- Hahaha!!! 
- Che hai da ridere? 
- Nulla! Hahaha! è solo.... haha! 
- Solo cosa? 
- è solo che sei la prima persona che cerca di convincermi che in me ci sia del buono! Hahaha!!!!
Non la smetteva più di ridere e questo la faceva arrabbiare sempre di più
- SMETTILA DI PRENDERMI IN GIRO!!!
- Haha... scusami, ma è la cosa più divertente che sento da anni
- Non volevo farti ridere
Le risate si fermarono di colpo lasciando solo sorrisi che nascondevano molte risposte
- Questo lo avevo capito
Ci fu un profondo silenzio tra i due e l'unico rumore che si sentiva erano le onde che si infrangevano sulla chiglia della nave sotto di loro. Quando Alys stava per ricominciare a parlare lui riprese il suo racconto
- L'unica che si prendeva cura di me era mia nonna
- La regina Vittoria? 
- Si
- E tua madre? 
- Mi madre? Lei..... è morta dandomi alla luce
Quella risposta la pietrificò. Non poteva immaginare che avesse vissuto tutte quelle prepotenze da parte della sua famiglia, se pensava che lei era stata allevata con tanto amore, gli si stringeva il cuore al pensiero di quello che era accaduto a lui
- Mi dispiace tanto
- Non fa niente, non l'ho mai conosciuta, quindi non posso dire che mi manca
- Come si chiamava? 
- Alisia
A quel nome per lei il tempo si fermò
- Mia madre era la pricipessa Alisia









Scusate il ritardo. Finalmente un'altro pezzo di Shade è stato rivelato. Ho deciso di allungare i capitoli altrimenti ne faccio un poema. L'img verrà messa il prima possibile e spero che il complesso ti piaccia
  
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