Buongiorno ragazzi.....sono tornato....il 12 Giugno ha segnato una data molto importante per i fan di Assassin's Creed e ho pensato di scrivere questa storia.Buona lettura.



Una pioggia battente bagnava le strade di Londra.Ciò non fermava la città in quanto le vie della capitale britannica erano percorse da Carrozze,vagabondi,ladri ed orfani.
Un uomo,noncurante della pioggia,osservava la strada.
Davanti a lui c'era un'edificio. Un grosso edificio squadrato. Doveva saltare. Doveva sfidare il vuoto.
Almeno sei metri lo separavano dal suolo. Una strana eccitazione percorse ogni fibra del suo corpo.Amava sentirsi estraneo alla consuetudine delle strade. Un fantasma che vagava per i tetti. Prese la rincorsa.
Non pensava a niente mentre spiccava il salto,semplicemente si sentì tutt'uno con l'aria.
Artigliò due fessure dell'edificio.Nessuna delle persone che passavano in quel momento si accorse di lui.
Cominciò a scalare l'edificio,operazione normalmente semplice ma stavolta resa difficoltosa dall'acqua che scivolava sulle pareti rendendo meno salda la sua presa. Alla fine arrivò in cima "Non è stato difficile" disse sorridendo.
Alla fine giunse nel luogo che era la sua destinazione : il quartiere di Whitechapel.
Non era difficile riconoscerlo. Vie strette e piene di vagabondi....ecco cos«era Whitechapel. Una delle sue caratteristiche era l'odore. La sporcizia e i rifiuti si univano al puzzo delle fabbriche che erano in funzione poche ore prima. Se il vento spirava nella giusta direzione il tanfo era davvero nausebondo. La pioggia attenuava in parte l'odore ma l'incappucciato arricciò il naso più di una volta.
Ricordò mentalmente la sua missione.
Ricordò le parole di sua sorella.
Erano nella taverna preferita dell'uomo : la "Crown of Shark". Lei era seria come al solito, lo osservava sgolarsi un bicchiere di Whisky dopo l'altro. Evie Frye,questo il nome della ragazza, poteva sembrare debole e indifesa ma nessuno sapeva maneggiare i coltelli come lei.
"Devi trovare Charles Dunt." disse imperiosa
"Perchè?" rispose l'uomo. Un ragazzo con un vestito nero e marrone. Aveva capelli biondo scuro e occhi azzurri.*
"Conosce il capo dei Redstone." I Redstone erano una delle tante bande che si contendevano il mercato nero della città.
"Dove lo trovo? " chiese squadrando il locale, un posto scalcinato che puzzava di sudore e di whisky.
"A Whitechapel."
Il ragazzo rise "Davvero? Credo proprio che mi divertirò."
Evie lo guardò "Jacob non fare niente di stupido per favore."
"Certo sorellina. Mi comporterò normalmente." disse finendo l'ultima bottiglia di Whisky.
"È il tuo concetto di normalità che mi preoccupa" disse Evie per poi lasciare il locale.
Così Jacob si ritrovò su un tetto di Whitechapel a scrutare i dintorni.
Usò l'occhio dell'aquila, l'abilità che gli permetteva di acuire i sensi a tal punto da individuare persone,sentire odori e suoni anche a grande distanza. Comunque all'esterno di una taverna individuò il suo obiettivo.
Si avvicinò fino a raggiungere il tetto antistante. I visi di tre uomini erano illuminati dalla luce fioca delle lanterne. Charles Dunt e un suo scagnozzo stavano minacciando un tale.
Dunt non faceva paura da solo. Era basso e gobbo,con un naso aquilino e una cicatrice che gli attraversava il volto.
Il suo scagnozzo incuteva più timore. Era grande almeno il doppio di Jacob, senza capelli e vestito soltanto di una maglia nera e pantaloni marroni. "Ascolta caro Doyle" disse Dunt al terzo uomo , un biondino che a giudicare dalla stazza e dai vestiti logori non era altro che un ladruncolo da strada."Ascoltami bene" il bestione lo prese per il collo e lo sbattè contro il muro."Se il tuo capo non ci lascia il monopoli del mercato clandestino della sua zona,io vi ammazzo tutti. È chiaro?"
Il malcapitato mentre si dibatteva dalla presa del gigante rispose "Certo signore". Dunti fece cenno di metterlo giù. Il biondino rovinò al suolo poi scappò.
Dunt e il suo scagnozzo si allontanarono. Jacob cominciò a seguirli. Dopo dieci minuti i due arrivarono in un piccolo cortile. Arrivò un terzo uomo e iniziarono a parlottare. "Sono stanco di aspettare" disse il ragazzo. Fece scattare la lama. Con un balzo fu addosso al terzo uomo e gli squarciò la gola. Il sangue uscì a spruzzi. "Gli assassini." disse Dunt. Jacob si alzò e mostrò la lama sporca e gocciolante di sangue. "Dovreste provare a parlamentare."
"Non ho tempo di giocare." Dunt fece un sorriso bieco.
"Sicuro ma vorrei sentire il parere di Thomas"
Il bestione si parò davanti a Jacob. Il ragazzo sferrò dei pugni che però non sortirono alcun effetto a parte ricevere un pugno violentissimo nella bocca dello stomaco.Jacob sentì il sangue sgorgargli dalla bocca. Il gigante ruggì e poi lo alzò per la gola e lo scagliò a terra. Jacob era alla mercè del nemico.
Thomas tirò fuori una mannaia. Jacob prese il Kukri e parò il colpo poi repentinamente si rialzò e inferse diverse coltellate nello stomaco dell'uomo che crollò al suolo esanime rantolando.
Dunt terrorizzato urlò.Jacob gli puntò la lama alla gola."Ora rispondi alla mia domanda : perchè hai minacciato il capo dei Redstone?" Dunt sbarrò gli occhi "È il mio capo. Stavo minacciando una banda rivale."
"Come si chiama?"
"Lawrence Crystal.Appena gli dirò ciò che hai fatto.."
Jacob sorrise "Non lasceremo che accada."
Poi trapassò lo sterno dell'uomo. Dunt cadde a terra.Jacob pulì la lama e se ne andò.


*Ho preso libertà sulle sue caratteristiche fisiche.Concedetemelo*
Beh ragazzi la storia si dividerà in due capitoli.Se vi va recensite cosI mi direte doce si può migliorare. A presto.