Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: ishipxxbullshit    18/05/2015    1 recensioni
Dall'altra parte della città, in una tomba firmata Salvatores, una ragazza dai lunghi capelli castano chiaro, da un abito di seta e le mani incrociate aprì gli occhi, ma non si sentì felice, neanche dopo sessantatré anni passati tra luoghi isolati e ricordi che sbiadivano.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I'll Remember You.
 
Pioveva, Damon l'aveva imparato a memoria che nelle giornate più tristi pioveva sempre.
 
Quando sua madre morì per poi trasformarsi in una vampira squartatrice, pioveva.
 
Quando non riuscì a dire il suo discorso al funerale di sua madre, pioveva.
 
Quando vide Katherine Pierce farsi sbottonare il vestito da suo fratello mentre lui era occupato a marchiarle il collo, pioveva.
 
Dopo che perse Elena, venne un temporale.
 
Così si abituò, sarà qualche brutto scherzo del destino, infatti quando la mattina sveglio vide il cielo scuro in una giornata arida di metà agosto, si preoccupò e così fecero i suoi amici.
 
Ora stava piovendo, stava piovendo mentre tutti quanti affianco al letto di una debole, piene di rughe e gioiosa Bonnie moriva.
Lei che li salutò tutti, che nonostante altri problemi durante il loro passaggio rimasero uniti.
Sorrise un'ultima volta e se ne andò, per sempre questa volta a fare compagnia alla sua cara e amata nonna.
 
Dall'altra parte della città, in una tomba firmata Salvatores, una ragazza dai lunghi capelli castano chiaro, da un abito di seta e le mani incrociate aprì gli occhi, ma non si sentì felice, neanche dopo sessantatré anni passati tra luoghi isolati e ricordi che sbiadivano.
 
Una lacrima le rigò il volto, il volto giovane a differenza della sua migliore amica che sarà stato vecchio e pallido.
 
Aprì la torre e si guardò intorno, quante cose che erano successe in quel posto e quanti incantesimi aveva praticato  e se chiude gli occhi sente ancora la puzza delle lacrime, l'odore della speranza.
 
Uscì fuori, respirando l'aria pura, era diverso.
Il prato, bagnato, era più alto di quel che ricordava e c'era qualche altra tomba posta qua e là, camminò, fino alla sua vecchia scuola, che non trovò.
 
Chiuse gli occhi, chiuse gli occhi per raggiungere quel ricordo che man mano sfuggiva, con il tempo.
Ricordava il ballo, ricordava Bonnie al primo anno che le raccontava della sua cotta, ricordava della facilità di Caroline ad affidarsi a qualcuno
 
Aprì gli occhi e le sembrò come respirare dopo sessant'anni d'apnea, come un sorso d'acqua dopo sessant'anni nel deserto, come una doccia calda dopo sessant'anni di gelo.
 
«Ciao.» quella voce, oddio quella voce. Come poteva dimenticarla?
Si ricordava ancora quando con quella voce bassa, roca, profonda, scheggiante le sussurrava ‘ti amo’.
 
«Damon..» Elena allungò una mano e gli sfiorò il viso, come una piuma, avendo paura che anche quello fosse frutto della sua immaginazione, che potesse sbiadirsi o cancellarsi, che potesse scomparire da un momento all'altro.
 
«Vieni, devi vederla per un'ultima volta.» E si sorprese, perché il Damon di prima l'avrebbe abbracciata, baciata, l'avrebbe guardata fino a consumarla, fino all'alba perché era un egoista innamorato, ma invece la stava portando dalla persona che la renderà triste e felice allo stesso tempo.
-
Quando arrivò al suo letto, nessuno la circondava, anche Damon non c'era, era fuori la porta.
 
«Bonnie..» Così diversa dall'ultima che la vide, con rughe sul viso e la pelle morta. Una lacrima le rigò il viso, cadendo sotto al mento, susseguita da altre che esistevano ad uscire.
 
Vide un block notes, con delle foto accanto.
Passò cinque ore a leggere tutto quello che stava scritto sopra, ridendo e piangendo contemporaneamente, guardando le foto scattate ogni anno allo stesso giorno, ogni Natale, ogni nascita dei suoi figli e dei nipoti.
 
Alla fine c'era scritto:
 
“Eccoci alla fine, Elena Gilbert. Ah, come sono felice che ora sai tutto di me, tutto ciò che non sapevi, com'era essere in coma? Ti divertivi? Be’ non sono più sexy come sessantatré anni fa, ma sono sempre una bella donna, ammettilo. 
Sto scrivendo questa cosa perché mi manchi da morire, mi manchi sempre Elena, perché quando ho visto mia nipote far volare delle piume di cuscino in aria per la prima volta ho pianto e non per le sue capacità, ma perché mi aveva ricordato quando te lo feci vedere per la prima volta, ricordi? È anche il nostro ultimo ricordo.
Quante volte ho pianto, volendomi sfogare con te, quante volte io e Caroline abbiamo cacciato le nostre lacrime ‪perché avevamo bisogno di parlarti, ma man mano si sorride per quello accaduto e non si piange per quello perduto.
 
Ti aspetto nel mondo dei morti, amica mia. Ti voglio bene.
Mi ricorderai? Ti abbraccio forte, crea altri ricordi, ti starò guardando dall'alto.”
 
Chiuse il block notes e le toccò i capelli grigi. 
“Ti ricorderò.”


 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: ishipxxbullshit