19/05/2015
8 recensioniEccomi qui con la raccolta di one shots dedicate alle gemelle Amy e Abby. Accetto anche delle richieste, perciò coraggio! Inviatemi tante richieste.
Spero vi piaccia la prima one shots <3
xoxo lilydreaming
"Scherzi, coccole e bambole."
Crescere una bambina quando si è ancora giovani, non è facile, soprattutto se le bambine sono due e con i geni di Patricia Williamson e Eddie Miller. Amy e Abby Miller a prima vista potevano sembrare delle tranquille bambine di quattro anni, ma essendo figlie di tu sai chi erano tutto fuorché adorabili. Nessuno poteva negare che erano due bambine molto carine, con i loro capelli castani ondulati e i loro occhi verdi che cambiavano colore sotto la luce, o quando stavano tramando qualcosa, cosa le facevano mettere in punizione prima di combinare qualche marachella.
Amavano, infatti, gli scherzi e prendere in giro gli adulti, perché sapevano che già da piccole potevano contare sui “loro occhioni da cucciolo smarrito” come il loro padre era solito chiamarli. Sì, Eddie era una delle loro “vittime” preferite, perché sapevano che il loro adorato paparino non le avrebbe mai punite. Quattro anni, e già piccole genie del male.
Uno dei loro scherzi preferiti era quello di fingere di essere l’altra. Fin da piccole avevano capito che le altre persone avevano difficoltà a distinguerle cosa inconcepibile per loro. Abby era convinta di essere più carina della gemella Amy, Amy di essere quella più intelligente delle due. E lo era! Era lei, infatti, la mente dietro ai loro scherzi. A differenza della sorella, Amy era più ostinata e meno propensa a confessare le sue malefatte, con Abby invece bastava un “ti compro una nuova bambola se confessi” e poiché la bambina adorava le bambole, il lato della sua camera era pieno di bambole regalatole dal padre. Cosa che dalla decima bambola compratale in poi, fece esclamare a Patricia: “Weasel alla prossima bambola che le compri giuro che dormirai sul divano!” Divano che oltre durante i pisolini pomeridiani di Eddie, non era mai stato trafugato. Amy approfittò proprio di quel momento per fiondarsi sul divano accoccolandosi addosso al suo papà.
“Cosa c’è pancake?” Eddie chiamava i suoi bambini pancake, perché i pancakes erano una delle cose che più amava.
“Voglio fare le coccole con te” Cosi dicendo buttò le sue piccole braccia sul collo del suo paparino.
“Oh come mai tutta questa voglia di coccole pancake?” Le domandò Eddie.
La piccola gli rispose onestamente. “Perché mi annoio papà.”
“Vieni da papà solo quando ti annoi?”Le chiese Eddie.
“Sì.” Disse Amy. Lei non aveva nessun pelo sulla lingua.
“Davvero? Vieni qui!” Eddie la prese, e iniziò a farle il solletico.
La bambina cominciò a ridere a crepapelle .” Basta papà!”
Eddie però continuò.”Dì che verrai da papà per le coccole sempre, e non quando ti annoi.”
“Ok.” Riuscì a dire la piccola peste.
“Prometti?”Le disse Eddie.
“Si si prometto.” Rispose la bambina tra le risate.
Eddie smise di farle il solletico.” Oh ecco la mia brava Amy.”
Il labbro della bambina iniziò a tremare.”Papà io sono Abby.”
La mascella si spalancò. Non era ancora capace di distinguere le sue bambine.”Mi dispiace tesoro, tu e Amy siete uguali lo sai.”
Ma questo non fermò il pianto della bambina.” Mamma papà non sa chi sono!” Disse singhiozzando.
Patricia sentite le urla si precipitò nel salotto.” Che cosa sta succedendo?” Chiese spiegazione mettendo le mani sui i fianchi.
“Mamma papà pensa che io sia Amy!” Le rispose sua figlia.
“Weasel dopo tutto questo tempo non riesci ancora a distinguere le tue figlie? Non ti vergogni?” Lo assalì Patricia.
Eddie si difese. “Sono identiche lo sai!”
“Oh quindi tutti i gemelli sono delle fotocopie?” Inveì Patricia contro di lui.
“Non volevo dire questo..” Disse Eddie
Patricia incrociò le braccia al petto.“Che cosa volevi dire sentiamo..”
Eddie sospirò, sapeva che con Patricia doveva essere attento alle parole che usava.” Yacker sono stanco, scambierei anche un palo della luce per te, figuriamoci se in questo stato riesco a distinguere Amy da Abby.”
“Non trovare scuse! Io riesco sempre a distinguerle, anche se sono stanca morta.”Dichiarò Patricia.
“Sarà una cosa da gemelle. E per la cronaca lei è Amy.”Le rispose Eddie.
Patricia si girò verso sua figlia, che se ne stava comodamente seduta sul divano a guardare la tv. “Amy hai di nuovo finto di essere tua sorella Abby?”
“No , non l’ho fatto mamma. Io sono Abby, non sono Amy.” Rispose con nonchalance Amy. Per uno scherzo con i fiocchi doveva andare fino in fondo.
Patricia la smascherò.“Che strano ho appena accompagnato Abby nel bagno.”
“Mamma quella era Amy, io so andare in bagno da sola.” Negare negare negare. Era l’unico modo per non finire nei guai.
“Se tu sei Abby.Vuoi che il papà ti compri una nuova bambola?” Le domandò Eddie.
“Eddie!” Urlò Patricia.
“Lascia fare a me Yacker.”Replicò Eddie. “Allora?”Rivolgendosi alla bambina.
La bambina esitò.“uhm s..si”
“Ah ah ti ho beccata piccola furfante!” Disse Eddie prendendo Amy in braccio. “ Volevi fare uno scherzo al tuo papà?”
“Avevo detto che mi annoiavo papà, e poi tu sei il mio preferito.” Rispose Amy, sapeva che era nei guai, tanto valeva cercare di ammorbidire suo padre.
“Hai sentito Yacker? Sono il suo preferito.” Disse Eddie divertito a Patricia.
Patricia roteò gli occhi. “Stupido di un Weasel, non vedi che sta cercando di fregarti?”
“Lo so, ma lo fa in un modo cosi adorabili che non riesco a dirle di no.” Rispose Eddie. Le gemelle sapevano come tenerlo in pugno.
“Sarai la sua rovina.”Mormorò Patricia.
“Paparino!” Una voce da bambina urlò dal corridoio. Era Abby, quella vera s’intende.
“Cosa c’è pancake?”Le chiese dolcemente Eddie.
“Hai detto che mi compravi una nuova bambola. La voglio la voglio! Ti prego paparino!” Abby scongiurò suo padre mostrandogli i suoi occhi dolci.
Eddie aprì la bocca per dire di sì, a quegli occhi non sapeva resistere, però Patricia lo interruppe. “Una parola, e giuro che questa volta dormirai davvero sul divano stanotte!”
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