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Autore: Carotina91    20/05/2015    1 recensioni
Dal capitolo 14:
-Grazie di amarmi- Ancora più rossa, nasconde il viso oltre la spalla di lui.
-Ancora arrossisci? -Rise lui- Sciocca. Sai perfettamente che ti amo, e che non devi ringraziarmi- Le prese la mano conducendola in macchina.
Ancora baci, tanti baci dati di sfuggita mente Alex guida. Mentre cerca di parcheggiare, mentre entrano in casa e Bobo gli fa le feste. Mentre lui la prende in braccio portandola in camera.
E tanti altri, che sanno di amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexander Ludwig, Isabelle Fuhrman, Jack Quaid, Jacqueline Emerson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Your love is a lie - Il tuo amore è una bugia'
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Da minuti interminabili, continuo a guardarmi allo specchio del bagno, sperando di trovare una qualche imperfezione nel trucco o nei vestiti.
O forse semplicemente sono un po’ nervosa, lo ammetto.
Dopo mesi a fantasticarci su, a pensare a quale aspetto potesse avere o il tono della sua voce, finalmente oggi incontrerò mio fratello.
Che poi dirlo è una cosa…non so bene come specificarlo, quali parole usare. Fino a poco tempo fa eravamo solo io e Madeline, poi è arrivato Daniel. Penso di sentirmi felice. Non nascondo però, che qualche volta, ho dei dubbi.
Magari gli basta la sua famiglia, e forse non vorrà conoscermi e chissà, la mia vita è cambiata in un secondo.
Non sono pronta ad un rifiuto, spero almeno che lui accetti mamma. Per lei è importante, e il fatto di poterlo incontrare gli riempie il cuore di gioia.
Ho messo su dei jeans skinny, una semplice camicia di cotone e le converse. Eppure non mi piaccio. Se metto un vestito mi sembra troppo, non so non mi sento a mio agio. E in jeans, mi sembro una sciattona.
Ah, ma perché noi adolescenti ci facciamo tutti questi problemi esistenziali?!
Oggi mi sembra che oggi cosa che faccio mi risulta difficile, eppure non mi sono mai fatta problemi nel vestirmi.
Mamma sembra più tranquilla, o almeno se è il contrario, sa nasconderlo piuttosto bene. Torno in camera buttandomi di schiena sul letto.

-Il tuo cellulare straripa di sms. Dovresti rispondergli- Dice mamma passandomi il cellulare.
-Hai guardato?-
-Ero solo curiosa. Tu ti sei chiusa in bagno, e lui cinguettava-
-Non fa niente-Guardo il cell –Mi stupisco che chiami, dato che è stato lui a lasciarmi.
-I ragazzi dicono tante cose, che in realtà, non pensano assolutamente-
-Papà ti ha detto qualcosa che poi si è pentito di dire?-
-Non lui- Sospira mordendosi il labbro.
-Di chi parli allora?- Dico curiosa.
-Di Luke!-
-Ah, vuoi parlarne?-
-Lui mi venne a cercare Isabelle. Dopo avermi lasciata, lui tornò-
-Allora perché non siete tornati insieme?-
-Se lo avessimo fatto tu e tua sorella non sareste nate. –Mi guarda- Sicuramente avremmo avuto un altro figlio, ma non tu e tua sorella-
-Già. E tu non avresti sposato papà.
-Ormai il passato è solo un ricordo, è inutile parlarne ancora. Piuttosto, pensi di uscire così?
-Sto male?-
-Ti ho messo dei vestiti puliti sul divano. Indossali, tra poco usciamo-
-Ok, grazie mamma-



[...]



Alexander Home

-Eccomi sono venuto appena ho potuto-

Un Jack affannato e un po’ sudato, invade il salotto di casa Ludwig, trovando il suddetto amico spaparanzato sul divano.
Il biondo ha indosso una vecchia tuta, guarda disinteressato una partita di golf con sullo stomaco una ciotola di patatine. E sul tavolino due bottiglie di birra finite, e una ancora piena. Alex si accorge di Jack e del suo stato.

-Sembri leggermente stanco-
-Leggermente?!- Disse stizzito –Sono sudato da far schifo-
-Si, dovresti cambiarti. E poi, mi spieghi come sei entrato?
-Dalla finestra sul retro. Ma tu piuttosto, non stavi male?!-
-Dalla finestra sul retro?!- Disse Alex pensandoci –Quella in garage?-
-Si,ha importanza?-
-La prossima volta usa la porta- Disse il biondo con tono piatto –Sai, potresti trovarmi in atteggiamenti intimi. Non vorrei che tu ti scandalizzassi-

Jack ignorò le sue parole. –Sei stato tu a mandarmi un sms su Whatsapp dicendomi di venire subito. E dove ti trovo? Sul divano a poltrire-
-Pensavo che volevi farmi compagnia, e ti ho chiamato. Ho fatto male?-
-Hai scritto che stavi male, e che ti serviva aiuto. Ho pensato che conciato come sei, volevi farla finita.

Alex lo guarda incredulo tirandosi su a sedere.

-Sei impazzito per caso?-
-Scusa se ho pensato a te visto come stai messo in questo periodo-
-E come starei secondo te?- Alex andò verso la cucina seguito dall’amico.
-Come uno che è stato mollato, e si sfoga rimpinzandosi di patatine e birra. E poltrendo sul divano come un disoccupato in pensione-
-Bel quadretto. Ma io non sono così. E poi, tanto per la cronaca, sono stato io a lasciare lei-
-Ma perché?Non dicevi di amarla?
-Non so più cosa provo. Lei è la mia migliore amica oltre che ragazza. Magari per tutto questo tempo mi sono sbagliato, mi sono illuso-
-Di che cosa Alex?-
-Forse abbiamo corso troppo. Forse siamo solo destinati ad essere amici-
-Sei ubriaco? Ma ti rendi conto di quello che dici?-
-Ci ho pensato Jack. Quante volte abbiamo litigato e quante siamo stati felici?-
-In una relazione questo è normale. Cosa vorresti che fosse tutto rose e fiori? Io non ti riconosco più, Alexander-

Alex torna in salotto buttandosi sul divano con la testa tra le mani. Jack si affianca a lui, da un po’ di giorni il biondo è strano e lui non riesce a capire cosa gli è successo.
Sa della rottura ma non il reale motivo.
E questo suo ripensamento su Isabelle lo preoccupa un po’.

-Perché l’hai lasciata se ancora la ami?-
-Lei è andata a Londra per incontrare il suo fratellastro. Se si affeziona troppo a lui finirà per dimenticarsi di me-
-È una scusa. Dimmi quale è il motivo- Disse spazientito Jack.
-Jennifer!- Disse sospirando.
-Ancora lei? Ma ci eravamo sbarazzati di quella. A cosa è servito fargli conoscere Josh?!-
-A lei non interessa Josh, non gli è mai piaciuto sul serio-
-E questo te lo ha detto…?-
-L’ho vista ieri. È venuta qui, e…-
-Dimmi che non ci sei stato a letto. Ti prego Alex, dimmi che non hai fatto questa stronzata-

Alexander non risponde e Jack con un nodo alla gola capisce. Scuote la testa zittendosi a sua volta.

-Ma cosa cazzo hai nel cervello? Pappetta per cani?- Jack alza la voce urlando contro il biondo.
-È sbagliato provare affetto per due persone contemporaneamente?-
-Si, se una delle due è la tua ragazza-
-Amo Isabelle, ma amo anche Jennifer. Mi dispiace di averti deluso Jack-
-Tu non mi hai deluso, ma qualcosa dovrai dire ad Isabelle quando torna-
-Ho chiamato Bells tante volte ma lei non vuole rispondermi. E non ha tutti i torti-
-Mi sembra normale dopotutto- Disse Jack sospirando –L’unica cosa che posso consigliarti è quella che se davvero provi amore per…Jennifer, allora chiudi con Isabelle-
-Perché è così complicato?-
-Sai amico, mi hai interrotto mentre ero con Jackie- Disse scherzando.
-Dici sul serio?- Disse il biondo alzando un sopracciglio.
-No, scherzavo- Entrambi risero –La conversazione stava diventando una lagna-
-Scusami. Sul serio non pensavo di arrivare a ciò. Devo parlare con Isabelle, devo farlo appena ritorna-
-Soprattutto lo deve sapere da te-
-Grazie di esserci-
-Figurati, e poi senza di me saresti perso-

Alex ride abbandonando per un momento il suo faccino triste e malinconico. Tutto passa quando ci sono gli amici, e lui è fortunato ad avere Jack, perché sa che quando ci sono momenti brutti, tristi lui c’è sempre. Sa di poter contare su di lui.



[...]



-Sei nervosa tesoro?- Annuisco –Non c’è bisogno di esserlo, non preoccuparti, vedrai gli piacerai-
-Se lo dici tu-

Mamma suona il campanello di casa di Luke, e come la volta precedente la telecamera si illumina e il cancello si apre davanti a noi.
Ripercorriamo l’ampio giardino ben curato incontrando questa volta un giardiniere impegnato a strappare le erbacce.

Luke è alla porta e noto nello sguardo di mamma una cosa che prima non avevo notato. Mi supera arrivando da lui che la accoglie in un abbraccio, e me, mi guarda allungando la mano. Non siamo così in confidenza da un abbraccio.

-Vi stavo aspettando, entrate- Si fa di lato scortandoci nel salotto come la prima volta.
-Lui è in casa?-

Subito mamma chiede di lui, Daniel.
Impaziente come una bambina nel giorno del suo compleanno. Nel momento dell’apertura dei regali. Devo ammettere però, che Luke ha il suo fascino. Indossa pantaloni scuri, camicia bianca sbottonata appena sul petto, scarpe lucide e un golfino rosso legato al collo.
Con la barbetta incolta e un paio di occhiali da riposo sul naso, è davvero affascinante. Capisco perché mamma da giovane si è innamorata di lui, se ora è così affascinante,da adolescente deve essere stato un bel ragazzo.

-È di sopra, anche lui vuole conoscerti-
-Gli hai detto chi sono?-
-Gli ho raccontato di me, di te e di noi. Gli ho detto che non lo hai abbandonato, solo che il resto devi raccontarglielo tu.
-Era una cosa che dovevamo fare insieme. Ma ti ringrazio di avergli parlato e soprattutto di averci permesso di vederlo.
-È un tuo diritto Elina. Sei sua madre, non avrei mai potuto negarti il diritto di conoscerlo- Le parole di Luke in un certo senso confortano la mamma.
-Grazie Luke, sul serio-

“Papà?”

Dalle scale scende un ragazzo e subito mamma si copre la bocca con le mani.
Sento una forte stretta al cuore, è davvero lui, in carne ed ossa, finalmente davanti a noi. Ha i suoi stessi occhi, come Luke, ma i lineamenti del viso appartengono alla mamma.
I loro sguardi si incrociano come se non potessero fare a meno di attrarsi.

-Daniel ti presento Elina e Isabelle. Sono venute per conoscerti-
-Papà dice che sei tu mia madre-
-È così. Sei diventato bellissimo, assomigli così tanto a tuo padre-
-Perché ora?- Chiede Daniel alla mamma lasciandola per un attimo senza parole.
-Vi lasciamo soli, avete tante cose da dirvi-

Luke mi fa segno di seguirlo in giardino.
Non sono molto convinta che sia una buona cosa lasciarli soli, ma forse hanno solo bisogno di parlare da mamma a figlio. E recuperare gli anni perduti.

-Scusa se ti ho portato via così. Ho solo pensato che dovevano passare un po’ di tempo insieme. Riesco a capire cosa prova Elina nei confronti di Daniel. Non è facile decidere di dare in adozione il proprio figlio, perché si è troppo giovani. L’ho provato anche io, quando non ho potuto starle accanto e quando ho saputo dell’adozione.

-Però sei stato tu a lasciarla. Lei voleva stare con te- Dico a Luke come se la cosa fosse ovvia, in effetti, lei voleva sul serio formare una famiglia con lui.
-È stata Elina a dirtelo?-
-L’ho letto nel suo diario, ma come sono andate veramente le cose, si, è stata lei a dirmi tutto-
-So di avere sbagliato- Confessa Luke –Ho perso mio padre quando avevo più bisogno di lui.
Quello è stato un periodo nero, ho fatto molti sbagli. Quando Elina mi disse di aspettare un figlio, volevo solo stringerla e baciarla, e dirle che tutto sarebbe andato bene-

-Perché non lo hai fatto allora?-

-Non lo so. Appena ho realizzato di stare per diventare padre, tutto sarebbe cambiato. Ti giuro che non so perché l’ho lasciata. Ho fatto il contrario di ciò che volevo veramente. Io amavo tua mamma, con tutto il cuore. Lei è stata la persona più importante della mia vita.
-Potevi tornare indietro. Penso che lei ti avrebbe perdonato se tu fossi tornato-
-Eravamo giovani, troppo direi. Abbiamo fatto degli errori. La cosa che non rimpiango è avere Daniel con me-
-Penso che mamma avrebbe voluto vivere con te e Daniel. -Confesso con una punta di amarezza-

Mi siedo su una panca.
Ripenso un po’ a tutto quello che è successo fino a oggi.
Mi sembra ancora tutto un sogno, e che prima o poi mi sveglio trovandomi a letto, in camera mia.
Luke da le spalle alla piscina guardando con aria assente il cielo.
Spero tanto che mamma e Daniel abbiano chiarito, se parlano pacificamente o se lui le sta rinfacciando i suoi errori.
L’icona di Whatsapp cattura la mia attenzione. È Jackie, dice che Alex è un po’ strano e che dovrei chiamarlo, e sospetta che si sta vedendo con una ragazza.

-Molto maturo Alex- Mormoro sbuffando.
-Qualcosa non va?-
-La mia amica mi ha appena detto che il mio ragazzo o per meglio dire “ex”, esce con un'altra, e che non ha il coraggio di dirmelo-
-Oh, vi siete lasciati da poco?-
-Lui mi ha esplicitamente detto “Se vai a Londra, tra noi è finita” ma non abbiamo sul serio rotto, credo-
-Lui non diceva sul serio-
-Non lo conosci, non puoi dirlo- Dico con un sorriso amaro.
-Ha solo avuto paura, i ragazzi non amano i rapporti a distanza, tendono ad essere un tantino gelosi-
-Veramente lo sono anche le ragazze. E poi, lui sa il motivo per il quale sono qui. Non può fare il geloso se gli dico che vado ad incontrare il mio fratello ritrovato-
-Sono convinto che si è già pentito di ciò che ha detto-

Scuoto la testa come per dire –no, non sai quello che stai dicendo- eppure, parlare con lui non mi dispiace più di tanto.
Luke è un ottimo ascoltatore.

-Io ho fatto lo stesso errore con Elina. Solo che non sono riuscito a rimediare in tempo-
-Non è lo stesso. Lui mi ha lasciata perché…non ne sono sicura ma, comincio a pensare che sul serio si vede con un'altra-
-Non sembri molto dispiaciuta..-
-Cosa serve arrabbiarmi ora, non ce l’ho nemmeno davanti per dargli un pugno sul naso- Sorrido all’idea di colpirlo sul serio.
-Magari se rispondessi alle sue chiamate, sapresti la verità- Disse Luke alludendo al cellulare che squilla da un po’. Ma io riattacco,non ho voglia ora di sentire la sua voce.
-Tu sei fuggito perché non volevi diventare padre, o probabilmente avevi paura e pensavi di non essere un buon padre per il figlio che sarebbe nato. Con Alex la storia è diversa-
-Pensi che sia quello giusto per te?-
-Non lo so. Una volta lo pensavo. Noi eravamo migliori amici prima di metterci insieme. Quando lo guardavo sentivo le farfalle nello stomaco e pensavo saremmo stati insieme per sempre. Ma le cose sono diverse.
E poi so che lui si è innamorato di un'altra ragazza, io non posso farci nulla. Non posso obbligarlo ad amarmi se lui non sente la stessa cosa per me-
-Ho sposato Michelle, ma se potessi tornare indietro sposerei Elina. So che non dovrei dirlo a te che sei sua figlia e che ami tuo padre. Ma questa è la verità e io non la posso più nascondere.
-Tranquillo, anche se dovrei arrabbiarmi per ciò che hai detto. Infondo se le cose fossero andate diversamente, io non sarei qui adesso. Ma probabilmente la penserei come te al tuo posto-
Il mio cellulare squilla ancora ma io ancora una volta riattacco. Luke mi guarda ridacchiando, io punto lo sguardo sulla sua persona come per dire –Ehy, vedi di farla finita- chissà che fanno quei due. È passato un po’ da quando sono chiusi nel salotto.

-Sei sicura che ci sia un'altra? Magari la tua amica si sbaglia. E poi non penso ti chiamerebbe così tante volte se ha un'altra tipa-
-Non lo so. Non sono in vena di sentirlo, e forse mi dirà che non c’è nessuna…ma so che sono solo balle. Sono stanca di sentire menzogne-

-Isa, voglio presentarti Daniel- Mamma arriva da noi seguita da Daniel, che ha gli occhi arrossati e le mani in tasca. Hanno pianto entrambi, si vede benissimo.

Per la prima volta lui mi guarda negli occhi, e penso solo che ho voglia di abbracciarlo e stringerlo forte e dirgli che sono felice.

-Lei mi ha raccontato un po’ di cose. Forse dovremmo fare due chiacchiere-
-Noi andiamo in cucina per uno snack, Isabelle, fai come se fossi a casa tua-

Luke da una pacca sulla spalla del figlio, e fa un cenno a mamma di seguirlo. E così ci troviamo da soli, io e lui.

-Mi sento un po’ in imbarazzo. Non sapevo della tua esistenza fino a poco tempo fa-
-Io invece, lo sapevo- Confessa Daniel, io giuro, resto di stucco.

Lui sapeva? Perché è stato zitto?
Non me lo aspettavo. Io appena ho saputo sono corsa qui, mentre lui non ha fatto nulla.
Perché? Allora è vero ciò che dicevano tutti?
Lui non voleva conoscermi.

-So di averti sconvolto, lo leggo nei tuoi occhi-

Io taccio, non so cosa dire. Le parole mi muoio in gola, non vogliono uscire.

-Non pensare che non ho voluto conoscerti. Ma non sapevo come fare. Cerca di capire, sono cresciuto in un orfanotrofio e poi un giorno il mio vero padre è riapparso e mi ha chiesto di vivere con lui. Quando sono arrivato qui lui mi ha presentato sua moglie, che ho scoperto non essere la mia vera madre. E poi è nata Katherine. Per me lei era l’unica sorella per me. Non sapevo ancora di te. Quando papà un giorno mi ha detto tutto, ho fatto come te, come ora stai facendo.

-Io ho subito voluto venire a Londra, tu invece?- Mi guardo le scarpe –Non sarei mai dovuta venire-
-Mi dispiace di non averlo fatto per primo. Ma non potevo piombare in casa tua all'improvviso, non potevo invadere la tua famiglia-
-Forse hai ragione. Ma questo non cambia le cose-
-Dovevi prima leggere il diario per capire tutto. Anche io ho letto quello di papà-
-Luke che scrive un diario? Non lo vedo a fare quelle cose da ragazza-
Ci ridiamo su come se fossimo amici di vecchia data.

-Questa storia è così assurda. Io non riesco ancora a crederci- È vero, mi sembra ancora tutto un sogno.
-Invece è tutto vero-
-Cosa succederà adesso?-
-Che vuoi dire? Ci siamo ritrovati, non sei felice?-
-Si, ma io e mamma dobbiamo tornare a casa, e…non ci rivedremo più?-
-Ora che vi ho ritrovate,di certo non vi abbandono-

Cominciamo a chiacchierare. Lui riesce a sconfiggere tutti i miei dubbi. Parliamo della mamma, della sua vita, della mia. Gli dico di Madeline e che lei è un tipetto difficile e che gli darà del filo da torcere.
Parliamo di tante cose, e mamma è ancora in cucina con Luke. Mi chiedo cosa stiano facendo, pensavo che volesse passare più tempo con suo figlio prima della partenza. Daniel frequenta medicina, sta con una ragazza da tre anni. La sua grande aspirazione è girare il mondo, si definisce uno spirito libero.
Mi piace, devo ammettere che pensavo peggio, ma ora sono felice sul serio.

-E poi ho conosciuto Sarah, lei mi completa-
-La tua vita sembra più entusiasmante della mia-
-Cosa c’è che non va nella tua?-
-L’amore fa schifo. Pensavo fosse una cosa bella ma mi sbagliavo-
-Vuoi parlarne?-
-No, scusa ma non mi va. Non voglio pensare a cose brutte. Andiamo a vedere cosa combina mamma, è da un po’ che è in cucina con Luke-
-Come vuoi, ma se ti va di parlare io sono qui, lo sai-
-Lo so-

Ci dirigiamo verso la cucina.
Daniel mi piace, vorrei solo passare più tempo a conoscerlo. Ma il tempo stringe e non è a mio favore. Dalla cucina sentiamo delle risate e parole sussurrate. Guardo Daniel che ride quasi correndo per raggiungerli. Io, invece rallento il passo.
Scorgo mamma vicino a Luke, forse troppo vicina. È di spalle, lui le sta davanti. La sua mano gli stringe il braccio.
Cerco di capire cosa succede quando Daniel entra in cucina e loro si allontanano, e sembrano dispiaciuti?! Mamma che combini?!
Lei ridacchia portando una ciocca di capelli dietro l’orecchio, guardando poi, nella mia direzione.

-Avete parlato?- Dice rivolta a me.
-Si- Tutti e tre sembrano una vera famiglia –Abbiamo chiarito qualche incomprensione- E io, mi sento di troppo.
-Mi fa piacere. Luke ci ha invitate a cenare qui, ti va?Domani partiamo presto e…-
-Tranquilla, non ti avrei detto di no-
-Ottimo- Guarda con gli occhi sognanti prima Daniel e poi Luke.



Verso le 23:15 torniamo in hotel.
Non abbiamo chiacchierato molto. Non avevamo niente da dire o almeno io, ero taciturna. Diciamo invece che al ritorno dal bagno loro erano di nuovo in cucina e si sono baciati.
Non un bacio qualunque, non come ci si saluta un amico o un parente. Loro si stavano baciando come due fidanzatini innamorati.
A questo punto mi chiedo se sia stato un bene che mamma e Luke si rincontrassero. E Daniel poi, non so se ha fatto finta di non vedere o se ha visto ed è contento di ciò.
Io voglio solo che la mia famiglia sia felice. Voglio un rapporto con mio fratello. Voglio che mia mamma sia felice.

Prima di mettermi a dormire il mio telefono squilla, e un Alex lampeggia.
Non posso più ignorarlo. E decido di accettare la chiamata.

-Cosa vuoi?-

“Volevo parlarti…”

-Fallo e che sia una cosa veloce- Sono dura, ma non ne posso più.

“Non è facile per me. Cerca di capire”

-Tutti mi dite che devo capire. Ma io sono stanca Alex. Dimmi la verità, perché mi hai lasciata?

“Sono stato avventato. Non pensavo tutto quello che ti ho detto”

-Certo, e io sono Biancaneve la credulona. La più scema del reame. Almeno si sincero e dimmi la verità. Ti sei innamorato di un'altra ragazza?-

“Si…ma provo qualcosa anche per te”

-Non puoi amare due persone Alexander. Non funziona così, amerai sempre un po’ di più l’altra-

“Non dire così, io ci sto male”

-Credi che io no?- Sospiro –Forse abbiamo sbagliato a metterci insieme-

“Lo pensi sul serio?”

-A questo punto…Se non mi ami più va bene. Non posso costringerti a stare con me se non vuoi. Ma voglio chiederti una cosa-

“Tutto quello che vuoi”

-Eri sincero quando dicevi di amarmi, o erano tutte menzogne?-

“Io ti ho sempre detto la verità, ti ho sempre amata. Ma…amo di più lei”

-E me lo dici così?- Sento gli occhi pizzicare, ma non voglio che lui mi senta piangere. Le mie lacrime non le merita.

“Non voglio mentirti. Io ci tengo a te, ma non ti amo più in quel modo”

-Sei un vero stronzo Alex- Esco in veranda così che mamma non senta –Io mi fidavo di te, ho fatto l’amore con te. Non conta niente?-

“Conta tutto. Ma come hai detto tu, perché fingere se non proviamo niente?”

-Ho messo in gioco i miei sentimenti per te. Ho litigato con mia madre, con mia sorella, con i miei amici per te. Tu per me che cosa hai fatto?-

Alex non risponde, perché lui non ha mosso un dito per me.
Lui non ha rischiato niente.
Mentre io stavo perdendo il rapporto con la mia famiglia e con Joel che mi è sempre stato vicino. Tutto per Alex. E Madeline, io l’ho sempre difeso anche con la nonna. Ma lui?
Sei una delusione Alex.Il tuo amore era una bugia.

“Bells, io…giuro non volevo ferirti. Ma non provo più le stesse cose di una volta”

-Jackie mi ha detto che ti vedi con un'altra. Da quanto tempo e chi è?-

“È Jennifer. Mi dispiace volevo dirtelo”

-Quella Jennifer?! La pazza?!- Non ci posso credere, ma perché lei? –Ti fidi di quella ragazza? Quella che voleva farci lasciare? Non ti riconosco più-

“Non è come pensi, lei è diversa. E non voglio parlare di lei con te, non capiresti”

-Certo, sono io quella che non capisce. Io sono a Londra e tu mi stai lasciando per telefono, invece di avere il coraggio di dirmelo in faccia-

“Torniamo ad essere amici, era meglio prima”

-Noi non siamo mai stati realmente amici. Io non ti vedevo come amico, e tu lo sapevi. Anche quando uscivi con le altre, io ti ho sempre visto come qualcosa di più-

“Lo so, e mi dispiace. Ti sei innamorata di me e ti ho delusa. Ma forse stare lontani per un po’…”

-Basta. Ho capito non vuoi stare più con me. Ma il giorno che ti stancherai della tua nuova ragazza, io non sarò più disponibile-

“Non dire così, tu sarai sempre importante per me”

-No Alex. O Jennifer o me. Non ci sono seconde scelte. Non pensare che quando ti stancherai di lei, io ritornerò da te-

“È così che la pensi?”

-Si, è meglio per entrambi. Sono stanca delle bugie, ho fato finta di non vedere da troppo. So che sei diverso ma tra noi non va, e…è una cosa che dobbiamo accettare. Meglio farla finita ora-

“Siamo sempre amici? Ti prego ho bisogno di sapere che tu ci sei”

-Non lo so. Devo pensarci, mi serve tempo-

“Mi dispiace”

-Va bene Alex. Devo andare ora-

“Ciao Bells”

-Addio Alexander- Dissi un attimo prima di agganciare, senza dargli un attimo per rispondere.

Non rientro subito in camera. Mi prendo un po’ di tempo per riprendermi, io ci credevo sul serio nella nostra storia. Non può finire tutto così.
Jennifer non può averla vinta in questo modo, eppure anche se non voleva più separarci, Leven è riuscita nel suo intento.
So che lei non è più innamorata di Alex, e che mi ha detto tutto su Jennifer, però non posso fare a meno di essere un po’ incazzata con lei.
Se non avesse mai chiamato Jennifer e messo in scena il suo piano per farci lasciare, ora saremmo ancora insieme io e lui.

-Ehy, va tutto bene?-
-Tra me e Alex è finita, definitivamente- Confesso mentre una lacrima solitaria scivola sulla mia guancia.
-Tesoro mi dispiace tantissimo- Mi abbraccia da dietro, e io scoppio in lacrime, anche se non volevo. Piangere per un ragazzo che mi ha mollata in quel modo, è come disperarsi per qualcosa che non esiste.
-Si è innamorato di un'altra, la stessa che voleva farci lasciare, ti rendi conto?-
-Su non piangere, vedrai andrà tutto bene-
-Cosa c’è che non va in me?-
-Tu non hai niente di sbagliato. Errare è umano. Forse non siete fatti per stare insieme-
-Lo pensi sul serio?-
-No, ma è l’unica cosa che posso dirti in questo momento-



[...]



-Papà fa troppo caldo, e ce troppa gente. Sei sicuro che tornano oggi?-
-Tesoro, abbi un po’ di pazienza, magari il volo è in ritardo-
-Hai ragione, ma io mi annoio- Madeline sbuffa chiudendo l’ennesima rivista. In effetti il volo è leggermente in ritardo. E lei spazientita, non ne può più di aspettare.
-Potevi restare a casa se non volevi venire-
-Certo, a fare cosa?-
-Ok,che ne dici di controllare se la macchina a posto?-
-Mi hai presa per la tua cameriera personale?-
-Sei ancora arrabbiata, dovesti calmarti. E hai fatto pace con tua sorella?-
Madeline lo guarda un po’ male. –Non preoccuparti è tutto risolto. Puoi stare tranquillo-

-Papà? Maddy?-
-Oh, ecco le mie donne-Papà da un colpetto sulla spalla a Maddy, e corre verso di noi-
-Mi sei mancato tantissimo papà. Ma sono stati giorni bellissimi-
-Mi fa piacere, dovrai raccontarmi tutto-
-Hai fatto la brava signorina?- Fa mamma a Madeline scherzosamente.
-Tutto bene, puoi chiedere a papà. Sono stata buona lo giuro-
-Oh, non dirmi che sei ritornata quella di una volta-
-No, ma mi sono calmata un po’. Mi sono resa conto che stavo diventando una persona odiosa. Non mi piacevo più-
-Meglio così, eri insopportabile prima- Dico a Mad, lasciando papà con mamma.
-Tu invece non mi sei mancata per niente-
-Si, e io ci credo- La abbraccia perché questa scema, anche se non vuole ammetterlo, le sono mancata e lei di più. La mia famiglia è completa ora.
-Che ne dite di raggiungere la macchina e andare a mangiare fuori. Per festeggiare- Fortuna che papà ha avuto questa idea, ho una fame.
-Mc Donald- Suggerisce Maddy.
-Noo, meglio il sushi. Ti prego papà- Faccio gli occhi dolci.
-Io pensavo italiano, no?- Propone mamma.
-Tutti e tre?-
-Papà…così è eccessivo-
-Va bene. Intanto usciamo da qui e poi ci pensiamo-



[...]



-È da un po’ che io e te non parliamo-
-Vero. Da quando abbiamo litigato-
-Ti va di chiacchierare un po’?-

Con mamma, papà e Maddy, siamo stati a mangiare sushi e al cinema.
Era da tanto che non ci prendevamo una pausa da tutto, e passavamo un po’ di tempo insieme noi quattro.
Papà e mamma sembravano ritornati ragazzini, anche se nello sguardo di mamma vedevo una luce strana. Non voglio saltare a conclusioni affrettate, ma credo che lei pensi a Luke.
Non dirò nulla a papà di quello che ho visto a casa di Luke, non mi sembra giusto. E spero che mamma prima o poi sia lei, a dirgli tutto.
Lei mi ha detto che quello che ho visto era solo un bacio di addio. Uno per dire grazie, ma davvero lei ha dimenticato?
E se non è così, cosa succederà?
Siamo in veranda io e Madeline, sorseggiamo un the alla pesca. A casa abbiamo chiamato la nonna, che impaziente ci ha riempito di domande. Verrà a trovarci tra qualche settimana, vuole anche lei conoscere suo nipote.

-Allora, come è nostro fratello?- Chiede Mad guardando il giardino.
-Un po’ come la mamma, e come te. È dolce, sicuro di se, ha un carattere forte. Ti assomiglia per certi aspetti. Non pensavo sarebbe riuscito a piacermi a prima vista-
-Mh, come me?-
-Ne ha passate tante. Ma sono contenta di averlo conosciuto-
-E suo padre?- Mad è sempre stata una tipa curiosa. –Dai racconta non tenermi sulle spine-
-Suo padre è l’opposto del nostro. È amorevole, riesce ad incantarti e farti sentire meglio, ed è un ottimo ascoltatore. Mentre mamma e Daniel si conoscevano, io ho parlato con lui. Ero un po’ giù anche per la storia di Alex, e lui…mi ha tirata su. Dovresti conoscerlo, piacerebbe anche a te-
-Ti invidio Isabelle- Confessa Madeline tirando su il capo.
-Perché dici così?-
-Al tuo posto non avrei reagito così bene. Anzi, quando siete partite ho detto delle cose a papà. Del tipo che siete state pazze ad andare fino a Londra per incontrare un tizio che probabilmente non vi vorrà parlare-
-Mad…-
-Gli ho detto anche che la mamma rivedendo il suo vecchio fidanzato magari…non so potesse provare qualcosa. Anche se questo succede nei film. Ma non ero contenta, la nostra famiglia è questa, il passato è passato-
-Non so perché mamma non ce lo abbia detto prima. In questo anche io mi sono arrabbiata un po’. Doveva parlare molto tempo fa, però non devi volerle male, ha avuto i suoi motivi per non farlo-
-Lo so, infatti dopo due minuti mi sono scusata con papà. La verità è che non possiamo capire cosa ha passato a quel tempo. Ma è stranissimo lo stesso-
-Figurati io. Non pensavo avrei avuto il coraggio di prendere un aereo e andare a cercarlo-
-Ma lo hai fatto. E questo è da te. Perciò era arrabbiata. Tu sei tutto quello che io non sono, e che vorrei essere-
-A me piaci come sei, e poi è bello essere diverse-

Ci abbracciamo.
Sono contenta di aver ripreso il rapporto che avevo perso con mia sorella.
Non potevo sperare in meglio, è brutto litigare soprattutto se il motivo è un ragazzo o un qualcosa di stupido. Non ricordo nemmeno più perché abbiamo smesso di comunicare.

-Mamma mi ha detto cosa è successo a Londra, con il tuo principino-
-Ahh, sono un po’ seccata di parlare di lui-
-Non voglio farti una predica, ma te lo avevo detto- La guardo un po’ male. –Scusa, ma questo però dovevo dirtelo-
-Lo so- Sbuffo. –So che mi avevi avvisata su di lui, solo che io ci speravo. Lui era davvero il principe azzurro dei miei sogni-
-Guarda se lo incontro per strada lo castro- Ridacchio, che scema che è.
-Sul serio, non fare nulla non ne vale la pena-
-Ma Isabelle, non puoi dargliela vinta così. Devi fare qualcosa-
-Cosa? Cosa dovrei fare?-
-Per prima cosa domani andiamo a casa sua e bruciamo le sue cose. Quelle a cui tiene di più-
-Non lo possiamo fare- Rido e lei incrocia le braccia al petto. -È vandalismo, e poi a cosa serve, pensaci-
-Andiamo dalla sua sciacquetta e diciamole che se si azzarda a toccare Alex, è una donna morta-
-Troppo tardi, lui è stato con lei- Maddy si ammutolisce. –Ti ringrazio, ma non voglio. Lui non mi ama più, è giusto lasciarlo andare-

Entro in casa e vado dritta in camera mia.
Va bene che mia sorella si preoccupi per me, ma io sto bene credo. So solo che ora non voglio nessuno accanto a me.
La ferita che mi ha provocato Alex, non si rimarginerà tanto presto. Credevo in un noi che in realtà non è mai esistito.
Credevo in quel per sempre che lui mi ha fatto credere. Nelle sue parole.
Ogni volta dopo aver fatto l’amore, mi sussurrava che mi amava, e che saremmo stati per sempre insieme. Ma quale bugia fa più male di un ti amo.
Infilo il pigiama e scosto le coperte restando nel buio della mia camera. Resto solo con i miei pensieri, i miei dubbi e le mie illusioni, di un amore che era solo una bugia.





Ehy sono tornata. Eh si lo so, non volevo metterci tanto ma siccome è il penultimo capitolo volevo che fosse buono?!
Non so se faccia schifo o meno, ma io ci ho provato. E ora non linciatemi che ho troncato la storia tra isa e Alex. :) Penso che doveva andare così, volevo scrivere che sarebbero stati insieme fino alla fine, però mi sembrava troppo smielato, e non so non mi convinceva.
Però, mai dire mai. Chissà ce ancora il ventesimo capitolo, magari qualcosa si aggiusta.;) Comunque non so quando posterò l'ultimo, sono ancora indecisa sul finale, ma non vi lascio nessuna anticipazione, lo scoprirete da voi. E niente, vi lascio al cap. Alla prossima e spero che il capitolo vi piaccia e che non sia uno bruttissimo. E scusatemi ancora del ritardo!

  
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