Si sentiva delusa, tradita, messa da parte.
Il suo cuore era stato calpestato senza alcuna pietà.
Eppure non era la prima volta.
“Ma sì , tanto quella sentimenti non ne ha”.
La realtà però era un'altra: sembrava una ragazza forte, coraggiosa, intrepida, era persino temuta, ma in verità era stramaledettamente fragile.
E voi l'avete uccisa, non facendo caso a come lottava con unghie e denti per sopravvivere.
Avete ucciso la vera Me, soffocandola dietro una maschera da quattro soldi, senza preoccuparvi di quanto quella maschera mi stesse scomoda e stretta.
E voi l'avete uccisa, o meglio, ci avete provato.
Devo ammetterlo, per un po' siete riusciti a mettermi i piedi in testa, a reprimere la Me scomoda e indesiderata.
Ma ora la pacchia è finita, belli miei.
La Me poco a poco ha cominciato a guarire, rintanata in un angolo del mio essere a leccarsi le ferite e pronta a colpire.
Ogni giorno diventava sempre più forte, spingendo contro la maschera che mi faceva male. Poi finalmente la maschera è saltata.
La Me ha ruggito trionfante, riducendo la maschera in brandelli, fino a renderla un mucchio irriconoscibile.
Come una tigre, è tornata all'assalto con gli artigli e le zanne affilati.
Solo che c'è un piccolo inconveniente per voi: il dolore non la scalfisce più perché questa nuova Me ha smesso di avere paura.
Affronta tutti i suoi nemici con grinta, non curandosi delle vittorie e delle sue sconfitte.
Quello che conta è lottare, lottare per difendersi e per conquistare.
Questo la Me l'ha capito, e non potete più fare nulla per fermarla.
La Bestia si è risvegliata.