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Autore: rekichan    04/01/2009    36 recensioni
Ancora una volta, l’uscita di Naruto pone fine alla discussione tra i due vampiri.Sasuke e Neji si scambiano un’occhiata tra il preoccupato, il rassegnato e il disgustato.
«Vedila come ti pare, Hyuuga, ma io quello non lo mordo.»
[Parodia su Twilight]
Genere: Parodia, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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La vita scorre tranquilla a Konoha, piccola e soleggiata cittadina del Paese del Fuoco

A Edward (Aya),

Bella (Chiara),

Emmett (Gabriele),

Alice/Esme (Francesca)

Perché noi siamo vampiri seri.

E

Ad Ainsel,

Kei_saiyu,

Rei_murai,

Mika-Mika

Perché lo sappiamo tutte che le sostanze luminescenti delle figurine che brillano al buio sono fatte con melanina di vampiro.

Utilizzo:

- Da assumere in momenti di forte depressione.

- Fanfiction da uso esterno, se i sintomi persistono, consultate il vostro neurologo.

Controindicazioni:

- Può causare mal di pancia; esplosione di neuroni ed eruzioni cutanee.

- Se assunta a dosi eccessive, genera dipendenza.

- Non consumare durante i pasti.

- Da non assumere se siete fan sfegatati di Twilight e pensate che i vampiri brillino al sole e mangino puma.

Io quello non lo mordo

La vita scorre tranquilla a Konoha, piccola e soleggiata cittadina del Paese del Fuoco.

Gli uccellini cinguettano tranquilli; il sole splende alto nel cielo e Naruto Uzumaki, giovane diciassettenne, esce in quel momento dal suo ristorante preferito, Ichiraku ramen, satollo e ben disposto verso gli esseri umani, gli animali, le piante e perfino verso lo stormo di piccioni che, puntualmente, defeca sulla sua maglietta mentre rientra a casa.

Il che richiede un certo stoicismo. O la pace totale dei sensi, come in questo caso.

Lo stato di beatitudine continua finché, una volta digerito, non si rende conto di aver fatto tardi: le prime ombre cupe della notte tinteggiano il cielo; i raggi del sole al tramonto si riflettono sulle rossastre nubi ove spiccano stormi d’uccelli neri com’esuli pensieri nel vespero migrar.

Insomma, si sta facendo buio e lui deve ripercorrere tutta la città a piedi per rientrare nella sua casetta sicura dove, ad attenderlo, c’era una grande ciotola di ramen precotto; un pezzo di pecorino avanzato e quel meraviglioso libro che doveva assolutamente finire per la tredicesima volta.

Così, si incammina, ignaro del pericolo che incombe su di lui.

Passeggia allegramente per i viottoli oscuri (e assolutamente poco illuminati) di Konoha, quando accade.

Due figure, dai movimenti sinuosi e predatori, lo braccano nel vicolo. Il povero Uzumaki si ritrova immobilizzato, con un paio di affilati canini pronti a conficcarsi nella sua giugulare esposta.

Ora, cosa fa un ragazzo sano di mente, in una situazione del genere?

Urla? Piange? Supplica? Implora i due vampiri di lasciarlo in vita?

O resterebbe a guardare, impotente e shockato, mentre gli abitanti della notte fanno man bassa del suo sangue?

Ovviamente no. bensì esordisce, con tono particolarmente esaltato:

«Siete due vampiri!»

I due ragazzi si fissano nella penombra, visibilmente stupiti.

Il vampiro occupato a tener bloccati i polsi di Naruto, sospira esasperato. L’altro, pronto ad affondare i denti, rimane talmente sconcertato da chiudere la bocca.

«La tua capacità intuitiva mi lascia basito.»

Commenta quello che sembra il più anziano dei due, lasciandolo andare.

La sua figura pallida si staglia contro la bianca luce della luna piena. Naruto riesce a distinguerlo nella penombra: i lisci capelli castani, stretti in una coda bassa, ricadono morbidi e perfetti lungo la schiena; gli occhi chiarissimi spiccano come perle nell’oscurità.

Più ombroso è l’altro ragazzo che, adesso, gli si è affiancato. Ha i capelli corti; i lineamenti delicati e due grandi occhi rossi per la sete imminente.

La punta dei canini spunta appena dalle labbra socchiuse. Pare affamato e Naruto fiuta il pericolo.

Sa che è inutile scappare. Lo raggiungerebbero. È inutile fuggire: sono nati per essere predatori di uomini e hanno tutti gli strumenti per raggiungerlo e ucciderlo rapidamente.

E poi…

«Oddio! Oddio! Voglio una foto!»

… chi ha intenzione di farlo?

«Una… una foto?»

Il vampiro più giovane si volta sconcertato verso il più grande. Si scambiano un’occhiata a dir poco sconvolta, poi il ragazzo dai capelli lunghi scuote il capo, esasperato.

«Certo che gli imbecilli li attiri come le mosche al miele Sasuke.»

«Mica lo faccio apposta.»

«Ah, no? Prima quella psicopatica con gli occhiali! Ora questo qui che ci chiede una foto!»

«Beh, però è carino.»

Commenta il vampiro, lanciando un’occhiata d’apprezzamento all’umano che fruga nelle proprie tasche alla ricerca sfrenata di un cellulare con cui scattare la foto.

«Sasuke, la cena non deve essere carina! Deve avere un collo e tanto sangue! Non un bel culo.»

«Non sai unire l’utile al dilettevole, Hyuuga.»

Nel frattempo, Naruto spasima per scattare la foto. Saltella sul posto; gli occhi azzurri sgranati e il volto gioioso.

Neji sospira. Si passa la mano tra i fluenti capelli castani con movimento aggraziato, indi si rivolge al ragazzo che continua a urlare: «Fotofotofotofoto!»

«Caro ragazzo…»

«Naruto, piacere.»

Altro sospiro.

«Neji Hyuuga. Dunque, Naruto… mi sa che tu non hai ben chiara una cosa…»

«Oh, lo so che siete due vampiri!»

Afferma il ragazzo, più che lieto di mostrare ai suoi nuovi migliori amici le sue conoscenze sulla loro razza.

«Ecco. E questo non ti suggerisce nulla?»

«Sì! Che adesso diventeremo grandi amici, mi porterete a casa vostra e mi presenterete alla vostra famiglia di vampiri.»

«Naturalmente… no. - Commenta Sasuke, intervenendo nella discussione. – Anzi, ora l’unica cosa che conoscerai sarà il nostro stomaco.»

«Oh, sei così carino quando scherzi! – ride Naruto – So benissimo che non mi mangereste mai, perché voi siete vampiri vegetariani e vi nutrite di orsi e puma!»

I due vampiri fissano l’umano, sconvolti da cotanta idiozia.

Ora, fino a prova contraria, anche se avessero mangiato orsi e puma, come sosteneva quel folle, non sarebbero stati comunque vegetariani: sempre di sangue si trattava.

Ma poi… dove avrebbero trovato orsi e puma in una cittadina di pianura? Dove?

Inoltre… perché quel umano continuava ad esaltarsi? Perché non era terrorizzato?

Eppure era in pericolo di vita. Ok, non tanto quanto come ai concerti dei Tokio Hotel quando la band minaccia di cominciare a suonare, ma ci si avvicinava molto.

«I nostri denti ti sembrano quelli di una mucca, per caso?»

Freccia Neji. Sasuke lo fissa: sa che lo Hyuuga sta per perdere la testa. Non che sia una novità, ma è sempre meglio fermarlo prima: sa quanto sia fragile il suo sistema nervoso e quello… quello è davvero troppo.

Può quasi scorgere la venetta pulsante sulla tempia dell’amico. Lo studia attentamente, pronto ad intervenire, quando scorge un paio di occhi azzurri sgranati che lo fissano adorante.

«E’ vero che mangiate puma?»

Domanda. Sasuke deglutisce.

«Non mi risulta.»

«Eppure la Rice non metteva in giro certe stronzate.»

Commenta Neji, appena ritornato dall’appuntamento tra la sua fronte e il muro (ha vinto la fronte).

«Io l’avevo detto agli Antichi di non passare i diritti alla Meyer.»

«Già.»

«Che poi non è che ci abbiano fatto tanto bella figura loro nei suoi libri, eh!»

«Esat… - Neji si blocca. Fissa Sasuke, improvvisamente terrorizzato. – E tu come fai a saperlo?»

Sasuke scosta lo sguardo, facendo il vago.

Un brutto presentimento attraversa la spina dorsale di Neji.

Non può essere vero. Non può…

«Tu li hai letti?»

«Oh, guarda! Un asino che vola!»

Esclama l’Uchiha, indicando in alto. Naruto alza lo sguardo.

«Dove? Io non vedo niente.»

«Uchiha! Gli asini che volano non esistono!»

«Esistiamo noi, perché non possono esistere gli asini che volano?»

«Sasuke… Ti chiami Sasuke, vero? – chiede Naruto, tirando la maglietta blu del ragazzo – Dov’è? Io non lo vedo…»

Neji e Sasuke interrompono la propria discussione, trovandosi a chiedersi se quell’umano ci è o ci fa. E se ci fa è da eliminare.

«Sasuke, se non lo ammazzi tu ci penso io.»

Sibila lo Hyuuga, fulminando con lo sguardo il vampiro.

Questi sospira, sbuffa. Alla fine, esasperato, si avvicina a Naruto.

«Sta buono, ok? È solo un morsetto. Non ti farà male…»

«Oh che emozione! Mi vuoi tramutare in vampiro per trascorrere con te l’eternità? Troppo gentile, ma non pensi di correre un po’ troppo? In fondo ci siamo appena conosc…»

«Sasuke, muoviti

La voce di Neji sovrasta il brulicante discorrere senza senso di Naruto.

Sasuke si blocca, sovrappensiero.

«Stavo pensando…»

«Non farlo.»

«Ma…»

«Ti devo ricordare l’ultima volta cosa è successo?»

Sasuke sospira. Lo Hyuuga avrebbe mai smesso di rinfacciargli quell’episodio? Certo, aveva sbagliato, ma gli era sembrata una così buona idea a quei tempi tenere qualche umano in casa per la cena.

Che ne sapeva lui che Tenten era una cacciatrice di vampiri professionista? Gli era sembrata una ragazza così tranquilla e posata. E poi non ci vedeva niente di male in una simpatica fanciulla che gli chiedeva se poteva far loro da self service.

Peccato che la suddetta fanciulla avesse tentato di ucciderli. Anzi, ci era riuscita.

Sospirò, ricordando la brutta fine del loro compagno, bruciato alla luce del sole.

«Povero Lee.»

Neji asserì gravemente, in segno di condoglianze.

«Comunque… secondo te la stupidità è contagiosa?»

«Non ti preoccupare, non si noterà la differenza.»

«Il tuo sarcasmo non mi tocca, Hyuuga.»

«Ti toccherà un mio calcio se non ti sbrighi a farlo fuori.»

«Oh, che carini! Discutete per amor mio! Quindi tu, Neji, sei un licantropo?»

Ancora una volta, l’uscita di Naruto pone fine alla discussione tra i due vampiri.

Sasuke e Neji si scambiano un’occhiata tra il preoccupato, il rassegnato e il disgustato.

«Vedila come ti pare, Hyuuga, ma io quello non lo mordo

«Neanche io

«Sasuke! Già siamo a questo punto? Non mi vuoi mordere perché temi che trasformandomi in vampiro io perda per sempre la mia anima? Oh, sei così dolce!»

I due avvenenti-e-sensuali-vampiri-un-po’-meno-fashion-degli-altri-perché-non-brillano-al-sole, rabbrividiscono. A Sasuke passa completamente la fame; Neji tranquillizza i propri capelli, supplicandoli di non farsi venire le doppie punte a causa di quell’essere umano dal Q.I. di un paramecio. Senza offesa per i parameci, ovviamente.

«Sasuke, cosa sta blaterando? Cosa?»

Chiede, impaurito e terrorizzato, nascondendosi dietro l’Uchiha.

«Penso… penso che…»

«Ti ho già detto di non farlo!»

«Vuoi capirci qualcosa o preferisci continuare a nasconderti come una ragazzina dietro di me, Hyuuga?»

Sbotta Sasuke, infastidito da tale mancanza di fiducia nei suoi confronti.

Punto sull’orgoglio, Neji decide che, per una volta, può anche fidarsi dei neuroni vaganti dell’Uchiha. Sempre che ne abbia ancora. Al massimo gli sentirà sparare qualche scemenza.

Il problema è la propria capacità di sopportazione: non sa a quante cavolate resisterà, ancora.

«Parla.»

Accetta, infine.

«Ok. Penso che…»

«Sasuke, per favore. I miei nervi non reggono a sentirti pronunciare quella parola. Mi ricordo ancora di Tenten, sai?»

«Solo perché ha tentato di ucciderci…»

«A te ha tentato di ucciderti. A me ha tentato di stuprarmi. E non è stato piacevole.»

«Dettagli.»

«Comunque, potresti evitare il verbo: “pensare”, per favore? Perlomeno se il soggetto sei tu.»

Sasuke sbuffa, infastidito. Incrocia le braccia, mette su un po’ di broncio. Naruto gli si avvicina per confortarlo.

Scatta. Si ritrae: Naruto gli ha preso il braccio e non si stacca.

«Neji! – urla Sasuke, allarmato – Scollalo! Scollalo!»

«Io non lo tocco! Non lo tocco! – grida Neji, allontanandosi impaurito – Metti che si diffonde per contatto?»

«Appunto! Aiutami!»

«Mors tua, vita mea.»

«Ragazzi non c’è bisogno che litighiate per me…»

«AAAAAAAAAAAAAARGH!»

In preda al terrore più puro, paragonabile solo a quello suscitato dalla visione di Michael Jackson esposto al sole, Sasuke sbatte il braccio – e, di conseguenza, Naruto – contro il muro.

Finalmente, il ragazzo molla la presa. Se potesse respirare, in questo momento l’Uchiha sarebbe senza fiato. Sua fortuna, l’essere già morti porta con sé considerevoli vantaggi, quali supervelocità, superforza, supervista…

E, soprattutto, niente kryptonite. Meglio di così. Certo, l’aglio può risultare un po’ fastidioso, ma sfido chiunque ad avvicinarsi ad una persona che lo ha mangiato senza accusarne.

Insomma, resistergli sarebbe inumano, non il contrario.

«L’hai messo K.O.?»

Domanda Neji, indietreggiando di qualche passo.

Sasuke annuisce.

«Pensi sia morto?»

«Non penso ci arresteranno per omissione di soccorso.»

«Già. Al massimo ci faranno un monumento.»

«Però…»

Lo Hyuuga lancia un’occhiata a Sasuke; negli occhi rossi dell’amico riesce a scorgere gli effetti di quel fenomeno malsano che è il pensiero.

«Sasuke, ti ho già detto che ti fa male…»

«Ho avuto un’idea.»

«Di male in peggio. Siamo già allo stadio finale. – mormora – Non lo vorrai trasformare, vero

«Mi credi scemo?»

«Sinceramente… sì.»

«Hyuuga, perché non mangiarlo? Almeno ci assicuriamo che è morto definitivamente. E poi io ho ancora fame.»

Neji tace. Sgrana gli occhi cerulei, sconvolto.

Per una volta, il ragionamento di Sasuke pare sensato. Anzi! Molto, sensato. Perfino intelligente.

Non fosse per un piccolo, irrilevante e assolutamente trascurabile particolare…

«...chi si avvicina per primo?»

I due lanciano un’occhiata al corpo di Naruto, esamine sull’asfalto.

Sembra perfino innocuo.

Finché non vedono le dita muoversi.

A quel punto, l’unica soluzione è la fuga.

Quali colombe dal disio chiamate,

com l’ale alzate e tese al dolce nido

vengon per l’aere dal voler portate…

[Divina Commedia; Inferno V]

Note dell’autrice

Penso che questa cosa mi porterà via un sacco di tempo, ma mi ci voleva.

Insomma, non potevo lasciarmi scivolar via il fenomeno Twilight dalle mani, no?

E poi Neji e Sasuke… mi diverte troppo accoppiarli nelle storie comiche: sembrano fatti apposta!

Beh, spero sia stata sorpresa gradita.

L’idea mi è nata leggendo: Twilight – The Movie di Monia85, un capolavoro che consiglio davvero a tutti perché è g-e-n-i-a-l-e.

A presto,

rekichan.

Ad uso e consumo esclusivo dei fan seri della Meyer

Prima di dire qualsiasi cosa: ho letto tutti i libri, quindi non parlo per sentito dire. No, sapete, per evitare qualche fungirl esaltata che mi accusa di: “Parlar male di cose che non conosco.”

Li ho letti e anche più volte. Mi hanno fatta ridere come una dannata perché quella non può essere un’opera seria. Davvero.

Diciamo che li apprezzo come libri comici, ma per il resto…

Ah, ho anche visto il film e la “splendida” interpretazione dell’attrice cui era stato affidato il ruolo di Bella, nonché quella trama così ricca e intensa di eventi.

Per favore, risparmiatemi gli attacchi: io questa cosa l’ho scritta per ridere.

E sì: a dimostrazione di ciò, ho utilizzato proprio i miei personaggi preferiti per assegnargli il “ruolo” di Bella (Naruto) ed Edward (Sasuke). Insomma, pensate che mi diverta a vederli conciati così?

Ovviamente sì.

Quindi, ad uso e consumo esclusivo dei fan di Twilight, facciamo a metà e metà: voi ci mettere il vostro capolavoro letterario, io ci metto i miei personaggi preferiti e ci facciamo qualche risata tutti insieme^___^.

   
 
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