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Autore: kamy    22/05/2015    1 recensioni
[DBNA].
[Successivo alla fanfiction La morte di Kamy].
Due giovani saiyan si possono innamorare agl'inferi?
Elly, Aedon e sua moglie appartengono a lTheBlueMusketeer. Reghina appartiene a Vegeta4ever.
(Remake di Nameck).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.



Cap.1 I principi non cadono dal cielo

“Non ce la faccio più a stare rinchiusa nel castello della cittadella” si lamentò Kamhara. Incrociò le braccia e sbuffò un paio di volte, piegando di lato il capo. I suoi lunghi capelli rossi le ondeggiavano intorno al viso e dimenava la coda rosa. Naly si passò la mano tra i capelli neri e socchiuse gli occhi, leccandosi le labbra.

“Oggi non devi controllare la principessina Veki?” chiese. Le iridi di Kamy divennero da castane ad azzurre, facendosi liquide.

“Non verrei mai meno ai miei compiti. Oggi ci pensa Pamela a tutelare la principessa e la sua serva Lory” ribatté la saiyan. Dimenò più velocemente la coda, la cui peluria rosa si gonfiò oscillando mossa dal vento. Saltò sulla cima del parapetto che divideva la città dal deserto degl’inferi, la luce rosso sangue del sole di quel luogo si rifletteva sulla sua battle suit candida.

“È pericoloso. Lo sai che da dopo la faccenda Janenmba spesso anche gli altri spiriti maligni sono corporei” si lamentò Naly. Kamy le sorrise, i suoi occhi brillavano di riflessi cerulei.

“Faccio solo un giro e torno presto. Non c’è neanche bisogno che lo dici a mio fratello Turles e men che meno a Radish” disse. Negò con l’indice e sorrise, mostrando i denti candidi. Si batté la mano inguantata sopra il petto, facendo risuonare il pezzo di sopra dell’armatura.

“Niente spaventa Kamhara Bardackdaughter” si vantò. Naly si morse l’interno guancia e sbuffò dalle narici.

“Ha ragione il mio amato Turles, quando ti metti in testa qualcosa niente ti dissuade, guardiana della cittadella spericolata” brontolò. Kamy ridacchiò e saltò all’indietro, atterrando nel terreno rosso sabbioso.

******

Un candido cigno a due teste planò dolcemente sopra la superficie vermiglia del lago di sangue, la sua figura candida faceva contrasto con il cielo color sangue. Si adagiò sul pelo dell’acqua e con i lunghi becchi, iniziò a pulirsi le piume soffici. Una mano coperta da un guanto uscì dal pelo del lago, afferrando una zampa palmata della creatura. L’animale lanciò un verso stridulo ed iniziò a sbattere le ali forsennatamente, le piume cadevano nel sangue e affondavano. La figura sconosciuta sotto il pelo dell’acqua lo stava trascinando, il cigno gigantesco spiccò il volo con lo sconosciuto attaccato alla zampa. Il giovane che si teneva all’animale si stringeva con entrambe le braccia, nonostante fosse semi-incosciente, la testa gli ricadeva in avanti e il suo volto era coperto da dei capelli neri dalle ciocche larghe tre dita. La sua capigliatura era piegata in avanti e i suoi vestiti, come i suoi capelli, gocciolavano dense gocce di sangue. Il cigno dimenò più velocemente la zampa, riuscendola a sganciare dalle braccia del passeggero. Il giovane precipitò con le braccia aperte.

******

Kamy raggiunse uno spiazzo dove l’erba era vermiglia, alle spalle di una delle montagne di metallo formate da una serie di spuntoni aguzzi. Passò oltre un grande albero su cui svettavano una serie di pomi dorati. Diede un calcio ad una pietra, un rivolo di sudore le scese lungo la pelle rosea e si deterse le labbra secche con la lingua. Sbadigliò, si massaggiò il collo ed espirò dalle narici.

“Chissà cosa fa ora Vegeta” bisbigliò. Raggiunse una roccia grossa due teste e vi si sedette. Incrociò le braccia sotto il seno e alzò il capo, guardando il cielo azzurro.

“Dovrei smettere di pensarci. In fondo i principi mica cadono dal cielo …” borbottò. Vide un’ombra sfrecciarle davanti e il ragazzo si abbatté al suolo, creando una voragine con un tonfo. Kamy saltò all’indietro sgranando gli occhi, il battito cardiaco le accelerò. Si avvicinò al ragazzo incosciente a terra e gli s’inginocchiò accanto.

“A… assomiglia al principe” sussurrò. Gli mise una mano sulla spalla e lo sentì mugolare.

“Z… Zarbon… me la… pagherai…” biascicò nell’incoscienza il giovane. Aveva una ferita al fianco profonda una mano da cui usciva del sangue copioso.

“Zarbon?” si domandò Kamy, caricandoselo in spalla.

  
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