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Autore: Giuly Frost    22/05/2015    6 recensioni
''Più che altro è quello albino che mi fa un po' paura: è il più grande, avrà almeno dieci anni. La bambina che lo accompagna continua a chiamarlo e a trascinarlo avanti e indietro e, per quanto lui non sembri troppo felice, si lascia portare in giro con rassegnazione mentre il loro amichetto li segue. Io e la bambina di prima restiamo sedute sulle sedie a guardarli: sono così buffi!''
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Purple, Guy
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Hanno aperto una pizzeria proprio a qualche metro da casa mia, e non vedo l'ora di andarci! La mamma ha detto che ci saranno anche dei robot che mi faranno divertire, anche se non ha detto i nomi.
Sono quasi le quattro, per fortuna ho finito con i compiti. Mi metto il cappotto ed esco salutando il papà: sono grande e la pizzeria è in fondo alla strada, posso arrivarci da sola.
All'inizio, quando vado alla porta, è tutto buio, ma una volta aperto vedo altri quattro bambini... Allora il locale è aperto!
Mi notano quasi subito e mi salutano allegri presentandosi.
Uno, quello con i capelli bianchi -mi fa un po' ridere, sembra già vecchio!- si chiama Gyber, i bambini che lo accompagnano sono Dolly e Dz, l'ultima è Corvina.
Sembrano tutti simpatici.
Più che altro è quello albino che mi fa un po' paura: è il più grande, avrà almeno dieci anni. La bambina che lo accompagna continua a chiamarlo e a trascinarlo avanti e indietro e, per quanto lui non sembri troppo felice, si lascia portare in giro con rassegnazione mentre il loro amichetto li segue. Io e la bambina di prima restiamo sedute sulle sedie a guardarli: sono così buffi!
Dolly non fa' altro che muoversi portandosi dietro Gyber, mentre Dz gli trotterella dietro.
Guardo l'orologio -ho otto anni, so farlo!- e vedo che sono quasi le quattro mezza... Ma dei robot e della pizza nemmeno l'ombra!
Lo facci notare anche agli altri, e lo stomaco di Gyber inizia a brontolare. Lui sembra un po' arrabbiato, era venuto per quei fantomatici pupazzi parlanti... Ma non c'è nulla di quanto promesso.
Proprio mentre ci dirigiamo delusi verso la porta, qualcuno ci ferma; ci voltiamo e... Uao!!
E' uno dei robot! Sembra Freddy, l'orso del manifesto, solo che è tutto dorato: quanto è bello!!!
Gyber sembra a sua volta affscinato, così come tutti i miei nuovi amici, e il robot inizia a parlare: ci chiede scusa per l'attesa e dice che nell'altra stanza c'è un'enorme torta ad attenderci.
Noi subito corriamo nerso la camera, euforici, ma... Non c'è niente!
Ci voltiamo verso Freddy-Dorato per capire che succede, ma quando lo vedo strillo: si è tolto la testa! E' una persona!
''Non abbiate paura, bambini. Sono io.''
Fa' paura, ha gli occhi iniettati di sangue, sorride come un pazzo, e si avvicina sempre di più.
A quel punto noto il particolare più spaventoso di tutti: ha in mano un coltello, affilatissimo a luccicante.
Io, Dolly e Corvina chiamiamo aiuto, mentre Dz e Gyber ci vengono davanti: li richiamo, che vogliono fare?! Quel folle ha un coltello!
Loro però ci dicono di scappare, ma l'uomo blocca la porta.
Io fuggo in un angolo terrorizzata, vedo l'uomo prendere i miei amici uno ad uno... Poi si dirige verso il mio nascondiglio e mi vede.
''Ma guarda chi c'è! Ti ho già detto che non devi avere paura: sono io.''
Non posso dire niente, perchè mi afferra. Dopo diventa tutto rosso.

Apro gli occhi a fatica, mi fa male la testa, non riesco a muovermi.
In quel momento vedo i robot davanti a me.
Vorrei urlare, ma non ci riesco. Sono loro a parlare.
L'orso mi spiega tutto: lui è Gyber. La strana papera invece è Corvina, Dz è diventato il coniglio viola e Dolly la volpe. 
Si sono svegliati già in quei corpi, prima di me, e hanno visto che io non avevo un costume.
Qui Gyber diventa un po' scuro: dice che non c'era nessun robot in cui mettermi, e... Non riesce a continuare.
Muovo debolmente la testa, e vedo.
Sono nel costume dell'assassino.
Ma questo Freddy dorato è tutto rotto, è a terra, seduto, sembra avere tantissimi anni.
E' Dolly a continuare: il pazo ha rotto il Freddy dorato: la scatola vocale è rotta, e non potrò più parlare, ma posso muovermi, anche se a fatica.
Faccio un tentativo: è vero, mi muovo, ma è uno sforzo enorme.
Alla fine mi trascino nelle cucine, gli altri mi seguono: sento... Sento quasi di conoscere questo posto.
Mi metto in un angolo, nella stessa posa di prima.
Loro mi fissano, sanno che non posso parlare, e dopo poco se ne vanno.
Mi hanno salvata, ma ora sono solo un rottame, e mi hanno pure lasciato sola. Presto verranno a buttarmi via...
Non è giusto, voglio la mia mammma! Voglio tornare a casa!
Io non ho mai fatto niente di male... Perchè sono qui?!
 
''Alone and afraid, 
 For oh, so long...
 Wondering what
 Did we do wrong?''



Angolo disgraziata autrice
Morale: sono masochista XD
Spero che gli autori che ho citato (Lord Gyber, Dolly_Senpai, _corvina_ e Donatozzilla) non se la prendano per averli fatti crepare ^^'' e che gli vedano bene i ruoli... CHissà, un giorno potrei continuare 'sta storia... Vabbe', spero che vi sia piaciuta! A presto ;D

P.S.: Gyber, sta' tranquillo che non sei vecchio XD  
(voglio bene a tutti XD)
  
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