Venne svegliata dal rumore di un allarme, aprì gli occhi e vide illuminato il simbolo di allacciare le cinture, l'aereo sarebbe atterrato presto. Si tirò su e allacciò la cintura. Era così nervosa, aveva risparmiato i soldi per mesi, e ora stava davvero andando a Seoul, in effetti il viaggio era alla fine, ancora pochi minuti e la sua nuova vita avrebbe potuto cominciare.

Il suo passato non era molto luminoso, in effetti, era sempre stato cupo e triste. Ma un giorno, la sua vita cambiò, un nuovo gruppo di ragazzi debuttò, EXO si chiamavano, e lei si innamorò di un ragazzo, ne era così innamorata da riuscire a dire addio a tutto solo per cominciare una nuova vita nel Sud Corea.

E il giorno era arrivato, era nervosa da morire, ma era forte, ce la poteva fare, poteva fare tutto, e il pensiero di vederlo era abbastanza per farle dimenticare la paura.

Nel momento in cui l'aereo atterrò corse a prendere i bagagli, fuori la stava aspettando una sua amica, era andata li prima di lei solamente per trovare un posto dove vivere e un lavoro, così che Nana sarebbe potuta andare li anche lei.

''com'è andato il volo?'' chiese Gen, questo era il suo nome

''bene, ho dormito per quasi tutto il tempo'' rispose Nana

armeggiarono un po' per prendere su le valigie e poi si diressero nei sobborghi di Seoul dove si trovava il loro appartamento. Era un buon vicinato, nonostante il fatto che fosse lontano dal centro della città.

Non era poi così grande, ma andava benissimo per due persone, c'era una cucina, il salotto, due camere da letto e un bagno.

Nana corse subito in camera sua, il volo era stato così lungo e stancante, l'unica cosa che voleva era dormire per togliersi tutta la stanchezza. Il giorno seguente sarebbe stato pieno, doveva trovare presto un lavoro, aveva risparmiato abbastanza soldi per un mese o poco più, ma doveva lavorare per vivere, Gen aveva organizzato un colloquio al bar dove lavorava, sarebbe stato perfetto se fosse stata assunta li, perché era vicino alla SM, la casa discografica dove gli EXO vivevano e lavoravano.

Il sonno venne presto e lei sognò ancora di lui, era sempre lo stesso sogno, un mano intrecciata con la sua, una passeggiata sull'Han River di sera, sempre lo stesso sogno che sembrava così vero a lei.

Il giorno dopo si svegliò e fece la sua solita routine mattutina, un caffè e poi si lavò il viso e i denti, una doccia veloce e subito dopo si vestì.

''andrà tutto bene, credimi, il capo è una persona gentile, gli piacerai'' Gen cercava di rassicurarla mentre camminavano verso il bar

''lo spero davvero, voglio fare una bella impressione, lo sai quanto sia importante per me trovare un lavoro'' disse triste Nana, sospirò per la millesima volta quella mattina e cercò di credere nelle parole dette da Gen.

La camminata fu piuttosto lunga, almeno un'ora, ma questo diede a Nana la possibilità di rilassarsi un po' dai suoi cattivi pensieri.

Arrivarono, l'entrata era così carina, mandò sentimenti positivi a Nana, era fiduciosa, avrebbe fatto una buona impressione al capo, e come aveva detto Gen, se davvero lui era una brava persona, non ci sarebbero stati problemi. E lui era davvero una bella persona, era stato così gentile con lei, provò le sue abilità nel momento in cui mise l'uniforme, e fece tutto benissimo. Era stata assunta, non ci poteva credere all'inizio, il primo vero giorno a Seoul e aveva trovato lavoro, e il lavoro che stava sognando ormai da un mese a questa parte, vicino a dove abitava l'amore della sua vita, era così felice.

Otto ore dopo aveva finito il turno e assieme a Gen stava di nuovo tornando a casa, parlavano così velocemente che non notarono un gruppetto di ragazzi, uno di loro così alto che spiccava in mezzo alla folla, quel ragazzo guardava curioso Nana, ma lei non ci fece caso, era occupata a parlare con Gen di quanto fosse felice già nel suo primo giorno, il gruppo di ragazzi entrò nel bar e sparì dalla vista.

Meno di un'ora ed erano a casa, una doccia veloce e un riposino, dopo cena si erano organizzate per uscire quella sera, per celebrare l'arrivo di Nana a Seoul, e per il trovato lavoro, avevano un'altra ragione per celebrare.

Mangiarono la cena in velocità, del semplice ramen istantaneo e poi dei vestiti stravaganti addosso ed erano pronte per uscire a festeggiare. Gen portò Nana in qualche club di cui era venuta a conoscenza, si divertirono così tanto, ma Nana pensava così tanto al su innamorato che perse quasi tutta la serata a pensarci. Ma riuscì a divertirsi nonostante tutto.

Quando tornarono a casa, non poi così tardi, dovevano lavorare il giorno dopo, Nana era nel suo letto, pensava di nuovo, quella era l'unica cosa che le riusciva di fare in questi giorni, era finalmente qui, a Seoul, dove viveva il suo innamorato, lei lavorava di fianco a dove lui viveva e lavorava, non poteva aspettare di vederlo di persona, sperava che sarebbe successo presto, e con quel pensiero, il sonno ebbe la meglio e lei era di nuovo sull'Han River con lui, ma questa notte quel sogno era così vicino come non mai.