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Autore: happley    25/05/2015    0 recensioni
Ranma 1/2 au! | Genderswap!Miyuki | Miyuki/Sawamura
Sawamura Eijun è entrato nella Scuola di Arti Marziali di Isashiki Jun per imparare e perfezionare le sue capacità di combattimento e ora vive nel suo dojo insieme a Isashiki e ai fratelli Kominato. La sua vita verrà sconvolta quando sarà costretto a fidanzarsi con una ragazza sconosciuta... che in realtà è un ragazzo?!
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«Smettila di pensare così forte, Bakamura, ti si fonderà il cervello» sbottò Miyuki con un sorriso ironico. Eijun già lo detestava. E qualcuno doveva ancora spiegargli perché l’altro allievo di Yuki-senpai si era trasformato in una specie di gigantesco peluche.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Eijun Sawamura, Kazuya Miyuki, Satoru Furuya
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Run as fast as you can

 
«Ho saputo che un mio… vecchio amico» (il volto di Jun-san si distorse in una smorfia, come se avesse appena ingoiato un limone) «arriverà in città in compagnia di due suoi allievi. Anche lui è a capo di un dojo e come noi ha difficoltà finanziarie, quindi abbiamo deciso di fare un esperimento ed unire le due scuole. Uno di voi dovrà sposare la sua allieva, quindi… Cazzo, non posso credere di stare per dirlo… Sawamura, ti affidiamo il futuro di questo dojo.»
Eijun ricambiò lo sguardo di Jun, confuso – sembrava che gli fosse sfuggita del tutto la direzione in cui stava andando il discorso. Haruichi intervenne, bisbigliandogli all’orecchio qualcosa, e dopo un paio di secondi Eijun schizzò in piedi urlando.
«COSA?! S-S-S-SPOSAR-» si strozzò sulla parola e non riuscì a continuare. «Perché devo farlo io?! Spitz-senpai, non dovresti essere tu il capo del dojo?!»
«Appunto, io sono il capo e io faccio le decisioni» sbuffò Jun, fulminandolo con gli occhi, quasi a volerlo sfidare a replicare. Eijun boccheggiò, incredulo, e si girò verso Ryosuke.
«Nii-san…» disse, implorante, ma l’altro scosse il capo.
«Io certo non ho intenzione di sposarmi… e non vorrai certo suggerire che lo faccia Haruichi, vero?» rispose Ryosuke, sorrise, e con questo chiuse la discussione (non sapeva come sarebbe finita questa vicenda, ma avrebbe ucciso chiunque avesse provato a toccare suo fratello. E poi, osservare da fuori, come un semplice spettatore, si prospettava più divertente).
Eijun frugò disperatamente nella testa alla ricerca di un buon motivo per rifiutare, alla fine crollò sconfitto sul pavimento e abbracciò Haruichi frignando.
«Harucchi, salvami tu! Non posso sposarmi, sono ancora così giovane!» gridò, scoraggiato. «Devo ancora finire il liceo! Non posso occuparmi di un figlio, i miei voti scenderebbero troppo!»
«Oh, di questo non dovresti preoccuparti» commentò Ryosuke. «È impossibile che tu prenda voti più bassi di quelli che hai di solito.»
Eijun lo guardò per un momento, poi si tuffò di nuovo nelle braccia di Haruichi.
«Sono finito! La mia vita è un disastro… un assoluto, completo disastro!»
 
×××
 
«Sawamura, smetti di fare la checca e sii un vero uomo!»
«No, no, no, Spitz-senpai, non voglio!»
«Non chiamarmi Spitz-senpai, piccolo bastardo!»
Eijun, nascosto dietro alla trave alla quale si era disperatamente artigliato per impedire a Jun di trascinarlo nel soggiorno, si riempì di orrore vedendo che gli ospiti stavano arrivando lungo il vialetto. In testa al gruppetto, formato da solo tre persone, c’era un uomo con uno sguardo fiero, così intenso da dare i brividi; seguiva un ragazzo alto e dall’aria stanca (anche troppo; pareva che stesse per addormentarsi in piedi, o sciogliersi per il caldo) ed infine l’allieva di cui tanto si era parlato in quei due giorni.
Jun approfittò del momento di distrazione di Eijun e con un calcio ben assestato nella schiena lo fece ruzzolare in avanti; il ragazzo fu costretto a lasciare l’amata trave e si trovò faccia a faccia con la sua futura sposa.
Due occhi nocciola lo fissavano sorpresi dietro le lenti di un paio d’occhiali. La ragazza aveva lunghi capelli castani che le cadevano sulle spalle e le braccia incrociate sotto il seno prosperoso. Eijun non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, neanche dopo aver realizzato di essere arrossito. Il viso gli stava andando a fuoco e di colpo si trovò a desiderare che la terra si aprisse sotto i suoi piedi per inghiottirlo. Rimasero a fissarsi ancora per un po’, poi la ragazza gli mise una mano sulla fronte e lo spinse via, facendolo barcollare all’indietro.
«Tu… sei troppo vicino, stupido» disse, sospirò. «Che faccia da idiota» commentò sottovoce, come se stesse parlando tra sé e sé, ma al tempo stesso volesse essere sentita.
Eijun avvampò e rispose immediatamente alla provocazione.
«A chi hai dato dell’idiota?! No, aspetta, mi hai anche chiamato stupido!»
La ragazza rise e, davvero, decisamente Eijun non avrebbe dovuto pensare che fosse carina o che la sua voce fosse melodiosa, perché lei si stava palesemente prendendo gioco di lui. E si erano appena conosciuti.
Come pensava, la sua vita era proprio destinata a far schifo.
 
×××
 
Non sapeva come fosse successo, ma quando Eijun aveva aperto la porta del bagno, desideroso di una doccia fredda per schiarirsi le idee, si era trovato di fronte ad un ragazzo.
Un ragazzo sconosciuto, con una muscolatura tonica e perfetta, e soprattutto nudo.
Entrambi rimasero pietrificati a fissarsi per una manciata di secondi, poi Eijun aprì la bocca e l’altro scattò in avanti e cercò di afferrarlo per un braccio e: «Sawamura, dannazione, non urlare…»
Le grida di Eijun si sentirono sicuramente in tutto l’isolato.
 
×××
 
«Tetsu, bastardo, cosa significa tutto questo?!» ruggì Jun, scagliandosi verso Yuki e afferrandolo per il collo del kimono per scuoterlo con vigore. «Eravamo d’accordo di far sposare due dei nostri allievi, e ora salta fuori che non hai allieve femmine?!»
«Non ti ho mai detto specificamente che si sarebbe sposata una mia allieva» ribatté Tetsu, apparentemente impassibile, ma quella scusa era poco convincente persino per lui.
«Beh, comunque Miyuki lo è, almeno per metà.» E Tetsu si lanciò in un discorso assurdo sulla Cina, sorgenti termali con poteri mistici (le Sorgenti Maledette di Jusenkyo, o qualcosa del genere) ed altre cose che per Eijun erano incomprensibili al momento – era troppo distratto da Miyuki Kazuya, la sua futura sposa che a quanto pareva era il suo futuro sposo... No, prima era una ragazza, poi si era trasformato in un ragazzo, ma in realtà era sempre stato maschio…
«Smettila di pensare così forte, Bakamura, ti si fonderà il cervello» sbottò Miyuki con un sorriso ironico. Eijun già lo detestava.
E qualcuno doveva ancora spiegargli perché l’altro allievo di Yuki-senpai si era trasformato in una specie di gigantesco peluche.
 
(«È un orso polare, Bakamura.»)
 
(«S-sta zitto! Guarda che lo so!»)
 
×××
 
Dopo appena quattro giorni di convivenza, Eijun aveva voglia di prendere a calci qualcosa.
 
(Preferibilmente, Miyuki Kazuya.)
 
×××
 
Avere Miyuki Kazuya come coinquilino faceva schifo per un sacco di motivi, e al primo posto non c’era nemmeno l’imbarazzante dettaglio che l’acqua fredda lo trasformasse in una ragazza con curve anche troppo pronunciate – no, decisamente, la cosa peggiore era senza dubbio la sua orribile personalità.
«Cosa ti succede, Sawamura, sei già stanco? Eppure mi avevi chiesto tu di allenarti con me…»
«Taci, Miyuki Kazuya! Non ho ancora perso!»
«Davvero? E come farai a liberarti?» Miyuki sorrise blandamente dall’alto della sua posizione: in un paio di mosse, era riuscito efficacemente a bloccare Eijun e ora gli stava seduto a cavalcioni sullo stomaco, con le mani strette intorno ai suoi polsi.
Eijun sbatté le gambe come un pesce fuor d’acqua, tentando al contempo di liberare le mani, ma non riuscì a smuovere Miyuki neanche di un centimetro. La situazione era a dir poco imbarazzante, e il fatto che Miyuki lo prendesse in giro senza pietà di certo non aiutava a migliorarla. O il fatto che fosse così dannatamente attraente. E così vicino.
Eijun aveva appena cominciato a contemplare le sue opzioni, chiedendosi se fosse più umiliante restare in quella posizione ancora per molto o ammettere la sconfitta, quando Haruichi entrò nella stanza.
«Eijun-kun, Miyuki-senpai, la colazione è…» il ragazzo si fermò e li guardò sorpreso. «Cosa state facendo?»
«Oh, allenamento mattutino» rispose Miyuki innocentemente, mentre Haruichi continuava a guardarli perplesso. Eijun sbuffò e sbatté la fronte nel parquet.
«Beh, fatela finita, o farete tardi a scuola» disse Ryosuke, spuntando alle spalle del fratello. Accanto a lui c’era anche Furuya, il cui spirito s’infiammò non appena vide i due ragazzi a terra.
«Voglio allenarmi anch’io» mormorò, fissando con intensità il pavimento. Miyuki rise e scosse il capo, divertito ed esasperato dall’atteggiamento di Furuya.
 
(In quei quattro giorni che avevano vissuto insieme, Eijun si era reso conto che Furuya sembrava programmato per sole due cose: allenarsi e dormire.)
 
«Beh, noi abbiamo finito» disse Miyuki, spostandosi delicatamente e rimettendosi in piedi in un istante. «Hai ancora parecchia strada da fare, Sawamura.» Rivolse a Eijun uno dei suoi sorrisetti irritanti prima di uscire dalla stanza e andare a cambiarsi.
Eijun si alzò dal parquet e iniziò a fare colazione, tutto dolorante, borbottando tra sé e sé cose tipo "quel maledetto tanuki". Si era appena riempito di nuovo il bicchiere d'acqua quando Miyuki ricomparve in cucina con indosso la sua uniforme nuova, così stupidamente bello che Eijun non poté fare a meno di spostare lo sguardo su di lui. Accorgendosi di quello sguardo intenso, Miyuki gli rivolse un sorriso sardonico e non si lasciò sfuggire l’occasione di commentare: «Che c’è, Sawamura? Ti brucia ancora la sconfitta di stamattina?»
 
(Un’orribile, orribile personalità.)
 
Eijun gli tirò istintivamente il bicchiere d’acqua in faccia e corse via trascinandosi la cartella, e non gli dispiacque nemmeno un po’ quando Miyuki arrivò in ritardo e senza divisa al primo giorno di scuola.


 

**C'era una volta una mela...**
Il titolo della storia è un verso della canzone "Troublemaker" di Olly Murs.
Questa fic non ha una vera e propria trama a parte quella descritta dall'intro e non ho intenzione di rendere la storia più impegnativa di così; mi piace l'idea, invece, di poter scrivere "episodi separati", pur uniti dallo stesso contesto e da una sorta di progressione cronologica, quindi forse farò una raccolta, non lo so ancora! Nel caso, aspettatevi molto fluff, non-sense e personaggi che si trasformano con l'acqua fredda/calda (lol). Ranma 1/2 è uno dei primi anime che ho mai visto e mi è sempre piaciuto molto. 
Vorrei dedicare la fic a Federica (Shinkocchi_), che ha pensato con me a questa au e che mi ha dato delle idee per scriverla ♥
Alla prossima,
        Roby
  
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