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Autore: watereyes    28/05/2015    0 recensioni
Apro gli occhi, sbattendo le palpebre per abituarmi alla luce, e la prima cosa che vedo sono due paia di occhi nocciola che mi guardano sorridenti:
- Ben svegliata, Bella Addormentata.
*
Dopo due anni, ho imparato diverse cose: ora so che un uomo con una spada in mano non è l'immagine del coraggio, che ci vuole molto più fegato ad accettare una vita che non si desidera per un bene più grande
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ombra di sogno


Apro gli occhi, sbattendo le palpebre per abituarmi alla luce, e la prima cosa che vedo sono due paia di occhi nocciola che mi guardano sorridenti: - Ben svegliata, Bella Addormentata.

Ora, a distanza di due anni, mi guardo allo specchio e mi dico: ho 118, sono la vecchia più giovane mai esistita e quella che ha vissuto di meno. Il mio unico atto di curiosità è stato punito con un assaggio di morte, un oblio anestetico che mi è scivolato via di dosso grazie a un bacio.

Filippo si chiama, il tizio il cui bacio a quanto sembra mi ha svegliato dal mio sonno prolungato e che - così pare - è il mio grande amore e, tra poche ore, futuro marito.

Mia madre - anche lei è ancora viva come tutti gli abitanti del castello- mi allaccia silenziosa i bottoni dello stretto corpetto che indosso per il ricevimento. I due anni di fidanzamento tra me e il principe Filippo - mio padre non ha permesso che ci sposassimo subito a causa dell'etichetta - sono agli sgoccioli e fra pochi giorni sarò Regina.

Rido amaramente tra me, pensando a quanto sono cambiata in soli due anni: la ragazzina entusiasta e smaniosa di coronare il suo sogno d'amore ha ceduto il posto a una donna troppo disillusa per credere che un bacio sia una cosa potente* e per vivere ancora dentro una fiaba.

Mia madre chiude l'ultimo bottone di quel corpetto che mi stringe in una morsa più soffocante di quella in cui il sonno mi ha avviluppata per anni. - Sei pronta tesoro, andiamo.

Durante la cena vengo presentata come Aurora la Bella e Filippo come il Coraggioso. Sono diverse le occhiate di invidia che mi pungono come spilli che mi lanciano le dame presenti stasera, invidiose del mio futuro marito, di me, della mia vita.

È comico come i motivi di un'azione possano essere fraintesi, come il salvataggio di Filippo sembri un coraggioso gesto d'amore quando non è altro che sete di gloria. Cosa può spingere una persona ad affrontare mille pericoli per salvarne un'altra mai vista, che ormai è solo l'ombra di un sogno?

In questi due anni dalla mia rinascita sono molto cambiata, ho imparato diverse cose che la favola in cui ero immersa non poteva insegnarmi ma la vita sí. Ora so che un uomo con una spada in mano non è l'immagine del coraggio, che ci vuole molto più fegato ad accettare una vita che non si desidera per un bene più grande: come mia madre, sposata a mio padre, uomo che ha imparato ad accettare solo col tempo e con cui si è legata solo per salvaguardare la pace del suo popolo. E come me, che tra poco sarò sposa di uno sconosciuto solo perché il dovere me lo impone. Valeva la pena, svegliarsi da una favola per cadere in questa realtà?


*è una semi-citazione che mi ha in parte ispirato per scrivere proprio a proposito della Bella Addormentata e viene da Fragolottina (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=66427), autrice che sicuramente conoscete (se non la conoscete fatelo subito, scrive meravigliosamente)


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In realtà, questa storia voleva essere una favola incentrata sul coraggio, ma non appena ho iniziato a scriverla le cose si sono sviluppate in modo diverso da come mi aspettavo e non sono riuscita a catalizzarle dove volevo.
Il testo può essere un po' confuso, ma è solo una riflessione della protagonista eco della mia: ho sempre trovato maschilista e poco credibile il comportamento che fanno assumere ad Aurora, e narcisistico quello che assume Filippo.
Spero che questo brevissimo testo porti anche voi a qualche riflessione.
Un abbraccio
E.

   
 
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