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Autore: Ladyoftherainbow    29/05/2015    1 recensioni
Percy accompagna il suo migliore amico Jason ad un convegno per Supereroi.
Lì incontra Nico di Angelo.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Jason Grace, Leo Valdez, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Non vedo l’ora! Sono così dannatamente felice!” disse Jason, un sorriso sul volto. Percy, in piedi accanto a lui inarcò il sopracciglio. “Sei sicuro  che il poster sia per Piper, e non, che so, per te?” chiese il ragazzo dagli occhi verdi. Jason roteò gli occhi, mentre gli si avvicinava, con fare cospiratorio. “Certo che è per Piper, ma... hai visto la ragazza lì? Sembra avere anche lei una passione per Superman, e sul serio, se quello è il suo ragazzo, credo che possa fare di meglio, con quel fisico, e quelle due bambine...”

Percy fissò il ragazzo con disgusto. “Amico! Gay, ok? Non ho molto apprezzamento per quella roba.” Disse. Poi sospirò. Perchè non era rimasto a letto, quel giorno? Avrebbe potuto riposarsi e invece... no! Eccolo lì, ad uno stupido convegno per supereroi, vestito normale accanto ad un SuperMan biondo che continuava ad insistere di essere venuto a prendere un poster per la fidanzata. Ok, Jason.

“Rimpiango di non essere rimasto a casa con Annabeth.” Piagnucolò Percy. Jason si volse verso di lui, un sopracciglio inarcato. “E osservarla mentre si mangia il primo ragazzo per cui tu abbia mai avuto una cotta?” chiese il biondo, con un ghigno sul volto. Percy fece del suo meglio per non vomitare. “Disgusto! Ora ho in testa Annie e Luke che si baciano, ugh.” Jason si limitò a ridacchiare e riprendere a camminare.

Una volta essersi presi un poster di SuperMan (Percy era un’amico fantastico: si era girato ed aveva fatto finta di non vedere Jason afferrarne due, uno per se e uno per Pips) si recarono verso la bancarella di cibo. Jason si buttò su Percy. “Bro. Fame. Nutrimi.” Richiese. Percy roteò gli occhi e se lo spinse di dosso. “Io scelgo il cibo, tu paghi.” Affermò deciso. Jason lo guardò offeso ed incredulo. “Perchè mai dovrei pagare io? Pago sempre io!”
Percy lo fissò con un sopracciglio leggermente alzato. “Ok, la maggior parte delle volte pago io.” Concesse il biondo. Percy alzò il sopracciglio maggiormente. “Va bene, io pago un terzo delle volte.” Percy alzò di più il sopracciglio. “La metà!” Il sopracciglio di Percy quasi arrivava all’attaccatura dei capelli del moro. Jason sbuffò, lanciando le mani in aria in segno di resa. “OK! Pago io questa volta! Ma mi devi un favore!” Percy rise, mentre prendeva a braccetto l’amico e si avvicinava al banco col cibo.

C’erano diversi ignè e ciamballe, dalle forme e colori più strani. C’erano tortine a forma di BatMan segnale, a forma di ‘S’ di SuperMan, ciambelle con l’emblema di Capitan America, e persino pokeball. Che ci facessero delle Pokeball ad uno spuntino del convegno sui supereroi, Percy non lo sapeva. “Ok, perchè ci sono Pokeball?” chiese Percy, alzando un sopracciglio. Jason scosse le spalle. “Nnon so te, ma  Brock è sempre stato l’eroe della mia infanzia.” Affermò. Percy lo fissò confuso. “Vorrai dire Ash.” Provò a correggerlo. Jason lo guardò, scuotendo la testa. “No, intendo Bbrock. Insomma, hai visto quante fantastiche cose ha fatto, senza mai aprire gli occhi in tutta la sua carriera?” chiese, e Percy non potè far a meno di ridere.

Poi si volse verso le tortine di BatMan. “Ma BatMan che razza di supereroe è? È noioso, perennemente annoiato, senza mai un sorriso sul volto, esce sempre di notte... cioè dai!” riferì al biondo. Alla fine, che lo volesse o no, si trovava ad un cnvegno per supereroi. Tanto valeva scoprirne qualcosa di più. Prima che Jason potesse rispondere, una voce alle spalle di Percy lo fece voltare.

“Credo di aver sentito male, ma solo per esserne certi: stavi per caso insultando il mio eroe preferito?” a parlare era un ragazzo alto circa poco più della metà di lui, gli occhi neri come il carbone, e i capelli lunghi e scuri. Era basso e magro, e dai vestiti neri sembrava un tipo che volesse apparire il più tenebroso possibile, ma l’effetto era inevitabilmente guastato dall’aura da gattino arrabbiato che il ragazzino sembrava trasmettere. Accanto a lui vi era un ragazzino dall’aspetto ispanico, che saltellava da un piede all’altro, solo un poco più alto dell’altro ragazzo. Sembravano una normale coppia di ragazzini di seconda media.

Percy si passò una mano tra i capelli. “Dicevi a me, piccolo?” chiese al moro. Quello sembrò arrabbiarsi ancora di più. “Non sono ‘piccolo’, ne di nome, ne di età! Mi chiamo Nico ed ho 17 anni.” Sbuffò. Jason si mise una mano sul cuore e fece un passo indietro. “Oh miei dei.” Percy roteò gli occhi, mentre Nico si infervorava di nuovo. “E sì, parlavo con te! Ho appena sentito, con le mie stesse orecchie, te che parlavi male di BatMan, e figliolo, temo che tu abbia bisogno di una lezione! BatMan è uno dei più grandi supereroi di tutti i tempi...” Il ragazzo partì in una dettagliata spiegazione del perchè bisognasse a tutti i costi amare BatMan, e tutte le ragioni che lo rendevano il migliore supereroe del mondo. Percy tentò di rimanere interessato per tutto il discorso, ma il ragazzo era troppo carino, e aveva delle labbra così rosa e baciabili, ed era assolutamente ad una distanza troppo ravvicinata per essere nella ‘comfort zone’.

Jason si volse verso l’ispanico. “Tu sei?” chiese. Il ragazzo fece un sorriso losco. “L’amico di supporto di Nico. Sono
Leo, e sto cercando di non lasciare questo inutile ragazzo qua da solo a parlare con questo tizio per il quale sono assolutamente certo sta avendo una cotta, e andarmene a casa.” Jason fissò i due ragazzi in questione e annuì lentamente. “In effetti sono carini insieme. Che ne dici di andare a farci un giro insieme?” propose. Leo sorrise. “Ci sto. Ma devo avvisarti, sono più etero di una linea retta.” Jason rise mentre alzava le mani in segno di resa. “No homo, amico.”

“Quindi, in definitiva, BatMan è assolutamente meglio di Spiderman, di SuperMan, o di qualunque altro supereroe tu possa volere.” Terminò Nico, incrociando le braccia sul petto. Percy annuì, sorridendo suo malgrado. “Oh, wow. Credo di avere appena scoperto più cose sui supereroi ascoltando il tuo monologo che in tutta la mia vita con Jason. E io sono Percy, comunque.” Disse il ragazzo, riuscendo finalmente a presentarsi. Nico arrossì, perchè se non aveva a che fare con supereroi e altre cose da Nerd, le sue conversazioni con il resto del genere umano lasciavano a desiderare. Aveva appena sbandierato ad un completo sconosciuto la sua Nerd-inosità, senza nemmeno fermarsi a chiederne il nome. E uno sconosciuto piottosto carino, a dirla tutta.

“Oh. Nico. Ma l’ho già detto. Scusa. Ah.” Oh, le sue conoscenze della lingua umana parevano piuttosto scarse per un ragazzo che aveva appena spiegato nei dettagli per quale ragione BatMan fosse figo. Percy sorrise. “Che ne dici di andare a prendere un caffè, Nico? Sono certo che ci sia ancora molto che tu mi possa spiegare su BatMan.” Disse sorridendo fiducioso. Nico sorrise a sua volta. Se il ragazzo voleva passare del tempo in sua compagnia nonostante Nico avesse le competenze sociali di un bradipo appena sveglio, che sia così allora.

E comunque c’erano ancora molte cose su BatMan che poteva insegnare a Percy.
 
Angolo Autrice
Dadove sia venuta questa... cosa, io non lo so. So solo che l’ho scritta in 30 minuti, quindi vabbè. E mi sono detta,
allora postiamola, ed eccola qua. Baci xoxo
   
 
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