Domenico Diliberto,(1925-2011)
Mio nonno trascorse il periodo della 2° guerra mondiale a Napoli, dove partecipò alle Quattro Giornate di Napoli per difendere e liberare la sua città dai tedeschi che deportavano e uccidevano persone. Di questo avvenimento mio nonno ricorda i corpi dei soldati tedeschi straziati dai proiettili e i loro corpi bruciare nei carri armati. Degli altri soldati, tra cui gli alleati ricorda che molti abusavano delle giovani ragazze, che erano costrette a nascondersi. Durante i bombardamenti lui e gli altri cittadini si riparavano nei rifugi sotterranei ricavati dalle cave di tufo tra cui: il Rione Sanità ,il Rione Fontanelle e a Capodimonte; un ricordo particolare dei bombardamenti fu quando trovò il suo camion coperto dalle macerie in seguito all’esplosione di una nave nel porto di Napoli. Il cibo scarseggiava e all’inizio il popolo mangiava carrube e polvere di piselli, ma con gli americani cominciarono a mangiare margarina e scatolami. Mio nonno portava sempre con se un fucile avendo paura di essere ucciso. Di questo avvenimento si può comprendere quanto bella e desiderata sia stata e sia la pace.
Al nonno migliore del mondo, che rimarrà sempre nel mio cuore.