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Autore: sereee_c    31/05/2015    0 recensioni
"Ogni anima tende a motivare il suo essere: quando il motivo è nell'irripetibile tempo, ogni anima vive nella memoria".
Semplicemente Vitae. Gli stessi conosciuti nomi, per una storia distaccata e totalmente differente.
Non sarà la fan fiction che vi aspettate, leggete, provatela, e infine scegliete. Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Vitae -

- I -

 

"Mi rompe il cuore pensare che lei possa vivere una vita con lui che a me non sarà mai dato aver vissuto. Ho paura... Quante strade non potremo mai vivere? Quanti atti, gesti, amori mancati? Ho paura di questo mio aprirmi al nulla, scelgo e scegliendo mi chiudo mille altre scelte, io voglio viverle tutte, voglio esperirle, voglio farmele entrare nella pelle, vivere ogni singola vita che mi sia data e che mi sia possibile...io voglio vivere anche lui.. Anche solo per un attimo poter essere io la condivisione delle sue paure, delle sue risate, la sua spalla e la sua confidente. Vorrei avere io i suoi sguardi, i suoi pensieri, i suoi abbracci, i suoi baci...santo cielo...sto farneticando!".

Fine ritornò a sé, chiuse il libro che aveva tra le mani, lo appoggiò sul tavolo guardò a destra, guardò a sinistra si alzò e infine uscì dalla biblioteca.
Mai prima d'ora i corridoi le erano parsi così estranei, si sentiva come in un limbo tra il conscio e l'inconscio, come ancora non fosse riuscita del tutto a uscire dai propri pensieri. Camminava e pensava, pensava e cercava di non pensare, o almeno non pensare a lui. Automaticamente svoltò l'angolo, quell'angolo così tante volte fatto per andare in dormitorio, quando la sua fronte e tutto il suo corpo andarono a sbattere contro una superfice fredda ma sopratutto dura e molto dolorosa...

"...hai sempre la testa fra le nuvole!" ed ecco che poco più in la, dal lato opposto del corridoio aveva parlato quello che era stato poco primal'oggetto dei suoi pensieri.

"Briiight!!! Non.. ..non avevo visto questa dannatissima porta, e poi non ridere di me!!" Esclamò Fine rossa in viso, sia per la botta che per l'essere stata vista in un momento di così grande goffaggine.

"Sei una pasticciona" le aveva poi detto con quella sua dolcezza fraterna che la faceva sempre imbarazzare, ma che in fondo in fondo l'aveva sempre emozionata. "Non sono una pasticciona!" mise lei il broncio, "..e va bene forse solo un pochino" continuò massaggiandosi la parte della fronte che era venuta a contatto ravvicinato con la dannata porta.
"Beh in ogni caso che ci facevi qui in giro?" finì la rossa.
"Nulla di che" disse Bright "andavo in biblioteca a cercare dei libri per le mie ricerche. E tu come stai invece?".
"Bah a parte la botta tutto bene, faccio cose, vedo gente, insomma tutto ok!" non era questo che in realtà voleva rispondere, voleva urlargli che gli mancava, voleva chiedergli ancora il perché di questo suo improvviso distacco, voleva anche solo un abbraccio come ai vecchi tempi... ma era la prima a sapere che era impossibile e così prima che lui potesse aggiungere altro (se mai lo avesse fatto) lo salutò dicendo che doveva scappare e giratasi si riavviò verso i dormitori.
Bright rimase sorpreso, così da non riuscire a fare altro che salutarla e girarsi a sua volta... "perché ultimamente è così strana..." si chiedeva e non riusciva a venirne a capo. Fine aspettò pochi minuti e si voltò sperando dentro sè che magari anche lui si girasse per cercare la sua figura ancora una volta... non fù così, lo vide svoltare verso il corridoio della biblioteca e poi nulla. Si diede ancora della stupida, cosa pensava? Perché avrebbe dovuto girarsi? Eppure lei si era girata, lo aveva cercato mentre si allontanava...

"Aaaaaah perché deve essere tutto così difficile?!". Passò nella sala comune senza guardare in faccia nessuno, imboccò il corridoio della sua stanza, digitò il codice, passò la carta-chiave (carta magnetica usata come chiave per le porte), entrò e si richiuse la porta alle spalle.
Altezza come al solito era sdraiata a pancia in giù sul suo letto cercando di studiare...cercando. Appena vide entrare l'amica ne approfittò per, diciamo, prendersi una piccola pausa dal suo "intenso studio".
"Che muso, mamma mia sembra ti abbiano pestata!" esclamò rivolta alla sua amica rossa.
"Senti eh, non è proprio il caso...e poi in realtà sono stata picchiata per davvero..." disse la rossa incupendosi.
"Cosa?! Chi?! Quando?! Ma come?! Daiiii mi stai prendendo in giro! Guai a te eh!" esclamò allora quella con un irruenza inaspettata.
"Altezza dico la verità, ti pare?"
"Ma allora parla! Chi! Come!"
"E va bene lo dirò... ecco... insomma...si, è stata...una porta!"
"Una porta?!" rispose la bionda sorpresa.
"Una porta. Ci sono andata a sbattere, è stato uno scontro ravvicinato, lo ammetto"
Entrambe si guardarono per un attimo per poi scoppiare in una fragorosa risata!
"Sei tutta scema!! Mi stavo preoccupando, comunque non ce la puoi fare eh! Ma non l'avevi vista mi chiedo!? " disse ancora ridendo
"Ehm io no...Bright si, era li e mi ha vista andare a sbattere, non sai che imbarazzo...ma proprio lui doveva vedermi?! ...E poi sai che mi ha detto?"
L'amica la guardava aspettando che concludesse.
"Mi ha detto che andava in biblioteca, e io c'ero rimasta fino poco prima! Se rimanevo solo 5 minuti in più ci saremmo visti e magari avremmo studiato insieme... come ai vecchi tempi..."
Altezza la guardò silenziosa per un attimo prima di esordire con un sonoro e perentorio
"FINE...SMETTILA! Santo cielo, non vedi che non gli interessi?! È approfittatore, e poi come ti ha trattata?!? si è fatto sentire finchè gli è interessato, e ora, sparito..puff...poi hai il ragazzo tu! Quindi la devi smettere." concluse il suo sermone ma vedendo l'amica ancora dubbiosa aggiunse " ...so che ti ci trovavi bene, che avevate un bel legame, e che anche se non lo vuoi ammettere ti piace sia fisicamente che mentalmente ma sei tu la prima a dire che a lui non interessi... Lo sai che io ti capisco benissimo, dobbiamo farcene una ragione...dai" e concludendo la strinse in un abbraccio affettuoso.
"Hai ragione Altezza, anche io lo so...ma ogni volta che lo vedo...e ripenso a come sia andato tutto...mi manda fuori di testa. Lo so...devo avanti come sempre e basta..."
"Già...Fine... purtroppo è così... in ogni caso che fai dopo, ceni con me e gli altri?" chiese infine la bionda cercando di cambiare argomento.
Fine fu ancora distolta dai suoi pensieri... "Ehm scusa ma stasera proprio no, dopo viene a recuperarmi Shade, stasera usciamo!" disse felicemente.
"Evvabbene" esordì senza pause la bionda " per questa volta non mi lamenterò del bidone" concluse con la linguaccia facendo ridere l'altra.
Entrambe si sorrisero e fecero cadere la conversazione, Fine non era dell'umore, e Altezza conoscendola bene,non voleva richiamare all'amica certi pensieri.

  
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