Mi puoi dire che la pioggia
Dal profondo del cielo di teschi e muschio
Affonda gli dei
Scatena fiumi e fango
Mi puoi dire che il nulla come un rospo umido di rugiada
Sussurra storie antiche tra le foglie marcite e tremanti,
ossa di scheletri e oblio
scompare il fiume, si desta il vento
il nero di crepuscoli insonni
evapora al solo assaporare libellule e ragni
su paludi dove non c’era il tempo
Su muschio e funghi senza ricordi