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Autore: Lois Lane 89    02/06/2015    2 recensioni
Clark ha un destino da compiere, ma Lois pensa di essergli di intralcio. Con l'aiuto dei suoi amici e della persona che ama, riuscirà il giovane super eroe a diventare l'eroe che tutti ammirano?
Genere: Azione, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Sullivan, Clark Kent, Lois Lane, Oliver Queen, Tess Mercer | Coppie: Clark Kent/Lois Lane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Metropolis si parlava solo dei due super eroi che proteggevano la città: Freccia Verde e la Macchia.
Ma ben poche persone conoscevano il loro segreto, cioè la loro vera identità: Tess Mercer, Chloe Sullivan e Lois Lane (Chole e Lois erano cugine).
Sotto il cappuccio di Freccia Verde si nascondeva il miliardario playboy Oliver Queen, mentre la Macchia era il mite e riservato Clark Kent.
Clark e Lois lavoravano insieme nella redazione del giornale più importante della città: il Daily Planet.
Lois amava moltissimo Clark, ma il fatto che lui era sempre in giro a salvare il mondo, le aveva fatto venire dei dubbi sulla loro relazione.
Una sera, Lois era seduta al tavolino di un bar con un bicchiere di caffè tra le mani e la testa che vagava tra i ricordi: ripensava ai pochi momenti che aveva passato da sola con Clark.
Ad un certo punto, Chloe si sedette davanti a lei.
"Il caffè non è buono?" domandò Chloe.
"Il caffè è perfetto. E' che ho mille pensieri per la testa. Mi sento così confusa." rispose Lois.
"E alcuni di questi potrebbero riguardare un ragazzo? Magari uno con i capelli scuri, occhi azzurri e un pò imbranato?" domandò Chloe.
"Tutti riguardano lui. Forse Clark e Lois non sono adatti per stare insieme. Forse dovremmo prenderci una pausa. Probabilmente abbiamo iniziato una storia impossibile." rispose Lois.
"Voi due siete perfetti insieme. Conosco Clark da tanto tempo, ma non l'ho mai visto così felice come quando è con te. Tu lo completi." disse Chloe.
"Non è vero. Lui ha un destino da compiere e stare con me glielo impedisce. Non riusciamo nemmeno a passare un'intera serata insieme senza che succeda qualche catastrofe." rispose Lois.
"Posso aiutarvi. Passerete una serata insieme da soli." disse Chloe.
"Non ti devi disturbare. Per noi non c'è futuro. Devo tornare al lavoro. Grazie per la chiaccherata." rispose Lois.
Così dicendo, Lois lasciò Chloe e tornò al Planet.
Mentre stava facendo delle fotocopie, pensò che doveva chiudere con Clark e lasciarlo andare; lei se ne sarebbe fatta una ragione.
Dopo di che, andò in archivio; mentre aveva un faldone aperto in mano, vide Clark davanti a lei.
"Non dovresti essere là fuori a salvare il mondo?" domandò Lois.
"Stasera è tutto tranquillo. E' successo qualcosa?" domandò Clark a sua volta accorgendosi del tono freddo e distaccato di Lois.
Lois non aveva altra scelta: doveva affondare il coltello nella piaga e lasciarlo.
"Più o meno si. Credo che sia meglio che la facciamo finita. Non possiamo più stare insieme." rispose Lois.
"Di che cosa stai parlando? Io ti amo." disse Clark.
"Anch'io ti amo Clark. Ma che senso ha la nostra storia se non riusciamo a stare insieme cinque minuti senza incidenti e catastrofi? Io ho sempre un mucchio di lavoro e tu hai un destino a compiere. E stare con me te 

lo sta impedendo." rispose Lois.
"Tu fai parte del mio destino. Clark Kent non esiste senza Lois Lane. Ti prometto che passeremo un'intera serata insieme da soli." disse Clark.
"Non è possibile. Il mondo ha bisogno della Macchia." rispose Lois.
Così dicendo, se ne andò prima che Clark potesse fermarla.
Riuscì a trattenersi dal distruggere l'archivio a pugni.
Doveva fermare Lois e farle capire che per lui era la cosa più importante di tutte.
Uscì dall'archivio e la trovò seduta alla sua scrivania.
"Vieni con me." disse Clark prendendola per mano e facendola alzare.
"Dove? Che cosa vuoi fare?" domandò Lois.
"Lo vedrai tra poco." rispose Clark.
Portò Lois sul tetto del Planet e la fece salire sul parapetto, tenendola stretta a se.
"Perchè siamo quassù?" domandò Lois.
"Per dimostrarti una cosa. E cioè che tu verrai sempre prima del mondo. Io ti amo Lois, e non voglio assolutamente perderti. Voglio che resti con me." rispose Clark.
"Se resto con te, potresti farmi scendere da qui prima di cadere di sotto?" domandò Lois.
"Tu dimmelo e scendiamo insieme." rispose Clark.
"Ti amo Clark. E mi dispiace se ho pensato che lasciarti fosse la scelta migliore." disse Lois.
Clark sorrise, prese in braccio la ragazza e scese dal parapetto.
"Abbiamo risolto tutto. E credo che sia l'ora di andare a casa." rispose Clark.
A super velocità, Clark tornò in redazione per prendere la borsa e la giacca di Lois, e tornò di corsa alla fattoria Kent a Smallville.
Si baciarono a lungo sul letto, e poi s'addormentarono.
Clark aveva intenzione di organizzare qualcosa di speciale per Lois: aveva trovato la persona giusta per lui e non voleva farla scappare.
Il giorno dopo, arrivarono insieme al lavoro, e Lois venne convocata nell'ufficio di Tess.
"Ho un pezzo esclusivo, e solo tu puoi occupartene." disse Tess porgendole un fascicolo.
Lois prese il fascicolo e lo aprì.
"Un condannato a morte in attesa dell'esecuzione non mi sembra uno scoop da prima pagina. Che cosa dovrei fare?" domandò Lois.
"Lui si è sempre dichiarato innocente, anche con tutte le prove contro di lui. Voglio che tu e Clark scopriate la verità. Vi ho organizzato un'incontro con lui." rispose Tess.
"Una gita nel braccio della morte? Qualcosa di più allegro non l'avevi?" domandò Lois.
"La figlia di un generale ha paura?" domandò Tess a sua volta con una punta di ironia.
"Diciamo che le prigioni non sono mai state la mia passione. Accetto, anche se non so cosa troveremo." rispose Lois.
"Sono sicura che i miei reporter migliori faranno un ottimo lavoro." disse Tess.
Dopo di che, Lois uscì dall'ufficio e tornò alla sua scrivania.
Ma quando arrivò fuori dalla porta della redazione, vide qualcosa che non le piacque affatto: una ragazza bionda era seduta sulla scrivania di Clark e faceva la cascamorta con lui.
Lois entrò, e prese in mano la giacca, borsa e fascicolo.
"Dove stai andando?" domandò Clark.
"Tess aveva affidato un incarico a entrambi, ma vedo che tu sei impegnato e che dovrò fare da sola. Buon divertimento." rispose Lois.
Così dicendo, Lois prese le scale per uscire dal Planet; Clark la raggiunse mentre si stava infilando la giacca.
"Dove dobbiamo andare?" domandò Clark.
"Faccio da sola. Torna pure dalla tua bambola gonfiabile." rispose Lois.
"Non so nemmeno chi sia quella. Stavo lavorando e me la sono trovata davanti. Che cosa c'è in quel fascicolo?" domandò Clark.
"Tess vuole che ci occupiamo di un detenuto nel braccio della morte. Lui si è sempre dichiarato innocente, ma le prove sono tutte a suo carico. Dobbiamo scoprire se dice la verità oppure no. Spera di scampare 

all'esecuzione. Ci ha fissato un appuntamento al carcere federale per parlargli. Avrei voluto usare la macchina, ma non è qui. Puoi usare la super velocità?" domandò Lois a sua volta.
"Non c'è bisogno che tu me lo chieda. Non ti avrei mai fatto guidare fin là. Vieni." rispose Clark.
Andarono in un vicolo e Clark la prese in braccio.
"Cerca di non fermarti davanti al cancello. Frena prima." disse Lois.
"Ci avevo già pensato. Andiamo." rispose Lois.
A super velocità, Clark raggiunse il carcere federale; si fermò non lontano dal cancello.
"Accidenti. Ho dimenticato il pass. Torno indietro." disse Clark.
"Aspetta. Ce l'ho io. Vorrei sapere dove hai la testa certe volte." rispose Lois prendendo un pass e un paio di occhiali dalla borsa.
Appese il pass al bavero della giacca di Clark e gli mise gli occhiali sul naso; poi si appuntò un altro pass sulla sua giacca.
"Ci sei tu. E' quello che conta." disse Clark.
"Non ti ci abituare troppo Smallville. E quando siamo dentro, tieni gli occhi e le orecchie ben aperte. Dobbiamo scoprire qualcosa. Andiamo." rispose Lois.
Così dicendo, arrivarono al cancello e dopo i dovuti controlli, le guardie li fecero entrare.
Il detenuto era grosso: da sola Lois non era sicura di farcela, ma per fortuna Clark era con lei.
Nonostante il vetro antiproiettile che li divideva, Lois non era tranquilla.
Non fu affatto facile parlare con lui: continuava a cambiare argomento e Lois stava per perdere la pazienza.
Clark prese le redini del discorso e riuscì a farlo parlare: alla fine però, non ottennero molto.
"Abbiamo solo perso tempo. Non capisco cosa dobbiamo scoprire." disse Lois quando uscirono.
"Il suo sguardo non mi convinceva per niente. Aspetta solo un attimo." rispose Clark.
Grazie al super udito, Clark si mise in ascolto.
"Che cosa hai sentito?" domandò Lois.
"Andiamo. Torniamo a Metropolis." rispose Clark prendendola in braccio.
"Ora puoi spiegarmi che cosa hai sentito?" domandò Lois quando furono tornati in città.
"Sta progettando di evadere. Lo farà stanotte." rispose Clark.
"Allora deve essere fermato. Ma non puoi farlo da solo. Vieni." disse Lois.
Così dicendo, si recarono alla Watch Tower, dove trovarono Chloe e Oliver.
Oliver aveva una bottiglia di vino in mano, che Lois si affrettò a prendere.
"Non ci pensare nemmeno. Clark ha bisogno di aiuto e devi essere sobrio." disse Lois.
"Me la cavo da solo." rispose Clark.
"Ti ha già visto in faccia. Se capisce che tu sei la Macchia puoi dire addio alla tua identità segreta. Non puoi fare questa cosa da solo." disse Lois.
"Scusate vi interrompo, ma possiamo capire che sta succedendo?" domandò Oliver.
"Un detenuto nel braccio della morte tenterà di evadere stanotte. Ci siamo appena stati a parlare. E' un osso duro e Clark ha sentito quello che ha intenzione di fare. C'è bisogno anche dell'arciere di smeraldo." rispose 

Lois.
"Messaggio ricevuto. Vediamo come è strutturata la prigione." disse Chloe.
"Io intanto cerco di trovare qualcosa da sbattere in prima pagina." rispose Lois.
"Noi stasera saremo là. Lo bloccheremo istantaneamente." disse Clark.
"Cerca di non farti vedere in faccia. Credo che una maschera o un cappuccio risolverebbe la cosa." rispose Lois.
"Non se ne parla. Non vedrei nulla." disse Clark.
Dopo di che, la squadra si mise al lavoro: Chloe trovò una planimetria del carcere federale e con Oliver e Clark misero a punto un piano.
Lois cominciò a rivedere tutto quello che la polizia aveva trovato sulle scene del crimine e testimonianze.
Quando il sole tramontò, Oliver indossò il costume di Freccia Verde e si reccò alla prigione: Clark lo raggiunse più tardi.
Entrambi avevano gli auricolari per tenersi in contatto con le ragazze.
Come previsto, suonò l'allarme e il detenuto uscì, ma Oliver e Clark riuscirono a bloccarlo e a riconsegnarlo alle guardie.
Oliver tornò alla Watch Tower, mentre Clark fece un veloce giro di perlustrazione, poi tornò alla base.
"Ce l'abbiamo fatta. L'esecuzione non gliela leva nessuno. Ho scritto l'articolo: le prove erano tutte contro di lui. Naturalmente lo firmeremo insieme." disse Lois.
"Ovvio. Senza di me saresti ancora al punto di partenza." rispose Clark.
"E se rivedo la biondina a meno di un metro da te, finite male tutti e due." disse Lois.
"Considerala sparita per sempre. Preferisco le more." rispose Clark.
Così dicendo, si baciarono e tornarono alla fattoria.
Il giorno dopo, consegnarono insieme l'articolo finito a Tess.
"Non voglio più rimettere piede in quel posto. Se ci sarà una prossima volta, e spero di no, ci andrai da solo." disse Lois mentre tornavano in redazione.
"Non vado da nessuna parte senza la mia partner." rispose Clark.
Tutti e due tornarono al lavoro; verso le sei, Clark prese Lois e tornarono alla fattoria.
"Perchè siamo tornati a casa? Avevo ancora del lavoro da fare." disse Lois.
"Può aspettare. Abbiamo un discorso in sospeso. Ma manca ancora qualcosa. Aspetta un secondo." rispose Clark.
Clark uscì di casa a tutta velocità, e Lois se lo ritrovò davanti pochi istanti dopo con una scatola, un mazzo di rose e una sporta con del cibo cinese.
Spense la luce e accese il fuoco nel camino con il raggio laser sparato dagli occhi.
Si sedettero sul divano, mangiarono e poi Clark aprì la scatola: erano fragole ricoperte al cioccolato.
"Sei veramente incredibile. Non importava tutto questo. Volevo solo stare con te." disse Lois.
"Volevo che fosse speciale." rispose Clark prendendo una fragola in mano.
Lois dette un morso alla fragola e Clark fece la stessa cosa; Lois gli tolse gli occhiali, s'avvicinò al suo viso e lo baciò.
Clark ricambiò il bacio, mettendoci più passione.
"Che ne dici di andare in un posto più comodo?" domandò Clark.
"Sì, ma niente super poteri. Voglio fare le cose con calma." rispose Lois.
Si trasferirono nella loro stanza al piano superiore, e dopo essersi tolti i vestiti, poterono amarsi.
"Diventi ogni giorno più bella. Non devi più lasciarmi. Voglio averti sempre accanto." disse Clark dopo che ebbero finito e si stavano coccolando sotto le lenzuola.
"E tu dovresti calmarti Smallville. Hai il cuore che sta per esplodere. Rilassati." rispose Lois con una mano appoggiata sul petto di lui.
"Sei tu che mi fai quest'effetto. Non mi era mai successo con nessun'altra. Ti amo, ma ora è meglio dormire. Domani ci aspetta una giornata faticosa." disse Clark.
Si scambiarono un ultimo e intenso bacio prima di addormentarsi l'una tra le braccia dell'altro.
Il giorno dopo, al Planet sembrava che si fosse scatenato l'inferno: tutti correvano da una parte all'altra.
Nel tardo pomeriggio, la situzione finalmente si calmò e si tornò alla normalità.
La loro vita continuò tra il lavoro, imprese eroiche e momenti in cui potevano stare da soli.
Clark divenne l'eroe che tutto il mondo avrebbe adorato: abbandonò la macchia e prese il nome di Superman.
Lui e Lois si sposarono e affrontavano tutto insieme; senza di lei Clark non ce l'avrebbe mai fatta a compiere il suo destino.

THE END

ANGOLO DELL'AUTRICE: so che forse è troppo lunga, ma non volevo dividerlo in capitoli. Non mi sono mai persa una puntata di questa meravigliosa serie e spero che vi piaccia. Ho cercato di mantenere un pò l'ironia dei personaggi. spero che sia saltato fuori qualcosa di buono. Lois Lane 89







   
 
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