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Autore: ishipxxbullshit    02/06/2015    0 recensioni
Interruppe tutti i suoi pensieri e rimase lì impalato a fissarlo, osservava la sua pelle bianca che si chiese se fosse morbida, osservava le sue labbra carnose che ogni tanto venivano morse, osservava i suoi occhi color azzurro e già si era innamorato, anche se non sapeva cos'era l'amore.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innamorarsi Silenziosamente.
 
La prima volta che Ian Gallagher posò gli occhi su Mickey Milkovich aveva quattordici  anni e stava seguendo svogliatamente una lezione di chimica.
 
Interruppe tutti i suoi pensieri e rimase lì impalato a fissarlo, osservava la sua pelle bianca che si chiese se fosse morbida, osservava le sue labbra carnose che ogni tanto venivano morse, osservava i suoi occhi color azzurro e già si era innamorato, anche se non sapeva cos'era l'amore.
-
La seconda volta Ian aveva quindici anni e non vedeva quel ragazzo da un anno,
si diceva si fosse ritirato dalla scuola, be', non contava perché ogni volta che ci pensava si attanagliava lo stomaco.
 
Mickey entrò nel suo negozio (anche Ian si era ritirato da scuola) e quando Ian si accorse che era lui trattenne il respiro e deglutì a vuoto, poi distolse lo sguardo e fece finta di star calcolando i soldi.
 
Arrivò al bancone e Ian notò la sua camminata particolare e gli piacque da morire, notò il tatuaggio sulle dita e gli piacque anche quello da morire, Mickey gli diede i soldi e le loro mani si scontrarono, Ian sorrise.
La sua pelle era morbida.
Forse aveva una cotta.
-
 
La terza volta fu la più bella.
Ian stava camminando distratto nei vicoli bui di quel quartiere malfamato quando sentì un dolore lacerante dietro il collo; una pietra l'aveva colpito.
Si girò di scatto e per poco il piccolo sassolino non lo colpì nell'occhio, per fortuna che i suoi riflessi da sedicenne lo salvarono.
 
Poi un gruppo di ragazzi, molto più grandi di lui, a passo svelto si avvicinarono con delle mazze da baseball.
«Frocio!» Gli urlarono contro, ridendo, divertendosi.
Ian ebbe paura per la prima volta, indietreggiò ma cadde.
Ora erano ad un palmo da lui e stavano alzando le loro mazze, Ian strizzò gli occhi e sentì uno schianto, ma non si era fatto male, quando aprì gli occhi vide un giubbotto nero che si dimenava.
Mickey.
Sorrise, la sua cotta.
 
 
Mickey si girò nella sua direzione per verificare se stesse bene e i loro occhi si incontrarono.
Furono tre secondi, ma in quei tre secondi il cuore smise di battere, il respiro si mozzò in gola, le macchine si fermarono e la testa vorticava, poi Mickey distolse lo sguardo e se ne andò.
-
La quarta volta fu la più tremenda, una batosta, una sofferenza.
Ian ogni tanto lo incontrava, nei soliti posti, alle solite ore, ma lo guardava senza vederlo veramente perché non poteva.
 
Ma la quarta volta, oh si, la quarta volta lo vide bene.
Era il suo matrimonio e il padre aveva invitato tutto il quartiere, per quale assurdo motivo non si sapeva.
 
Era in piedi su quell'altare, con la solita postura e in smoking era ancora più sexy.
Ian lo fissava, lo vedeva.
Vedeva la gocciolina di sudore sulla fronte, vedeva gli occhi che guardavano ovunque ma non la sua sposa, vedeva le labbra che venivano morse e torturate, vedeva tutto.
Vedeva tutto e lo amava.
Ogni tanto distoglieva lo sguardo perché Mickey si girava e lo fissava, facendogli imporporare le guance.
-
Sarebbe potuta essere la storia d'amore secolare;
Perché Mickey lo percepiva lo sguardo di quel ragazzino durante le ore di chimica e gli piaceva essere guardato, si sentiva apprezzato.
 
Perché Mickey lo vedeva in silenzio, quando usciva da scuola ed aveva memorizzato ogni movimento, come sorrideva alzando solo un angolo delle labbra, aveva imparato a conoscere quando era nervoso alle prime prese del negozio a causa dei calcoli e lo fissava senza mai farsi avanti, come poteva mai?
 
Lo stomaco si ribaltava quando sorrideva mentre andava incontro ai suoi amici, gli piaceva  vederlo sorridere e che avrebbe fatto per essere la causa del suo sorriso, ma troppo vigliacco, troppo impaurito dalla realtà.
 
Così nessuno fece niente, entrambi s'innamorarono l'uno dell'altro, silenziosamente, ma nessuno lo sapeva e le loro vite sarebbero continuate ad essere tormentate da 'e se..'
Ian avrebbe trovato qualcuno, qualcuno con la pelle morbida ma non morbida come la sua e Mickey si sarebbe alzato ogni mattino accanto ad una donna, chiudendo gli occhi e immaginando una vita con quel ragazzo dai capelli rossi.
 
E se..
   
 
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