La
fonte della conoscenza
***
Loki
Laufeyson cercava disperatamente di ignorare il
bruciore agli occhi ed il mal di testa.
Si
sfregò le palpebre stanche nel vano tentativo di dare un po’ di sollievo ai
poveri bulbi oculari maltrattati dalle troppe ore di luce forzata.
Non
poteva lasciar perdere. Assolutamente no. Non adesso che aveva trovato la vera
fonte della conoscenza, ciò che poteva saziare la sua perenne bramosia di
sapere.
Era più accessibile di Mímisbrunnr e
soprattutto non richiedeva tributi altrettanto cruenti, e Loki da
lì poteva conoscere ogni cosa: storia, matematica, scienze naturali, filosofia,
fisica… bastava chiedere e tutto un mondo di nozioni
era lì, pronto per essere colto da lui come i frutti dell’albero della
conoscenza ce cresceva nell’Eden.
Non
avrebbe permesso a cose banali come la stanchezza di distoglierlo dal suo
nobile scopo di impossessarsi di tutto lo scibile dell’universo.
Dalla
stanza accanto gli arrivò la voce irritante di suo fratello a distrarlo.
-Loki?
Ma sei ancora su Wikipedia?-
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Cantuccio
dell’Autore
E… boh… ormai per giustificarmi posso solo appellarmi
all’infermità mentale.
Prima
che vengano gli infermieri a prelevarmi vorrei solo chiarire che Mímisbrunnr è la fonte
della conoscenza nella mitologia norrena.
È una fonte da cui sgorga idromele e da cui il
gigante Mímir beve ogni giorno. Odino, in cambio di
un sorso dell’idromele della conoscenza, lasciò in pegno un suo occhio, che il
gigante conserva in fondo alla fonte. Come l’oliva dell’happy hour.
Grazie per aver letto e magari per aver riso.
Makoto
Ps:
sia sempre lode a Wikipedia!