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Autore: Fisifa    03/06/2015    1 recensioni
Mi presento: mi chiamo Clary, ho 17 anni e vivo con le mie due sorellastre, Annabel e Kate, e la mia matrigna, Melanie. Mio padre ha sposato Melanie due anni dopo la morte di mia madre e, da quel momento, l’oca ossigenata non ha fatto altro che usarmi come schiavetta personale. Quando c’era anche mio padre in casa si dava un po’ di contegno, ma ora che lui è sempre via per lavoro, non ha limiti.
Anche fuori di casa non ho amici perché le mie sorellastre mi rovinano la vita.
Continuo a ripetermi che un giorno cambierà tutto, ma ormai non ci spero più. Mi sembra solo un lontano sogno.
Ma si sa: i sogni son desideri.
Si dice che se non racconti a nessuno i tuoi sogni, prima o poi questi si avverano…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 4

 

Mentre cammino verso casa con passo svelto continuo a pensare a due occhi verdi pieni di speranza, ma allo stesso tempo spaventati da una delusione quasi certa.

Due occhi di un verde intenso tanto perdersi in quel labirinto verde pieno di sfumature.

Quegli occhi bellissimi che stai facendo soffrire, cretina.

La mia dolce vocina interiore mi riporta alla realtà.

Ormai la decisione è presa, non posso cambiare idea.

Farò finta di non esistere, farò finta di stare bene.

 

Due mesi dopo…

Oggi finalmente è il mio compleanno.

Ho passato gli ultimi due mesi a vedere Harry disperarsi, Louis cercare di capire cosa diavolo mi passasse per la testa, Liam farsi sospettoso e Niall e Zayn… Be’ a dir la verità loro erano abbastanza normali.

Kate e Annabel, vedendo che non reagivo alle loro provocazioni, ne hanno approfittato un po’, ma tanto già stasera non mi vedranno più.

Per non parlare poi dell’oca ossigenata. Ogni mio singolo movimento per lei era un attentato alla sua vita.

Ma oggi cambierà tutto, oggi divento maggiorenne e me ne andrò da questa maledettissima casa, fosse l’ultima cosa che faccio.

- ALZATI! –

Ecco, fosse l’ultima cosa che faccio dopo aver mandato a fanculo quell’oca.

Tiro fuori da sotto il letto la valigia che ho preparato ieri sera, mi vesto al volo e spalanco la porta della mia camera ormai vuota. Tutte le mie cose, infatti, le ho portate a casa di Lily a rate, in modo che nessuno si accorgesse del trasloco.

Corro giù dalle scale e, poco prima di uscire di casa grido: - ADDIO! –

Ancora non ci credo che mi sto trasferendo, che me ne sto andando da quella villetta a due piani tanto curata quanto maledetta.

Ancora non ci credo che posso passare i pomeriggi a fare quello che mi piace.

Mentre cammino verso casa di Lily penso a cosa farò adesso che la mia vita è cambiata.

Per prima cosa mi troverò un lavoro, così potrò comprarmi una chitarra nuova e poi… poi boh, si vede come va.

Sospiro, sollevata dalla prospettiva di un nuovo futuro.

- Clary? – una voce perplessa e curiosa attira la mia attenzione: Louis.

- Lou! – grido correndo ad abbracciarlo.

In un attimo le sue braccia mi stringono forti e mi solleva.

- Lo so che sono bello, ma tutta questa felicità non penso sia merito mio – dice mettendomi a terra.

- Me ne sono andata – dico sorridendo.

- Sul serio? – esclama e vedo il suo volto illuminarsi.

Annuisco e lo abbraccio di nuovo.

- Adesso sto andando a casa di Emily: starò da lei – dico riprendendo a camminare.

Louis mi segue.

- Che cosa farai con Harry? – chiede serio.

- Sinceramente? Non lo so. Mi spaventa l’idea che potrebbe rimanere deluso da me. Magari si immagina qualcun altro, qualcuno meno me – dico sospirando e scuotendo la testa.

- Spero tu stia scherzando – dice leggermente sorpreso.

Scuoto la testa.

- Ti sottovaluti così tanto? – chiede leggermente dispiaciuto.

- Beh, io sono io. Non vado bene a molte persone e suppongo sia colpa mia – rispondo alzando le spalle.

- Ti posso assicurare che sei una ragazza a dir poco fantastica ed Harry non può rimaner deluso da te. Insomma guardati! – dice sincero.

Arrossisco fino alla punta dei capelli e lascio cadere il discorso, camminando più velocemente.

Arriviamo davanti alla casa di Emily in poco tempo. Citofono e, prima che me ne accorga, una massa riccia mi sta soffocando mentre due braccia esili mi stritolano.

- Lily… muoio – tento di dire facendo attenzione a non mangiare i suoi ricci.

- Sono così felice – dice staccandosi da me e scoppiando in un gridolino eccitato mentre batte le mani.

- Ehm, lui è Louis – dico presentandole il mio amico che è rimasto a guardare la scena sorridendo.

- Emily, piacere – si presenta cordialmente.

Mentre i due si presentano e chiacchierano entriamo nella casa della bionda.

Mi catapulto subito nella mia stanza, lasciandomi cadere sul letto.

Respiro a pieni polmoni l’odore di quella casa: sa di libertà.

 

Il pomeriggio lo passo a girare negozi per cercare uno straccio di lavoro, ma nessuno sembra aver bisogno, neanche Ethan. Anche se vorrebbe aiutarmi non può permettersi di pagare un altro dipendente.

Mi lascio cadere sfinita sul divano appena metto piede in casa.

- Novità? – mi chiede Lily appena mette piede in casa.

- In tutta la città no c’è un cane che abbia bisogno di un aiuto – dico sconsolata.

- Tranquilla, vedrai che presto troveri un lavoro – mi dice sedendosi accanto a me.

- Speriamo – dico abbracciandola.

Ad un tratto suona il campanello.

- Vado ad aprire – dico alzandomi e andando verso la porta.

- SORPRESA! – mi trovo davanti Liam, Louis, Niall e Zayn con un enorme pacco tra le mani.

- Non dovevate – dico abbracciandoli.

- Entrate – continuo appena sciolto l’abbraccio.

 Con un sorriso a trentadue denti Niall mi butta tra le mani il pacchetto. Lo prendo e mi siedo sul divano accanto ad Emily, seguita dagli altri quattro.

Sorrido e inizio a scartare il regalo, che sembra più carta decorata che altro.

- Harry? – chiedo.

- Non è potuto venire – dice Louis con un’alzata i spalle.

Lo guardo sospettosa per poi tornare al regalo.

Appena sposto l’ultimo strato si carta sgrano gli occhi.

- Brutti balordi! Vi avevo detto di no! – esclamo guardandoli male, senza però riuscire a trattenere un sorriso.

Tiro fuori delicatamente dalla carta la chitarra di legno lucido.

- È  semplicemente stupenda – dico in un sussurro estasiato mentre cerco di accordarla.

Neanche dieci minuti dopo stanno tutti cantando accompagnati dal suono dolce della chitarra che sto suonando.

- Non canti, Clary? – mi chiede Lily dopo un po’ notando che ero l’unica a non cantare.

Smetto di colpo di suonare.

- Certo che sa cantare –

- Louis – lo riprendo, quasi supplicandolo.

Mi guardano tutti desiderosi di sentire la mia voce.

Sospiro rassegnata e inizio a suonare Whats makes you beautiful, canzone che tra l’altro è proprio dei ragazzi che adesso mi guardano curiosi.

Quando inizio a cantare rimangono tutti a bocca aperta, tranne Louis, che sorride compiaciuto.

Al ritornello cantiamo tutti insieme, poi, quando tocca ad Harry, una voce roca e terribilmente bella alle mie spalle, si aggiunge alla mia.

Harry.

Non smetto di cantare, ma non oso voltarmi per incontrare quei due occhi verdi che tanto mi attirano e mi sconvolgono.

Intanto i ragazzi ed Emily si alzano e se ne vanno, lasciandoci soli.

Appena finito l’assolo smetto di cantare.

Cala un silenzio opprimente nella stanza.

- Perché non me lo hai detto? – chiede la voce alle mie spalle.

- Non potevo –dico semplicemente.

- Io ti ho rincorso per due mesi senza saperlo – dice per poi ridere amaramente.

- Ti rendi conto di cosa mi hai fatto passare?! Ti rendi conto che ho sprecato due mesi a cercare una ragazza che avevo a due passi? – continua alzando la voce.

Silenzio.

Prendo un respiro profondo.

- Non esisti solo tu – dico sempre a bassa voce.

- Non esisto solo io?!..-

- Esatto!- lo interrompo alzandomi e voltandomi verso di lui. – Mentre tu facevi la popstar io venivo picchiata con una mazza da baseball, schiavizzata sotto i tuoi occhi senza che tu lo notassi! – grido andando verso di lui.

Ogni parola un passo in meno che ci divideva.

- Tu non sai cosa ho passato – dico prima di uscire di casa sbattendo la porta.

Senza guardarmi indietro inizio a correre.

Corro senza una meta per un bel po’, fino a quando, senza fiato, mi fermo su una panchina.

- Diamine, oltre ad avere una splendida voce sei anche un’ottima velocista –

Con i capelli scompigliati e il fiatone per la corsa Harry si siede accanto a me.

Rimaniamo in silenzio per un po’.

- Mi spiace – dice semplicemente dopo qualche minuto di silenzio.

- Non è colpa tua – dico scuotendo la testa e facendo un sorriso forzato.

- Se solo me ne fossi accorto… -

- È colpa mia. Se ti avessi detto subito che ero io la ragazza che cercavi, magari ti saresti accorto di come stavo – dico sorridendo.

- Ma mi sono accorto di te- dice lasciandomi a bocca aperta.

Senza dire nient’altro si alza e se ne va, lasciandomi lì come una cretina.

Cosa?!

 

 

 

 

SALVE BELLA GENTEE

Spero vi stia piacendo questa fan fiction.

Essendo la prima che pubblico sono un po’ a corto di idee, quindi se avete spunti o desideri riguardo al finale, non esitate a commentare!!! Sarò più che felice di seguire i suggerimenti ;)

ALLA PROSSIMAAA 

 

Fisifa

   
 
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