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Autore: fedegalioto    04/06/2015    2 recensioni
Prologo
All’ospedale ci sono tanti bambini, ma la storia di questo bambino è molto strana. Il suo nome è Marco e ha una malattia genetica rarissima di cui è affetto una persona su 3 miliardi e mezzo. Il sangue, solo nel braccio destro, è blu. Non si sa perché. O meglio, non ancora.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
 
All’ospedale ci sono tanti bambini, ma la storia di questo bambino è molto strana. Il suo nome è Marco e ha una malattia genetica rarissima di cui è affetto una persona su 3 miliardi e mezzo. Il sangue, solo nel braccio destro, è blu. Non si sa perché. O meglio, non ancora.
 
Nell’ospedale arrivò un nuovo bambino. Si chiamava Lorenzo. Aveva la stessa malattia genetica di Marco. Casualmente, il suo letto era accanto a quello di Marco. Il dottor Bearduck disse, col suo accento americano – Hello, Marco, il tuo nuovo compagno di stanza si chiama Lorenzo. Ha la tua stessa malattia. Bye-bye! – il dr. Bearduck si girò verso la porta ma, prima disse – Ah!  A proposito Alessandra sta bene ed è stata operata con successo, domani, Marco, tua sorella sarà dimessa!- Marco rispose – Fantastico! – Il dr. Bearduck uscì. Lorenzo disse – Ciao il mio nome è Lorenzo, come sai già. A quanto pare abbiamo la stessa, rarissima, malattia genetica.- Marco rispose – La tua è molto più grave!- Lorenzo disse – Già. Potrei anche andare in coma. Beh, si è fatto tardi, buonanotte.- Marco rispose – Buonanotte –.
Durante la notte Marco fece un sogno strano. Sognò di essere in coma. Sua madre diceva – Stai tranquillo, tesoro, e dormi bene.- Suo padre, invece, era morto in un incidente d’auto.
Il giorno dopo si svegliò nel letto dell’ospedale. Si alzò dal letto. Erano le 11:30. Lorenzo stava ancora dormendo.
L’ospedale era deserto, il che è strano perché, di solito, a quell’ora, c’è sempre un brulicare di persone. Nella camera alla sua destra vide che non c’era nessuno, in quella a sinistra, invece, c’era sua sorella. Marco la svegliò bruscamente: - Alessandra! Alessandra, svegliati!- Alessandra si svegliò: - Che cosa c’è di così tanto importante?- Marco rispose – L’ospedale è deserto! Non c'è più nessuno! Sono tutti spariti!- Alessandra rispose – È impossibile! Usciamo!-
Usciti dalla stanza, Alessandra disse – È vero! Non c’è nessuno! – Marco rispose – Vieni! Chiamiamo Lorenzo! – Alessandra disse – Chi è Lorenzo? –
Entrati nella camera, Marco disse – È il mio nuovo compagno di stanza! Oh no! Lorenzo è sparito!
Lorenzo era scomparso. Nell’ospedale si sentivano dei passi sospetti e paurosi. I due bambini continuavano a cercare Lorenzo. All’improvviso Alessandra vide un'ombra e disse – Marco, guarda, non è vero che siamo gli unici qui dentro!- Alessandra si mise a urlare. Aveva visto qualcosa. O meglio, qualcuno. Con paura, Alessandra disse – Marco, hai visto?-.
Alessandra aveva visto una donna impiccata.
 All’improvviso Marco e Alessandra videro un uomo correre. Alessandra disse – Chi era quell’uomo?- Marco rispose – Non lo so!-.
Qualcuno scagliò una freccia e colpì Alessandra sulla spalla. Alessandra disse – Marco, aiutami!-
Marco disse – Tranquilla! Adesso ti medico!-. Tolta la freccia e bendata la spalla continuarono ad andare avanti per i corridoi. All’improvviso videro un bambino a terra. Era Lorenzo. Marco disse - Oh, grazie al cielo! Sta soltanto dormendo! – Lorenzo si svegliò. – Che cos’è successo? Ho battuto la testa.- Marco rispose – Tieni, un po’ di ghiaccio. Stiamo scappando da un boia e da un arciere. E non siamo pazzi!- Alessandra disse – Non siamo gli unici! Là per terra c’è qualcuno!- Tutti e tre risposero in coro – Il dr. Bearduck!- Lorenzo disse – Dr. Bearduck! Dr. Bearduck, sta bene?- Il dr. Bearduck rispose – Non tanto. Quel lestofante mi ha colpito il braccio!- Alessandra rispose – Lo ha visto anche lei? – Il dottore rispose di sì. Marco disse – Dobbiamo uscire di qui!- Il dr. Bearduck rispose – Assolutamente no. Non posso farvi uscire senza un adulto.- Lorenzo disse – Ma c'è lei dottore! – Il dr. Bearduck rispose – Mi dispiace, ma questo è il mio turno di lavoro-.
All’improvviso, l’arciere scagliò una freccia e colpì il dottore. Il dottore disse – Andate avanti. Io resto qui a medicarmi il braccio.
I ragazzi si allontanarono dal dottore. All’improvviso un uomo spuntò davanti ad Alessandra. L’uomo disse – Ragazzi, nessuno vi ha mai insegnato che non si cammina per un ospedale deserto con degli assassini in giro per l’ospedale?-.
Marco si svegliò, vide Lorenzo che dormiva e disse – Allora, era tutto un sogno?-.
Il dr. Bearduck entrò dalla porta e disse – Good morning Marco!- Marco rispose – Buongiorno anche a lei ma, che cosa le è successo al braccio? – Il dottore disse – Oh, ehm, ho sbattuto contro lo spigolo. E poi mentre cucivo, per sbaglio, ho infilato l’ago nel gomito. Capita a volte. Si è fatto tardi. Goodbye.-
Marco andò da sua sorella. Vide che nel corridoio, ora c’era un brulicar di gente.
Entrò nella camera di Alessandra. Si stava vestendo. Alessandra disse – Oh ciao! Come vedi mi fa un po’ male la spalla.- Marco rispose – Allora non era un sogno! Quell’uomo ci ha storditi e ha fatto in modo che tutto tornasse normale! Adesso il suo obbiettivo è… Lorenzo! -
Marco entrò svelto nella propria camera e vide il dr. Bearduck che, con una siringa iniettava del veleno nel petto di Lorenzo.
 
Epilogo
 
Tantissimi dottori arrivarono in camera. C’era anche la polizia. Alcuni dottori ci portarono fuori dalla camera. Lorenzo era morto. Quel liquido blu era una sostanza che era come veleno. IL dr. Bearduck l’aveva riprodotto nel laboratorio dell’ospedale. Mi amputarono il braccio, sostituendolo con un braccio meccanico. Il dr. Bearduck fu arrestato e portarono in un manicomio.
 
   
 
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