Note iniziali: Questa scemenza totale nasce per la SCREW challenge organizzata da moglia Damn sul gruppo FB Prompt Me Now!
Il prompt è il numero 32 ("Were you looking at my ass?"), che è un po' cresciuto in modo tutto suo, causa principale delle fanart bellissime che trovate esattamente qui e che amo tantissimissimissssssimo.
E' una sottospecie di velatissssssssssima Wincestiel. Ma con tante esse, eh.
Un cuoricino grande per le mie PPA, che mi aiutano con i titoli ç_ç <3 



 

Tacit approval


 

Doveva essere temporaneo.

«Troverò una soluzione» ha detto Castiel, prima di far perdere le tracce di sé.

«Ho passato la notte sui libri, lasciatemi dormire, non morirete per un paio d'ore in più. Siete fratelli, per la miseria» ha aggiunto Bobby, sbattendogli la porta di camera di faccia.

Fatto rimane che temporaneo è diventato prima dodici, poi ventiquattro e poi quarantotto ore e la cosa, se all'inizio poteva rimanere archiviata sotto la frase di circostanza imbarazzo di prima mano (“abbiamo fatto il bagno insieme da piccoli, non sarà poi tanto differente” ha funzionato molto poco come scusa quando, dopo il primo paio di ore, le funzioni fisiologiche hanno iniziato a farsi sentire), è un tantino degenerata.

Dean, è degenerat- oh, ma chi vuol prendere in giro.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

(È diventato divertente, no?)

«Capisco perché lo ha fatto». Sam sospira, voltandosi per guardarsi meglio di profilo. «E' curioso. Questa cosa dei corpi scambiati... è tipico di mio fratello, voler esplorare i propri “nuovi territori”». Sta parlando da solo già da un po', chiuso nel bagno al piano di sopra di Bobby, quello con la doccia stellare e lo specchio a tutta figura.

«Prima si ingozza di cibo spazzatura con il mio stomaco» lancia un'occhiata gelida all'immagine riflessa, più per abitudine che per altro, visto che adesso là dentro c'è solo e soltanto lui. Non riesce ad essere abbastanza arrabbiato, con indosso la faccia e gli occhi di Dean, si sente troppo poco torreggiante. «... Gioca coi miei capelli...» flette un bicipite, deluso nel constatare che nonostante la differenza di stazza, suo fratello se la cava bene quanto lui. «... si rifiuta di lavarsi giocando al finto pudico» rabbrividisce, ripensando alle condizioni in cui Dean è tornato, dodici ore prima, da una caccia ad un nido di succhiasangue. «... e quando finalmente lo convinciamo...»

… Beh. Diciamo solo che trovare tuo fratello che si scatta foto nudo in bagno con il tuo corpo non è un bello spettacolo, archiviamo la cosa e andiamo avanti fingendo che non sia mai successo, grazie.

«È per questo che stai esaminando il corpo di tuo fratello allo specchio?» La voce di Castiel lo fa sobbalzare; si è materializzato nel bagno più silenziosamente del solito o...?

(oppure magari, ecco, sì, era distratto?)

«Stai esplorando i tuoi “nuovi territori”?» chiede Cas, con un'inflessione talmente atona della voce che Sam non sa neanche più cosa voglia fare, se arrossire di vergogna, urlargli contro di uscire dal bagno, per la miseria, che sarà anche il corpo di Dean ma è nudo, mai sentito parlare di spazio personale? o...

(magari dirgli semplicemente di sì)

semplicemente rimanere zitto.

Opta per il silenzio stampa. «Scoperto niente?» chiede, cercando di deviare l'attenzione verso altro.

«Non ancora. È una maledizione piuttosto...» Castiel si interrompe.

Sam si è voltato, dando le spalle all'angelo nella disperata ricerca di un asciugamano con cui coprirsi ― mai che ce ne sia uno nei dintorni quando serve, dove diavolo li terrà Bobby? «”Piuttosto” cosa?» incalza Sam, senza ricevere risposta. Niente. Ha controllato ogni singola anta e cassetto di quel bagno, ma di salviette, salviettine ed affini sembra non esistere traccia. Ha la vaga impressione che quello specifico particolare sia imputabile all'inquilino demoniaco che Sam sa benissimo far compagnia a Bobby quando loro lavorano su di un caso, ma quello, come suo fratello che lo fotografa nudo soffermandosi su parti su cui non dovrebbe soffermarsi troppo, è uno dei particolari che la sua mente ha archiviato con molto piacere, e grazie tante sul serio.

È un attimo ― il tempo di voltarsi di nuovo e incrociare gli occhi di Castiel fissi su di un punto imprecisato dello specchio alle sue spalle. Oh. Stavi guardando il mio culo, Cas?

«... Piuttosto complessa» riesce a completare la frase l'angelo, perdendo contatto visivo con la parte in questione.

Sam annuisce, distratto, poi gira di nuovo su se stesso, torcendo il collo per vedersi (o vederlo?) riflesso. «Certo che mio fratello ha un culo niente male, eh?» si lascia sfuggire di bocca prima che abbia il tempo di collegare i neuroni. Tipico di Dean.

Castiel sospira, ma stavolta si concende un'occhiata più approfondita sull'oggetto in discussione. «È un po' un eufemismo, ma sì, immagino di sì».

… L'unica cosa che può fare Sam è rimanere in silenzio. Di nuovo.