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Autore: Diana924    06/06/2015    0 recensioni
Cosa è accaduto a Isabel prima di lasciare il Messico? Cosa nasconde da anni? E cosa sa esattamente Manuél?
Una nuova missione in Messico rischia di rivelare un passato che Isabel ha cercato di dimenticare e che suo marito vuole a tutti i costi conoscere, 6 mesi dopo a Madrid ci sono Blanca, Francisco e soprattutto Juan ...
[ Sesta storia della serie " Intrigo a ..., per leggerla è consigliabile aver letto le altre]
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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- Questa storia fa parte della serie 'Intrigo a....'
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Quando Isabel e Manuél scesero nel giardino tutti gli sguardi, sia degli invitati che della servitù, si orientarono verso di loro.

Isabel appariva eterea e quasi incorporea con quel vestito bianco che ne metteva in risalto la pelle ma la maschera le rendeva sensuale e provocante, riunendo in sé la bellezza di un angelo e la sensualità di una strega.

Suo marito in abito nero appariva come il suo contrario. Il volto era imperturbabile e la maschera nera circondava i suoi occhi come se fosse sempre stata lì. Appariva una via di mezzo tra un cherubino e un brigante di strada, come sussurravano le donne presenti, mentre continuavano ad osservarlo e i loro mariti parimenti non avevano occhi ché per Isabel.

La coppia ballò prima una quadriglia poi un minuetto e tutti giuravano che i due non toccassero terra. Isabel non parlava, limitandosi a sorridere e ad annuire mentre suo marito discorreva anche per lei. Non bevvero molto, solo alcuni bicchieri di tequila, lei ricordando che quando aveva diciotto anni certe bevande le erano state proibite, lui rimpiangendo il suo whiskey e la sangria spagnola che era decisamente più buona di quell’affare.

Non perdeva d’occhio sua moglie che si era seduta ed era circondata da diverse donne. Poi vide don Hernando avvicinarsi. Pablo era stato molto esauriente, sia quando l’aveva baciato sia quando il giorno seguente aveva osato di più baciandolo e toccandolo. Aveva un bel corpo e se non avesse avuto a cuore quell’affare da risolvere forse si sarebbe potuto divertire ma non doveva pensarci.

Si diresse verso di loro. << Manuél, don Hernando si stava complimentando per i nostri abiti, ha detto che sono sublimi >> affermò sua moglie non appena li raggiunse. << E lo confermo don Manuél, voi e la vostra bella moglie siete stupendi, ma ditemi donna Isabel, mi sembra di aver già visto il vostro abito ma è impossibile >> aggiunse questi.

Manuél lo osservò meglio. Indossava un’uniforme dei dragoni che sembrava essere stata appena lucidata. Aveva circa cinquant’anni e i capelli cominciavano a ingrigire sebbene apparisse ancora vigoroso. Gli occhi grigi erano penetranti e glaciali come i ghiacci del nord.

Trovò nauseante che quell’uomo ora si permettesse non solo di rivolgere la parola a sua moglie ma che la toccasse pure dopotutto quello che le aveva fatto e che lei ne fosse all’oscuro.

<< E’ possibile invece mio caro don Hernando, è infatti simile all’abito che indossai quando avevo diciotto anni >> rispose Isabel, scoppiando a ridere come una fanciulla. Don Hernando la osservò meglio, per poi ridere con lei.

<< Don Hernando, vorrei parlarvi, se mia moglie me lo consente >> disse lui, avvicinandosi a sua moglie. Isabel sorrise, << certamente Manuél, don Hernando, consideratevi libero >> scherzò, prendendo un altro bicchiere di tequila. << Benissimo donna Isabel, e siccome sono libero di cosa volevate parlarmi? >> chiese don Hernando. << Seguitemi mio caro >> rispose Manuél, impassibile, sebbene dentro di sé ardesse di rabbia.

L’altro si alzò dal divano, Isabel aveva infatti dato ordine che i divani fossero messi a disposizione degli ospiti all’esterno della casa e si dispose a seguire Manuél.

Era leggermente alticcio ma aveva ancora la padronanza dei sensi mentre lui era perfettamente sobrio, non per niente solo dosi massicce di vodka e whiskey riusciva a farlo ubriacare a quell’età.

I due si allontanarono dalla pista da ballo dove in quel momento si ballava una sarabanda, superarono l’abitazione e s’inoltrarono verso la spiaggia, verso la realizzazione del suo piano e verso la vendetta per Isabel, che ignara di tutto stava discutendo con donna Cristina.

   
 
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