E’ dura. E’… veramente dura, la trincea.
Fa freddo, a tutte le ore. E l’umidità ti entra nelle ossa, facendoti tremare dalla testa ai piedi.
Chel fol1 che ha fatto entrare l’Italia in guerra… Lui, sì, lui dovrebbe essere al mio posto, a gelare ed a sopportare lo scoppio delle bombe ed il tuono dei cannoni!
Dannazione...!
Finirà, questa guerra che mi ha strappato le radici?
Forse.
Oh, quanto mi mancano le mie montagne…
Sogno il profilo della Bussaia, il profumo degli alberi di teit Firens2, la vivace festa delle Piagge…
Devo farcela. Devo ritornare, a Robilante.
Sì.
Vi ritornerò per ascoltare i fischi dei merli, armoniosi, variabili; il cinguettio dei passerotti, dolci, dalle note alte; il gorgoglio dei ruscelli, ripetitivo e rinfrancante.
Devo resistere…
Uno sparo.
Un’altra battaglia...?
No…
Grasie, Nusgnur3.
Un attimo, e torna il silenzio.
Silenzio che viene rotto da una serie di note.
Note che ben conosco.
Qualcuno sta suonando un’armonica a bocca.
Qualcuno sta intonando una courenta4.
Mi avvicino a quel soldato…
Dev’essere un mio compaesano, mi dico.
Così non è, invece.
E’ della Val Germanasca.
Capisco, dunque, che la musica che si suona là è come quella delle mie valli.
Per un attimo, però, grazie a quelle poche note, io sono ritornato a Robilante.
Nella mia terra natale.
Questa notte in trincea, ora, mi sembra molto meno scura.
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Note
2 Teit Firens: dal dialetto piemontese: tetto Firenze; i "tetti" sono case in montagna. Ogni casa è contraddistinta dal suo nome proprio.
La Bussaia è un monte visibile da Robilante; "le Piagge" è un luogo che si trova sulla collina vicino a Robilante, dove ogni anno si svolge una festicciola.
3 Grasie, Nusgnur: dal dialetto piemontese: Grazie, Nostro Signore; è un'invocazione a Dio.
4 Courenta: canzone suonata solitamente alla fisarmonica, nonchè ballo del Basso Piemonte