Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |       
Autore: Ledy Leggy    09/06/2015    2 recensioni
2598: è l'anno della guerra più pericolosa mai vista, tra gli abitanti di Saturno e i terrestri.
La Terra è diventata inospitale e inabitabile, quindi il Governo decide di trovare una soluzione. Soluzione in cui sono coinvolte anche Aileen e Shay, due ragazze normalissime che dovranno affrontare strane situazioni per il bene dell'umanità.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1

 

Aileen e Shay stavano ridendo e scherzando sottovoce infondo al pullman che le stava riportando a casa per il fine settimana.

Si erano guadagnate il posto infondo in quanto studentesse dell'ultimo anno, nate nel 2598.

Era proprio il 2598 l'anno in cui era iniziata la terza guerra interplanetaria tra gli abitanti di Saturno e i terrestri. I saturniani erano coloni arrivati da un ramo molto lontano della Via Lattea, strani alieni che erano riusciti a convivere pacificamente con la Terra per un centinaio di anni prima di iniziare la guerra.

In pochi anni le guerre si erano ripetute e sembrava che la terza potesse portare solo alla distruzione della Terra e dei suoi abitanti a causa di alcune radiazioni saturniane che colpivano tutto ciò che si muoveva.

2618 era l'anno in cui era prevista la catastrofe. L'anno in cui la guerra (e Shay e Aileen con essa) raggiungeva i vent'anni.

In quel giorno di marzo del 2618 Aileen e Shay cercavano di ignorare l'imminente fine del mondo, nonostante la distruzione di piante e animali che stava devastando la Terra. Le ultime tre generazioni stavano già nascendo geneticamente modificate e la tossicità del pianeta aumentava di giorno in giorno.

Da qualche anno a quella parte si erano create nuove sette, dette catastrofiste, che cercavano di convincere la gente ad allontanarsi per sempre dal pianeta che era sempre stato la loro casa. Nonostante ciò, la maggior parte degli abitanti non aveva abbandonato la sua casa e cercava di vivere serenamente gli ultimi anni prima della distruzione totale.

"Non sta facendo una strada diversa dal solito?" Chiese Shay incuriosita guardando fuori dal finestrino. Ormai le due ventenni conoscevano il percorso a memoria e avrebbero riconosciuto una deviazione anche ad occhi chiusi.

"Non conosco questa strada." Confermò Aileen. "Probabilmente l'altra strada è franata." Concluse dopo qualche secondo. Non era raro di quei tempi.

Le due ragazze si insospettirono di più solo quando l'autista iniziò a salire su un colle arrivando a passare un ponte in pietra del ventitreesimo secolo.

Aileen prese il controllo della situazione e si alzò in piedi, mentre i ragazzi più piccoli iniziavano a sussurrare tra di loro preoccupati.

La ragazza risalì velocemente lungo il pullman fino ad arrivare di fronte all'autista.

"Mi scusi, che ci facciamo qui? Vorremmo andare a casa." Chiese con tono scocciato mentre l'autista apriva la porta.

Aileen sentì una mano che la afferrava per un braccio e la trascinava fuori dal pullman.

Una volta scesa fu lasciata libera di muoversi e si girò, pronta ad insultare chiunque l'avesse trascinata così bruscamente. Aprì la bocca per protestare e si zittì trovandosi davanti un soldato in uniforme.

Shay balzò giù dal pullman pochi secondi dopo, preoccupata per la sua migliore amica e si fermò anche lei esterrefatta a guardare il soldato.

"Ma che diavolo..." Iniziò subito.

Il soldato le spintonò verso un enorme castello situato lì davanti e si affrettò a far scendere dal pullman anche tutti gli altri ragazzi. Altri soldati usciti dal castello li misero velocemente in fila indiana e li spinsero verso l'interno, mentre molti bambini scoppiavano a piangere spaventati.

Entrarono rapidamente nel castello, che all'interno si rivelò decisamente moderno e si fermarono a guardarsi intorno confusi.

 

L'intero piano era occupato da strani comparti in metallo che sembravano armadi e intorno ad essi i soldati camminavano tranquillamente alla ricerca di ordini. Una voce metallica iniziò a chiamare i ragazzi per nome da un altoparlante, i ragazzi chiamati si facevano notare e venivano portati via da un soldato che diceva loro qualcosa nell'orecchio.

"Aileen Shadow." Chiamò la voce metallica. Aileen alzò la mano e si avvicinò al soldato, che la accompagnò fino ad un corridoio e le disse di cercare il numero 96.

Aileen si avviò indecisa, guardandosi intorno. Notò che gli scomparti di quel corridoio avevano porte di vetro e che si poteva vedere l'interno.

All'inizio del corridoio si vedevano delle specie di esseri con forma vagamente umana che Aileen associò per prima cosa agli umani con problemi genetici che erano nati negli ultimi anni.

Avanzando nel corridoio notò però che pian piano le figure cambiavano e assumevano forme sempre più simili a statue nere. Avevano gli arti a sezione quadrata, colorati di marrone e dei mantelli neri posati sopra. Aileen pensò allora a dei robot, ne aveva visti molti in giro, anche se mai di quella forma e colore.

Camminò lentamente riflettendo finché non arrivò davanti ad uno scomparto con il numero 96 sopra. Osservò con angoscia quella scritta in caratteri dorati che spiccava sulla porta nera e allungò la mano sulla maniglia per aprire lo sportello.

"Ehi sono accanto a te!" Fu bloccata dalla voce di Shay che la raggiungeva e le indicava il comparto numero 97.

Si sorrisero e aprirono insieme lo sportello.

Lo scomparto era vuoto.

Si guardarono curiosamente intorno e notarono che anche agli altri ragazzi che erano sul pullman con loro era stato assegnato un numero e che tutti i comparti erano vuoti.

"I ragazzi sono pregati di entrare per pochi secondi dentro al comparto che gli è stato assegnato, poi potranno tornare a casa." Annunciò la voce metallica.

Aileen si guardò intorno sconcertata e incrociò lo sguardo dubbioso degli altri ragazzi. Poi li vide prendere un respiro profondo ed entrare ognuno nel proprio comparto.

Lei invece aspettò ancora un po' ad entrare.

Si limitò ad osservare gli altri avvicinandosi di più al suo comparto per far credere ai soldati che passavano che ci stava entrando.

Quando vide cosa succedeva ai suoi compagni però balzò indietro.

Pian piano i ragazzi si stavano mettendo tutti nella stessa posizione e stavano assumendo la forma delle statue nere che Aileen aveva visto nei comparti prima.

Lentamente gli sportelli dei comparti si chiusero e Aileen rimase inorridito a guardare il numero 97, dove Shay era diventata uguale a tutti gli altri.

Dopo aver fatto un altro passo indietro Aileen si voltò per correre e scappare, ma fu bloccata saldamente da un soldato che le era apparso alle spalle. Subito raggiunto da altri due soldati, l'uomo la bloccò.

I tre soldati le bloccarono le braccia impedendole la fuga e la spinsero verso il comparto 96, mentre lei lottava e scalciava inutilmente, urlando.

Pochi secondi dopo, le lacrime che scendevano copiose lungo le guance, Aileen venne spinta nel suo comparto e i soldati chiusero la porta davanti a lei.

"Ibernazione in tre, due, uno..." Scandì la voce metallica. Poi un gas verde si liberò nell'aria e la immobilizzò nella stessa posizione di tutti gli altri, per poi trasformarla nell'ennesima statua del corridoio.

L'unica statua che piangeva disperata.




Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!
Grazie per essere arrivati fino a qui!
Questa storia viene da un sogno che ho fatto poco tempo fa; mi rendo conto che magari non è molto approfondita a livello di trama, ma l'ho scritta tutta in un giorno e poi non ho avuto il coraggio di ritoccarla.
Spero che vogliate lasciarmi una recensione.
A presto
Ledy Leggy 

P.S: Grazie mille alla mia beta Ginge

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Ledy Leggy