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Autore: _Alexis J Frost_    09/06/2015    1 recensioni
"Vedremo il mondo insieme, te lo prometto."
Aveva detto con quel suo fiero sorriso, alzando gli occhi verso il meraviglioso cielo che si poteva ammirare da quella particolare zona del palazzo reale.
In quell'istante quello era diventato il loro desiderio, l'ennesimo filo di quella tela che non faceva altro che unirli di giorno in giorno. Avevano conquistato insieme terre e tesori,avevano sconfitto i più pericolosi avversari, ed insieme avrebbero visto ogni meraviglia del mondo finchè ormai anziani non avrebbero terminato il loro ciclo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anni ed anni prima.
C'è un uomo dagli occhi scarlatti che vaga alla ricerca dell'Immortalità.
Il terrore della morte corrode lentamente la sua anima come il più potente e doloroso degli acidi.
Non importava cos'altro dovesse perire, quello statico desiderio  divenuto oramai la sua unica ragione di vita era sempre lì, fisso, vivido.
Non riusciva più a provare sentimenti che non fossero desideri malsani; alla costante ricerca di qualcosa di troppo lontano persino per un semidio e di emozioni forti alimentate dalla sua sete di potere, quell'uomo non sapeva nemmeno più cosa fossero i sentimenti.
Si dice che avvicinarsi alla morte cambi una persona a tal punto da renderla quasi irriconoscibile, ma quando la morte anziché avvolgere te stesso, decide di portar via con sè la persona a cui tieni di più, a quel punto il dolore è così forte da farti vedere il mondo come un luogo caratterizzato solo dalla sofferenza.
Supererà quella fase, tornerà a vivere un giorno.  E' questo quello che si diceva, quello che continuava ad augurarsi.
Avrebbe raggiunto i suoi obiettivi, eccome se lo avrebbe fatto, ma in quell'impresa che doveva imporre la sua supremazia al mondo intero, sarebbe stato solo.

"Voglio vedere il mondo insieme a te, è questo il mio desiderio!"

Suonano distanti quelle parole, come  petali portati via dal vento che si allontanano velocemente dal campo visivo di chi li osserva.
La persona che aveva espresso quel desiderio sembrava essere la  più felice del mondo con quel suo sorriso  in grado di sciogliere persino il più gelido dei cuori. Enkidu,il suo migliore amico, la persona più importante della sua vita.
Improvvisamente era entrato a far parte del suo destino e di quel complesso motore chiamato vita ed altrettanto improvvisamente, come un uragano che spazza via ogni oggetto che incontra non lasciando dietro di sè superstiti, gli era stato portato via lasciando in lui un vuoto che non avrebbe mai colmato con altro se non rabbia ed amarezza.
Quella ferita con il tempo non si sarebbe cicatrizzata e persistente lo avrebbe seguito in quel tragitto che aveva l'immortalità come traguardo, ricordandogli che quel dolore sarebbe diventato parte di sè per sempre.

"Vedremo il mondo insieme, te lo prometto."

Aveva detto con quel suo fiero sorriso, alzando gli occhi verso il meraviglioso cielo che si poteva ammirare da quella particolare zona del palazzo reale.
In quell'istante quello era diventato il loro desiderio, l'ennesimo filo di quella tela che non faceva altro che unirli di giorno in giorno. Avevano conquistato insieme terre e tesori,avevano sconfitto i più pericolosi avversari, ed insieme avrebbero visto ogni meraviglia del mondo finchè ormai anziani non avrebbero terminato il loro ciclo.

Era questo ciò che aveva in mente per il suo futuro, ma quel terribile giorno trasformò le sue certezze in effimere illusioni.
A quel punto la sua vita si era basata sulla disperata ricerca di qualcosa che non avrebbe però ottenuto. Eppure, per ironia della sorte, era a suo modo riuscito a mantenere quella sua precedente promessa.
Enkidu non era più al suo fianco; non poteva abbracciarlo, stringerlo a sè come solitamente faceva carezzandogli quei morbidi e lunghi capelli dal profumo di fiori mentre tranquilli parlavano del più e del meno.
Stringendo le catene del Paradiso,però, non può che curvare le labbra in un sorriso. Lo immagina accanto a sè ,con lo sguardo rivolto verso l'orizzonte, sorridente e  il volto in parte coperto da ciocche di capelli mossi a causa del vento.
In quegli anni, sia come Spirito Eroico, che in vita semplicemente come re Gilgamesh, aveva avuto l'opportunità di viaggiare verso terre ignote e inesplorate, luoghi antichi di cui ne rimangono solo i resti e moderni, che pur avendo distrutto l'equilibrio originario avevano un loro innegabile fascino.
Ed è così, che alla fine, aveva raggiunto una sua conclusione.

«Comunque, Enkidu, io continuo ad essere del parere che Uruk rimanga il luogo più bello di tutti. »

«...Ma ho mantenuto la promessa. Che dici, il mondo continua ancora ad affascinarti così tanto?»


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Buonsalve! Eccomi con l'ennesima fic basata sulla GilKidu (okay sì, l'altra devo ancora terminarla ma vi giuro che pubblicherò la seconda parte a breve, tranquilli ) .
Che dire, avevo voglia di scrivere su Gilgamesh e l'ho fatto. Per meglio dire, avevo voglia di scrivere qualcosa su di lui che mettesse in evidenza anche la sua storia e quella parte drammatica e dolce di lui che di solito viene coperta dal suo lato da perfetto stronzo. 
Beh, Gilgamesh di per sè è davvero uno stronzo, ma, come tutti ha un lato tenero ed è bene mostrarlo di tanto in tanto. <3
Detto ciò, spero solo che vi sia piaciuta (mi scuso per eventuali errori già da ora. Ogni volta ricontrollo tremila volte ma mi sfugge sempre qualcosa. Bye bye! 
_Alexis_ <3
  
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