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Autore: lilydreaming    09/06/2015    1 recensioni
Una nuova generazione sibuna scende in campo per risolvere un nuovo mistero. Riusciranno questi nuovi sibuna a trovare "il sovrano di luce" prima che una catastrofe si abbatta sulla terra?
ps: I protagonisti sono i figli dei precedenti sibuna.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata con una nuova ff!
Spero tanto che vi piaccia <3 ci ho messo tanto impegno per scriverla.
lilydreaming xoxo



Casa di conoscenza



Una ragazza si contorceva nel sonno, i suoi capelli castani si espandevano nel suo cuscino di color viola, le lenzuola si raggomitolavano a ogni sua mossa. Niente poteva calmarla e riportarla a un sonno tranquillo, tranne forse il ring di una sveglia. La ragazza si alzò di scatto lanciando il suo cuscino dritto alla sveglia, colpevole di averla bruscamente svegliata.”Dannata sveglia!” Imprecò. Sì, non era una ragazza a modo.
La porta della stanza si aprì, e una ragazza con delle lunghe trecce scure si avventò sulla sveglia, ormai ridotta ad un ammasso di ferraglia.”Megan!” Gridò rivolgendosi all’altra ragazza. “Mi hai di nuovo rotto la sveglia!”
“E’ lei che ha rotto a me!” Ribatte la ragazza di nome Megan.
“Cosa ti ha fatto stavolta la poverina?”Chiese la ragazza mettendosi le mani sui fianchi in cerca di spiegazioni.
“Oh Sarah non farmi la predica!Sembri mia madre!” Si lamentò Megan.
“Sei in ritardo lo sai, sei non ti sbrighi ad andare in bagno Belle lo occuperà per almeno venti minuti.”Le ricordò Sarah.
“Cavolo lo avevo dimenticato!”Megan si alzò di scatto dirigendosi come un fulmine nel bagno delle ragazze prima che Annabelle ci entrasse.
Una volta che la compagna  di stanza lasciò la camera, Sarah iniziò a sciogliersi le trecce.
Sarah Evelyn Rutter era una ragazza ben educata, intelligente, dai profondi occhi verdi e dai lunghi capelli castani, che raccoglieva in una treccia semplice e pulita. Era un’ottima studentessa, mai una nota aveva mai osato sporcare la sua impeccabile condotta scolastica. Amava la lettura, in particolare adorava i libri che parlavano di storia e di antichi misteri, ma. Ahimè solo una cosa non le riusciva bene: rapportarsi alle persone del sesso opposto. Ogni volta che un ragazzo le parlava, Sarah iniziava a balbettare dal nervosismo, fatta eccezione per i suoi compagni di casa che ormai conosceva da quando era bambina, per lei parlare con i ragazzi era un’impresa ardua, che le procurava non poco imbarazzo. Sarah era però convinta che presto sarebbe riuscita a superare il suo imbarazzo con i ragazzi, altrimenti non si sarebbe più chiamata Sarah Evelyn Rutter.
Megan bussò con forte impeto sulla porta del bagno delle ragazze.”. Belle per la miseria vuoi uscire da questo maledetto bagno!” Urlò.
Contrariamente a Sarah, Megan non aveva fatto modi gentili, si poteva trovare di più fuori dall’aula piuttosto che dentro di essa, era saccente, sarcastica, che non perdeva tempo nel dire tutto quello che le passava per la testa, anche con commenti non proprio consoni a una ragazza educata. Megan si spostò una ciocca di capelli castani dietro all’orecchio, fece un respiro profondo, e dopo un secondo iniziò a battere violentemente sulla porta del bagno.
“Che cosa succede sorellina?” Domandò un ragazzo dai capelli scuri.
“Voglio fare diventare la mia mano grande quanto un guantone.” Rispose sarcastica Megan. “Che diavolo vuoi che succeda?Belle si è chiusa in bagno!” Aggiunse sbraitando.
“Lascia fare a me, tu sei una principiante.” Disse il ragazzo, che disinvolto si avvicinò alla porta del bagno, le diede dei piccoli colpetti sussurrando.”Belle esci per favore.”
In meno di un secondo la porta si sbloccò, e una bionda con dei boccoli voluminosi uscì.”. Eccomi qui Travis.” Squittì.” Volevi parlarmi?” Domandò al ragazzo sbattendo le ciglia seducente.
“Ehm no.” Rispose Travis.
 “Oh mi piace quando fai il timidone!” Civettuola gli mise un braccio sotto al suo.
Travis cercò con delicatezza di spostare il braccio  di Belle  dal suo, ma la ragazza lo“Belle che cosa stai facendo?”
“Ti sto portando a fare colazione, ovvio no?” Rispose innocentemente Belle.
Annabelle Rosalie Carson,  autoproclamatasi Belle, non come il diminutivo del suo nome, ma perché si considerava la più bella di tutte. Bionda,ricca,e vanitosa, Belle otteneva sempre quello che voleva, e la cosa che desiderava di più era Travis. Aveva una cotta, anzi un ossessione per lui, aveva già progettato il suo futuro con lui: sarebbero sposati, avrebbero avuto due bambini, e tutti insieme avrebbero vissuto in una villa a Malibù.
Travis riuscì a liberarsi.”Senti..Belle, tra noi due non potrà mai funzionare.”
“Dico la stessa cosa a Colin, e lui non si arrende. Perché  dovrei farlo io?”Replicò la bionda.
 Travis si grattò la testa, segno che era nervoso.“Beh..”
“Su andiamo a fare colazione!”Disse Belle trascinando il povero ragazzo al piano di sotto.
 
Travis Scott Miller era il gemello di Megan, come la sorella aveva i capelli castani rigorosamente a spillo, ma a differenza di essa Travis aveva gli occhi color nocciola, e un carattere più flessibile della sorella. Era il maggiore dei due essendo nato sei minuti e cinquantatre secondi prima di Megan, cosa che rinfacciava spesso alla sorella. Di buona forchetta ingurgitava tutto quello che era commestibile,il suo stomaco era un buco nero, perché ogni cosa che ingoiava spariva misteriosamente senza lasciar traccia.
Al piano di sotto una ragazza rientrò dalla porta di servizio. Indossava una tuta, e nonostante avesse fatto una sessione di esercizi fino a poco tempo fa, continuò a fare dello stretching in cucina.
“Lorraine ti sei allenata anche questa mattina?”Gli domandò J.J.
J.J  Clarke,abbreviazione di  James Joseph Clarke.Era subdolo, astuto e gran calcolatore. Di bel aspetto, biondo, occhi chiari, pelle abbronzata. Le ragazze di certo non gli mancavano, ma a lui interessava solo una.
“Ovvio, bisogna allenare il corpo, dovresti provare anche tu.” Rispose Lorraine.
“Esercizi di prima mattina? Nah non fanno per me.” Dichiarò il ragazzo.
 Lorraine incuriosita gli chiese.“Cos’è che fa per te?”
“Dormire, si dormire è sicuramente un attività che fa per me.” Rispose deciso J.J
“Non è proprio da considerare un’attività.” Le ricordo la bruna.
“Beh se si fa in due è più divertente.”Disse J.J strizzando l’occhio.
“Oh porco!”Indignata la ragazza lasciò la cucina.
“Lorraine hai capito male!Lorraine!” Cercò  di scusarti il ragazzo, ma la ragazza aveva già lasciato il suo campo visivo.
Un altro ragazzo sbucò all’improvviso.
J.J si mise una mano al petto.”Colin mi hai spaventato!”
“Non eri tu quello senza paura?” Domandò il ragazzo  mentre divorava un croissant.
“Non mi piace che sbuchi all’improvviso.” Lo informò il biondo. “Ad ogni modo perché sei cosi agitato? Aggiunse in seguito.
“Ho trovato un modo per far si che Belle mi dica di si!” Squittì a gran voce Colin.
Colin Irvin Lewis era un ragazzo perennemente con la testa sulle nuvole, gran sognatore, piuttosto credulone e con una venerazione ai limite dell’assurdo per Belle, la quale non lo considerava, ma accettava di gran lunga le sue lusinghe, che aumentavo ancora di più il suo ego. Colin aveva la carnagione di color caffelatte, gran occhi lucenti verdi e capelli ricci scuri che domava con un taglio corto.
J.J, come quasi tutti nella casa, sapeva  della cotta di Colin per Belle.“Amico quante volte Belle ti ha detto di no?”Gli domandò.
“Settecentocinquantatre volte!” Rispose Colin entusiasta
“Non è una cosa da andare fieri.”Affermò il biondo.
“Prima o poi mi dirà di si! E questa volta lo farà sicuramente.”Disse Colin convinto.
J.J  diede a Colin una pacca sulla spalla.“Sogna amico, sogna.”
“Come te con Lorraine?”Chiese Colin.
“Touché  amico mio.”Rispose J.J
 
“Sarah!”
La ragazza si girò verso la voce che la chiamava.”C ciao Travis.”Balbettò.
“Ti prego nascondimi.”La scongiurò il ragazzo.
“Perché  devo nasconderti?”Gli chiese Sarah.
“Belle mi da il tormento da questa mattina.”Gemette Travis.
“Oh,  beh perché non ti nascondi in biblioteca?”Gli chiese Sarah.
Travis si lamentò.“In biblioteca?Ma è un posto per vecchi quello.”
“Si, e sicuramente Belle non ti cercherebbe mai lì.”Gli fece notare Sarah.
Travis la ringraziò.“Grazie mille Sarah.”
Sarah abbozzò un piccolo sorriso.“Di nulla.” Aspetta un momento io passo molto tempo in biblioteca, non sono mica vecchia.”Affermò la bruna.
Il ragazzo le fece l’occhiolino.“Tu sei un’eccezione.”
 
 
 
“Dimmi perché siamo ancora in classe Rob.” Si lagnò Megan con un ragazzo seduto alla sua destra.
“Perché se salti le lezioni, specialmente questa finirai nei guai.” Gli disse il ragazzo.
“Finirai nei guai anche tu.”Gli ricordò Megan.
“No, se rimango qui.”Disse Rob.
“Grazie Rob, sei davvero un amico.” Gli disse sarcastica Megan.
“Mi ringrazierai quando non ti bocceranno quest’anno.”Affermò il ragazzo.
Megan rise. “a-ah mr simpatia.”
Rob  sospirò.  “Dopo la scuola andremmo a fare un giro.”
Robert Carl Wilson, era la personificazione della affidabilità. Di gran cuore, legato a Megan  da una forte amicizia. Amicizia che nel corso degli anni si era trasformata in un sentimento più profondo, ma Robert, Rob in breve, non aveva mai l’intenzione di rivelare i suoi sentimenti alla ragazza per non rovinare la loro amicizia.
“Che strazio!” Gemette Megan stiracchiandosi sul suo banco.
“Perché cosi tanto voglia di evadere?” Le domandò Rob.
“Non ho dormito molto stanotte.” Rispose la rossa.
“Incubo?”Chiese il ragazzo preoccupato.
“Già. Ho cosi tanto sonno accidenti!” sbraitò Megan.
“Abbiamo Mrs Barker,  non puoi dormire ora.” Le ricordò Rob.
 Megan alzò la testa per qualche secondo.“E secondo te perché  volevo evadere?”
 
 
 Nei corridoi  della scuola Colin stava inseguendo Belle per chiederle per l’ennesima volta un appuntamento.
“Belle  usciresti con me?”Gridò Colin
Belle si spostò i capelli dalla spalla sinistra.” Colin ti voglio bene lo sai, ma fra noi due non può mai funzionare.”
“Ti ho preso un regalo però.” Le disse Colin.
“Mi hai preso un regalo!?”Squittì entusiasta la bionda.
“Si.”Rispose il ragazzo.
Belle tornò seria.”Beh non puoi di certo comprarti con un regalo.”
“ma sono dei fiori, a  te piacciono i fiori.” Affermò Colin
“Mi piacciono anche i vestiti, le scarpe e tutto quello che brilla.” Disse Belle.
“Sono camelie, tu adori le camelie.”
“Come fai a sapere  che sono i miei fiori preferiti?”
“Ho letto il tuo diario.” Colin fece auto facepalm. “ Cioè  non l’ho letto, non intenzionalmente giuro.”
“Colin Irvin Lewis io ti uccido!” Urlò Belle.
Il ragazzo cercò di giustificarsi.“è stato un incidente, era aperto e..”
“Non una sola parola.” Indignata Belle  lasciò  Colin, li tutto solo nel corridoio.
Colin iniziò a correrle dietro implorando il suo perdono.“Belle scusami!” 
   
 
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