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Autore: TheImpossibleJJ    10/06/2015    4 recensioni
Rose Weasley ha passato sei anni d Hogwarts subendo le prese in giro di Scorpius Malfoy. Le cose cambiano dopo il Ballo della Vittoria e l'ennesimo scherzetto del Serpeverde. Rose ha deciso di cambiare e di smettere di subire. Ha deciso di iniziare ad affrontare la vita a testa alta e di smettere di nascondersi e usare il suo peso come una scusa. Peso sì, perchè Rose dai Weasley ha ereditato l'appetito ma sfortunatamente non il metabolismo veloce. Rose torna per il settimo e ultimo anno di Hogwarts come una persona nuova, ma come prenderà Scorpius questi suoi cambiamenti? Cosa ha sempre nascosto? E soprattutto chi è che le manda quegli strani biglietti?
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, Altro, personaggio, Rose, Weasley, Scorpius, Malfoy | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Buonasera a tutti!!! Sono proprio contenta che il primo capitolo vi sia piaciuto! Sono qua che ballo la conga da sola xD
Ho pensato di pubblicare già anche il secondo così la storia inizia a delinearsi. Spero vi piaccia! :D Grazie mille a tutte/i!!! <3


CAPITOLO DUE- IL BALLO DELLA VITTORIA



Rose aveva trovato l’abito perfetto. Era nero, di pizzo, lungo al punto giusto e abbracciava le curve in un modo assolutamente strategico.

“Rose, sei davvero bellissima.” Sospirò sognante la sua migliore amica Alice Paciock.

“Dici Ali? Non mi fa i fianconi, vero?” Chiese Rose preoccupata.

“No, Rose. Te lo assicuro.”

“Mmm… va bene.”

Ovviamente non le credeva, ma i giudizi positivi erano sempre i benvenuti.
Alice sorrise e tornò sul suo letto. Alice era la migliore amica di Rose da ancora prima di Hogwarts. Erano inseparabili. Aveva i capelli biondi come sua madre e gli occhi grandi di suo padre, l’attuale professore di Erbologia. Sebbene ad un primo sguardo facesse pensare ad una persona ingenua e un po’ tra le nuvole, Alice era la parte razionale di Rose. Quella che la faceva ragionare quando era in crisi e quella che le faceva capire che c’era sempre una soluzione a tutto.
Per quello ora Rose si stava mangiando le mani. Avrebbe dovuto dire a Zabini che ci avrebbe pensato un po’ prima di accettare l’invito, così si sarebbe consultata con Alice. Lei sì che le avrebbe suggerito la risposta giusta. In queste situazioni, le situazioni impreviste in cui a Rose non piaceva ritrovarcisi, Alice la aiutava sempre. Era la sua voce della ragione.

“Ali?”

“Sì, Rose?”

“Secondo te ho fatto bene ad accettare l’invito di Zabini? E’ un amico di Malfoy! Continuo ad immaginarmi scenari in cui mi fa passare per scema.”

Ali appoggiò il libro che stava leggendo, si passò una mano tra i lunghi capelli biondi e rispose “Rose, cerca di vedere la situazione in modo oggettivo. Zabini non ti ha mai parlato, è nella banda di quell’idiota di Albus e di quello stronzo di Malfoy e per di più ho sentito dire che Scorpius lo sta ricattando per qualcosa. Quindi, dati questi elementi, io direi di andare con Zabini, perché ormai hai accettato ma devi prepararti un Piano B, un piano di riserva per ogni evenienza e soprattutto tenere le antenne bene alzate.”

“Che tipo di Piano B? Tipo un accompagnatore di riserva? O un incantesimo protettivo?”

“Io pensavo piuttosto al secondo. Una sorta di incantesimo che ti protegga da qualunque cosa potrebbero farti. Abbiamo due giorni di tempo per cercarne uno adatto. Possiamo farcela.”

“E se chiedessi ad Albus? Magari sa qualcosa…” provò Rose.

“Albus è un bamboccio che non sa pensare con la sua testa. Segue tutto quello che gli dice Malfoy. L’unica cosa che non fa è prendere in giro te, ma se fosse davvero un uomo d’onore gli direbbe di smetterla e lo sai anche tu.” Disse Alice sprezzante.
Ops.

Rose si rese conto che aveva parlato troppo. Se lei odiava Malfoy, Alice disprezzava Albus con tutto il cuore. Albus la prendeva sempre di mira, aveva iniziato appena arrivati ad Hogwarts, prima i due erano stati molto amici e poi lui aveva imboccato la strada della stronzaggine. Alice non glielo aveva mai perdonato. Albus si credeva divertente. E così era finita un’amicizia.

“Va bene Ali. Dobbiamo iniziare a cercare allora. Fortuna che ci sei tu. Lo sai che ti voglio bene, vero?”

“Sei proprio una ruffiana.” Disse ridendo Alice mentre tornava sul suo letto a leggere.

“Te invece con chi vai al ballo?”
Alice non rispose.

“Ali?”

“Ehm…”

“Eh?”

“nikolaskrum.” Disse tutto d’un fiato.

“Come scusa? Non ho capito nulla?”.

“Vado con Nikolas.”

Nikolas Krum oltre ad essere il figlio di Viktor Krum, era anche e soprattutto il battitore dei Cannoni di Chudley. A differenza di suo padre, aveva frequentato Hogwarts nello stesso anno del primogenito Potter ed erano diventati molto amici.

Era stato proprio così che lui ed Alice un’estate prima si erano conosciuti. La storia era durata tre mesi e poi era finita quando lei aveva dovuto iniziare il sesto anno di Hogwarts e lui era entrato nei Cannoni. Si erano lasciati senza litigare, in modo molto naturale, come due amici. Rose aveva sempre pensato che Nikolas non fosse il ragazzo giusto per lei ,ma Alice sembrava così felice quando erano insieme che aveva deciso di farsi i fatti propri.
Alla fine era solo una sensazione, e sotto sotto sapeva che il desiderio di vederla insieme ad uno dei suoi cugini per farla entrare ufficialmente in famiglia influenzava il suo giudizio. In ogni caso, quando Alice ammise che il suo accompagnatore sarebbe stato Nikolas Krum, Rose non poté non esserne stupita. Alice, appena si erano lasciati, non aveva fatto altro che dire che erano meglio da amici, che lui era un po’ un farfallone, che era una storia non destinata a durare…

“So cosa stai pensando, Rose. Ma andiamo solo come amici. Mi doveva un favore allora gliel’ho chiesto. Ci scriviamo ancora ogni tanto sai? E’ così dolce, ma ovviamente non ci tornerai mai più insieme. Troppo farfallone.” Disse ispezionandosi attentamente le unghie.

“E per fortuna. Sai che tu devi metterti con uno dei miei cugini. C’è ampia scelta, sai? Meglio ancora mio fratello. Potresti usarlo come Toy Boy.” Disse Rose alzando e abbassando le sopracciglia.

“Hugo proprio no Rosie. Tra i tuoi cugini sceglierei senz’altro Louis, lui sì che è bello. Eccome se lo è.”
Si perse in uno sguardo sognante immaginando l’unico Weasley con i capelli biondi.

“E Al no?” Rose si pentì subito delle sue parole. Due volte lo stesso errore nel giro di cinque minuti.
Complimenti Rose. Clap Clap.
Smettila di applaudirmi.
Guarda che ti stai applaudendo da sola.
SMETTILA!!!

“Hai detto Al per caso? Rose Weasley quante volte devo dirti che io non lo sopporto! Lo odio! Non voglio più averci niente a che fare!”

“Va bene scusa, Ali. Puoi prenderti Louis, Non ci vedremo così tanto durante l’anno, sai che papà si vede di più con lo zio Harry, ma fa niente troveremo il modo.” Concluse Rose facendo il labbrino.

“Tu sei pazza, Rosie.” Scoppiò a ridere Alice. “E ora fammi vedere che scarpe vuoi mettere domani.”
 
***
 
Erano passati due giorni. Alice e Rose avevano trovato l’incantesimo protettivo ed erano molto fiduciose sulla riuscita della serata.
Erano entrambe indaffarate nella preparazione per il Ballo e a sistemare gli ultimi accorgimenti. Rose finalmente poteva indossare il suo vestito nero di pizzo, Alice aveva optato per uno blu chiaro e delle scarpe argentate, Gracie Thomas ne aveva scelto uno viola che si intonava perfettamente alla sua pelle ambrata e Susan Finnigan non aveva saputo resistere ad un vestitino corto rosa antico con le ruche. Tutte avevano delle acconciature molto complicate, che solo grazie alla manualità di Susan e a qualche colpo di bacchetta erano riuscite a farsi.
Si stavano guardando davanti allo specchio, gli occhi spalancati e i volti luminosi.

Erano tutte e quattro bellissime.

“Siamo proprio belle, vero?” chiese Susan avvicinando il volto allo specchio per guardarsi meglio.


“Già, non vedo l’ora di vedere la faccia di Matthew.” Disse Gracie, riferendosi al suo accompagnatore Tassorosso.

“Oddio è vero che vai con Smith! Ma come fai sopportarlo?” Disse sbuffando e ridendo Alice, colpendo Gracie nel fianco con il gomito.

“Senti carina, non tutte possono permettersi di avere una star del Quidditch come ex fidanzato ed attuale amico.” E le fece una linguaccia. “E poi Matthew non è malaccio dai. In ogni caso non è che dobbiamo sposarci dopo questo ballo. Vedo come va poi decido.”

“Va bene, se lo dici tu. Io inizio a scendere che Nikolas dovrebbe essere già arrivato.”

“No, cara. Tu non vai da nessuna parte. Prima dobbiamo farci una foto.” Proclamò autoritaria Rose.
Alice la guardò male, ma poi la sua espressione si addolcì. “Ok. Facciamo questa foto.”
Rose posizionò la fotocamera magica sul baule e corse a mettersi in posa con le sue amiche.

“Dite Cheese!”

“Cheeeeese!”
 
 
Dopo venti minuti si ritrovarono tutte e quattro dentro la Sala Grande, allestita e addobbata per l’occasione. Foto degli eroi della Seconda Guerra Magica erano appese su un lato della sala da ballo, fiori blu e bianchi davano un tocco di classe ai tavoli sparsi e le risate degli invitati facevano dimenticare le tante perdite che la guerra di vent’anni prima aveva causato.
Alice era in un angolo che rideva con Nikolas, poco più in là c’era Gracie con un imbarazzato Matthew Smith e già scatenata sulla pista da ballo c’era Susan e il suo accompagnatore che però Rose non conosceva.
Ora mancava solo lei.
Ma Zabini dove si era cacciato?
Iniziò a guardarsi intorno e subito riconobbe Malfoy. La cosa strana era che Malfoy la stava guardando, ma non con il solito sguardo cattivo e strafottente, no, quello che Rose si ritrovò davanti agli occhi, era uno sguardo stupito e anche un po’ d’apprezzamento.
O forse aveva visto male?
Lo strano scambio durò poco, Malfoy infatti sembrò essersi accorto di quello che stava facendo e subito si ricompose, assumendo il suo solito cipiglio arrogante.
Pochi istanti dopo, Rose vide anche Zabini.

E non era solo.

Era insieme ad una ragazza alta e snella con i capelli neri. Sembrava teso e non sorridente come due giorni prima quando l’aveva invitata. Appena i loro occhi si incontrarono, lui sembrò volerle chiedere scusa e qualche secondo dopo, si girò verso la ragazza e la accompagnò sulla pista da ballo.

Forse è solo una sua amica. Adesso viene qua e mi porta a ballare.

I due niziarono a ballare un lento.

O forse no.

Gliel’avevano fatta ancora una volta. L’avevano presa in giro. L’avevano ridicolizzata. Tra gli occhi lucidi riusciva a vedere il ghigno soddisfatto di Malfoy. Si girò per andarsene, non voleva dargli anche la soddisfazione di vederla piangere davanti a tutti, quando qualcuno le prese il braccio.
Si bloccò un attimo, non aveva senso divincolarsi, e si girò.
Davanti a lei, c’era Nikolas Krum. In tutto il suo splendore. No, non aveva proprio preso dal padre.
Subito si girò verso Alice che le fece l’occhiolino e le sorrise. Santa Alice.

“Vuoi ballare, Rose?” le chiese Nikolas porgendole la mano.

“Volentieri, Nikolas.” Prese la sua mano e si fece portare sulla pista da ballo dove iniziarono a ballare anche loro un lento.

“Io faccio parte del Piano B. Alice mi ha avvertito che sarebbe successo qualcosa allora mi sono messo a disposizione.”

Rose rise. “Grazie. Sei stato molto gentile. Credo che me ne sarei tornata in camera se tu non fossi arrivato.”

“Ah lo so. Per quello Alice mi ha detto di andarti a fermare. Però non bisogna sempre correre via dai problemi Rose.”

Rose rimase un attimo stralunata dalla sua ultima frase. Qualcuno per caso gli aveva chiesto un consiglio su come vivere la propria vita?
Poi prima di aprire bocca e rispondere in modo acido si rese conto che Nikolas aveva ragione. Tutto quello che aveva fatto in questi sei anni era stato scappare dai problemi o nel caso, chiedere ad Alice di risolverglieli. Non aveva mai affrontato una situazione, non aveva mai affrontato le persone che le avevano da sempre reso la vita un inferno, non aveva mai affrontato il problema del suo peso.
Rose capì che era giunto il momento.

Era giunto il momento di cambiare. Fu come un’illuminazione. La voglia di farcela superava tutto il resto. Ora aveva un obiettivo in testa e niente e nessuno glielo avrebbe impedito.

“Grazie, Nikolas.” Bastava così, un semplice grazie che veniva dal cuore. Non doveva aggiungere altro. Si appoggiò alla spalla di Nikolas e si lasciò cullare da quella dolce melodia che stava per finire.
A fine serata andò a salutare i suoi genitori e disse a sua madre quello che aveva intenzione di fare durante l’estate. Hermione Granger vide la giusta determinazione negli occhi di sua figlia e non poté fare altro che approvare. In quei tre mesi estivi, Rose Weasley si sarebbe trasformata, sia dentro che fuori.
 
***
 
Scorpius Malfoy passò tutta la serata a stringere i pugni e maledire internamente Nikolas Krum. Quel tizio gli aveva rovinato lo scherzetto alla Weasley. Anzi! Aveva anche avuto il coraggio di ballarci insieme. Come aveva potuto? Prendere in giro la Weasley era il suo hobby preferito, trovare nuovi per renderle la vita un inferno era la cosa che lo divertiva di più. Sapeva perché faceva così ma non lo avrebbe mai ammesso con nessuno. Beh, con qualcuno l’aveva ammesso. Diciamo che non l’avrebbe mai ammesso pubblicamente. Tutti avevano sempre dato per scontato che lui se la prendesse con lei perché la odiava, perché era una Grifondoro. Charlie una volta aveva suggerito che lo faceva perché in realtà ne era innamorato, quasi ossessionato.

Lui si era messo a ridere. Charlie ci aveva visto giusto.

Ma non poteva rischiare di essere scoperto. Era una debolezza che non voleva permettersi, una distrazione che era meglio lasciare lì dov’era. Un piccolo incidente di percorso che ormai durava quasi sei anni.
Si sentiva sempre male quando vedeva che l’aveva fatta soffrire. Ogni ghigno cattivo che mostrava nascondeva il dolore che provava nel vederla star male. Ma Scorpius era egoista. Per ora era meglio allontanarla ed eliminare ogni possibilità di avvicinamento tra di loro.
L’amore, se di amore si trattava, non gli avrebbe fatto bene, lui stava bene come stava.

Ma come poteva essere innamorato di lei? Lei con i suoi capelli soffici, gli occhi grandi, il viso dolce, lei che anche se aveva qualche kg di troppo era bellissima.

Lui innamorato di lei?

Forse. Ma preferiva non pensarci troppo.

Decise che per l’ultimo mese di scuola non l’avrebbe più importunata. Era meglio starle lontano e cercare di disintossicarsi dalla sua presenza.

Si rese conto solo all’inizio di Giugno che avrebbe passato tutto Agosto a casa Potter.

E questo voleva dire solo una cosa. Anzi un nome. Rose Weasley.


Tadannn colpo di scena! Sì, Scorpius è un po' confuso. Ma è un uomo, è nella sua natura. U_U  La cosa certa è che è interessato a Rose. Non mi andava di scrivere una storia in cui il ragazzo si innamora della ragazza quando lei diventa magra, troppo facile amico, no? No, volevo fosse chiaro che Scorpius è sempre stato attratto da lei, dalla sua personalità, e sì, anche dal suo corpo, sebbene non rispecchi i canoni tradizionali. Il problema di Rose è che lei non è solo in carne, è pure in sovrappeso e lo è non per qualche malattia, ma perchè trova nel cibo una consolazione. In questo capitolo capisce che non deve più vederla così e realizza che per stare bene, occuparsi del suo corpo è la prima cosa che deve fare.
Non è mia intenzione scrivere di disturbi alimentari (anche se devo ammettere che all'inizio ci ho pensato), semplicemente perchè scrivere di cose che non conosco bene, soprattutto se sono tematiche delicate come quelle, non mi sembra giusto.
Ho preferito scrivere di una cosa che invece conosco bene, il fatto di non piacersi come si è e il voler cambiare.
E questo è quello che farà Rose.
Rimanendo con i suoi difetti e non diventando un Victoria's Angel XD
La paternale è finita! Spero continuiate a leggere questa FanFiction e spero soprattutto che continui a piacervi! Baci :D

 
   
 
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