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Autore: Faith_03    11/06/2015    0 recensioni
Crossover tra la storia (inventata di Fili e Kili) e la storia del Cercatore de La Spada Della Verità (sia libro che le due stagioni)
Scritta insieme a una mia amica (Violet Turner) che mi ha prestato il suo personaggio principale "Lola". Non ho nulla contro la vera Depositaria della serie ma volevo un personaggio nuovo perché è stato un "regalo" sempre da parte di questa mia amica.
E dato che entrambe sono state ambientate in Nuova Zelanda, dopo il capitolo della tortura delle Mord Sith, ho deciso di farli incontrare.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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06) Sorprese Notturne

Mentre tutti dormono sonni profondi qualcuno cammina piano a piedi scalzi per non fare rumore ed entra nella camera di Kili e Lola, che sta dormendo profondamente stanca da tutto quel preparare pozioni e tagliuzzare ingredienti, illuminando con la candela il volto della mamma e la carezza per svegliarla.
La dwelf si sveglia con quella dolce carezza e apre meglio gli occhi guardando la sua dolcissima figliola e le sorride:
 “Piccola non riesci a dormire?”
Bisbiglia e la piccola Athelas annuisce e poi sussurra:
 “Mamma, cosa sono le Mord Sith?”
La mamma nana/elfa rimane sorpresa dalla domanda della figlia e quell'ora della notte.  In silenzio le fa posto per stendersi con lei in modo da abbracciarla e farla sentire protetta:
 “Vieni qui amore...”
La piccola si sdraia vicino alla mamma sentendosi invitata, la mamma l’abbraccia e la copre e bisbigliando le spiega: 
 “Vedi tesoro, le Mordi Sith sono… Erano - si corregge - un ordine di donne molto cattive.”
Athelas la guarda ascoltandola:
 “Loro usano un bastone, come se fosse rovente, anche se è fatto di cuoio e quello è davvero doloroso...anche per loro...se non sono addestrate bene... erano le ancelle di Darken Rahl ti ricordi che ti ho parlato di lui?”
 “Il fratello di Richard?”
ricorda la piccola 
Lola annuisce alla luce della candela della figlia e continua: 
 “Sì, era il fratello di Richard che controllava Smaug il Drago... Egli aveva più di un figlio, uno di questi mamma l'ha conosciuto ma fece vita diversa. Non conobbe mai il palazzo del popolo e non si fece servire dalle Mordsith. Poche di queste si sono ribellate al loro padrone...Anzi... Solo una in realtà… E scoprì cos'era la bontà e i veri valori per cui combattere , divenne amica di mamma e anche di Faith.
Ed è l'unica che a mamma manca. Si chiamava, Cara Mason.
Questo ha dimostrato che ogni persona...per quanto sia stata addestrata ad infliggere dolore, a combattere per sbagliati valori, può cambiare la sua prospettiva di vita.”
La piccola Depositaria ascolta interessata il racconto della mamma come fa sempre durante le lezioni con Balin, lo zio Fili e anche con i suoi genitori assimilando tutto come una spugna e sentendo la verità nella sua voce. 
Racconta che il suo papà ha ucciso l'ultima di queste donne e la Depositaria Faith, con il veleno delle vipere di fuoco. 

************

In un posto isolato dal villaggio, Faith non ha fatto altro che inserire quel bastone del dolore in un barattolo tenendolo dalla catena e l’oggetto, a contatto con il liquido, ha iniziato a tremato come se fosse vivo e il veleno rosso ha iniziato a bollire come fosse lava rovente poi è esploso. 
Per fortuna che anche Zedd era presente per evitare che qualcosa andasse storto, difendendo la moglie del nipote dai pezzi di ceramica al botto. L’agiel sembrava un bastone bruciato e rinsecchito e privo di pericolo. La Depositaria blu ce l’aveva fatta, ora Richard poteva guarire in santa pace senza essere legato a niente.

************
In un attimo di silenzio la piccola respira profondamente e prende coraggio:
 “Posso confessarti una cosa? Ma non ti arrabbiare.”
 “Tutto quello che vuoi, amore di mamma.”
la rassicura con le parole mentre carezza il dolce viso della sua bambina:
 “Mi sei mancata dopo che Kahlan è sparita.”
confessa Athelas con gli occhi lucidi e Lola le bacia la fronte commossa anche lei:
 “Lo so amore, anche perché piccola... Non ho mai conosciuto casi del genere cugine gemelle.”
La piccola ipotizza un pensiero, pensando anche ai racconti della mamma quando successe a lei: 
 “Mamma… – sempre sussurrando - Forse per diventare Depositarie bisogna essere lontane dalla mamme?”
 “Non lo so amore. – ammette la madre Depositaria – Ma ti prometto che tu non dovrai starmi lontana, idem i tuoi fratelli.”
La secondogenita confessa pure che è stato suo fratello a risvegliarla  e dice che, poverino, era più spaventato di lei. Lola, per tranquillizzarla ancora, racconta che il fratello non sa com'è essere una Depositaria. Anche lui lo è ma non sa usare i suoi poteri perché Zedd gli ha bloccato i poteri alla nascita, e la sua reazione è stata solo quella di un fratello preoccupato per la sorellina svenuta.
Dopo un po’ la piccola si sente più tranquilla anche perché è anche con l’amata madre nella casa dove vede, in angolo, vede qualcosa del padre, poi lo guarda tranquillizzandosi ancora di più, e sorride come se sapesse una cosa che nessuno sa. 
E lo confessa anche: 
 “Sai che prima papà stava cercando l’Athelas con Balin?”
 “E perché mai?”
Chiede sempre sussurrando la Depositaria sorpresa della scoperta. Quando il marito è rientrato non ha detto nulla.
 “Perché serviva per la medicina per Richard.”
 “Per gli spiriti... – esclama alla scoperta - Ne avevo anche io con me.”
Athelas continua a raccontare: 
“Ha trovato un orto e quando ha riconosciuto la casa si è accorto che era quella di Richard – inizia a ridacchiare dolcemente – si è messo le mani nei capelli e si è 
arrabbiato…  Se lo era dimenticato.”
Sia Lola che Athelas scoppiano a ridere in silenzio. 
La moglie del nominato si volta un attimo per guardarlo mentre dorme girato dall’altra parte e poi ritorna sulla figlia: 
 “Quanto amo quando gli succedono certe cose, fa certe facce…”
Dopo che entrambe si sono calmate si guardano negli occhi assorte nel loro pensieri. Lola le carezza i capelli ricordandosi di quando era neonata e l’ha vista per la prima volta; invece la piccola pensa a quando il giorno prima sono partiti mentre lei con il fratello sono andati a scuola.
 “Mi sei mancata, mamma.”
 “Anche tu piccola mia... – confessa la mamma - Tu e i tuoi fratelli... Tantissimo.”
sentendo ciò Athelas chiude gli occhi e si accoccola vicino alla mamma che l’abbraccia di più proteggendola e la copre cominciando poi a cullarla sempre  come faceva da neonata a lei e ai fratelli.
La piccola Depositaria si addormenta più tranquilla e sentendo che la mamma è lì e le sta cantando quella ninna nanna che ha cantato, con il fratello, a Faith per farla piangere così da avere gli ingredienti giusti per la medicina.
Da tutt’altra parte della casa, Richard inizia a guarire durante il sonno ma Faith ancora non se ne accorge perché sta dormendo accanto al marito dopo aver parlato con lui come ogni sera e proprio in quella lei ha rivelato al marito una notizia.
Tempo fa ha scritto al padre una lettera raccontandogli cosa e dove abita dopo il matrimonio, che è incinta del suo primo nipote e che Richard ha trasferito tutto il suo villaggio in un altro ancora più protetto. Ha rilevato anche il nome e come raggiungerlo, Richard le ha rivelato che ha fatto bene ma da quando Faith gli ha mandato la pergamena non ha né ricevuto risposta e né Liam si è presentato. La giovane rivela anche che ha paura che al padre fosse successo qualcosa di grave o forse, non la voleva più vedere dato che ora è “affare di Richard”. Per non dire “peso”.
Ma il Cercatore l’ha rassicurata, accarezzandole viso e capelli, su questo suo timore e lui invece è fiducioso e sa che un giorno il padre di lei arrivi e trovi tranquillità e una nuova vita in quel suo villaggio fatto anche di amici incontrati durante l’avventura con Kahlan, Zedd e Cara.
Dopo poco tempo si sveglia perché sente una voce accanto a lei e non è quella del Cercatore e già varie volte l’ha sentita ancora, essa è la voce di una donna che proviene dal cuore di Richard e canta una canzone che, non è toccante come quella dei bambini di Lola e Kili, ma pur sempre bellissima.
La voce della donna è lontana come un ricordo di una donna dal sorriso dolce, occhi altrettanto gentili e, chinata su un ginocchio solo, aspetta il suo bambino che, altro non è, Richard.
Faith sa che lui è stato adottato e soprattutto perché da quella famiglia, sa anche dei due fratelli ma questa canzone è da tempo che la sente, soprattutto quando lui sta male o è triste.
Anche lei pensa a sua madre quando si sente sola ma ora non lo era più. C’è Richard con lei e presto sarebbero diventati anche loro genitori e decide di fare una cosa che ha in mente da tanto. Con la mano lo carezza piano sul viso vicino all’attaccatura del capelli e, facendosi guidare da quella voce, la canta con i suoi toni e le sue pause sperando di fare un effetto buono anziché far venire gli incubi al marito:

 
“È facile, il mondo cambia sai… Le tenebre, si diradano,
tu non fermarti mai.
Camminerai, camminerai, sarò con te… Dentro di te,
Insieme a te, io ci sarò….
Mi allontano un po’ e mi avvicino lì per te,
frammento di un amor… O di un sogno che non c’è.
Il sogno di un amor, se amore ci sarà…
Per sempre cercherò, se il mio sogno sarai tu…
Questo è solo per te, per farti capire che…
Dal mio completo amor… Deluso non sarai.
Sarà così perché, io voglio star con te
Non piangere perché… Questa musica è per te.
Gira, gira il mondo… Gira, gira il mondo…
Gioia e amore ci sarà… Tu realizza il sogno…
Il tuo sogno…”

Sentendola cantare Richard fa scivolare via il ricordo della mamma per immaginare sua moglie cantargli quella canzone che gli fa anche sentire i brividi lungo il corpo, anche se è coperto.
Faith lo bacia sulla fronte sempre guidandosi con le sue carezze e non sa che nel sonno Richard fa uscire una lacrima dai suoi grandi occhi scuri e sussurra solo una parola:
 “Mamma…”
Sperando ancora di avergli fatto più male che bene, la neomamma si sdraia prendendo subito sonno e si tiene stretta alla sua mano; intanto la medicina delle lacrime del vero amore fanno effetto e tutte le ferite inflitte dal bastone di fuoco vengono rimarginate e le forze in lui rinascono. 
La mattina seguente i raggi del sole illuminano la stanza mentre Richard, come se nulla fosse successo nei precedenti due giorni, ma sempre ricordando tutto, scese dal letto e quasi alla cieca va verso la bacinella dell'acqua, posta su un mobile di legno con uno specchio, per sciacquarsi il viso. 
Una volta asciugatosi con il telo, e aperti gli occhi, guardò meglio il proprio corpo: non ha più ferite né nulla, il viso è quello di prima...i capelli puliti e il pizzetto non più incrostato di sangue. Si volta di schiena, perché lui dorme a torso nudo, e vede che la sua pelle è intatta e pulita, nessun taglio e nessun livido nemmeno lì. Sorrise sentendosi così nuovo. Vorrebbe urlare dalla felicità ma vede che la sua amata Faith dorme tranquilla, e come lei di sicuro gli ospiti nani, decide di fare una cosa intelligente, una sorpresa, prepara una gustosa e ricca colazione per tutti  ringraziandoli così.
Dopo un po’ anche la Depositaria Faith, nel dormiveglia, lo cerca con la mano ma quando sente che nella sua parte c'è solo la forma si sveglia di colpo non lo vedendolo. Si gira intorno per poi soffermarsi sempre sul punto vicino a lei chiamandolo piano e incredula:
 “Richard?!...”
Poi avverte che qualcuno in cucina che maneggia le varie stoviglie e anche qualcuno che fischietta allegramente, pensando sia Lola si alza veloce e si dirige in cucina chiamando l'amica:
 “Lola... Lo...”
ma vedendo il marito di spalle, e ancora senza maglietta, s'immobilizza ancora più incredula di prima.
Lui intanto ha già apparecchiato e preso le sedie per tutti loro, facendo un rapido calcolo ci sono più persone che posti ma poco male, lui può anche aspettare e mangiare in piedi.  Sta sistemando i pancakes, le uova il bacon e il pane tostato oltre alle tazze per i piccoli con il latte al cioccolato coperte per farle rimanere al caldo, cornetti saccottini e biscotti che ha trovato in un cesto della cucina grazie a Marta, la mamma adottiva di Rachel che ora ha un’attività tutta sua e sforna in continuazione tante leccornie da prima colazione.
 Girandosi il Cercatore vede la moglie che lo guarda come se ha visto un fantasma e le sorride dolcemente come sa fare solo lui: 
 “Buongiorno amore…”
Lo vede bello, in piedi con le sue forze e come se non fosse successo niente, nessuna Mord sith , nessuna cura anti dolore, e nessuna medicina amara per le sue lacrime, è tornato a essere Richard, la guida del boschi delle Montagne Azzurre.
 “Ma... Ma... Richard...”
Sorride ancora e si avvicina a lei dopo aver appoggiato le altre cose sul tavolo:
 “Sto benissimo, Faith... Come se non mi fosse accaduto nulla.”
Lei sorride commossa perché la medicina ha avuto effetto per davvero e gli occhi le diventano lucidi, ma soprattutto perché ha gli ormoni in circolo che le fanno sempre brutti scherzi.
Apre le braccia mostrandosi anche: 
 “Vieni qui amore mio...”
con il vestito stappato dalla manica si avvicina piano a lui quasi fosse una visione, un sogno, con la paura di svegliarsi e ritrovarlo ancora più malconcio di prima. Ma quando accarezza la sua pelle fino alle spalle liscia sentendola vera al tatto constata che è la realtà.
Dove aveva le escoriazioni ora sente i suoi muscoli come prima, dove prima c’erano le vesciche, sono tornati gli addominali e quel taglio che aveva sul labbro nemmeno la cicatrice è rimasta. 
Molto meglio di come lo avrebbe guarito il suo stesso nonno.
 “È tutto vero... – continua lui guardandola negli occhi - Sono guarito ma… Non solo per l'Athelas... Il tuo amore è ciò che mi ha guarito…”
Dalla felicità altre lacrime escono dagli occhi di Faith che gli confessa: 
 “Amore mio... Ho avuto paura… Tanta paura…”
Richard annuisce dandole così ragione: 
 “Lo so, anch’io ne ho avuta amore mio... Pensavo che non fosse abbastanza come tentativo... Le avevamo provate tutte però... Ecco perché l'Athelas, senza le tue lacrime d'amore vero, non avrebbe funzionato.”
dice dolcemente prendendo il viso tra le mani, Faith è in balia di forti emozioni solo perché è avvenuto un miracolo  come quella volta in cui è stato catturato da Denna ma lei ancora era lontana e lui non sapeva nemmeno della sua esistenza.
 “Hai sofferto l'inferno due volte… E io non avrei potuto aiutarti come allora.”
Le viene da piangere anche se il peggio è ormai passato e il marito sente che le sue mani leggermente tremano per la forte emozione. Lui gliele prende con affetto in una meno la tira verso di lei abbracciandola finalmente, anche se di profilo perché l’ottavo mese di gravidanza un po’ lo impedisce.
 “Lo hai fatto... Amandomi... Il tuo amore mi ha sempre guarito. Solo il tuo amore.
Mi ha sempre salvato e protetto.”
Sentendolo altre lacrime le scendono rigandole il viso e si appoggia sul suo petto nudo e guarito sentendo il suo cuore con un orecchio e grazie a quel suono prende coraggio: 
 “Ti amerò finché avrò vita in questa terra e nel paradiso dove il Creatore vive... Nell'eternità.”
Sorride commosso continuando ad abbracciarla: 
 “Anche io Faith... Sono sicuro che il Creatore non avrà obiezioni visto che il nostro legame nuziale è benedetto da lui stesso. Stare insieme anche nella sua eternità.
Ti amo Faith... Ora e per sempre…”
 “Ti amo Richard...”
dice tra altre lacrime di commozione. Sorride per la sua commozione, e anche lui lo è, infatti ha gli occhi lucidi e la bacia alzandole il mento dopo averla anche guardata e ammirando il viso della ragazza.
La Depositaria blu si sente come se fosse il suo primo bacio. Quello di cui si aspetta anche una vita intera per provare tale sensazione e si sente ancora una vera donna un’altra volta e sempre con lui. Sente anche la sua mano che carezza il pancione e il piccolo si muove dentro li lei, piano e, allunga il piedino nella parete del pancione dove sente la mano del padre.
Incredulo, e ancora più commosso ed emozionato, si separa dalle labbra di Faith e guarda il pancione protetto dal vestito blu: 
 “Lo sento…”
Anche la neomamma sorride e carezza quel punto con lui:
 “Manca poco amore mio…”
Richard annuisce sia perché non vede l’ora e sia perché lo sa già e sempre carezzando la guancia:
 “E visto che manca poco questa bella colazione è anche e soprattutto per te oltre che per ringraziare i nostri amici.”
 “Loro hanno fatto il lavoro più duro. – confessa la Depositaria - Ho gridato come una pazza quando ti ho visto in piazza in quelle condizioni.”
Mentre i due parlano non si accorgono dell’arrivo silenzioso di Loki, ha sentito delle voci e, pensando fossero i suoi genitori, si è diretto nella stanza ma quando vede Richard si sveglia meglio e di colpo:  
 “Richard! – entrambi si voltano a guardare il nano bambino - Sei... Sei... - poi guarda Faith come per avere una conferma – È?!”   
La donna sorride dolcemente al piccolo asciugandosi le lacrime:
 “Ciao e buon giorno Loki… Sì, è guarito.”
 “E in forma.”
aggiunge il diretto interessato piegando anche un braccio e mostrando il suo muscolo al piccolo che rimane affascinato:
 “Oh numi del firmamento!”
scappa contento in camera dei genitori dove anche Athelas dorme e comincia a saltellare sul letto parlando ad alta voce: 
 “È guarito Richard!!!”
Il primo che si sveglia di colpo è proprio Kili sentendo il figlio in due modi, entrambi traumatici:
 “Loki... Ma che fai?!”
Anche Lola si sveglia di colpo si tiene il cuore con una mano: 
 “Ti sembra il caso di urlare di prima mattina... Stai calmo che Richard sta...”
viene interrotta da Loki continuando a saltare sul letto:
 “Benissimo! È guarito!”
si sveglia anche Athelas sentendo il fratello “fare il cavallo” di prima mattina:
 “Fratello mio... – si strofina gli occhi mettendosi seduta - Scusa se non ho dormito con te… Ma non voglio provare il mal di mare ora.”
 “Ti passerà perché Richard ha preparato una colazione da urlo.”
e difatti esulta ancora di più.
Il padre fa no con la testa sorridendo e scende dal letto per andare incontro al figlio:
 “Vieni qui, tu.”
Il nano bambino va dal padre e ridacchia contento ad abbracciarselo come se non lo vedesse da secoli. A sorpresa di tutti arriva anche Balin con un cappello buffo da notte con il pompon e l’aria assonnata e confusa insieme:  
 “Ma si può sapere cos'è questo baccano?!”
Kili e Loki, come Lola e Athelas, si voltano a guardandolo e il primo quasi non lo riconosce e scoppia a ridere trattenendosi mentre abbraccia suo figlio. Stessa reazione ha Lola ma riesce a parlarci:
 “Bel cappello Balin…”
Balin fa cenno col capo a Lola e poi guarda i due in piedi:
 “È giorno di festa oggi?”
È la mamma dei due nanetti che risponde:
 “Certo! Perché se quello che dice Loki è vero... Avete salvato una vita affrontando un viaggio da soli… Siete due piccoli eroi.”
sorride la mamma guardando Athelas che è ancora mezza assonnata e Loki in braccio al padre che anche dai come lo guarda si capisce quando sia orgoglioso di lui.
 “È vero! È stravero!! Non l’ho sognato… È di la... In piedi e... Che amoreggiava con Faith… - ridacchia furbetto proprio uguale al padre quando faceva le sue marachelle e Fili con lui -  Li ho beccati che si baciavano. Eheheh.”
Kili ricambia quello sguardo e lo stuzzica con un dito sui fianchi e sul pancino affettuoso facendolo ridere di più perché soffre il solletico:
 “E tu cosa fai? Disturbi?! – poi ricorda cosa gli diceva sempre la moglie al ritorno delle sue missioni con Richard - Prima regola del Cercatore… Non disturbare il primo.”
Zedd di sicuro gli avrebbe stretto la mano.
Il primogenito prova a giustificarsi:
 “Ma non ho disturbato… Volevo un bicchiere d'acqua...”
Fa anche un’espressione innocente che sempre Kili ha imparato a fare per non venire sgridato dal fratello, mamma e lo zio Thorin.
 “E se parlo come Zedd, tu imparerai a parlare con le galline.”
lo minaccia scherzando il papà e Loki lo abbraccia ridendo ancora più felice che mai: 
 “Con tutti gli animali !!!”
 “Nah, nah, nah furbetto bello... Solo galline.”
La mamma scoppia a ridere per la frase del marito e Athelas, ancora stanca, scende dal letto per andare in bagno.
Il padre nana bacia il figlio sulla guancia pieno di lentiggini come quello della moglie e lo mette giù:
 “Ho la sensazione che ti ho dato troppo, Loki…”
ma in senso positivo, solo che il figlio è più bello, perché Lola è la dwelf Depositaria più bella della Terra di Mezzo, o come le chiama Richard, le Terre Centrali. 
 “Beh, Richard ci aspetta di là. – poi rivolto al padre con un sorriso da malandrino - E lo conserverò gelosamente qualsiasi cosa sia questo “troppo”… 
Non avete fame? Sentite che profumino…”
Li tenta e Kili non sa più che pesci prendere perché ricomincia a ridere per la purezza del figlio:
 “Si si vai a vestirti però, che non siamo a casa nostra.”
 “Sissignore!”
e anche Loki esce dalla stanza per andarsi a lavarsi e vestirsi.
Lola sospira serena, avere lì i bimbi l’ha ripagata per tutto quello che hanno fatto per salvare un suo caro amico.
Il nano arciere guarda il maestro che gli ha insegnato a leggere e a scrivere e i segreti del legno durante la sua prima spedizione, era anche più piccolo persino di suo figlio.
 “Scusa Balin.”
il nano dalla lunga barba e morbida come un cuscino ride dolcemente, Kili è cresciuto anche con quella risata:
 “Nahhh non fa niente... Almeno stasera avremo un motivo per festeggiare.”
 “A proposito di festeggiare... Hai dietro il tuo strumento?”
chiede il nano moro curioso:
 “Eh... Come sempre.”
 “Perfetto.”
annuisce il nano che, guarda caso, anche lui ha portato il suo inseparabile violino anche se non l’ha mai suonato da quando è lì. 
Intanto in cucina Faith si è a cambiata l’abito anche non si sentiva una miserabile poi uno a uno ha visto i piccoli ma coraggiosi amici entrare in cucina, Lola ha il suo abito verde con scollo a barca e maniche leggere e lunghe legate ai polsi.
Anche lui si è vestito da Cercatore ma senza spada e fodero, non può mica stare a petto nudo davanti ai bambini e una donna che non è sua moglie, e con il marito presente per giunta.
Guardandolo il nano si ricorda di quando veniva a casa sua. Sembra passata un'eternità e per non pensarci dice una cosa delle sue:
 “Bene, bene, bene... Come si sente il Cercatore?”
 “Come rinato, amico nano. - confessa il Cercatore vicino alla sua donna - Sembra che non ho subito nulla da quel maledetto bastone… Come se non fosse successo nulla ma in realtà non mi scorderò mai cosa avete fatto voi tutti per me, Kili. Specialmente tu...”
Avverte dei brividi al ricordo di come lo ha salvato da quella pazzia fatta a donna:
 “Non so perché se l’è voluta prendere con te... – esordisce il nano - Ma ora sta tranquillo che nessuno vi farà più del male.”
Tutti annuiscono perché sanno che il male è stato spazzato via e mentre i piccoli si siedono a mangiare, serviti dalla Depositaria blu e dalla mamma, Richard continua: 
 “Mi sono rifiutato di essere il nuovo Lord Rahl... Anche su ho detto di aver impedito di...rapire e addestrare altre bambine.”
 “Guai... – lo punta Kili con i suoi grandi occhi scuri - Non ti avrei riconosciuto più come un amico se lo avessi permesso ancora.”
 “Nessuno lo avrebbe fatto... Ecco perché è stata la prima cosa ho voluto fare. Ma non ho accettato la carica e il titolo.”
La moglie ricorda una delle cose più importanti per lui da quando ha avuto la fortuna di conoscerlo: 
 “Richard, tutti qui ti rispettano lo stesso come un leader… Sono stati tutti in pensiero per te e solo per te, come succede quando è Zedd ad aiutarli con le malattie.”
 “Voglio sempre, e solo, rimanere il leader della verità e della giustizia. Sono il Cercatore... Combatto la tirannia, non la bramo come faceva Darken...O mio nipote Nicholas che ho dovuto sconfiggere con le mie stesse mani...”
La moglie annuisce carezzandogli la schiena e appoggiandosi vicino al suo fianco sentendosi protetta anche così dato che ora può farlo e lui può ricambiare il gesto.
 “Meno male che tu puoi fare di queste imprese...  Io non sarei mai in grado di farlo.”
Confessa ancora il nano e con la coda dell’occhio vede la sua famiglia, in realtà ci riuscirebbe eccome, se fosse costretto da chi farebbe loro del male.  
 “Hai combattuto una guerra di cinque eserciti dopo esser partito per una riconquista Kili figlio di Durin... – ricambia lo sguardo il Cercatore ma non per minacciarlo - Non la considererei un'impresa da nulla.
Le imprese più grandi sono quelle con prove difficili... Te le hai superate alla grande.”
Il nano moro annuisce e poi li lascia in cucina dicendo solo tre parole: “scusate, torno subito.”
Il Cercatore lo osserva in silenzio poi scambia una serie di sguarda tra Faith e Lola:
 “Non credo sia molto convinto di quello che gli ho detto e... Non vorrei ce l'avesse ancora con me.”
Faith cerca i rassicurarlo sia con le carezze che con le parole, confessandogli che in realtà Kili lo prende come esempio sentendo dalla moglie le sue di imprese ogni volte che si ricongiungevano. Ma avverte anche di non dire che lo ha saputo.  
 “Si ma non vorrei che... - scuote la testa - È un dubbio che mi devo levare... 
Penso sia stato geloso della moglie... Ma deve sapere che per me non era bello dividerli affatto…”
Lola sorride commossa dalle parole dell’amico e anche lei lo rassicura:
 “Lo sa... Nel suo cuore lo sa… 
È un marito perfetto... Molti nani non lo avrebbero accettato ma lui sì. Sennò nessuno dei due sarebbe qui.”
Richard prova rispetto per Lola anche se le  ricorda troppo sua cugina, e dice ancora che non era piacevole vedersela così, era come una pugnalata al petto.
 “Lo so... – lo blocca la neomamma - E anche lei, anche se è stata male per il distacco dal marito, è pur sempre una moglie perfetta dato che riesce a fare tutto. E ora tutte noi siamo libere di amare chi portiamo nel cuore.”
Richard la guarda con amore: 
 “Faith… Come ti ho sempre detto, anche tu sei capace di ogni cosa e ci sei anche riuscita a sconfiggere le tue paure e hai coronato il tuo sogno con me. Tu sei la mia perfezione di moglie...”
Faith incrocia lo sguardo con l’amica Depositaria che sta seguendo il discorso profondo e le fa l’occhiolino per poi parlare ancora con Richard e rilevandogli che, per lei, è una perfetta guida dei boschi. Egli fa una faccia confusa ma scherzosa insieme:
 “Non un marito perfetto?”
I piccoli ridono per l’espressione del Cercatore guarito:
 “Ovvio, - aggiunge Faith - ma so che ti piace essere definito così anziché “Nuovo Maestro Rahl”.
e lo abbraccia ancora sentendo quanto le fosse mancato farlo, anche solo per dargli amore quando non lo confessa con le due parole “Ti amo”, che per lei sono diventate riduttive. Il marito ricambia il gesto ma vorrebbe ancora chiarire con Kili.
Anche loro poi fanno colazione mentre Lola e Kili stanno facendo un altro giro in paese:
 “Te la senti dopo di avvertite il popolo, leader Richard?”
chiede la moglie, Richard annuisce:  
 “Sì… È il mio villaggio… Sono stato io che li ho portati qui, salvandoli e cambiando vita a tutti. Sono stupito però che mi rispettano ogni giorno così tanto… Come se fossi veramente tanto importante…”
 “C'è stata una folla ieri, ma Chase ha placato gli animi di tutti… So che sono una Depositaria ma mi chiedo sempre come ci riesce.”
 “Chase è un armadio... Incute soggezione... Ma anche calma.”
sorride pensando al suo migliore amico e anche se all’inizio era svenuto, ha sentito la sua voce preoccupata per lui in quelle condizioni disperate.
 “E non ha perso il vizio anche qui… Sarebbe un perfetto braccio destro per uno come te, anche se lo è già.”
Ridacchia mentre guarda la sua bella moglie:
 “Beh, almeno è bravo a stabilire l'ordine, anche dopo che Costante mi ha ridotto a uno straccio… Mi è sempre stato fedele, come un padre anziché come un migliore amico o fratello. E ha svolto molto meglio il compito anche se non tutte le guardie lo conoscono.”
La moglie gli carezza la mano per rassicurarlo: 
 “Ha fatto il giusto, come hanno fatto tutti grazie a te. Li hai salvati tutti Richard, ha anche recuperato chi ti era nemico per fargli cambiare vita, e tutti vorrebbero che tu per prima stessi bene. E se te lo dico io che lo sento sempre questo pensiero, puoi fidarti.”
Le parole della moglie fanno sorridere il Cercatore che non solo ricambia la stretta della mano ma si avvicina per darle un bacio carezzando con l’altra i suoi capelli e la guancia: 
 “E tu mi fai sentire davvero come se fossi rinato.”
Faith ricorda il bacio implorato riavvertendo la fitta al cuore: 
 “Scusa se sono stata distante…”
 “Questo non è vero. Come ti ho detto, è stato il tuo vero amore a guarirmi... Sei tu la mia forza... Quella che mi fa resistere contro ogni male... Ti ho sentita più vicina che mai.”
La ragazza annuisce e carezza il suo petto scoperto dove un tempo c'era il suo ciondolo a dente:
 “Sei la mia vita, Richard.”
 “E tu sei la mia, amore – le regala un altro bacio - Regnerai sempre qui dentro... Dentro di me.”
tocca la mano di lei sul suo petto per indicarle dove veramente lei ha il permesso di “governare”. Nel suo cuore. 
 “Tu avrai sempre il mio amore, Richard… Quello vero E tu non hai mai avuto paura di ciò...”
 “E mai ne avrò – la rassicura il marito - Perché ti amerei comunque nello stesso modo... Confessato o no... Vorrei sempre stare al tuo fianco… E amarti ogni giorno.”
Faith sospira a quella confessione di Richard, sempre gliele aveva sempre dette e lei, che legge la verità nel cuore delle persone, sentiva giorno e notte, come un’ombra, l’amore che lui provava per lei. E anche l’odio per Kahlan, per questo hanno litigato e anche tanto. 
 “Chi non ha paura di amare una Depositaria, la confessione non funziona.”
ammette solo ora la Depositaria distogliendo lo sguardo dal marito,  
 “Lo so… Non ho mai avuto paura di te... Sin dalla prima volta che ti ho vista... Ti ho amata per davvero.”
Sorride lei: 
 “Ero io che avevo paura di me.”
 “E adesso… - la gira verso di lui mettendo due dita sotto il mento per farla girare verso di lui - Hai ancora paura?”
Incrociando anche i suoi bellissimi occhi scuri, che in realtà proprio quelli l’hanno conquistata, non riusciva mai a staccarsi, e ogni scusa era buona per guardarli. E in realtà lo è ancora. Fa “no” con la testa e lo dice pure:  
 “No.”
soddisfatto per la risposta, Richard sorride come fa sempre e si avvicina per baciarla di nuovo.

   
 
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