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Autore: Sharazad_90_    11/06/2015    2 recensioni
La notte in cui Jack penetra nel convento di Angelica, cambiando la vita della novizia per sempre.
"Ero estranea ai peccati degli uomini, ma da quella notte fui perduta!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelica, Jack Sparrow
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte calda. La ricordo ancora. La mia ultima notte da innocente.
Passeggiavo nella mia cella da novizia e non riuscivo a prender sonno. 
Ero inquieta poichè si avvicinava il giorno in cui dovevo prendere i voti . 
La mia anima, ancora candida e pura, si beava alla sola idea di poter consacrare la mia vita a Dio.
Faceva caldo, molto caldo, e decisi di sedermi a pregare per non sprecare quelle ore di veglia.
Ad un tratto, dalla mia porta provenne un bussare disperato, mentre una voce all'esterno supplicava di entrare.
Con il cuore in gola decisi di andare ad aprire.
Fu un attimo. Lo strano uomo, con un sol gesto, chiuse la porta dietro di sè e mi spinse contro il muro, tappandomi la bocca con la mano.
I suoi occhi erano dentro i miei. Il mio corpo contro il suo.
Non avevo mai visto un uomo da così vicino e sentivo il cuore scoppiarmi nel petto
mentre cercavo di liberarmi!
L'uomo sorrise. Un sorriso sfrontato e affascinante.
"Mi sà che questo non è il bordello!" rise fra sè divertito.
Non sapendo più come allontanarlo lo morsi con violenza.
Lui indietreggiò, trattenendo un piccolo gemito.
Era vestito in modo assai strano, e nella cintura aveva una spada e una pistola.
"Oh mio Dio, un pirata!" pensai e feci per scappare dalla stanza.
Il pirata si avventò su di me e con una mano mi tappò di nuovo la bocca, mentre con l'altra mi bloccò i polsi.
"Ferma sorella! Non fare la furba! Se mi prendono mi impiccano! Giuro che se prometti di stare zitta e buona ti lascio andare!".
Feci segno di sì con la testa e l'uomo allentò la presa.
"Mmm...però che bella suora abbiamo qui!" sognignò non appena mi ebbe lasciata, spogliandomi con gli occhi.
"Andate via se no in nome di Dio sveglio tutto il convento!" gli urlai, puntandogli contro l'asta di ferro per girare il fuoco del camino.
Il pirata alzò le mano e indietreggiò con fare che mi parve un pò comico e che mi fece quasi ridere.
Era strano quest'uomo, ma non mi faceva paura. Solo curiosità. E un sò cosa che non riuscivo a spiegare.
"Vado subito sorella!" continuò lui canzonandomi.
Ma invece di dirigersi alla porta avanzava verso di me.
Io indietreggiai, ma in un attimo fui contro il muro.
Il suo sguardo, ardente e pieno di passione, mi paralizzava.
Fu subito su di me e mi afferrò il viso tra le mani.
"Che peccato..." mormorava accarezzandomi delicatamente il viso con le dite. 
Il suo tocco, così inaspettatamente delicato, mi procurava, mio malgrado, brividi di piacere per tutto il corpo e involontariamente il mio respiro divenne affannato.
Ero stregata, completamente in balia di quell'uomo di cui ancora ignoravo perfino il nome!
"...una suora così bella!".
E in quell'istante la sua bocca fu sulla mia.
Le sue labbra calde e carnose reclamavano le mie, con violenza, ma anche con una strana e amara dolcezza.
Cercai di resistere, ma lui, più forte di me, mi reclamava con insistenza.
E in quell'attimo gli cedetti. Mi diedi a lui. Anima e corpo.
E quella notte fui perdura...per sempre!
  
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