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Autore: Dihanabi    12/06/2015    6 recensioni
“Va bene morire Tae, va bene se sai di avere fatto qualcosa per qui è valsa la pena la tua vita, o la tua morte” ricordava ancora le parole che gli aveva sussurrato.
-Drammatico-Onew
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Onew, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE
La fic tratta la band prima (come se si conoscessero prima della SM) e dopo la formazione e il successo.



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“Sai, Taemin, delle volte penso che i miei sforzi  siano del tutto inutili. Sono sempre più convinto che sognare mi faccia male. Passo così tanto tempo a lavorare sodo e dire che posso farcela che ormai hanno iniziato crederci tutti. Ma la sai la verità? Non ce la farò. Morirò con il peso di tutti i miei sogni addosso. Morirò piangendo perché tra mille speranze ne bastava una sola per dare un senso alla mia vita, ma ovviamente non riuscirò in nessuna delle mie imprese”
Lo aveva detto con lo sguardo fisso al cielo sopra di loro, con la voce che tremava leggermente.
Taemin voltò il capo, convinto che fosse uno scherzo. Jinki era sempre quello che lo motivava, che gli diceva che tutto era possibile. Gli infondeva coraggio e speranza quando lui non ne aveva. Sognava in grande e non si fermava davanti a niente e soprattutto a nessuno.
Non poteva parlare seriamente, non così, non lui.
“Ce la farai, Jinki”                    
“No, non è così! Sono stanco di illudermi. Sono stanco di credere in me! I miracoli accadono Taemin, ma soltanto a chi li merita. Nessuno dubita che tu ce la farai, hai un talento assurdo e indomabile. Sei nato per questo. Come Jonghyun è nato per cantare. Non c’è altro da dire.”
Taemin non osò proferire parola, perché per la prima volta aveva visto una lacrima scendere per la guancia del ragazzo. Era la prima volta che vedere Lee Jinki piangere.
Ricordava tutti i momenti in cui lo aveva abbracciato e aiutato, quando aveva asciugato le sue lacrime, quando gli portava l’acqua nei giorni in cui stava chiuso a provare disperatamente senza mai uscire.
L’unica cosa che fu in grado di fare fu abbracciarlo e dirgli che lui, al mondo, era la persona che più se lo meritava quel maledettissimo miracolo.
E Jinki non aveva detto niente, si era solamente abbandonato ad un pianto disperato, come mai aveva fatto prima d’ora. Teneva le mani strette attorno alla maglia di Taemin e liberava tutto quel dolore e quei dubbi che lo opprimevano da tempo.
Dopo quel giorno tutto era tornato come prima e nessuno dei due aveva più menzionato l’argomento in questione, ma nessuno lo aveva dimenticato.
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ANNI DOPO
Jonghyun piega la schiena in avanti in un inchino di rispetto. Lacrime calde sgorgano veloci e vanno a cadere sulla terra. I capelli bianchi coprono i suoi occhi chiusi saldamente nel tentativo di far smettere a quelle gocce salate di scendere. Kibum si avvicina a lui e lo stringe a se nel vano tentativo di dargli un minimo di sostegno, ma la cosa risultava difficile visto che lui non si trovava in condizioni migliori.
Minho era accasciato al suolo, distrutto. Gli occhi rossi bruciavano e le labbra tremavano. Non aveva nemmeno la forza di alzarsi in piedi.
Taemin invece era dritto, fermo. Non una lacrima, non un suono.
“Non piangete! Questo ragazzo è morto come voleva. Ha realizzato i suoi sogni! Non pensate sia fantastico?” Aveva urlato tutto d’un fiato. Ricordava ancora quel giorno. “Va bene morire Tae, va bene se sai di avere fatto qualcosa per qui è valsa la pena la tua vita, o la tua morte” ricordava ancora le parole che gli aveva sussurrato.
Ricordava tutto di lui.
Fissava la lapide “Lee Jinki” c’era scritto sopra.
Key tentava di far alzare Jonghyun, di portarlo a casa, ma era tutto inutile.
“Era il nostro leader, era tutto per noi. Devo mostragli il mio rispetto anche ora Kibum, lasciami!” strillava e si dimenava. Alla fine si era inginocchiato a terra, in un inchino maggiore.
“Se sono qui è solo merito suo. Se sono ciò che sono è merito suo”
“Grazie Leader!” e un coro si alzò, prima uno per volta e poi tutti insieme.
“Grazie”
E Taemin giura di averla sentita la voce di Jinki dire “Ne è valsa la pena non credi Tae, per SHINee”
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nda
Scusatemi per quasto, davvero.
Comuqnue spero che la fic vi sia piaciuta. Lasciate un commento. E se ci sono errori o cose così fatemelo sapere.

PS Io stimo davvero molto il leader per quello che fa tutti i giorni per quella band e lascio un grazie a lui, a loro, e tutti i fan che li sostengono.
Bye
Dihanabi
  
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