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Autore: _Lookingforpenguins___    12/06/2015    1 recensioni
Non si sa per quale forza maggiore, ma il destino volle che lei si innamorasse del professore che piú odiava, e che lui si innamorasse di un'italiana piú brillante del Sole. Una storia d'amore che si svolge ad Harvard. Due caratteri diversi che allo stesso tempo si attraggono. Come andrá a finire? Riuscirá Allen Jones a conquistare Margherita Tasso?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Harvard. Cambridge. Massachusetts. Area metropolitana della città di Boston. Perchè è li, vi starete chiedendo. È lí perchè è sempre stata una persona ambiziosa, e ha contagiato, con la sua esasperata ambizione, anche suo fratello, che non aveva alcuna intenzione di allontanarsi dall'Italia per intraprendere questo assurdo viaggio. Ma sua sorella lo aveva minacciato, e lui, alle sue minacce non resiste - sono troppo spaventose! E adesso, dopo infinite ore di volo, erano lí, davanti all'università sogno di chiunque, forse. Margherita era davvero emozionata, non pensava di arrivarci sul serio. Romano, invece, non era proprio contento, dato che non era un asso in inglese come sua sorella, "ma ci arrangiamo", si ripeteva sempre. Era molto piú grande della Federico II, aveva constatato Margherita, ed era elettrizzante. Lei studiava Letteratura e Storia, invece lui avrebbe studiato Architettura, la sua grande passione. Lei aveva 23 anni, quindi era il suo terzo anno, lui ne aveva 20, quindi era il primo. Erano facilmente riconoscibili, avevano la bellezza italiana del Sud: capelli scuri, occhi scuri, e con le curve al posto giusto, diciamo. I genitori non si erano mai particolarmente preoccupati, lasciavano abbastanza indipendenza ai figli, li lasciavano andare dove volevano, purché fosse per studiare. Loro volevano che i loro due gioielli diventassero qualcuno, volevano il meglio. Margherita e Romano erano due poli opposti: lei era chiusa, enigmatica, per capirla ci voleva molto tempo e bisognava osservare ogni suo movimento, era una persona complessa, interessante, spaventosamente cinica; Romano era aperto, amichevole e non si faceva problemi e mostrare i propri sentimenti, gli veniva naturale. Lei era il ghiaccio, lui il fuoco; lei era un muro, lui era un cielo aperto. «sorellona, perché siamo qui, esattamente?» chiese spaventato. Quell'edificio imponente lo guardava e pareva volesse mangiarlo. «per studiare, deficiente» rispose lei col suo tono indifferente. Il ragazzo non rispose e si limitó a seguirla, in silenzio, nascondendosi dietro di lei. Quando entrarono, fu come se un vento freddo li avesse travolti all'improvviso, e Romano ebbe la tentazione di scappare, ma Margherita lo tiró per il gilet. «a-allora, ci dividiamo?» chiese il piú piccolo perplesso. La piú grande annuí e andò per la sua strada. Romano cominciò a girare in cerca della sua aula, ma c'erano dozzine di corridoi, dozzine di porte e gli girava la testa. Gli sembrava di stare in un labirinto e stava per andare in panico, non voleva arrivare tardi alla sua prima lezione universitaria. Camminava a testa bassa con i libri in mano e andó a sbattere contro qualcuno. «I-I'm sorry!» disse in un inglese stentato. Quando alzò la testa vide un uomo in giacca e cravatta. Era alto, vestito tutto di nero, aveva i capelli scuri, stirati all'indietro e un viso... Gentile. «don't worry!» - rispose amichevolmente - «Cosa stai cercando?» chiese ancora, molto velocemente, che l'italiano a malapena capí. E, come meglio poteva, gli fece capire capire che stava cercando Architettura. Allora il professore, gentilmente e minuziosamente, gli diede le indicazioni corrette. «T-Thank you!» esclamó il ragazzo per poi scappare verso l'aula ricercata. Il docente agitó la mano e sorrise. Margherita trovò facilmente la sua aula, senza l'aiuto di nessuno. Entrò e andò a sedersi in uno dei primi banchi, per poi aprire il suo libro di Così è (se vi pare) - un'opera di Pirandello, uno dei suoi scrittori/poeti italiani preferiti -, in attesa degli altri e dell'insegnante. Ma proprio mentre si apprestava a leggere, la porta si aprí. E mostrò un uomo alto, distinto, con un completo nero elegante e i capelli ordinatamente stirati all'indietro. Non era neanche troppo vecchio, forse era sulla trentina. Quando vide la ragazza fece una faccia sorpresa. La ragazza non ebbe problemi a trattenere il suo sguardo con l'aria indifferente che ormai le si addiceva. «hello!» disse l'insegnante allegramente. «good morning» rispose lei in modo molto distaccato. «sei in anticipo» continuó il docente, sempre allegro. «io sono il Professor Jones. Sei nuova? Non ti ho mai vista» disse ancora. «Yes. I'm Italian» rispose lei con lo stesso tono di prima. «oh oh! I love Italy!» rispose il docente sorridente. Margherita non continuò, lo dicevano tutti. «Margherita Tasso, right?» chiese il professore con un velo di curiosità. La ragazza annuì e basta. Se fosse stata in Italia le avrebbero detto- «Torquato Tasso!» esclamò il docente. Margherita sbarró gli occhi: come poteva quel dannato americano conoscere Torquato Tasso? «I love Italian Literature!» rispose alla sua domanda. «and you're reading Pirandello! Cosí é (se vi pare)» disse con un insopportabile accento americano. La ragazza annuí ancora, poi finalmente entrarono gli altri e l'insegnante si affrettó a tornare alla cattedra, facendo finalmente finire quella tortura. Anche Romano era finalmente riuscito nella sua impresa, e si trovava seduto tranquillo in uno dei banchi dell'aula, con affianco una simpatica ragazza americana bionda, riccia e con gli occhi azzurri che continuava a sorridergli. «I'm Alice! Nice to meet you!» gli aveva detto porgendogli la mano. Lui gliel'aveva stretta. «I'm Romano. My pleasure!» e aveva ricambiato il sorriso. E adesso si trovavano insieme ad ascoltare attentamente la lezione di quella simpatica insegnante, la professoressa Sand, una donna di mezza età che ipnotizzava chiunque col suo modo. Poi Alice aveva chiesto al ragazzo di parlarle dell'Italia, e allora avevano cominciato a parlare, e a parlare... «it sounds beautiful!» gli aveva detto allegramente. Lui annuí, l'Italia era davvero bellissima, e infatti gli mancava già, ma avrebbe imparato ad apprezzare anche gli Stati Uniti, forse.. La lezione era passata tranquillamente e Romano ed Alice uscirono insieme e continuarono a parlare. Scoprirono di avere molte cose in comune, e il ragazzo era contento di aver trovato una faccia amica appena arrivato. Per Margherita non era stato lo stesso. Era stata la lezione piú irritante di tutta la sua vita. Detestava quell'insegnante. Metteva troppa enfasi quando parlava! Sembrava estremamente emozionato mentre faceva riferimento ad un'opera di H. P. Lovecraft. Si mise le mani in faccia, sentiva che sarebbero state delle lezione infernali. Quell'insgnante spiegava tutto con un sorriso, e ciò faceva irritare l'italiana; per lei tutti quelli che sorridevano erano solo degli idioti che sorridevano a qualcosa di bello che non c'era, il mondo faceva schifo in tutte le sue sfaccettature. Lasciò scivolare rumorosamente la testa sul banco e pregò che quello strazio finisse al piú presto.
   
 
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