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Autore: AnnabethJackson    16/06/2015    10 recensioni
| Percabeth | Fluff | Love!Fic |
Un momento semplice tra Percy e Annabeth perché non si è mai sazi della Percabeth.
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Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Percy/Annabeth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A come amore, P come Percabeth'
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E come ogni giorno t’amo di più
oggi più di ieri e meno di domani.
Che importanza avranno le rughe del viso?
Il mio amore sarà più forte e più sereno.

[L’eterna canzone – Rosémonde Gérard]
 
 

 


 
 
Arrivò in spiaggia senza neanche accorgersene.
Con le infradito ai piedi, non fu sorpresa di sentire la sabbia ancora tiepida solleticarle la pelle. Era piacevole. Il sole tramontava con lentezza all’orizzonte, illuminando di rosso il mare. Sembrava quasi sangue.
Su questa nota allegra sospirò, avvicinandosi con passo strascicato al suo ragazzo che se ne stava in riva, le braccia lungo i fianchi e la maglietta arancione spiegazzata. La risacca non lo bagnava, come se, attorno a lui, ci fosse stato un campo di forza invalicabile. Poteri di Poseidone, valli a capire.
Con lo sguardo perso lontano, sembrava stare in un altro mondo. Annabeth si chiese se i pensieri di Percy comprendessero anche lei. Lo sperava.
«Ehi.» Al suono della sua voce, il ragazzo di voltò, aprendosi in un sorriso affettuoso.
«Ciao.» Le fece segno di avvicinarsi, così Annabeth gli si mise di fronte. Avvolse le braccia forti intorno alla vita esile della ragazza, appoggiando il mento sulla sua spalla. I loro corpi sembravano essere stati forgiati per incastrarsi alla perfezione.
«A cosa pensavi?» domandò mentre si beava del calore emanato dal petto di Percy.
«Oh, nulla di che… Le solite cose: guerra, profezie, mostri. In breve, normale amministrazione per un semidio»
La ragazza sorrise leggermente, consapevole di star vivendo un momento di pace più unico che raro.
Stettero così per un tempo che a loro parve infinito, con il sole che spariva lentamente dietro la linea di confine tra il cielo e la terra.
«Ti amo. Lo sai vero? E come ogni giorno, oggi ti amo più di ieri e meno di domani» mormorò Percy, accostato all’orecchio della sua ragazza.
Annabeth sorrise.
«Testa d’Alghe, perché non ti dai alla poesia? Potresti avere successo» scherzò, inclinando il capo un po’ all’indietro.
Lui sbuffò, facendo una smorfia buffa.
«Naah. Lascio volentieri il compito ai ragazzi della Cabina sette. Da quando Apollo ha organizzato quel corso di Haiku…» rabbrividì con una smorfia in volto.
Passò qualche secondo di silenzio. Nell’aria si percepiva un leggero odore di carne alla griglia: era quasi ora di cena.
«Ti amo anch’io, Percy.»
Il vento raccolse quelle parole e le portò via con sé mentre i due ragazzi si stringevano, desiderando di rimanere così in eterno.


 


{Dedicato a mia madre,
perché un po' di anni fa,
oggi, mi donava la vita










 
.::My Corner::.
 
Non è nulla di che, lo so, e mi scuso.
Non so nemmeno cosa scrivere qui :')
Ah, già, la citazione all'inizio è ripresa all'interno del testo, nel momento in cui Percy dice ad Annabeth di amarla.
Nulla, spero vi sia piaciuta. Buon 16 Giugno a tutti ^^

 
  
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