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Autore: bridgetvonblanche    16/06/2015    2 recensioni
-Hai mai provato ad immaginare il nostro futuro, quando saremo tutti più adulti?-
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Minato Namikaze, Obito Uchiha, Rin | Coppie: Obito/Rin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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[Our future]

 
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Avevi immerso i tuoi piedi nell'acqua limpida e fresca del ruscello, appoggiando entrambe le mani sull'erba verde e rigogliosa cresciuta proprio attorno al letto del fiume, i muscoli rilassati e lo sguardo perso ad osservare il cielo terso sopra la tua testa. Sapevi che Rin ti stava osservando incuriosita; la sua attenzione infatti, prima china su una coroncina di candidi fiori bianchi, era stata probabilmente catturata dal sonoro sbadiglio che ti eri lasciato sfuggire poco prima.

-Rin- l’avevi chiamata, lo sguardo ancora perso tra le nuvole bianche che di tanto in tanto oscuravano il sole.

-Si?-

-Hai mai provato ad immaginare il nostro futuro, quando saremo tutti più adulti?-

La tua domanda doveva essere apparsa così innocente ed ingenua ai suoi occhi che Rin non aveva potuto fare a meno di donarti uno dei suoi sorrisi più sinceri e spontanei.

-Intendi a parte essere nominato Hokage?- aveva domandato lei a sua volta, portandosi una mano alla bocca per cercare di soffocare quella risata cristallina dovuta probabilmente all'improvviso rossore venutosi a creare sulle tue guance già leggermente accaldate. Avevi così portato la tua mano destra dietro la nuca, cominciando a balbettare parole assolutamente incomprensibili, tossicchiando di tanto in tanto per cercare di schiarirti la voce.

-Bè, diventare Hokage è solo uno dei miei desideri più grandi- avevi ammesso in un sussurro, distogliendo lo sguardo da lei per cercare di osservare meglio il tuo volto riflesso sulla superficie piatta del ruscello.

-Dai Obito non prendertela, stavo scherzando! So quanto ci tieni a diventare Hokage è solo che..-

-Solo che?-

-Nessuno mi aveva mai posto una domanda del genere prima d'ora-

L’avevi vista abbassare improvvisamente lo sguardo e, notando il suo sorriso svanire a poco a poco dal suo dolce viso, ti eri maledetto mentalmente per aver anche solo pensato di farle una domanda simile. Se c’era una cosa che non avevi ancora imparato ad accettare era vedere il suo meraviglioso sorriso spegnersi e poi scomparire del tutto e sapere che la colpa era imputabile solamente alla tua sfrontata curiosità ti rendeva stranamente nervoso.
Ti eri sentito rincuorato e più tranquillo solo nell’esatto istante in cui gli occhi della giovane kunoichi erano tornati a fissare i tuoi, così scuri e profondi, ritrovandoti poi a pregare con tutto te stesso che questo vostro contatto non avesse mai fine.

-Siamo in guerra Obito; sinceramente non riesco a pensare a come sarò tra qualche anno-

Non potrai che essere ancora più bella avresti voluto dirle, non per cercare di tirarle su il morale, me perchè era questo ciò che avevi sempre pensato di lei; ti piaceva rimanere ad ammirare, forse più del dovuto e sempre cercando di non farti scoprire, ogni centimetro del suo corpo ancora così fragile, che avresti protetto a qualunque costo.

-Non voglio crearmi aspettative, ne rimarrei solo delusa, senza contare che certe volte pensare al futuro mi spaventa-

Era tornata a sorridere Rin, quasi come se in quel momento avesse voluto cercare di infonderti speranza, nonostante le sue parole fossero giunte così malinconiche e contraddittorie al tuo orecchio. 
Perché il suo sorriso era luce, il suo sorriso era vita, per te.

-Per il momento mi basta vivere giorno dopo giorno accanto a te, Kakashi ed al maestro Minato-

Lei era il tuo raggio di sole, l’unica persona in grado di rendere meno buie e fredde queste giornate di guerra infernali. Nessuno, nessuno avrebbe mai potuto fare del male ad un così candido fiore; finché Rin ti sarebbe rimasta accanto avresti fatto di tutto per farla sentire protetta, non aveva alcuna importanza a che prezzo.

-Il resto può attendere, non trovi anche tu?- ti aveva domandato poi, inclinando leggermente la sua testa di lato, quasi per poter scrutare meglio il tuo volto o, più semplicemente, per cercare di capire cosa ti stesse passando per la mente.

Lei sapeva che probabilmente ti eri perso qualche frase del suo discorso, ma non per questo Rin se la sarebbe presa: ti avrebbe giustificato anche questa volta, avrebbe sempre perdonato questa tua innocente e perenne sbadataggine.

-E tu Obito? Come lo vedi il tuo futuro?-

La sua domanda era riecheggiata come un vortice all’interno dei tuoi pensieri, riuscendo a spiazzarti ancora una volta. Mai avresti creduto che qualcuno potesse essere realmente interessato a tutti quei pensieri che viaggiavano senza sosta all’interno della tua mente di giovane chunin, soprattutto se era Kakashi a fare domande. Per lui probabilmente non eri mai stato altro che un impiccio, un avversario neanche troppo difficile da battere. Non sapevi nemmeno se Kakashi ti considerasse un suo compagno di squadra, ma di certo non potevi dire la stessa cosa di Rin: lei c’era sempre stata per te, anche quando non lo chiedevi esplicitamente. 
Rin era in grado leggere ogni tuo sguardo, più volte ti era sembrata una Uchiha più di quanto non lo fossi tu.

-Innanzitutto dimostrerò a Minato-sensei e a Kakashi quanto valgo- avevi annunciato deciso, togliendo finalmente i piedi dall'acqua ed alzandoti da terra quasi come per infonderti ancora più coraggio, stringendo forte i tuoi pugni lungo i fianchi.

-Voglio che le persone abbiano fiducia in me, voglio essere considerato un Uchiha degno di portare questo simbolo- avevi proseguito poi, mostrando a Rin il grosso ventaglio dietro la tua felpa blu notte.

E la lista sembrava non dovesse avere mai fine, se non fosse che, ad un certo punto, dalla tua bocca non era più uscito alcun suono. Cos’era quel desiderio che stavi cercando in tutti i modi di reprimere, di ricacciare all’interno del tuo petto, da dove era venuto? 
Era sempre stata lei, la tua priorità assoluta. Avevi bisogno di lei, dei suoi sorrisi e delle sue carezze. 
Era sempre stata Rin il tuo desiderio più grande, forse anche più importante che diventare Hokage.

-Più di qualsiasi altra cosa al mondo..- avevi balbettato poi, accorgendoti di non avere quasi più fiato in gola, -Si ecco, insomma io..-

Solo quando avevi notato che anche Rin si era alzata in piedi per avvicinarsi pericolosamente al tuo viso che la voce ti era definitivamente morta in gola; ed era sempre stata lei il motivo per cui, nel cercare di allontanarti, eri goffamente caduto nel ruscello, inzuppandoti in un attimo vestiti e capelli.

-Obito!- preoccupata che tu ti potessi essere fatto del male cadendo, Rin si era avvicinata al letto del fiume ed, inginocchiandosi di fronte a te ancora seduto sul fondale, incapace di spiaccicare una sola parola, ti aveva porto la sua mano in segno di aiuto.
Mano che tu avevi afferrato immediatamente prima di rivolgerle un sorrisetto furbo e giocoso e trascinarla così, con te, all'interno del ruscello. Dopo un primo momento di sorpresa e stupore, avevi notato come sul viso di Rin si era fatto spazio un nuovo e ancor più largo sorriso, simbolo premonitore di quella che si preannunciava essere un’interessante battaglia: Rin aveva infatti cominciato a schizzare getti d'acqua verso di te aiutandosi con la forza di entrambe le mani. Ovviamente non avresti mai potuto declinare la sfida che ti aveva lanciato, cominciando quindi a tua volta a ricambiare con uguale intensità i suoi getti d'acqua fresca.
Le vostre risa spensierate si erano presto confuse con il rumore delle onde da voi stessi generate fino a quando, giunti uno di fronte all'altra, avevi deciso di interrompere bruscamente la gara lasciando il punteggio in perfetta parità, prendendo la tua coraggiosa avversaria tra le braccia e riportandola così sana e salva verso riva. Rin, che prima aveva opposto una certa resistenza, aveva poi chiuso gli occhi, appoggiando la sua testa contro il tuo petto beandosi probabilmente della melodia creata dal tuo cuore: tu eri davvero la sua roccia, Obito.

D’altro canto, tu non avevi smesso di staccarle gli occhi di dosso nemmeno per un secondo: i suoi capelli bagnati contro le guance leggermente paffute, i suoi vestiti completamente inzuppati, la sua pelle chiara che ora sapeva anche di dolce acqua marina la rendevano così bella che il tuo cuore non si era riempito d’altro che d’orgoglio. E baciarla ti era sembrato così naturale che quasi non te ne eri nemmeno reso conto, se non quando già le tue labbra si erano appoggiate sulle sue. Non era proprio tua intenzione farlo e stavi già per interrompere quel contatto tanto bramato facendo leva sulla tua sola forza di volontà perchè nessun’altra parte del tuo corpo sembrava voler prestare ascolto ai tuoi futili comandi, quando qualcosa ti aveva trattenuto, impedendoti di staccarti da quelle labbra così fresche ed umide.

Erano state proprio le sue mani, strette attorno ai tuoi capelli corvini, a convincerti che forse quel momento tanto atteso non avrebbe dovuto cessare, essere interrotto così facilmente.
Eri rimasto ad assaporare ogni millimetro delle sue labbra cercando di imprimere il più possibile nel tuo cuore ogni sensazione provata, ogni suo sospiro, il rumore dei vostri battiti accelerati ed il tremolìo delle vostre mani che cercavano disperatamente di toccarsi.

-Sai Obito, credo di essermi appena fatta un'idea di come spero che sia il mio futuro- l’avevi sentita sussurrare, a fior di labbra.

Non avresti mai dimenticato queste sue parole.
Non avresti mai dimenticato il colore delle sue guance, più rosse ed accaldate del solito.
Non avresti mai dimenticato il calore del suo sorriso, la sensazione di avere i suoi capelli ancora umidi stretti tra le tue mani.
Non avresti mai potuto dimenticarti di lei, nemmeno se lo avessi voluto con tutte le tue forze.

Il tuo più grande desiderio bruciava ancora all’interno del tuo petto come in quel pomeriggio di sole e chiedeva disperatamente di essere esaudito. 
Quella fiamma, ora alimentata dall’odio e dal dolore, non aveva ancora smesso di sperare in un futuro diverso, migliore.

Per entrambi.

“Creerò un mondo dove tu possa tornare a vivere, Rin. Riavremo tra le mani il nostro futuro, te lo prometto”

 

***
 

bridget's wall

Sono tornata con le Obirin
Avevo bisogno di tornare prepotentemente a sfogare i miei feels per questa coppia dal momento che ho riletto  alcuni capitoli del manga *sob* (mannaggia a me, perchè devo fare queste coseeee?!)
Per di più mi sto preparando per un mega esamone, quindi non c'è niente di meglio che scrivere qualcosina durante le pause per rilassarsi un pò (perdonatemi se all'interno della OS troverete degli errori di battitura).
Ciancio alle bande, parlo un secondo di quello che ho scritto: siccome Obito e Rin sono sulla vetta delle mie OTP, mi sono chiesta come mai ancora non avevo scritto qualcosa di "felice" che li riguardasse.
Ecco, sappiate che questo è il massimo a cui posso aspirare.

Perchè si, potrei scrivere del loro matrimonio e dei loro meravigliosi figli, ma questo vorrebbe dire lasciar perdere tutta la scarica di feels che ha travolto entrambi (me compresa) durante il corso del manga.
Diciamo che sono comunque orgogliosa di questo "missing moment" tra i due: Obito che chiede alla sua Rin come si immagina il loro futuro mi rende così:
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bridgetvonblanche vi saluta e abbraccia (commenti e recensioni sono sempre i benvenuuuti!) e vi da appuntamento alla prossima storia (che non so quando scriverò obviously lol)


Pace, amore e Tsukuyomi Infinito




 

  
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