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Autore: Alise13    17/06/2015    1 recensioni
Tratto dal testo "..com’è possibile che il dolore che fino a pochi giorni prima ci faceva impazzire, sia scomparso nel nulla. "
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I dolori ci fanno piangere, ci fanno rigirare nel letto la notte, con mille domande. Con le lacrime che rigano le nostre facce, contorte dagli spasmi dei singhiozzi, lasciandoci nel dubbio che non si fermeranno mai, che un dolore così forte ci resterà per sempre dentro, come una cicatrice che non si rimargina. Ci impediscono di andare avanti, ma con il tempo passa e quando questo succede, ci sentiamo ancora peggio, perché la quiete dopo la tempesta è il momento in cui riacquistiamo la lucidità, prendiamo coscienza di ciò che è successo e pensiamo a com’è possibile che il dolore che fino a pochi giorni prima ci faceva impazzire, sia scomparso nel nulla. Il vuoto che lascia è ancora peggio, perché ti senti svuotata da ogni emozione, ti senti un guscio vuoto, un involucro senza sostanza, ed è lì che arrivano i problemi, gli errori. Si, perché se ne fanno già tanti normalmente e in più si aggiungono quelli che, presi dalla follia del momento, facciamo in cerca del brivido, alla ricerca di qualcosa che sfiori anche solo lontanamente le emozioni che ti dava l’amore per lui. L'errore può essere anche un’altra persona...Ebbene si, arriva la persona sbagliata che ti da qualche emozione, che fingi che ti interessi, e stai male perché quel tuo fingere è involontario. Lo vedi che fa lo scemo con tutte le tipe che incontra e a te non fa né caldo ne freddo, ma ti ritrovi a pensare perché ti da quell'indifferenza e più rimugini, più pensi a lui e credi che quel pensare sia perché ci tieni, ma alla fine sei solo alla ricerca delle stesse emozioni che ti dava quell'altro uomo, l'unico che non hai mai dimenticato, l'unico a cui pensi, l'unico con cui non sai se hai veramente chiuso. Billy si aggrovigliava la testa con questi pensieri, mentre, in una discoteca affollata, se ne stava appoggiata ad una parete con le mani incrociate al petto. Vedeva le persone danzare in una ritmica atmosfera assordante, come se fossero impegnati in un rituale di accoppiamento: i bacini legati l’uno all’altro, le gambe intrecciate, i visi che si sfioravano, ma non si toccavano, come ad aumentare il desiderio che già saturava la stanza, avvolta nella penombra e psicodelica con le sue luci ad intermittenza. Vedeva quel ragazzo che aveva rimorchiato strusciarsi ad un’altra ragazza, come se lei fosse già il passato. E pensare che aveva accettato di passar del tempo con lui per non pensare, per distrarsi, ma non solo non la considerava, l’aveva lasciata affogare nei suoi monologhi interiori, ecco il suo errore post dolore. A Billy però non importava di quel biondo insipido, a lei mancava il fuoco, il rosso dei capelli del suo amore perduto, quell’amore così puro e intenso da averla distrutta dentro. Era finito tutto una sera d’autunno, quando lui l’aveva lasciata per seguire i suoi sogni, era passato un mese, ma il dolore era ancora forte, come il primo giorno. Dopo quelle parole, Billy era rimasta impietrita, immobile sul ciglio della strada, mentre lo vedeva allontanarsi, scappare dal loro futuro insieme. Cominciò a piovere e con un filo di voce reso più debole dal rumore della pioggia gli disse addio. Le lacrime non uscirono subito, attesero qualche ora per poi non fermarsi più.


Spero che vi sia piaciuta. Non so bene come descrivere questo mio trsiste momento tra un esame e l'altro, ma nel bene o nel male si sta rivelando produttivo nelle ore notturne!! Ahahahaha!!!! :*
   
 
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