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Autore: LaMicheCoria    18/06/2015    2 recensioni
«Cosa sogni?»
«Sono malato, Rogers, non dovresti farmi parlare. Mi affatica.»
C’è come una risata nell’aria e minuscole gocce di tenerezza che cadono sulle foglie dei cipressi come lacrime.
«Siamo tutti malati. Coraggio. Dimmelo. Cosa sogni?»

[Steve/Tony] [Post - Age Of Ultron ] [Post - Civil War ]
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cause Nobody Wants To Be The Last One There :.'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono
La storia è scritta senza scopo di lucro.

 

Offer Me My Deathless Death

The only heaven I'll be sent to 
Is when I'm alone with you.

 

«Cosa sogni?»
«Sono malato, Rogers, non dovresti farmi parlare. Mi affatica.»
C’è come una risata nell’aria e minuscole gocce di tenerezza che cadono sulle foglie dei cipressi come lacrime.
«Siamo tutti malati. Coraggio. Dimmelo. Cosa sogni?»
Stark reclina la testa, sente il bisbiglio del vento lungo la schiena. Brividi picchiettano sul collo, il sudore incolla i vestiti alla pelle, il tessuto della camicia stride ruvido sulla carne.
«Sogno la prima volta che hai messo piede in casa mia.» di nuovo quel suono, quell’infinitesimale risata che dondola e danza nel mondo circostante «Sogno il rumore dei tuoi passi. La cadenza del tuo respiro. Il cigolio della suola contro il pavimento. Sogno il tuo profilo. Sogno i tuoi occhi, azzurri e caldi nel tepore della sala. Sogno il cielo dietro alle tue spalle. Sogno la luce che attraversa la stanza e si raccoglie nell’incavo della tua clavicola e su quella tua dannata camicia a scacchi.»
L’aria assume la forma di cinque dita e Stark flette le nocche in risposta, chiudendo le falangi in una volatile stretta di ossigeno. La avverte contro il palmo, gli sembra di avere ancora la mano del Capitano nella propria, e la sua pelle ha il profumo dell’incenso che gli pizzica le narici, i suoi baci hanno il sapore del pianto appeso alle ciglia, il suo calore è il freddo che cristallizza le membra e ferma il respiro. Nel sogno, il corpo di Steve palpita ed il cuore batte, canta ancora. Il sangue gli colora il viso ed è musica sotto i polpastrelli.
Nel sogno, quella notte di tante notti prima inizia con una porta aperta che non si chiuderà mai, e non c’è fine. Non esiste una conclusione, perché come concludere il loro filare di parole, l’intreccio del loro respiro? Non si può estinguere un’armonia perfetta. È scorretto.
È peccato.
«E cosa sogni, ancora?»
«Sogno il tuo sorriso.»
Un brusio crocchiola tutt’attorno, gli morde i nervi simile a mille zanzare. C’è l’odore del legno. Delle nuvole. Dell’erba. –Di corpi affastellati, pigiati, di sedie di plastica, di fiori dolenti, di candele accese, di terra bagnata.
«Dovresti svegliarti. Vivere. Non puoi morire dentro un sogno.»
Aprire agli occhi è un’agonia dei sensi e il sole è una tagliola che sbrana la cornea.
«Dipende dal sogno.» un sorriso che non è tale, ma solo l’affiorare della triste realtà a fior di labbra, gli stringe la gola -Ed è come soffocare.
«Perché, Tony?»
Guaiscono le campane e piangono bronzee lacrime di morte. Se è la Pace, meglio la Guerra, meglio uno contro l’altro, perché c’è l’uno e c’è l’altro, e la solitudine è solo divergenza di vedute –Non è un vestito a lutto, non la bandiera a mezz’asta, non una statua commemorativa, neppure una notte che vive ormai unicamente nel ricordo.
«Perché nel sogno c’è ancora la tua voce.»

E non c’è accusa. Né recriminazione, né senso di colpa. Solo il mio nome confuso –Unito al tuo.
Nient’altro.
Perché in
questo, di sogno, sono riuscito a salvarti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perché non hai fatto di più?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note finali

Che vi devo dire? Sonoorribile Era da un po’ che non scrivevo.
E’ la Civil War è sofferenza. Fumettistica, cinematografica che sia, è sempre sofferenza.

It wasn’t worth it.
L’ultima frase in corsivo è quella pronunciata da Steve nel sogno di Tony in Age Of Ultron.
L’ispirazione viene dalla canzone Take Me To Church.

   
 
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