Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: alinonalice    19/06/2015    3 recensioni
Tra la famiglia di Martina e quella dei Jefferson, non corrono buoni rapporti. Un giorno i Jefferson traslocano e la famiglia Lynch prenderà il loro posto. Questa volta, le cose saranno diverse, Martina troverà in loro degli amici e incontrerà il primo amore.
Ma quando tutto sembra andare per il meglio, il ritorno a casa del padre di Martina sconvolgerà la situazione. Nel momento in cui i due padri delle due famiglie si incontreranno, si rivelerà l'esistenza di un'eterna rivalità tra i due, che cercheranno di ostacolare i due "Romeo e Giulietta" della situazione.
Solo che nessuno morirà, i due innamorati troveranno una soluzione meno tragica...
Dal capitolo 1:
“È… È la cosa giusta?” chiedo.
“No, certo che no…” risponde, un attimo prima di mettere in moto “Ma è la nostra unica possibilità”
Sospiro.
“Ma se non te la senti…”
“No, hai ragione tu…” lo interrompo “Non sarà la cosa giusta per loro, ma lo è nei nostri confronti… E la colpa è solo loro, quindi perché dovremmo fare qualcosa di corretto nei loro confronti, se questo significherebbe rinunciare a ciò che è giusto dal nostro punto di vista?”
“Quindi… Vado?”
“Si, vai”
Attenzione: In questa ff gli R5 non sono famosi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Ci avviamo verso il garage, lui mi passa il mazzo di chiavi in un tintinnio, dicendomi di aprire. L’atmosfera è congelata.
Tutto questo mi fa sentire una cattiva ragazza, giubbotto di pelle e clandestinità, cosa può rendere di più di questo quella sensazione?
Apro il garage, la saracinesca si tira su pesantemente con un cingolio e uno stridore un po’ assordanti, sollevando da terra nuvole di polvere che iniziano ad aleggiare in aria. Entriamo dentro, apro anche la macchina. Mi manca il respiro, mi sento tanto agitata… Apro lo sportello, quasi in contemporanea a lui. Lui siede al sedile del guidatore, io a quello del passeggero, poi gli passo le chiavi.  Chiudo la portiera, aggancio la cintura, chiudo gli occhi, prendo un respiro.
“È… È la cosa giusta?” chiedo.
“No, certo che no…” risponde, un attimo prima di mettere in moto “Ma è la nostra unica possibilità”
Sospiro.
“Ma se non te la senti…”
“No, hai ragione tu…” lo interrompo “Non sarà la cosa giusta per loro, ma lo è nei nostri confronti… E la colpa è solo loro, quindi perché dovremmo fare qualcosa di corretto nei loro confronti, se questo significherebbe rinunciare a ciò che è giusto dal nostro punto di vista?”
“Quindi… Vado?”
“Si, vai”
Schiaccia l’acceleratore, usciamo di qui, è andata.

Nel passato
“Mamma, guarda, i nuovi vicini!” esclamo, dopo aver guardato fuori dalla finestra della mia stanza.
Quella casa, che in realtà non è accanto alla nostra ma di fronte, è disabitata da quando i Jefferson l’hanno lasciata per andare a vivere nel New Jersey. Mi trovavo abbastanza bene con Johanna, loro figlia maggiore, ma non abbiamo mai avuto un legame stretto, infatti il distacco non è stato tanto problematico. Insomma, più o meno non ci facevamo né caldo né freddo, la situazione non mi è mai andata tanto a genio, ma non potevo farci niente, perché tra la mamma e la signora Jefferson c’erano… Incomprensioni, date da non so quale avvenimento precedente alla mia nascita. Alla signora Jefferson non era mai piaciuto il fatto che io e Johanna da piccole giocassimo insieme, ma non si era mai opposta. E poi noi due crescendo ci siamo allontanate, e la signora non è potuta esserne che contenta. E anche mia madre, immagino. E poi niente, hanno traslocato. Spero di poter ricominciare con questi nuovi vicini, non ci conosciamo, rifare tutto daccapo, insomma.
“Oh, bene!” risponde la mamma.
Scendo le scale e guardo dalla finestra della cucina, si vede meglio da qui. Hanno una macchina molto grande, saranno in tanti. In ogni caso, riesco a vedere qualcuno che appoggia la testa al finestrino della macchina. Chissà se c’è qualcuno della mia età…
Ecco, finalmente si apre la portiera dell’auto, ne esce una donna bionda, non molto alta, piuttosto in carne, con un’espressione molto dolce in viso. Non so, dà come l’impressione di essere una madre.
Insieme a lei, esce un uomo alto, piuttosto magro, con i capelli grigi. Si muove verso di lei e le avvolge un braccio attorno alla vita. Immagino sia il marito, quindi.
La terza a uscire dalla macchina è una ragazza alta e bionda, come la donna. È più giovane, sarà figlia dei due.
È seguita da un altro biondo e due castani. Sembrano tutti abbastanza grandi… Hey, ma vedo ancora quella testa bionda appoggiata al finestrino…
Uno dei due castani, quello con i capelli lunghi, fa l giro della macchina, con gli altri in coda dietro di lui. Arrivato allo sportello, lo apre e la persona che vi si era appisolata, che mi accorgo essere un ragazzo, cade, svegliandosi di scatto. Se non fosse stato per la cintura di sicurezza, sarebbe a terra. Si solleva e si tira su, sbadiglia e si stiracchia. Non appena realizza quello che è successo, si sgancia e comincia a inseguire gli altri quattro, che ridono da quando è stato aperto lo sportello, ridendo anche lui.
L’uomo dai capelli grigi dice loro qualcosa, si fermano e vanno a guardare la casa da fuori. Effettivamente, è davvero una bella casa…
Non vedo l’ora di conoscere i nuovi vicini, sembrano tanto simpatici, divertenti, amichevoli, … Si, insomma, non vedo l’ora di conoscerli. E poi, i ragazzi sembrano davvero carini… Oh, non posso pensare a questo, nemmeno ci ho mai parlato ancora!
“Mamma, posso andare a conoscerli per favore?” domando implorante a mia madre.
“Mmh… Fammi indovinare, c’è un ragazzo che ti piace, vero?” fa mamma.
“Senti, questi sono DAVVERO carini!”
“… Hai già scordato Nicholas Richardson?”
“MAMMA!”
“Eri pazza per quello!”
“Beh, in confronto a Nick questi sono la perfezione! E comunque li voglio conoscere e basta, con i Jefferson non avevamo buoni rapporti, non vorrei la cosa si ripetesse…”
“Va bene, puoi, ma non subito, ovviamente. Dagli il tempo di sistemarsi, magari puoi andare domani”
“Ok”
Wow, non vedo l’ora! È vero in effetti, sono tutti e quattro davvero carini quei ragazzi, ma… Credo di avere un debole per uno di loro in particolare…

****
Salve a tutti, eccomi con la mia seconda ff!
Non sono sicurissima di questa storia, ma ho deciso di buttarmi e tentare, spero vi piaccia!
Ciao, recensite se avete voglia di rendermi felice!
   
 
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