Film > Giovani ribelli - Kill your Darlings
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Autore: Pachiderma Anarchico    20/06/2015    3 recensioni
Poche parole.
Un ammasso di sentimenti.
Un flusso di pensieri.
In prima, seconda, terza persona.
Non ne esiste una quarta, altrimenti ci sarebbe stata pure quella.
A volte è una lettera, a volte è una riflessione.
Chi parla, scrive, pensa è Allen, ma spesso l'amore prende in mano la penna.
Quando lo fa, è veleno.
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1# Amavo tutto di lui, persino il suo veleno.

 


Ci credevamo eterni, ci credevamo eroi.
Forse lo eravamo davvero, nelle nostre notti stanche, a progettare l’infinito.
Credevo all’infinito, allora.
Ci credevo all’azzurro dei suoi occhi, alla ribellione del suo sguardo. Alla seducente piega delle sue labbra.
Quelle labbra carnose, quelle labbra rosa.
Mi piaceva tutto di quelle labbra, persino il veleno che sputavano.
Come si può amare il veleno?
Non si può.
Ma credimi, ci riesci, quando ti senti infinito.
Sei infinito. Sei eterno. Perché un veleno riuscirebbe ad ucciderti?
Non può.
E tu continui a berlo, continui a pendere da quelle labbra adombrate da alcool e puzzo di sigaretta che declamano l’immortalità in versi di poesie proibite.
Eravamo giovani, eravamo malinconici, eravamo sognatori, eravamo ribelli e, come se tutto ciò non bastasse a spedirci all’inferno, eravamo scrittori.
Tu Lucien, con quella bellezza sfrontata e inconsapevole di chi vuole lasciare un solco nella storia.
Io, Allen, il solco lo stavo già lasciando senza rendermene conto.
E’ questo che significa essere come noi?
Uccidere coloro che amiamo, uccidere noi stessi in onore di una “Nuova Visione”?
Pensavo di sì, all’epoca.
Tu pensavi di sì.
Ma vedendoti in prigione, adesso, con le sbarre ad adombrare le tue labbra e non più il puzzo di una sigaretta, mi verrebbe da dire che no, forse abbiamo sbagliato.
Che no, forse non siamo eterni.
Forse non ci siamo neanche amati.
Forse non ci siamo neanche mai baciati.
Forse, tu, non neanche esisti.
Mentre leggi le mie parole le tue labbra sono come le porte dell’inferno, e io sono ebreo, non credo nell’inferno.
Ma nel tormento eterno sì.
E so che i tuoi occhi, così azzurri, così puri, così belli mi tormenteranno per il resto dei miei giorni se consegno quelle parole.
Non sarà la tua difesa, sarà la tua condanna a morte, e io non posso vederti morie.
“Allen ti prego no… Allen, NON FARLO!”
Non lo farò.
Sai che non lo farò.
Sappiamo entrambi che non lo farò.
Perché ci siamo amati.
Perché ci siamo baciati.
Perché tu, Dio sì, esisti.
Perché siamo eterni. Perché siamo scrittori.
E questa è una malattia dalla quale non possiamo guarire.
Nelle nostre notti stanche solo le parole ci hanno tenuti svegli.
Nelle nostre risate si riversavano parole e perdizione. Forse parole di perdizione.
Funzionava, fino a quando le pagine non si sono riempite di parole, e i versi hanno smesso di fare rima, e la tua bellezza ha spodestato la logica nella mia testa, ed il primo pensiero non è stato il “miglior pensiero”.
Io ti ho baciato, ma tu lo aspettavi quel bacio.
(le tue labbra erano già schiuse.)
Tu l’hai ucciso, ma lo sapevi che sarebbe successo.
(le tue passioni avevano già vinto.)
E sai anche che non consegnerò “La notte in questione”, sai che non potrei vedere te e la tua brama di libertà rinchiusi per sempre tra quelle sbarre.
Tu sai tutto. O hai finto di saperlo. In ogni caso, ci sei riuscito molto bene.
Non importa se hai la lingua biforcuta come quella di un serpente perché è dolce, dolce come la marmellata di ciliegie e rossa, rossa come il sangue del tuo omicidio.
Non importa se il diavolo ha forgiato per te due occhi d’angelo e te ne ha fatto dono, prima di mandarti da me, perché sono gli occhi più belli che io abbia mai visto.
Dimenticavo, io non credo al diavolo. Ma è davvero difficile dopo aver creduto in te, è davvero difficile…














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Ho visto oggi Giovani Ribelli - Kill your darlings e non ho potuto fare a meno di gettare qualche parola la vento su di loro. Su Lucien, per l'esattezza.
Ma non saranno solo ed esclusivamente su questo fantastico personaggio, perchè quella che mi accingo a partorire (e io che non volevo figli) è una raccolta di One Shot sui momenti che ho amato maggiormente del film. 
Non so in quanto tempo questo avverrà, ho due fan fiction all'attivo che devo finire e il sequel di una delle due che ho già in mente, ma non potevo ignorare assolutamente quella vocetta che mi diceva "scrivi scrivi" su questi due e il loro vivace, tormentato rapporto.
Detto ciò, spero che questa One Shot vi sia piaciuta almeno un po', e sareste immensi se mi lasciaste un vostro piccolo pensiero, visto che sembra che sia allergica alle recensioni. 
Giuro, non vi faccio male!
Alla prossima,
Pachiderma Anarchico.

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