MEMORIES

 

I ricordi che cosa strana, ti annebbiano la mente nei momenti più disparati, basta un gesto per scatenarli.

Lo pensava anche Brendon quando accarezzava le spalle di Dallon mentre lo baciava e il maggiore non era più se stesso ma diventava Ryan e passato e presente si sovrapponevano in una morsa dolorosa.

Il sapore della saliva di Dallon si mischiava al ricordo di quella di Ryan, nonostante tutto Ross c’era sempre nei suoi pensieri, i brividi che aveva provato con lui erano stati come note della melodia perfetta, ne avrebbe voluto sempre di più.

Perché faceva questo a Dallon?

Doveva andare avanti ma la sensazioni della sua pelle contro quella del maggiore era come una scintilla in confronto al fuoco che era il suo petto contro quello di Ryro.

Brendon ricordava perché fosse finita, Ryan era sempre stato un amante delle tragedie, erano arrivati a rendere quel rapporto solo un filo fragile e sottile che alla fine si era rotto appena stato tirato un po’ di più.

I gemiti di Dallon erano rochi e ancora molto sconosciuti al suo udito così stonati con le memorie che aleggiavano nella mente di Brendon.

Era tutto un errore quello che stava facendo se non lo faceva con Ryan.

Perché sebbene i mesi passassero Ryan era il suo primo e ultimo pensiero?

Non avrebbe dovuto farlo andare via così facilmente, non avrebbe dovuto mentirsi.

Aveva trovato il sostituto nel suo letto, scioccamente Brendon pensava sarebbe bastato. Questo non significava che Dallon non fosse bravo,lo era e anche tanto,solo non era il suo dolce bastardo.
Più voleva eliminare quei ricordi, più loro lo tormentavano.

Ryan. Ryan. Ryan. Ora c’era Dallon, Ross se ne era andato per sempre dalla sua vita.

Quante lacrime aveva versato senza accorgerne? Aveva detto a tutti di stare bene, c’erano cascati tutti tranne Pete che però non avrebbe fatto domande. Che avrebbe potuto dire in fondo? Lui e Ryan non erano stati niente.

Dallon, doveva pensare solo a lui che in questo momento stava spingendosi dentro di lui,ma non come faceva Ryan.

Brendon avrebbe voluto piangere, gridare, essere consolato.

Avrebbe voluto risentire il profumo del suo angelico diavolo sulla pelle, non sarebbe più successo ora c’era Dallon.

All’inizio lui non poteva saperlo che sarebbe finita così, se glielo avessero detto sarebbe scoppiato a ridere e non si sarebbe fermato mai più.

Voleva tornare indietro e urlare a Ryan di non lasciarlo perché lo amava e senza di lui nella sua misera vita tutte le luci se ne sarebbero andate e niente avrebbe più avuto senso, perché non era stato coraggioso? Perchè?

“Sei un pazzo Urie” sì Brendon lo era, solo un pazzo poteva innamorarsi come c’era riuscito lui, un amore senza scampo, senza via d’uscita.

Dallon era così dolce, premuroso e simpatico lo assecondava sempre, come faceva a stargli vicino e a pensare a Ryan?
 Brendon avrebbe voluto sentirsi in colpa mentre accarezzava il corpo del bassista, ma non ci riusciva.

Avrebbe voluto poter dire che se Ryan fosse tornato lui sarebbe rimasto con Dallon.

E a veder Weekes dormigli di fianco, dove un tempo c’era stato Ryan, gli faceva venir voglia di svegliarlo per chiedergli scusa mille e atre mille volte ancora.


Perché la dura verità era che ,per Brendon, Dallon non sarebbe stato niente in confronto a quello che era stato Ryan.