Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: DoubleLife    21/06/2015    8 recensioni
Da quando il Team Magma e il Team Idro si sono ritirati, la regione di Hoenn vive un florido periodo di pace. Per molti allenatori, come Sofia, è possibile intraprendere una nuova avventura con i propri Pokémon e costruire indimenticabili ricordi con essi. Ma sarà davvero possibile viaggiare senza una nuova minaccia in vista?
{Iscrizioni ad OC temporaneamente chiuse}
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adriano, Altri, N, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sofia dovette sforzare la vista per capire a chi avesse dato una craniata tanto forte da stordirla. La testa le doleva terribilmente e sembrò che massaggiarla non servisse granchè, se non a scompigliarle i capelli che aveva pettinato disperatamente prima di lasciare casa.

Ma chi è?

La prima cosa che le saltò subito all'occhio fu lo stravagante scarabocchio che occupava gran parte del braccio sinistro: riconobbe solo una grande mezzaluna e una lunga coda che si estendeva fino a quanto le permetteva la vista in quel momento; un azzurro tendente al verdastro contrastava il rosso mattone che riempiva la forma tondeggiante che sarebbe potuta essere un'ala della creatura che Sofia cercava ancora di identificare. Ma la ragazza pensò di spostare lo sguardo altrove, concentrandosi invece sul viso del tipo. Il mento sfuggente caratterizzava la faccia, rendendo questa magra e adulta e la pelle, leggermente abbronzata, rendeva più incisivi i suoi occhi, scuri come la pece. I ciuffi ramati ricadevano su questi, facendo sì che la mora centralizzasse poco dopo l'attenzione sui dinamici capelli rossi che parevano più ordinati dei suoi; le mani poggiavano su dei pantaloni mimetici larghi caratterizzati dalla molteplice quantità di cerniere che percorrevavo il tessuto alquanto militaresco. Era possibile intravedere una cintura placcata in argento che reggeva un borsellino da uomo nero di modeste dimensioni ben visibile dal fianco destro del ragazzo, lo stesso colore che riprendeva anche l'aderente canotta estiva che stava indossando. 

Il ragazzo la stava guardando leggermente infastidito per l'espressione imbambolata che la giovane gli aveva riservato da qualche istante da quando si erano ritrovati sullo stesso pavimento per puro caso; ci volle una delle sue frasi per farla riemergere dai suoi pensieri.
-Ehi, sveglia!-
La voce profonda e maschile la richiamò immediatamente sull'attenti, facendo diventare paonazza la ragazzina. 
-Oh, scusami-, sibillò imbarazzata Sofia, rendendosi ancor più ridicola di quanto già non lo fosse stata durante la sua scrupolosa analisi. Si rialzò immediatamente e gli tese una mano, ma questo preferì rialzarsi da solo. Una volta in piedi, sebbene anche Sofia avesse una certa altezza, si sentì a disagio vicino al rosso, che la superava minimo di cinque centrimetri.
-Ohi, tutto apposto lì in fondo?-, squillò una nuova voce. Proveniva dal fondo della sala.

-Sì professore, stiamo bene-, rispose lo spilungone. Nel frattempo un'altra figura avanzava verso noi visibilmente preoccupata. 
Era un uomo di mezz'età alquanto robusto. Moro ed abbronzato come Sofia, indossava un paio di bermuda cachi e un camice bianco da dottore che faceva trasparire la camicia floreale sgargiante che faceva a pugni con un paio di sandali da mare color terra. Insomma, era il perfetto turista tedesco che la ragazza non si sarebbe mai aspettata di vedere in un laboratorio di ricerca che si dedicava allo studio dei Pokémon.

L'uomo posò sulla mora uno sguardo amichevole e rise spensieratamente.
-Sai, fare le ore piccole di notte non è il massimo quando si ha un incontro importante il giorno dopo-, le disse ammiccando un occhio. Poi le tese una mano e si presentò.
-Te dovresti essere Sofia, giusto? Tua madre mi aveva già avvertito che saresti venuta oggi per ritirare il tuo primo Pokémon. Io sono il professor Birch, piacere!-. Sofia, se prima avvampava per la vergogna, ora stava ricambiando il sorriso sfoggiandone uno altrettanto raggiante e benigno.
-Ora seguimi, avrai sicuramente voglia di sapere chi ti sta aspettando in fondo al laboratorio-. La futura allenatrice fremeva all'idea di ritrovarsi tra una decina di passi dinanzi ai starter della regione di Hoenn. Aveva sognato da anni il momento di poter diventare indipendente, libera di poter visitare interamente il luogo dove era nata e cresciuta con una meravigliosa squadra Pokémon che avrebbe assemblato durante il suo lungo cammino, verso l'ambita Lega Pokémon. A scuola le avevano insegnato che, per battere i Superquattro, avrebbe dovuto collezionare tutte le medaglie delle palestre della regione, guidate da un rispettabile capopalestra temuto da ogni allenatore che ambiva alla vittoria; Sofia, che non era stata una grande studiosa durante la sua carriera scolastica, non appena lo venne a sapere tempo fa durante le noiosissime lezioni della professoressa di storia, cominciò a studiare meticolosamente per raggiungere un nuovo obiettivo che le si era parato davanti: diventare la prossima campionessa della regione di Hoenn. La madre, entusiasta dell' adolescente che si era improvvisamente interessata allo studio, decise di contattare il laboratorio di ricerca e candidare sua figlia come prossima allenatrice Pokémon, permettendole il migliore dei modi per cominciare a mettere in frutto tutto ciò che aveva imparato dai libri di testo ormai consumati.

Sofia aveva il cuore in gola. Tra pochi istanti avrebbe incontrato i famosissimi starter della sua regione: Torchic, Mudkip e Treecko.     

Aveva riflettuto a lungo, la sera precedente, su chi avesse potuto scegliere tra loro il giorno successivo e, dopo un paio d'ore, era caduta esausta sul letto soddisfatta della sua decisione, ritenendola la più giusta da fare. 

Ma non sempre bisogna fidarsi delle aspettative. 

Per poco non le cadevano le braccia. Sul piano rettangolare color cemento che emergeva da dietro il professore non poggiavano i tre tanto rinomati Pokémon che credeva di trovare. Si ritrovò invece un Chikorita, un Cyndaquil e un Totodile che si stavano guardando attorno piuttosto disorientati.

I starter di Johto.

Cosa ci facevano in un laboratorio di Hoenn?

-Eccoci qui!-, esclamò orgoglioso l'uomo, richiamando l'attenzione dei tre piccoli starter. Guardavano Sofia con grande gioia. Lei, al contrario, si sforzava di rimanere sorridente sebbene le fossero cadute tutte le grande aspettative che si era fatta i giorni precedenti. E il ragazzo, che nel frattempo li aveva seguiti silenziosamente, aveva intuito qualcosa nella sua espressione che non fosse felicità.

-Questi miei piccoli amici ti aspettavano da stamattina. Ti presento Cyndaquil, il Pokémon Fuocotopo, Totodile, il Pokémon Mascellone e, per terminare in bellezza, Chikorita, il Pokémon Foglia.-, poi si rivolse a loro, con lo stesso esuberante tono che aveva riservato alla sua ospite e gli presentò Sofia. Questa scosse amichevolmente la mano, salutandoli timidamente a distanza; fecero la stessa cosa i tre piccoli esseri.
-A te la scelta, ora.-, disse infine il professore, sorridendole un'altra volta. 
-Vorrei avere un attimo per pensare, prof-, bofonchiò con un certo turbamento la ragazza, -sono davvero combattuta!-. La risatina nervosa che seguì dopo confermò i dubbi dell'osservatore; non era affatto contenta della situazione in cui si era ritrovata.
-Certo, fai pure con comodo-, rispose cortesemente il professore, -Non hai tutta la giornata a disposizione, ricorda!-
Sofia si allontanò dai tre piccoli Pokémon, incamminandosi verso la libreria che si estendeva verso l'estremo sinistro del laboratorio. 

Non solo non sapeva chi scegliere, ma i suoi piani futuri erano stati distrutti dalla presenza degli alternativi starter che, in quel momento, li stava odiando come mai non si sarebbe aspettata di farlo. 

-Qualcosa non va?-, domandò timidamente qualcuno alle spalle di Sofia. Era il ragazzo che qualche minuto prima aveva incrociato accidentalmente, procurandogli un leggero bernoccolo sotto il ciuffo rosso. 
-Non capisco. Ci dovrebbero essere Mudkip, Torchic e Treecko sopra quella pedana-. Poi rivolse lo sguardo al professore, -e invece mi trovo dei Pokémon che mai mi sarei aspettata di trovare.- e si rivolse direttamente al rosso, -Insomma, siamo a Hoenn e ci stanno starter di Johto che attendono la mia decisione. Qualcosa non va proprio, secondo te?-.
-In effetti. Però non serve granchè entrare in crisi perchè non trovi quello che aspetti di vedere. E' proprio un atteggiamento da ragazzina viziata quello che vedo.-. Sofia lo guardò furiosa: come si permetteva di darle della viziata? 
-Ehi, tu. Chi ti credi di essere?-, ringhiò l'adolescente con voce roca. Il rosso ricambiò lo sguardo minaccioso con uno di sfida. 
-Daraem Kaito, piacere.-. Sofia, se avesse avuto la giusta occasione, gli avrebbe dato un'altra testata per fargli ricacciare quel nome dalla quell'insopportabile bocca sorridente. 
-Bene Daraem, penso di aver deciso quale Pokémon prendere.-, dichiarò la ragazza con lo stesso tono che lui usò pochi attimi prima. Lo spilungone rimase taciturno, lasciando che fosse la sua espressione a rendere ancora più furente la mora. Senza indugiare oltre, Sofia raggiunse il professore, ormai stanco di dover badare a quelle piccole pesti, che giocavano a fare la lotta. Quando la vide arrivare, il suo viso si illuminò.
-Eccola, la nostra neo allenatrice!-, gridò l'uomo in camice, attirando l'attenzione dei tre starter. -Hai scelto?-. Sofia annuì, sebbene non fosse completamente sicura della sua scelta. I tre Pokémon la guardavano con grande aspettativa.

Deglutì con fatica.

-Scelgo te, Chikorita!-. Al minuto quadrupede brillarono gli occhi per la felicità e un vivacissimo verso di esultanza si elevò per tutto il laboratorio, investendo le orecchie di tutti i presenti. Gli altri due starter rimasero taciturni, probabilmente delusi dal fatto di non esser stati la sua scelta. Sofia non esitò ad accarezzarli, nella speranza di rinfrancarli con un po' di coccole.
-Perfetto! Tieni, con questa pokéball potrai portare sempre con te il tuo Chikorita-, e le affidò una lucente e tradizionale sfera dalle tinte rosse, nere e bianche. -Le hai già scelto un soprannome?-. Ma la novellina non si curò di dargli una risposta e si girò dalla parte opposta. I suoi occhi infuocati incrociarono quelli del giovane.
-Ehi Daraem, vorrei sfidarti!-, urlò con montato entusiasmo la mora. -Non ti dispiace, vero?-
-Perchè no? Servirebbe ai miei Pokémon riprendere un po' d'aria!-
Per Sofia si prospettava un'interessante e primissima lotta pokémon contro uno sbruffone che aveva conosciuto da solo quella mattinata. E lui si divertiva a sfoggiare un sorriso strafottente, pensando che la vittoria sarebbe stata sua.

Il professore guardò la scena esagitato.

Non può essere!

Salvataggio in corso...


-----------------
Buonasera e buona domenica! ^^ Vorrei ringraziare tutte le persone che, tra ieri e oggi, mi hanno recensito e mandato le schede dei propri OC! Sono proprio contenta di sapere che qualcuno voglia sapere come continua questa storia, mi sono commossa ç_ç 
In questo capitolo appare un nuovo personaggio, ossia Daraem! Si ringrazia ShadowMewtwo99 per avermi concesso di usare il suo personaggio per scrivere il proseguimento della storia. Devo dire che è stato difficile mettersi nei panni di un personaggio non proprio e provare a fargli spiccicare parola con Sofia, la mia sbadatona che pare non vada d'accordo con questo ragazzo tutto pepe(?)! Speriamo in futuro che possano riappacificarsi...
Nel prossimo capitolo, arriverà una nuova persona! O anche più di una persona, chissà... ;)
Alla prossima!
DoubleLife



  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: DoubleLife