Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |      
Autore: Marina Swift    22/06/2015    3 recensioni
{ Nathaniel/Melody, 1166 parole } { Dedicata a Shainareth } { Ambientata temporalmente prima dell'episodio 23 }
Dal testo:
A volte si chiedeva cosa non avesse lei che le altre ragazze non avevano; perché Nathaniel non l'amasse anche solo un quinto di come lei amava lui. Poi, ogni volta si dava la stessa risposta: perché lei amava troppo e ci provava troppo poco.
Era ovvio che uno come Nathaniel probabilmente non avrebbe mai fatto la prima mossa con una ragazza: per questo, le altre dovevano avere qualcosa in più di lei.
Ma a volte, s'illudeva davvero che il suo principe sarebbe venuto davanti a lei per chiederle di uscire.
Solo sogni di un'illusa...
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melody, Nathaniel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SOLO UN ALTRO FOGLIO POGGIATO SULLA SCRIVANIA
 
{ Per Shainareth }
 
La sedia messa nell’angolo in sala delegati non aveva mai avuto un aspetto più invitante. Se solo avesse potuto, Melody ci si sarebbe seduta su, prendendosi una pausa e sorseggiando una tazza di tè nero preso alle macchinette, o al caffè poco distante dalla scuola.
Ma, ovviamente, non c’era tempo per il relax. E dopo due ore e mezzo di lavoro, c’erano ancora montagne di fogli da compilare, tesserini da preparare e il discorso da scrivere per la cerimonia d’inizio scuola dei primini. E non poteva neanche sognarsi di chiedere aiuto a qualcuno, ovvio.
Peggy stava preparando l’articolo per la prima pagina del giornale scolastico, Violet e Iris preparavano delle decorazioni floreali per l’aula magna, mentre Capucine e Rosalya erano sparite dalla circolazione non appena avevano sentito nominare la parola lavoro.
Gli altri delegati scolastici avevano anch'essi le loro mansioni di vario tipo, quindi non le rimaneva altra cosa da fare che mettersi con calma e finire il suo lavoro. Si accomodò davanti al tavolo - almeno, era seduta - e, armata di penna nera, iniziò a firmare e a compilare documenti. Al ventesimo foglio, la sua mano iniziò a perdere notevolmente sensibilità, quindi passò ai tesserini studente; ripensò al suo primo giorno di scuola, quando era andata a prendere la sua schedina personale in sala delegati: ad accoglierla c’era stata una ragazza del terzo anno, che le aveva sfoderato un bellissimo sorriso a trentadue denti. Ripensandoci, era stato da quel giorno che aveva deciso di diventare delegata anche lei.
E, per quel giorno, adesso si ritrovava a sistemare e ad abbinare le fototessere di alunni dal voto completamente scosciuto per lei alla loro rispettiva tessera. Vide di tutto, da ragazze esageratamente truccate, a ragazzi coi capelli spettinati dal sorriso sbarazzino; ogni anno, si divertiva a guardarli, forse un po’ invidiandoli in segreto; lei nella sua foto scolastica non era venuta un granché, con il naso arrossato da un tremendo raffreddore e le labbra screpolate.
Ad un certo punto le capitò tra le mani la foto di un ragazzo dalla chioma bionda, che aveva gli occhi chiusi e un sorriso quasi invisibile, con solo gli angoli della bocca leggermente sollevati. Assomigliava un po' a Nathaniel, solo, al posto dell'oro degli occhi dell'amico il ragazzo della foto aveva le iridi castane. Sorrise, nel ripensare all'adorato delegato. Lo immaginava in quel momento, immerso anche lui nel lavoro, la cartelletta in mano come sempre, la cravatta azzurra allacciata alla perfezione sulla camicia bianca.
Appoggiò le tessere già pronte accanto alla pianta di ficus; di nuovo collegata a Nathaniel, in quanto lui, per una sua allergia, non avrebbe mai potuto avere una pianta da fiori in sala delegati. Melody pensò che, alla fine, il suo adorato biondino avesse ben poco di romantico. Allergico com'era ai pollini, non si sarebbe mai sognato di regalarle un fiore, neanche il più piccolo e insignificante; in più, odiava anche i dolci, quindi saltava la prospettiva di un'uscita per andare a prendere un gelato insieme, o qualcosa del genere. Detto questo, era anche vero che Nathaniel probabilmente non l'avrebbe invitata comunque a fare queste cose, e non le avrebbe mai regalato niente. Un po' per carattere, un po' perché, in effetti, il loro rapporto era basato unicamente sullo scambio di informazioni sul lavoro che dovevano fare per gli studenti.
Melody sbuffò: non era il momento di pensare a certe cose! 
Anche se in effetti, per lei sarebbe sempre stato il momento di pensare a Nathaniel. Ma non era l'istante giusto; doveva solo concentrarsi sul lavoro da finire. Sbrigativa, allora, finì di sistemare le tessere, e cercò di concludere la traccia il discorso in fretta. Ma alla quinta volta che cercava di ripetere la frase d'inizio, capì che ci sarebbe voluto molto di più per finire. E accidenti a lei che si era distratta, finendo per pensare a cose inutili. Cercò quindi su internet testi di altri discorsi fatti per cerimonie del genere, prese pezzi da ognuno di essi e fece una specie di collage, che poi finì per risultare anche carino, forse non perfettamente originale, ma sufficiente per farle fare una figura decente.
Scosse di nuovo la testa: probabilmente Nathaniel non avrebbe apprezzato, se avesse saputo quello che aveva fatto. Ma, in fondo, non se ne sarebbe neanche accorto; non si accorgeva mai di quello che faceva lei. 
Melody si sistemò un po' i capelli, mentre si chiedeva perché le piacesse così tanto Nathaniel. Forse era il suo carattere, che l'affascinava, forse il suo aspetto che la ragazza ritrovava così angelico, forse il fatto che era comunque il meglio tra gli altri ragazzi del liceo.
A volte si chiedeva cosa non avesse lei che le altre ragazze non avevano; perché Nathaniel non l'amasse anche solo un quinto di come lei amava lui. Poi, ogni volta si dava la stessa risposta: perché lei amava troppo e ci provava troppo poco.
Era ovvio che uno come Nathaniel probabilmente non avrebbe mai fatto la prima mossa con una ragazza: per questo, le altre dovevano avere qualcosa in più di lei.
Ma a volte, s'illudeva davvero che il suo principe sarebbe venuto davanti a lei per chiederle di uscire.
Solo sogni di un'illusa...
 
Melody non si accorse neanche del cigolio che la porta fece quando si aprì. Non lo percepì proprio, immersa com'era tra i pensieri e la revisione dei lavori; era un po' inutile, però; l'inchiostro e i caratteri battuti con la tastiera era come se scivolassero via ogni volta che il suo sguardo si posava su di loro. Eppure, qualcuno entrò, avvicinandosi lento a lei.
La castana sobbalzò, girandosi, mentre sentiva una mano toccarle la spalla.
- Ciao Melody - si sentì salutare. Era la voce calda di qualcuno che conosceva.
Si girò, e davanti a lei vide un ragazzo biondo, dalle iridi dorati, con un pacco di fogli in mano.
- Oh... ciao Nathaniel - balbettò, mentre lasciava cadere la penna sul tavolo.
Era strano che fosse lì, in effetti; non poteva aver già finito, era quello con più lavoro di tutti. Stava di fatto che lui era lì, davanti a lei, a guardarla dolce con i suoi occhi brillanti. Melody s'illuse per un attimo che fosse lì per salutarla.
- Posso... posso chiederti una cosa? - 
Lui aveva l'aria un po' imbarazzata. Con la mano si toccava la testa, come faceva quando doveva chiedere qualcosa che lo preoccupava. La ragazza dagli occhi celesti fremeva.
E se...? E se avesse voluto chiederle di uscire con lei?
- Sentimi... posso lasciarti qualche foglio da compilare al posto mio? Ecco... i miei mi rivogliono subito a casa e non posso finire la scuola - le chiese lui.
Melody, che già si era immaginata chissà cosa, disse immediatamente sì, per poi rendersi conto di quello che aveva accettato.
- Oh, grazie mille Melody! Scusami ecco, se ti carico così tanto di lavoro -
Nathaniel così appoggiò una scheda sul suo tavolo, per poi andarsene via, chiudendo bene la porta dietro di lei e lasciandola sola, col cuore infranto.
Melody si arrese. Doveva smetterla d'illudersi. Non era niente, quando anche rischiava di sembrarlo dalle circostanze. Non sarebbe mai stato amore.
Solo un altro foglio posato sulla scrivania.
 
Angolino dell'oceano
Salve a tutti!
Oggi credo che mi dilungherò un po’ nell’angolino autrice, prometto che dalle prossime volte perché sì, (s)fortunatamente per voi potrebbero esserci prossime volte, cercherò di scrivere di meno.
Mh, che dire… questa in fondo è la mia prima fict sul fandom, quindi non nascondo che mi sento un po’ emozionata. Oltretutto, perché questa fict è nata abbastanza per caso la sera dopo i miei esami, giusto perché avevo bisogno di distendermi, e se si trova qui dovete solo ringraziare la cara Shainareth, che è una dolcissima persona e una cara amica, e che mi ha sostenuta tanto per la pubblicazione di questa fiction ~ quindi un ringraziamento ci stava (oltre al fatto che la fict era stata scritta proprio per lei, ewe).
A proposito della fiction qui sopra, sinceramente non ho molto da dire, quindi cercherò di essere coincisa. Nathaniel insieme a Melody è una coppia che ultimamente mi sta appassionando, che secondo me meriterebbe un po’ di attenzione in più, per quanto io sappia che Melody non è un personaggio particolarmente amato, volevo dedicarle un po’ di attenzione.
All’inizio, oltretutto, la fiction era stata progettata per finire bene, ma alla fine mi sono detta che sarebbe stato troppo stupido. Magari, un giorno mi deciderò a scrivere qualcosa di carino su di loro, i cari ~
E beh, precisato questo concludo, con solo una domanda: io ero molto indecisa sia su rating che sul genere da dare, quindi se pensate che ci sia qualcosa di sbagliato, ditemelo pure.
Io intanto mi dileguo, ringraziando chiunque sia passato a leggere.
Un bacione,
Marina Swift <3
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Marina Swift