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Autore: topoleone    24/06/2015    0 recensioni
Era nata come OS, ma quest'uomo mi ossessiona. Passa il tempo e ci sono fatti che mi fanno involontariamente scrivere pensieri su di lui. Così decido di far diventare la OS originaria, la prima di una piccola serie, da aggiornare di tanto in tanto.
Un assaggio di trama:
OS n. 1: Approfittando di una piccola pausa tra un volo e l’altro, il giovane british actor più famoso del momento, fa visita ad una coppia di amici. L’incontro diventa un'occasione per giocare a fare una breve intervita su alcuni dettagli della vita sentimentale del ragazzo. Ma cosa può succedere se anche la sua partner ha risposto a simili domande? La curiosità è femmina, ma anche il nostro Rob avrà di che penare nell’attesa....
OS n. 2: due vite, 2 momenti e 1 incontro. Piccoli frammenti di due personaggi sconosciuti che per uno strano caso si incrociano su un set. (Contiene nomi di personaggi realmente esistenti, personaggi di fantasia e fatti più o meno realmente accaduti ed altri inventati).
OS n. 3: Rob alle prese come selezionatore del personale : )
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6. Birthday

Qualche tempo fa se ne parlava, insinuando che tra i due ci fosse stato anche un flirt. La coppia Pattinson-Perry, in qualità di “pals”, mi ha sempre incuriosito. Lei me la immagino una pazza scatenata, lui invece timido e impacciato. Pare siano stati grandi amici, ma ora non li si vede più insieme come un tempo (o quanto meno i paparazzi non fanno soldi con loro). Oggi vorrei Celebrate questi due, anche perché lei mi piace molto come personaggio e (nonostante non la ritenga una valida cantante “on stage”) le sue canzoni per radio mi rallegrano e mi piace pure canticchiarle.            
Nel testo in corsivo sono presenti alcuni passaggi (non tradotti) della canzone che dà il titolo a questa penultima OS, con la prossima ho deciso che si concluderà questo mini tributo a Rob  : )
Nota per i fan di Katy: l’utilizzo di riferimenti a canzoni e video non seguono la reale cronologia; mi sono permessa di adattare la realtà alla mia fantasia  ; )



Occhi negli occhi, di fronte ad un caffè di StarBucks i due amici si incontrarono dopo due mesi di lontananza. Gli impegni di lavoro, le rispettive relazioni ed affetti li avevano separati, ma essendo anime affini, sapevano che prima o poi si sarebbero sempre ritrovati. La mano della brunetta allungò una busta sul tavolino; si trattava di quello che il ragazzo pensava? Lei gli sorrise quasi non potesse più contenere l’emozione.
“Ti sposi con Russell?” non ci avrebbe scommesso un centesimo, invece evidentemente si sbagliava. Lei annuì.
“Mi faresti da testimone?” Russell non gli andava molto a genio, ma mica doveva sposarselo lui.
“Dimmi dove e quando ed io ci sarò”.
“Ecco, vedi…”

13 aprile 2008 ore 9.30 a.m. (Rob)
Mi presento sul sagrato da solo perché quello era il volere di Katy: “massimo riserbo Robby”, la cerimonia sarebbe stata tra pochissimi intimi. Eppure qualcosa doveva essere trapelato perché fuori dalla chiesetta evangelica c’era una troupe televisiva. Strano, a meno che Katy non avesse dato a qualcuno l’esclusiva. Cerco di dribblarli, ma una giovanissima giornalista mi placca letteralmente.
“Mister Pattinson, è vero che lei è il testimone? Ci sa dire se la sposa ha scelto un abito tradizionale o se invece ha deciso di provocare l’Apocalisse?” Effettivamente già il fatto che Katy avesse scelto di celebrare il matrimonio in chiesa era quasi un’eresia. Mi rendo conto che non ho avuto modo di chiederle nulla, né tanto meno di darle una mano con i preparativi, visto che ho ricevuto l’invito soltanto 2 giorni fa. Così sorrido, anche se vorrei mandarli tutti affanculo e mi avvio verso il portale. Katy non ha voluto che la passassi a prendere. Sono in largo anticipo, vorrà dire che aspetterò dentro.
Faccio attenzione che qualche curioso non si intrufoli dietro di me. Sento già una strana atmosfera; è come se la sacralità dell’atto che sto per tetimoniare mi entrasse sotto pelle, per un attimo mi chiedo come sarà quando anch’io mi sposerò, se mai mi sposerò. Mi giro e…non è possibile. Katy è già qui. È bellissima ed incazzatissima. Mi avvio incerto lungo la navata. C’è pochissima gente; Russell è di spalle, nemmeno si gira per guardare l’imbecille che ha fatto tardi all’appuntamento. Ma ha tagliato i capelli per lei?! Mi muovo come al rallenty e intanto tiro fuori dalla tasca l’invito spiegazzato. C’è sritto ore 10! Lei mi viene incontro, che sembra un sergente. Ho gli occhi di tutti puntati addosso (tranne quelli dello sposo). Non ho il coraggio di cercare i suoi per chiedere scusa. Mi strappa la busta dalle mani e la agita un po’. Ne esce un altro bigliettino stampato a caratteri cubitali “errata corridge, il matrimonio verrà anticipato alle 9.30”. Se non fosse una situazione del cazzo, mi verrebbe da ridere, solo Katy poteva correggere la partecipazione in quel modo.
Poi mi investe la consapevolezza - oh cazzo ho fatto più ritardo di quello concesso alla sposa!. La bacio in fronte e mi scuso. Mi sento una merda. Anzi no, forse una merda starebbe meglio di me in questo momento. Prendo posto accanto a lei e mi accorgo che una delle damigelle è un trans. La cosa mi fa sorridere e per fortuna mi aiuta ad allontanare il senso di inadeguatezza. Finalmente riesco a concentrarmi, ma incrocio gli occhi del pastore, che mi fulmina e subito dopo inzia a parlare. Osservo Katy, è radiosa. Voglio proprio vedere se gli occhi di Russell riflettono almeno la metà dell’amore che lei prova nei suoi confronti. Finalmente si gira verso la sua sposa. Ma chi cazzo è questo?! Oddio sembra un liceale. Indubbiamente bello, ma non è Russell. Tiro fuori la partecipazione di nozze e… ma dove avevo la testa quando l’ho letto?! Evidentemente ero così sconvolto dalla notizia da non accorgermi che il nome dello sposo è Alexander Brandt! Sarà mica il fratello minore di Russell? Mi giro alla disperata ricerca di Keith e Mary. Li intercetto. Devo sembrargli alquanto spaesato o deficient, perchè mi sorridono condiscendenti e mi fanno cenno di concentrarmi sugli sposi all’altare.
Katy lo guarda; lo guarda intensamente, lui la guarda…angosciato e poi succede il finimondo. Il prete lo chiama, lui la guarda e non profferisce parola. Poi guarda il prete e dice “non ce la faccio”.
Sento l’istinto di saltare in piedi e imbottirlo di cazzotti, ma se non lo fa Keith forse è meglio che me ne stia buono, ho già contribuito abbastanza a questo macello arrivando in ritardo. Katy è sgomenta.


13 aprile 2008 ore 9.35 a.m. (Katy)
Forse ho esagerato; lui è qui ed è in pena per me e io fatico a portare avanti questa farsa; l’unico aspetto positivio è che non devo sforzarmi di essere credibile, la mia faccia parla da sola. La sofferenza del mio amico è diventata la mia:

I hurt your feeling,     
nothing’s going bright           
Why don’t you let me stop the vibe    
The clock is ticking, running out of time…

Come posso rimediare? Guardo il mio “sposo” che sta per correre fuori dalla chiesa, guardo il pastore. Mi sorridono. Alexander mi viene in soccorso. Guarda il nostro pubblico e per fortuna non ha perso la voce come me
“al mio tre, uno, due, e tre…” e poi parte il coro gospel con una versione di Happy birthday che mi commuove.
Vedo lo stupore nei suoi occhi e scendo dall’altare. Mi perdonerà questo scherzo? In fondo l’ho fatto perché in questo periodo le foto che ho visto in giro lo ritraevano triste, il mio cucciolino.
Vedo che ha capito che non si tratta del mio vero matrimonio e vedo che si è accigliato. Lo raggiungo in fretta.
“So cover your eyes, I have a surprise […] If you wanna dance, if you want it all, you know that I'm the girl that you should call”
“Vuoi dirmi che stai girando un video?!” faccio spallucce.
“Pensavo di farti una sorpresa. Credevi davvero che avrei potuto farti un affronto così grande e rovinarti il giorno del compleanno?”
Sembra indeciso tra l’uccidermi direttamente con un turibolo o se andarsene seduta stante. Ma poi mi sorprende, come sempre.
“Tu sei pazza da legare. Questi sono gli auguri di compleanno più sadici e inaspettati che abbia mai visto” e mi bacia facendo attenzione a non rovinarmi il trucco.
“Scusami, non volevo angosciarti con la storia di Alexander-Russell. Ma credi proprio che ti direi una cosa del genere solo due giorni prima?” adoro prenderlo in giro e lui mi lascia fare.
“Vuoi che mi fermi per le riprese o ti aspetto fuori?”
“Se ti fermi poi c’è la torta” ...So you can have your cake, give you something good to celebrate…e gli strizzo l’occhio. Il regista ci riporta all’ordine e ricominciamo. Per non apparire nel video Rob cede la sua posizione di testimone e si sposta dietro la macchina da presa. Facciamo incredibilmente veloci, solo perché intanto che aspettavamo il suo arrivo avevamo già provato quasi tutte le scene.

Devo solo cambiarmi, meglio non andare in giro conciata così, anche se oggi lo farei. Oggi dobbiamo festeggiare i suoi 22 anni e voglio farlo nel modo che più mi si addice, sopra le righe, ovviamente!     
Lui mi raggiunge.      
“Quindi ora che si fa?”         
“Esprimi un desiderio” …So make a wis,h I'll make it like your birthday everyday… perchè non voglio saperti triste ovunque tu sia, quando non stiamo insieme, perché ti voglio bene. Ovviamente questo non glielo dirò mai a parole, sarei troppo zuccherosa. Oddio mi sto vedendo ricoperta di marshmallow e lecca lecca….potrebbe essere un’idea per un video…
Non so esattamente come proseguirà la nostra giornata, ma so esattamente dove terminerà
I got you spinning      
Like a disco ball        
I'll have them playing
Your song

Presa da ispirazione penso che un altro bel modo per terminare un compleanno sarebbe…
It's time to bring out the big ballons  
So let me get you in your birthday suit          
It's time to bring out the big, big, big, big, big, big ballons
, ma decisamente Russell non ne sarebbe entusiasta.

Ore 12.30 a.m. (Rob)
“Che ne dici di andare a pranzo allo Shoho?”
“Direi che quasi ogni tuo desiderio è un ordine; piuttosto non ti sto rovinando i piani della festa vero?” Effettivamente avevo in mente una serata romantica con qualcuna di mia conoscenza, ma per un caso inaspettato sono saltati e ho ripiegato su una serata maschia, ma credo che a Katy non dispiacerà se faccio imbucare ad un party i miei amici Tom, Marcus e Brady.
“Dipende da cosa hai in mente”. Sembra riflettere qualche secondo, di certo non sufficiente a soppesare le varie opzioni. Non sono un genio, ma un po’ la conosco. Vuol dire che ha già in mente qualcosa di preciso.
“Si può fare. Finiamo di mangiare, ti mangi una fetta di quella torta cioccolatosa che ci sta urlando ‘mangiami’ da almeno dieci minuti e poi avrai il pomeriggio per riposarti. Ti passo a prendere in albergo stasera alle nove. Ti consiglio di mangiare perché ti porterò fuori a bere” quello sguardo mi fa paura, ma decido di fidarmi. In fondo dopo il finto matrimonio cosa potrebbe succedere di peggio?

Ore 1.45 p.m. (Katy) 
Non si è accorto, nel trambusto generale, di aver pranzato ancora con indosso il vestito da cerimonia, mentre io sono in canotta ed infradito. Potrei portarlo in giro così e i paparazzi andrebbero a nozze – sorrido dell’azzeccato contesto – invece lo trascino verso la mia Audi, con le briciole della torta ancora agli angoli della bocca. Conosco qualcuna che farebbe a pugni per leccarle via da quelle labbra…  
But when you're with me       
I'll give you a taste     
Make it like your birthday everyday  
I know you like it sweet


Ore 9.01 p.m. (Rob)
Sono pronto – forse un pelo agitato, perché ogni appuntamento con Katy è un salto nel buio – i miei amici sono qui e due giri di birra sono già finiti in pancia (ci tenevano a fare una mini festa “solo uomini”). Pare che nemmeno loro sappiano cosa abbia in mente quella folle brunetta, o forse sono diventati più bravi a dribblare domande, omettere e raccontare balle al loro migliore amico. Ma non me la prendo nemmeno, per una sera voglio affidarmi completamente e ciecamente agli altri, sperando solo di non finire a festeggiare con quattro sbirri in cella. Sarebbe un finir di festa assurdo.
La porta della suite si spalanca ed entra il tornado Katy, pare mi abbia letto nel pensiero perché esordisce con una frase criptica e allarmante allo stesso tempo “niente grane stasera, solo granate[1]”. È vestita in tuta mimetica, effettivamente ha una granata giocattolo – spero!- in mano e il passamontagna nell’altra. Brady si sta tenendo la pancia, credo abbia già i crampi per le risate. Per lui sarà la prima volta con Katy e - lo posso assicurare - la prima volta con Katy, non la si può scordare!
“Credo che il mio abbigliamento non sia adeguato o che tu abbia sbagliato armadio” meglio sondare la situazione e cercare di carpire qualcosa; ma lei ghigna e mi trascina fuori dalla stanza, senza dire altro.

Ore 9.50 p.m. (Katy)
C’è sempre traffico a quest’ora, ma per fortuna non avremo altri imprevisti, visto che ho prenotato il campo tutto per noi. Ad un chilometro dal parcheggio faccio bendare Rob, I suoi amici lo stanno spogliando e rivestendo con vestiti adeguati. Nei borsoni che ho messo nel bagagliaio, ci sono vestiti anche per loro. Tengo gli occhi fissi sulla strada, perché so che se guardo cosa stanno facendo sui sedili dietro potrei sbandare dal ridere. Già faccio difficoltà a trattenermi sentendo le lamentele giocose di Rob.
“Arrivati! Tutti giù Bad Boys”. Rob è ancora bendato; credo gli verrà un colpo tra 5, 4, 3, 2, 1…..
l’altoparlante amplifica una cinquantina di “Tanti auguri Robert”, mentre i cancelli si aprono solo per noi e gli amici si riversano fuori e sgomitano per abbracciare il festeggiato, che impietrito non si è mosso di un millimetro da quando è sceso dall’auto e gli è stata tolta la benda.
Dieci minuti dopo mi si avvicina; gli altri sono quasi tutti rientrati per gli ultimi ritocchi e per prendere l’equipaggiamento.
“Tu sei la più pazza dei pazzi ed io sono fottutamente fortunato ad avere un’amica come te. Grazie Kat”.
“Ringraziami se sopravvivrai alla più epica partita di paintball che si sia mai vista in questo centro”. Ride, finalmente mi regala uno dei suoi sorrisi strappa mutande che tanto piacciono alle ragazze. Non mi giro per vedere se mi segue. Credo si offenderebbe a vedermi ridere, ma non riesco a fare a meno di pensare a come farà lui, così scoordinato a saltare tra le balle di fieno, a scalare le pareti di cemento e correre per evitare i gavettoni di colore che a minuti pioveranno su di noi.
We're living the life    
We're doing it right    
You're never gonna be unsatisfied


Ore 11.35 p.m. (Rob)
Sono distrutto, ho i muscoli che urlano ‘pietà’, sono virtualmente ferito ad una gamba e ad un braccio, ma resisto. Non mi divertivo così da…non so nemmeno da quanto. È il compleanno più figo che potessero organizzarmi. Ed ora capisco perché Jackson, Kellan e Peter non avessero accettato di far baldoria con me, visto che giacciono a terra a qualche decina di metri da me. Manca Kris però e un po’ mi sento amareggiato. Ho promesso contro ogni buona ragione di far finta di esserle amico, anche se è in crisi col suo ragazzo, ma cazzo se fa male quando la tua compagna di set e nuova amica del cuore non riesce a trovare nemmeno un minuto per scriverti un messaggio di auguri!
Come succede sempre, quando penso a lei mi distraggo e PAM mi colpiscono dritto al petto. L’impatto mi toglie il fiato per qualche secondo. Depongo le armi e mi siedo. La mia partita termina qui.
Subito Kat mi si avvicina “bravo flippy, sei quasi un survivor. Guarda” e mi fa vedere il campo ora illuminato a giorno. È un arcobaleno di vernici ad acqua. Noto con piacere che la tuta nera di Katy è chiazzata di giallo, verde acido, blu e fuxia in più punti.
“Bene, quando avrai finito di guardarmi le bocce – e se le solleva – direi che potremmo andare a cambiarci i vestiti”. Cerco di farle capire che non le stavo guardando le tette, anche se effettivamente ha una chiazza gialla e una verde proprio lì, ma perderei anche questa battaglia e quindi mi alzo da terra e la seguo.
Prima di arrivare agli spogliatoi e lasciarla andare con altre le ragazze la blocco. Lei si gira e sgrana quei suoi occhioni celesti che incantano tutti “è stato il compleanno migliore di tutta la mia vita”. Lei mi sorride, poi le compare di nuovo quel ghigno che non fa presagire nulla di buono. Devo preoccuparmi?!
“Aspetta ancora un po’ a dirlo”.

Ore 12.50 p.m. (Katy)
Tom lo benda un’altra volta, appena saliti in macchina. Sento la vita scorrermi nelle vene; sono felice e lo sono ancor di più perché tu lo sei. Ed ora manca solo la ciliegina sulla torta… I'll be your gift…no, lei sarà il tuo regalo, perché so che in fondo al tuo cuore c’è lei, anche se continui a negarlo. Forse ho pigiato troppo a tavoletta, o forse finalmente non c’è più quel traffico bestiale - chi se ne frega - l’importante è essere qui! Brady gli mette le cuffie in testa, mentre Rob protesta perché è inutile mettersi in tiro se puzzi come un caprone ed hai la vernice tra i capelli. Effettivamente è vero, ma siamo tutti presi male e non c’era tempo per far le docce e tanto, comunque, qua dentro ci saranno già almeno altri cento che puzzano più di noi.
Mi liscio le pieghe del vestito e faccio strada. Posizioniamo il festeggiato esattamente al centro della pista. Lui è ignaro di tutto e credo ormai abbia i timpani sfondati perché sta urlando, supplicandoci di togliergli dalle orecchie quella musica di merda sparata a volumi assurdi. Povero cuore…
Mi faccio spazio e raggiungo il dj, ho bisogno del suo microfono per farmi sentire. Credo gli verrà un altro colpo tra 5, 4, 3, 2, 1…..
“Happy birthday!”
Mentre Rob è risucchiato da quel boato cedo la postazione al suo legittimo proprietario che non perde tempo e fa ripartire la musica.
If you wanna dance   
If you want it all         
You know I'm the girl that you should call


Nessuno guarda più l’orologio, alcuni invitati sono alticci, altri limonano duro sui divanetti, altri vanno avanti a ballare per inerzia. La discoteca si sta lentamente vuotando, ma la festa continua (Rob)

Non mi sento più i piedi, sono fradicio e puzzo, ma non riesco a togliermi il sorriso dalla faccia, credo che le luci sui miei denti mi facciano sembrare un’altra strobo. Sono così stanco che paradossalmente non sento più il bisogno di andare a letto. Intravedo Katy che balla avvinghiata a Russell. Non so nemmeno quando ci abbia raggiunti. Tom è al bar che sta flirtando con una biondina sconosciuta. Mi giro su me stesso cercando tra la folla. Cosa staranno facendo gli altri? Vedo amici, tanti amici e colleghi, sono qui per me. Sto facendo un altro giro su me stesso quando vedo che dal bar stanno portando fuori altre fette di torta. Potrei vomitare! Dio è tutto quasi perfetto! I camerieri sono tutti vestiti da astronauti, devo ricordarmi di chiedere a Katy come mai la festa si sta trasformando in un allunaggio.
La musica cessa di colpo, la voce di Katy riempie la sala.
“Continuate a ballare gente, ma cantate con me” ed attacca una versione pop di - credo sia la quarta volta oggi che mi cantano - ‘tanti auguri a te’. Il cameriere, un piccoletto, mi porge il primo piatto, senza però mollare la presa. Sono alquanto confuso.
“Vuoi una fetta anche tu?” scuote il capo nascosto dal casco, deve avere un caldo bestiale là sotto. Nemmeno mi leggesse nel pensiero molla il piatto e si toglie la calotta.
“Auguri Pattz – ditemi che non sto sognando, lei è qui! – credevi sul serio che non avrei fatto di tutto per farti gli auguri di persona?”
“Volendo essere precisi sei in ritardo di qualche ora”. Lei è qui e pazienza che a pochi passi da noi c’è il suo ancora ragazzo che mi lancia occhiate di fuoco. Alza le spalle in segno di scusa
“ma alla fine sono arrivata”; ed io vorrei che le sue parole avessero un altro significato, ma non posso permettere che la mia follia scalfisca la perfezione di questo giorno, perché ora sì che è tutto stramaledettissimamente perfetto e devo farlo sapere solo ad una persona. Saluto Kris e cerco tra le luci intermittenti di cogliere le sue forme, prima che fugga col suo uomo a festeggiare altro, ma non la trovo.

Katy
Vedo Kristen che gli porge la sua fetta di torta. So che non è quella la ‘torta’ che lui vorrebbe, ma è il massimo che posso fare. Non è colpa mia se lui è masochista e lei è ancora troppo ingenua. Non so che desiderio abbia espresso il festeggiato, ma io ne ho uno di mio, per lui e spero che il tempo mi dia ragione. Prendo Russell per mano, è ora che noi due leviamo le tende e che anch’io mi prenda il mio ‘dessert’. Sono quasi esausta, ma non smetto di sorridere e canticchiare un motivetto che mi ha accompagnata tutto il giorno
So make a wish          
I'll make it like your birthday everyday         
I'll be your gift
Give you something good to celebrate          
Happy birthday!

 
Note finali
Spero che questo piccolo omaggio a Rob e Katy vi abbia fatto un po’ sorridere. Se vi va lasciate un commento. T.

 
 
[1] Beata ignoranza…non saprei come tradurla in inglese per rendere l’idea.
  
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