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Autore: kirla212    24/06/2015    0 recensioni
per non sciogliere la loro amicizia, 2 ragazze, Yukino e Numeme decidono di trafrerisi in un nuova scuola.
qui si troveranno ad affrontare nuovi amori,amicizie,professori,litigi,sorrisi e lacrime. Questo è solo l'inizio di un'avventura che dovranno imparare a condividere.
la semplice vita di 2 adolescenti o qualcosa di più?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siamo amiche sin dalla nascita, io e Numeme, la mia Meme. Abbiamo sempre frequentato la stessa scuola e ora che sua madre ha cambiato posto di lavoro, lei la doveva cambiare. Naturalmente io non volevo abbandonarla. Asilo,elementari,medie e avremmo fatto anche le superiori insieme. La nostra amicizia non sarebbe finita per uno stupido trasferimento. Ci mettemmo un po’ per trovare una scuola che andasse bene si a me che a lei.. o meglio che andasse bene ai miei e ai suoi genitori. Alla fine la trovammo: Liceo Dolce Amoris. E ora, dopo qualche foglio compilato e qualche litigio ,siamo qui, davanti a scuola, a metà del primo semestre. E’ una nuova avventura.. che affronteremo insieme.
Sono le 9 del mattino, gli altri studenti sono entrati prima di noi;circa un’oretta fa da quello che mi ricordo degli orari. Siamo entrambe molto eccitate. Nuovi professori,amicizie,materie. Chi non lo sarebbe. Per entrare bisogna passare per un cortiletto. Non è male, c’è qualche albero, un paio di panchine. Davanti al cancelletto c’è un quadernino mezzo stropicciato, sarà caduto a qualcuno? Credo che lo abbia notato anche Meme. Si abbassa e lo raccoglie. Gli dà una spolverata e gli soffia sopra.
“Ma dimmi se si devono trattare così i quaderni” dice e se lo mette in borsa. Io la guardo e sorrido lievemente. È sempre la stessa. Deve mettere sempre tutto in ordine e detesta le persone che prendono “sottogamba” la scuola. Attraversiamo il cortile e arriviamo all’entrata. Da fuori la scuola sembra moderna e restrutturata da poco, decisamente diversa dalla nostra, un vecchio convento abbandonato da decenni che il comune della nostra città ha venduto come “scuola”.
“Yukii.. smettila di fantasticare come al tuo solito..! entriamo” mi dice un po’ scocciata agitando la mano davanti alla mia faccia. Io mi perdo sempre nei miei pensieri e se non ci fosse lei a quest’ora sarei già stata rapita,investita e ripresa in classe per chissà quante centinaia di volte. Apre decisa la porta di scuola e una persona esce frettolosamente dall’altra parte. La travolge. Che tempismo, penso tra me e me. E intanto Meme è per terra. Non vorrei essere nei panni del poveretto.
“Ma che ti salta in mente? Fai un po’ di attenzione!!” lui cerca di aiutarla a rialzarsi e pronuncia qualche parola di scusa che però non sembrano raggiungerle le orecchie. E’ un uomo più o meno alto sarà su un metro e ottanta.. abbastanza giovane. “e questo voi lo chiamereste un istituto scolastico?! Gente che butta quaderni all’aria e altri che corrono come pazzi! Ma dove siamo?!” . Sbuffa. Si pulisce i vestiti, mi tira per il braccio e entriamo. Di solito non è così, è molto dolce e “calma” diciamo.. ma quando si parla di scuola e di regole nessuno può sfuggirle. Ci troviamo davanti a un lungo corridoio, stanze a destra e a sinistra. E adesso dove entriamo?
“mem…”mi giro e la chiamo, ma non faccio in tempo di finire di pronunciare il suo nome che lei è sparita. Perché devo perderla sempre?
“..meme..” sussurro. C’è un silenzio di tomba. Ma c’è qualcuno oggi?
Riapro la porta esterna.. mi guardo attorno ma di lei nessuna traccia. Rientro.
La chiusura della porta rimbomba nel corridoio. Mi appoggio alla porta e sospiro. Perfetto. Primo giorno di scuola, ho perso la mia migliore amica e ora mi trovo sola in un edificio all’apparenza un po’ spettrale. Cosa potrebbe andare peggio?
Si apre una porta.. mi pare la prima sulla destra. Un piede, poi una gamba escono fuori dalla soglia della porta.
Ok, sono strana. Sto tremando. Ho paura. Ma di cosa?
 
   
 
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